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martedì 4 febbraio 2020

Perchè mi sveglio presto al mattino, pur non credendo al "Miracle Morning"

Tutti voi, immagino, sapete dell'esistenza di una teoria, descritta nel libro "The Miracle Morning" secondo cui, in estrema sintesi, alzandosi molto presto al mattino per dedicarsi ad una routine fissa, si può cambiare la propria vita, rivoluzionandola in meglio per raggiungere il "successo" e/o, in una versione meno materialistica, la felicità.

Ebbene, io a questa teoria, adesso come adesso, non ci credo.
Ciò nonostante, mi alzo un'ora prima al mattino (anzi, spesso solo 45 minuti prima) da ormai più di un anno, forse due, estate ed inverno.
Mi alzo, mi approprio del bagno, mi bevo un bicchiere d'acqua calda, pratico una mezz'ora di yoga, leggo qualche notizia on line o un paio di post dki persone che mi piace seguire o un capitolo di un libro.
Insomma, mi dedico a me.



In teoria.
Perchè la pratica accade più spesso che inizio, ma vengo spesso interrotta da bimbi che si svegliano, vogliono il latte o devono essere accompagnati in bagno o cercano coccole o dal marito che mi chiede qualcosa ecc. Oppure mi ricordo che non ho ancora steso la lavatrice che aspetta dalla sera prima e non riesco a resistere alla tentazione di farlo subito.
Quindi in pratica l'ora per me diventa spesso un'ora inframmezzata da distrazioni ed interruzioni o, anche, si riduce a 10/20/30 minuti.
E ho il forte sospetto che non capiti solo a me o, perlomeno, sia un problema comune tra i genitori (è così, vero????)

In ogni caso, questi minuti mattutini in solitudine (o quasi), per me sono preziosissimi, anche nel weekend, e li difendo in ogni modo.
Perchè sono gli unici che riesco a concedermi davvero serenamente.
Senza neppure sensi di colpa, che mi prendono se mi dedico tempo durante il resto della giornata, anzichè lavorare, occuparmi dei figli, della casa, della spesa ecc. 
Senza contare che se usassi la pausa pranzo per yoga ecc. dovrei cambiarmi i vestiti più volte nell'arco della giornata, mentre la mattina ottimizzo.

Potrei dedicarmi tempo alla sera, dopo aver letto a messo i figli?
Sì ma sarebbe difficile, molto più difficile.
Perchè spesso uno dei figli vuole la mia presenza in camera per addormentarsi e, a quel punto, mi addormento pure io.
Perchè la tentazione di accendere la TV e sprecare i minuti preziosi a guardare pezzi di film o programmi che comunque non avrei la voglia/la forza di seguire fino alla fine, sarebbe troppo grande.
Perchè se non c'è silenzio a volte i bambini non si addormentano ed è molto difficile agire in silenzio (ed al buio).
Perchè la voglia di srotolare il tappetino la sera è minore, a causa della stanchezza.
Perchè per addormentarmi ho bisogno di leggere un pò e non ho abbastanza tempo per dedicarmi sia allo yoga che alla lettura, se non voglio addormentarmi troppo tardi ecc.

Inoltre, se "tempo per voi" significa tempo per un'attività fisica, anche blanda, è meglio la mattina, dal momento che:
- non si disturba la digestione;
- muoversi aiuta a svegliare il metabolismo e la mente;
- non interferisce con la capacità di prendere sonno.

Certo, per alzarsi prima al mattino ci vuole forza di volontà e determinazione, è vero.
Ma per fare attività fisica alla sera, no? Per me sì.
E comunque il senso di soddisfazione che si prova a scoprire che sono solo le sette del mattino ma hai già fatto molto, è impagabile.

Quindi, ricapitolando questi minuti mattutini in solitudine (o quasi), per me sono preziosissimi, anche nel weekend, e li difendo in ogni modo.
Credo che sia una abitudine buona e giusta, che vi consiglio.
Eppure non credo nella teoria del "miracle morning".
Perchè l'ora o i 45 minuti in cui vi alzate prima del resto del vostro mondo, al mattino, non sono la perla magica che vi regalerà il sorriso, non sono una spinta al cambiamento, se il cambiamento non è già in voi, non sono risolutivi del problema della cronica "mancanza di tempo per fare tutto" che ci afflligge (anche perchè per alzarsi prima bisogna andare a letto prima la sera, non ridurre le ore di sonno totali!)i, perchè spesso non saranno neppure momenti in solitudine ed indisturbati, perchè richiedono costanza e forza di volontà nell'alzarsi e instaurare una routine, per dare giovamento ecc.

Eppure io vi consiglio di ritagliarvi questi momenti e di provare a farlo al mattino e per più giorni di seguito, perchè vi darà soddisfazione.
Se poi li userete per una pratica costante (di yoga, ma anche di meditazione, di ginnastica, di scrittura creativa, di cucito ecc.), vedrete quanti risultati si èpossono ottenere dedicando un tempo limitato ad un'attività ma tutti i giorni, con costanza.


lunedì 28 ottobre 2019

Antigravity yoga o aerial yoga, una nuova passione

Chi mi legge su Instagram e su Facebook già lo sa: ho una nuova passione.

Non potendo per ora tornare a correre (ci ho provato, ma dopo 15 giorni i dolori al ginocchio sono diventati intollerabili), riuscendo solo saltuariamente ad andare a nuotare ma avendo l'assoluta necessità di muovermi e, soprattutto, alleviare il mio mal di schiena,ho deciso di affiancare all'arrampicata in palestra con la famiglia ed alle escursioni estive in montagna, un nuovo sport: l'antigravity yoga o aerial yoga.


Leggendo qua e là ho scoperto che si tratta di una disciplina inventata nel 2007 dal famoso ginnasta, ballerino e coreografo americano Christopher Harrison, che nel 1999 avrebbe progettato la prima amaca soft touch.

In pratica, si eseguono una serie di asana e posizioni prese dal pilates, dallo yoga, dalla ginnastica artistica e dalla danza, con l'ausilio di un'amaca in tessuto appesa al soffitto, a poca distanza da terra.
Dello yoga, a dire il vero, io ho trovato soprattutto la ricerca dell'allungamento e della flessibilità, del rilassamento - e quindi una liberazione dallo stress e dall’affaticamento mentale -, della concentrazione nel "qui ed ora" e l'attenzione al respiro, mentre per il resto mi sembra più fitness che  yoga vero e proprio nell'accezione più comune del termine.


La lezione di solito dura un'ora circa e comprende una prima parte di asana di riscaldamento con l'ausilio dell'amaca, posizioni più impegnative che lavorano su muscoli addominali, glutei, interno coscia, spalle, braccia e lombari, per poi terminare con il rilassamento guidato, avvolti e coricati nell'amaca come in un baccello.

A me ha conquistato fin dalla prima volta che ho avuto la possibilità di provarla, nel corso di una manifestazione sportiva aperta nel mio paesino valdostano.


Perchè mi piace?
Perchè permette di fare esercizio muscolare mirato divertendosi, ovvio!!!
Infatti le posizioni un pò acrobatiche permettono di sperimentare sensazioni nuove, che distraggono dalla fatica ed impegnano la mente nel qui ed ora, un po' come nel Vinyasa Yoga.


Sei concentrato ma nello stesso tempo sospeso, a volte sembra di volare con il corpo, nelle inversioni, lasciandoti andare a testa in giù, impari a fidarti delle tue capacità e del tuo corpo, in alcune posizioni allunghi tantissimo ed in modo profondo la schiena, rilassi la cervicale ed i lombari, riallinei le vertebre, sfidi la gravità scaricando il peso sull'amaca.
Secondo me si acquisisce miglior equilibrio e percezione del corpo, oltre che fiducia nelle proprie capacità.
A volte ci si sente artisti circensi, altri si fatica come in una palestra tradizionale, altre ancora ci si sente accolti come in un abbraccio dal tessuto, altri, infine, si sbaglia e si rimane incastrati nel tessuto !

Sui benefici e le controindicazioni di questa disciplina basta leggere uno qualunque dei siti on line che ne parlano, dunque non sto qui a elencarveli.
Io d'altronde non sono un medico e posso parlare solo della mia esperienza:  da giugno ad oggi, posso affermare che ha migliorato tantissimo il mio mal di schiena, dovuto a contratture e piccole ernie e a scarso esercizio dei muscoli lombari, senza peraltro farmi venire male alla cervicale, come temevo.
Inoltre gli addominali sono tonici ed io vado ad ogni lezione piena di entusiasmo.
Insomma: un successo!

La mia insegnante (una per max 6 - 8 persone), è una ragazza piena di vitalità che viene dalla danza e ci  segue molto attentamente e in poco tempo sono passata dal corso base a quello intermedio e, talvolta, avanzato, da quanto ho capito grazie soprattutto alla capacità di presa delle mani che forse mi viene dall'arrampicata (per quanto non riesca mai ad andare ad arrampicare quanto vorrei!)

Unico contro a mio parere? Devo assolutamente praticare a stomaco vuoto, ma neanche troppo.
Se vado alle sette di sera, non devo aver mangiato nè bevuto caffè dalle 14, altrimenti mi viene la nausea, però neanche aver fatto un pranzo troppo leggero, altrimenti di nuovo nausea, perchè comunque si sta molto a testa in giù.
Le altre "alunne", però, non sembrano patire così tanto di stomaco, quindi forse è solo un problema personale..
Invece non ho patito eccessivi giramenti di testa, neppure d'estate con il caldo (avevamo comunque l'aria condizionata) e nonostante soffra di pressione bassa.
Certo, cerco di fare attenzione a "tornare su" con calma e controllo, anche se quasi mai ci riesco.

Pericoli? A mio parere, se si è in buona salute, nessuno di particolare, anche perchè eventuali cadute non avvengono da molto in alto!

E voi, lo avete mai provato? Vi ispira?
Io lo consiglio.

(No, non è un post sponsorizzato!!!)

venerdì 26 aprile 2019

Il ricettario di Giulio Coniglio e 100% yoga des petits: le letture del ricciolino biondo.

In biblioteca abbiamo scovato due manuali per bambini davvero carini: coloratissimi, ben fatti ed abbastanza robusti, in cartonato non spesso ma plastificato.



Il primo è una raccolta di ricette di dolci (se non erro, ben 34), divisi in quattro sezioni: "Ricette da fiaba", "Ricette golose" "Ricette burlone"e  "Ricette natalizie" ed elencate nell'indice finale.
Comprende dolci insoliti per le ricorrenze piu' importanti dell'anno ed altri ispirati alle favole o "divertenti",peraltro quasi tutti con la frutta.

"Le dolci ricette di Giulio Coniglio" di Elisabetta Costa, 

ed. Franco Cosimo Panini



I disegni sono molto belli, le spiegazioni sembrano chiare anche se si tratta, a prima vista, di dolci non banali e il risultato finale sembra strepitoso.
Non abbiamo ancora testato in cucina le ricette, pero', proprio perchè per me la presenza di frutta complica le cose e ce ne è mancato il tempo.

I personaggi illustrati sono gli stessi dei libretti di Giulio Coniglio, molto apprezzati di solito dai bambini.


Io lo consiglierei dai 7-8 anni, con l'aiuto di un adulto, ovviamente, almeno per i primi esperimenti culinari.

*****

Il secondo manuale è invece dedicato ad una delle mie passioni: lo yoga.

"100% Yoga des petits" di Elisabeth Jouanne e Ilya Green, 

ed.  Bayard Jeunesse




E' rivolto principalmente ai bambini della scuola dell'infanzia, dai 3-4 anni in su, ed a genitori ed insegnanti che vogliano avvicinare i piccoli alla pratica di asana (posizioni) e rilassamento, con 45 posizioni, di cui alcune sequenze semplici.
Le spiegazioni sono adatte ai bambini, efficaci e divertenti.
Noi ne abbiamo già provata qualcuna, coinvolgendo anche Orsetto e Principessa (a modo loro).

Il formato permette di tenerlo aperto come un calendario da scrivania, per leggerlo comodamente mentre si pratica, le figure sono coloratissime e ben fatte ed è allegato un cd con cui l'autrice, insegnante di scuola materna e maestra di scuola, illustra le sequenze guidando un piccolo alunno per volta.


La mia edizione è in lingua francese ma i testi sono semplici e le raffigurazioni significative.



Se siete in cerca di altri manuali di yoga per bambini, in passato ho scritto la mia opionione su "Giochiamo allo yoga" di Claudia Porta, "Yoga per mamma e bambino" e "Yoganimo" (in francese ma disponibile anche in italiano).
Per lo yoga in gravidanza, invece,io ho trovato molto utile il manuale: "Yoga per la gravidanza e la nascita".


Con questo post partecipo al consueto appuntamento del venerdi' del libro di Home Made Mamma.

mercoledì 4 luglio 2018

Ultimamente...tra maggio e giugno

Ultimamente…tra maggio e giugno

Finalmente vacanze!

Ultimamente la stagione di mountain bike  del ricciolino è iniziata e lo ha fatto con il botto: terzo posto al Grand Prix regionale, la sua prima coppa “ufficiale” ed una giornata che, se è stata faticosissima per noi (ore sotto il sole ad attendere, senza un prato o un parco giochi per far giocare i piccoli), è stata però divertentissima per lui e la sua squadra, con cui si sta integrando pian pano.
Naturalmente ci è toccato comprare un’altra bici, perché l’allenamento intensivo le distrugge, ma lui ci ha messo molto del suo, dimostrando di tenerci più di ogni altra cosa.
Segno di un passione forte e bella.

Atleta in gara, in un punto più semplice del percorso. In quelli difficili, ero troppo in asnia per fotografare!
E poi ha partecipato ad un’altra gara, questa volta di corsa, vincendo un bel barattolo di Nutella. Ancora meglio della coppa!

Rimonta in salita

Ristoro post corsa

Ultimamente ho conosciuto dal vivo un'amica blogger e la sua famiglia, visitando con lei (per me di nuovo, ma ne vale sempre la pena) il Forte di Bard e facendo merenda in compagnia. Una giornata perfetta, nonostante la pioggia torrenziale!

Ultimamente è finalmente finita la scuola e, con esse, le corse mattutine. 
Non è che ora si batta la fiacca o si faccia tanto più tardi, anzi.
Però non c’e più l’ansia di quella maledetta campanella, il volto scocciato della maestra all’ingresso.
Il passo si fa più rilassato, i gemelli li accompagniamo in due (io ed il ricciolino) al nido, dove meno educatrici, ma anche meno bambini, permettono due chiacchiere in più al mattino.

I compiti delle vacanze, comunque, li abbiamo già iniziati e sono inflessibile.
Perché non li condivido ma, visto che li hanno dati, si fanno e da subito.
Perché agosto saranno a casa anche i gemelli e, qualche giorno, anche il papà e allora vorrei che fosse solo famiglia e letture, non pagine su pagine da compilare.





Ultimamente il ricciolino si è costruito uno scudo, dopo aver visto un combattimento dal vivo con armi del Medioevo.





C’e’ stata l’ultima riunione dell’anno alla primaria, in cui mi sono morsa la lingua, perché tanto è inutile discutere con chi mai cambierà idea e poi il ricciolino stesso crescerà durante l’estate, dunque come sarà a settembre lo vedremo a settembre.

Pagella peraltro ottima e sono soddisfazioni, soprattutto per lui.

 

 Ultimamente il caldo ha svelato braccine e gambotte dei piccoli...con quelle fossette irresistibilmente tenere, che adoro!



Ultimamente c’e stata la cena in pizzeria con i compagni di classe ed i rispettivi genitori, un’uscita senza gemelli, rimasti a casa con il papà.
Mi sono bevuta una birra media e ho chiacchierato, ma soprattutto ascoltato ed osservato e, anche se sono genitori ancora pressoché sconosciuti, è stata una serata molto piacevole e una buona occasione di socializzazione.

Ultimamente ho ricominciato a praticare yoga regolarmente, seppur con tempi diversi a seconda delle giornate. 
E ho scoperto quanto mi sia mancato, quanto dia dipendenza sentirsi bene, dopo.
Sogno anche di tornare a correre e in piscina, ma le ginocchia scricchiolano ed il tempo manca sempre, quindi niente. 
Per ora.
Cappella tra i monti sopra Tour d'Hereraz

Ultimamente dormo poco, pochissimo.
 Se non sono i denti di una, è la febbre dell’altro, il sonnambulismo del primo, qualche simpatico virus gastrointestinale che non va in vacanza o il mal di schiena, i ciucci che spariscono, inghiottiti dai lettini anche se si illuminano al buio, oppure il pannolino che non tiene.
Il risultato, comunque, è che sono esausta da troppo tempo e non vedo luci in fondo al tunnel.
Cerco di vivere alla giornata, combattendo il sonno, aggravato dagli antistaminici, a suon di caffè e sequenze di yoga energizzanti.


Ultimamente abbiamo grigliata carne nel giardino di amici, in una domenica di sole e relax. Poi abbiamo passeggiato insieme nel bosco, in montagna.
 Ed è stato veramente bello, per noi e per i bambini.




Ci siamo persi la festa della birra di San Giovanni, a Gressoney. Lo scorso anno perché stavo partorendo, questo perché i bambini erano ko.
Non resta che sperare nel prossimo giugno.

Ultimamente la mia nipotina più grande ha festeggiato la cresima, ha sostenuto l’esame di terza media e  conquistato un podio ad una gara di equitazione.
E a me vederla crescere così, allegra, buona e serena, fa bene al cuore.
Peraltro un’altra nipotina ha finito le elementari, la terza la scuola materna.
Il quarto nipote, invece, è elettrizzato da un torneo di calcio, la sua passione, in cui pare la sua squadra abbia sbaragliato.
Piccoli grandi traguardi.
Ultimamente ci sono state riunioni, giornate a porte aperte e festa di fine anno al nido dei gemelli. Esperienze fantastiche, davvero, di cui parlerò.

Ultimamente lavoro di nuovo parecchio, seppur con una sorta di part time obbligato. Ma va bene così.

Ultimamente la mia principessa ha imparato a mangiare da sola, di tutto, a pezzetti. Mangia con le mani, dal suo piattino. 
Dopo, è indispensabile il bagnetto per lei ed il lavaggio di pavimento per la cucina (e non solo) però vederla mangiare di gusto, così, è emozionante, oltre che un’altra tappa verso l’indipendenza.
Ultimamente sarebbe stato il compleanno di mio nonno, che manca ormai da troppi anni, senza che il dolore sia svanito.

Ultimamente i piccoletto hanno iniziato a pronunciare bene “Mamma” e “Papà”, qualche volta anche “Nonna” e fanno “no” con la testa; entrambi bevono dal bicchiere con il beccuccio e la principessa ha mosso i suoi primi passi autonomi sabato scorso.
Poi non ha più replicato, ma ormai il momento è vicino per entrambi.

Ultimamente, una domenica, ho praticato yoga al Forte di Bard, all’aperto, con mia madre nel tappetino accanto, guidata da due diverse brave maestre: un’ora di torsioni ed una di aperture, con stili diverse ma ugualmente efficaci.
Ne avevo bisogno davvero ed è stata una esperienza molto gratificante, che spero di ripetere il prossimo anno.



Ultimamente abbiamo festeggiato il primo compleanno dei gemelli, in famiglia, con una millefoglie per due e pasticcini, che i piccoli hanno mostrato di apprezzare molto.
Già un anno, eppure, per molti versi, solo un anno.

36 anni con una buona meringata!
Ultimamente abbiamo festeggiato anche il mio, di compleanno.
In sordina, come accade ormai da anni. Però almeno con la meringata che mi piace tanto, che lo scorso anno era mancata, visto che non ero riuscita ad andare a prendermela.
E sono già 36, con due figli in più e un crociato anteriore in meno.
Io, comunque, non me lo sento addosso.

Ultimamente siamo stati al compleanno dei figli di una cara amica, in giardino. I bambini si sono divertiti molto e io ho potuto finalmente stare un po' con lei.
Perché alla fine, sono sempre gli affetti ad essere sacrificati dalla routine infernale della settimana. E non è giusto.

Ultimamente la piccola principessa e il ricciolino sono sempre più uniti, complici ed affettuosi
E lui rimane un fantastico fratello maggiore, anche se qualche volta ne combina qualcuna delle sue per ottenere attenzioni esclusive.
 
Fratello e sorella


Ti porto io in bici, sorellina!

Tutto questo tra maggio e giugno.


venerdì 19 maggio 2017

Il mio yoga in gravidanza, grazie ad un libro.

Vi ho già raccontato della mia pratica dello yoga in gravidanza grazie all'ausilio di video lezioni.

Per quando non ho a disposizione il wi-fi o non ho voglia di sentire voci guida o guardare uno schermo, pero', ci sono sempre i libri.
Io mi trovo bene con questo:

"Yoga per la gravidanza e la nascita" di Francoise Barbira Freedman,

ed. Fabbri, 2005, Euro 18,50, pag. 160



Le spiegazioni sono esaurienti, le immagini ben fatte, anche se certamente, rispetto ad un video, bisogna leggere e poi provare ad interiorizzare, prima di pratica in modo fluido.

Il manuale è diviso in 6 sezioni:
"Fondamenti dello yoga", "Gravidanza iniziale", per il periodo dalle 0 alle 16 settimane, "Gravidanza inoltrata", dalle 16 alle 34 settimane,
 "Verso il parto", dalle 34 settimane al termine, e
 "Dopo la nascita", dal parto alle 16 settimane di vita del bambino, per recuperare gradualmente linea e forma muscolare, ma anche per affrontare in benessere e serenità spirituale il grande cambiamento apportato dalla maternità.

Per ciascuna, ci sono singole asana e intere sequenze, mudra, suggerimenti per il rilassamento, asana specifici per vari problemi comuni in gravidanza (dal dolore al nervo sciatico alle emorroidi, al mal di schiena ecc.), esercizi di visualizzazione e respirazione.


Insomma, un testo completo, ben illustrato e strutturato, che non si ferma ad asana super semplici e basiche, come molti altri libri che ho sfogliato e che soprattutto, non tratta la gestante come una malata, pur dando ampio rilievo alla visualizzazione, alla respirazione ed al rilassamento.
Per questo, se siete in cerca di un libro cartaceo di ausilio per avvicinarvi allo yoga in gravidanza o, praticando già, cercare una guida per questo particolare periodo della vita, vi consiglio questo manuale.

Se un solo libro non vi basta, sappiate che anche Beat, "Mamma e ora che faccio?", ne ha consigliato uno (qui il suo post).

Con questo suggerimento, partecipo all'appuntamento del venerdì del libro di Home Made Mamma.

martedì 2 maggio 2017

Yoga e meditazione in gravidanza: la mia esperienza !

In passato ho già avuto modo di parlare sul blog di libri dedicati allo yoga e del mio innamoramento per questa disciplina (non saprei come definirla, visto che non si tratta di uno sport), iniziato alle elementari e intensificatosi lo scorso anno, grazie ad un corso dal vivo e insegnanti virtuali speciali.

Lo yoga mi ha aiutato a trovare un po' di serenità nell'attesa di una seconda gravidanza che si ostinava a non arrivare ed ora, posso ben affermare che sia la mia salvezza.

Infatti la pancia cresce a ritmo sostenuto e io ho molti piu' disturbi che quando aspettavo il ricciolino, un po' perchè ho cinque anni in piu', sicuramente perchè questa volta porto in grembo due vite anzichè una, non da ultimo per la presenza del ricciolino stesso, che richiede attenzioni, nonchè per il maggiore stress economico, lavorativo e familiare.

Il tempo e le occasioni per passeggiate e nuoto sono ridottissimi e richiedono una certa dose di organizzazione e preparazione, invece la pratica dello yoga è sempre a mia disposizione ed è rapidamente diventato una compagna quotidiana di vita.
Basta un po' di spazio, un tappetino e...relativa tranquillità (a volte ho il ricciolino che mi gira in tondo giocando, a volte i cartoni di sottofondo, pero' riesco comunque ad estraniarmi).

Vi dedico da pochi minuti (ripetendo diverse volte una versione del Saluto al Sole specifica per la gravidanza) a mezz'ora, di solito al mattino (diciamo una media di 15 minuti), spesso mezz'ora in pausa pranzo, a volte dai 15 minuti all'ora anche la sera.

Ci sono giorni in cui pratico per tre volte al giorno, altri in cui riesco solo pochi minuti al mattino o alla sera, sempre almeno uno a settimana in cui non riesco a praticare per nulla, in media pero' riesco a dedicare allo yoga sui trenta minuti al giorno, a volte aggiungendovi dieci minuti di meditazione guidata.
Non sono rari i casi in cui ho approfittato dell'insonnia, per fare yoga!

Non tantissimo a livello di quantità, mi rendo conto, ma la costanza sta dando i suoi risultati: per il momento sto mantenendo un minimo di flessibilità e contrastando mal di schiena e gambe gonfie.

Soprattutto, pero', il tempo dedicato allo yoga è tempo per me e i miei fagiolini.
Mi concentro sul mio corpo, sul respiro e sulla vita che cresce dentro di me, libero la mente e reagisco meglio allo stress.

Non che non urli o sbotti piu' o riesca a farmi scivolare addosso probemi e preoccupazioni senza sforzo (MAGARI!!!!) ma... sono certa che senza starei molto peggio, me ne accorgo quando proprio non riesco a mettermi sul tappetino!

In tutto questo, al momento ho due alleati principali: Laura, con le sue lezioni sul sito Yoga N'Ride, e un libro di yoga per la gravidanza, acquistato dopo averlo preso in prestito per provare dalla biblioteca, di cui vi parlero' nel prossimo post.



Di Yoga N'Ride ho già parlato, la differenza ora è che è da qualche mese che ho sottoscritto l'abbonamento mensile (14,99 Euro al mese, 1 Euro il primo mese di prova, con carta prepagata, nel mio caso) e dunque ho accesso libero, a qualunque ora del giorno e con qualunque dispositivo, a tantissime lezioni e "mini corsi", tra cui uno specifico per la gravidanza.


In realtà, quest'ultimo pur non dispiacendomi, inizio ad apprezzarlo davvero solo ora, poichè lo stile dell'insegnante (che non è Laura, in questo caso, anche se il corso è nel suo "pacchetto"), era un po' troppo tranquillo e ripetivo per il mio modo di essere.
Immancabile, almeno una volta la settimana, è invece una sessione di pratica dedicata al pavimento pelvico (seguendo il link vedrete la mia preferita)...sperando che mi aiuti al momento del parto !

Mi piace moltissimo la possibilità che mi da il sito di cambiare sempre lezioni, ripetendo quelle che preferisco e scegliendo in base alle esigenze del momento ed al tempo a mia disposizione, che siano 15 minuti o un'ora.
Io infatti, pur non annoiandomi mai quando si tratta di vasche in piscina o di correre, ho bisogno di cambiare spesso se si tratta di esercizi o asana, altrimenti mi passa la voglia.
E poi Laura risponde puntualmente ai miei commenti ed alle mie richieste specifiche (inviate via mail), suggerendomi le varianti o lezioni piu' appropriate al mio stato.

Non mi sento sola, insomma!
Poi c'è il blog in cui, in modo approfondito ma chiaro, Laura spiega tutti i segreti e gli aspetti dello yoga come in parte, seppur con stile diverso, Claudia Porta (qui, peraltro, trovate anche una sequenza specifica e gratuita di quest'ultima per la gravidanza)

In questo modo, mi sono avvicinata alla meditazione guidata, seppur per ora per 10/15 minuti, ed allo yoga nidra, provando tra l'altro non solo i video di Laura ma anche quelli di Claudia Porta su quest'ultimo ed il rilassamento guidato.
Purtroppo, pero', mi addormento nove volte su dieci quando tento di praticare yoga nidra (se non sapete cos'è, trovate qui e qui una spiegazione esauriente e la possibilità di provare gratuitamente, rispettivamente conla guida di Laura o Claudia) e senza arrivare neppure a metà della sessione guidata!!!
Il che è un vantaggio se decido di dedicarmi allo yoga nidra di notte, dopo essermi svegliata in preda alle ansie.
Con la meditazione e le visualizzazioni me la cavo meglio, nonostante all'inizio fossei decisamente scettica.
Mi sento ancora un po' ridicola, invece, quando affianco alla pratica i mudra, specifici gesti delle mani con varie funzioni, della cui utilità ancora dubito (sono come San Tommaso, io).
Adoro provare le diverse tecniche di respirazione, o pranayama, quando la rinite allergica ed il raffreddore me lo consentono, che trovo immediatamente rasserenanti o energizzanti, a seconda del tipo.
Inoltre, dopo le prime volte, in cui faticavo fisicamente a tirare fuori la voce per l'imbarazzo e lo scetticismo, sto prendendo gusto persino ad usare i suoni, come l'OM, poichè ho imparato a sentire le vibrazioni che risvegliano dentro di me e, soprattutto, la loro efficacia sulla mente.

P.s. Questo post non è sponsorizzato (ma se Laura volesse farmi uno sconto o aggiungere alla sua offerta sul sito una lezione breve per contrastare raffreddore o rinite allergica, di certo non mi offenderei, ;-).

Semplicemente tengo molto a condividere la mia esperienza, nella speranza che possa essere d'aiuto e di esempio ad altre donne in gravidanza in cerca di uno sfogo sano e salutare, nonchè dare merito, nel mio piccolo spazio, a chi mi sta aiutando ed accompagnando in gravidanza con il suo lavoro, cartaceo o on line, fatto bene e con passione!

giovedì 14 aprile 2016

Passione yoga

Di come abbia conosciuto lo yoga alla scuola elementare e di libri sullo yoga, soprattutto per mamme e bambini  e persino in francese, ho già detto.

Ho parlato già anche di 10MinYoga, la app per IOS che avevo scaricato, di Claudia Porta.
Avevo iniziato dalle sequenze gratuite e poi acquistato l'estensione a pagamento, che nonostante i timori di Claudia, per il momento funzionano.

Non mi sono però fermata lì.



Ho iniziato a seguire anche le lezioni su youtube di Claudia Porta e scoperto altre due insegnanti di yoga che apprezzo molto, sempre via video.

Una è Sara Bigatti, de "La scimmia yoga", con un canale youtube interamente dedicato allo yoga dinamico, con tantissime lezioni per ogni gusto ed esigenza.
Secondo il mio parere di neofita, si tratta di uno "stile" di yoga più dinamico di quello di Claudia e più adatto a chi è già in forma, pur non mancando video per i principianti e lezioni sullo yoga nidra (la meditazione che induce al riposo), lo yoga della buonanotte ecc., con durate dai pochi minuti all'ora abbondante.
So che l'insegnante ha scritto anche un libro ma per ora preferisco le lezioni guidate.

E poi c'è Laura Visinoni, di Yoga n'Ride, un sito ricchissimo, con tanto di blog, con post pieni di interessanti contenuti, con spiegazione delle asana, delle sequenze e del significato dello yoga, dei mudra e della respirazione, video lezioni (alcune, tutte molto ben fatte, gratuite, altre a pagamento) e sequenze specifiche per l'ufficio e la preparazione allo sport.
Anche Laura ha un canale youtube tutto dedicato allo yoga.
Tra l'altro, la musichetta di aprtura dei suoi video è molto "rock"!

Io ho apprezzato moltissimo la lezione di yoga post corsa e di yoga alla scrivania, ma adoro anche quella per gli addominali e per le gambe affaticate.
Anche in questo caso, la durata dei video varia, così si trova facilmente quella adatta al tempo a nostra disposizione.
In più, se commenterete, Laura vi risponderà.

Queste sono le mie "maestre" virtuali di yoga, a cui ricorro quando non posso correre o nuotare, ho dieci minuti di libertà, voglio coinvolgere mio figlio nello yoga o, semplicemente, ho bisogno di riposare le gambe, liberarmi dallo stress o prendermi cura di me, da casa.
A loro, va tutta la mia gratitudine.

Quest'anno, però, ho anche fatto un passo in più, coronando un piccolo sogno nel cassetto: ho seguito un corso di yoga  "dal vivo", con una insegnante in carne ed ossa.

Era vicinissimo a casa, il costo era abbordabile, una lezione a settimana di un'ora abbondante in orario serale ma non troppo tardi, prometteva di unire due passioni...non potevo lasciarmelo sfuggire, così ho convinto la suocera a tenere il ricciolino biondo...e ora che sta volgendo al termine, se ci penso mi vengono le crisi di astinenza!!!

Sì, perchè ho azzeccato il corso che fa per me al primo colpo (quasi, ne avevo provato un altro anni fa, ma ero scappata dopo due lezioni).
Va detto, infatti, che esistono molti "stili" di yoga e, anche all'interno dello stesso stile, può cambiare l'approccio dell'insegnante, la dinamicità delle sequenze, il tempo per cui viene consigliato di "tenere" le asana, gli obeittivi che ci si prefigge di raggiungere.
Dunque, il mio consiglio è di porvare più corsi ed insegnanti, se possibile, così da trovare quello più adatto a sè.

Il mio è pensato proprio  per l'arrampicata, l'insegnante è un pò brusca nei toni ma attenta alle nostre esigenze (e difetti) di arrampicatori e di persone, ci corregge sistematicamente gli errori di postura, la classe è piccola e si è creata una buona sintonia.
 
Insomma: una goduria!!

L'unico problema è che lo yoga da davvero dipendenza. 
Non è uno sport, ma qualcosa di più che fa lavorare corpo e mente e crea una sintonia che si percepisce poi nella vita di tutti i giorni.

No, non ho smesso di urlare quando il nano mi fa perdere le staffe, spesso sono ancora nervosa e quando sono triste, sono triste, però ora ho un'arma in più per sconfiggere malumore e stress e, soprattutto, per prendermi cura di me e  stare bene con me stessa!

E voi? Praticate lo yoga? Con corsi "dal vivo" o solo con l'ausilio della tecnologia e dei libri?
Avete siti o libri da consigliarmi?

Namastè!




venerdì 20 novembre 2015

I cinque riti tibetani

Su consiglio di un familiare, che ne ha tratto giovamento, nelle settimane scorse ho letto e "studiato" questo libretto: "I cinque tibetani" di Peter Kelder, ed. Mediterranee, Pag. 137
Si tratta della descrizione di cinque "esercizi" da ripetere un numero dispari di volte (da 5 a 21 ciascuno), in una precisa sequenza, una volta al giorno, più un sesto consigliato solo a determinate condizioni.
I cinque riti, che sarebbero stati tramandati dagli antichi monaci tibetani, dovrebbero attivare cinque centri di energia, consentendo di regalare giovinezza al corpo e salute duratura. A patto di eseguirli al meglio delle nostre possibilità e con costanza, aumentando il numero di ripetizioni con molta gradualità.
In aggiunta, vi sono consigli alimentari e le "recensioni" di persone che hanno provato e sono state soddisfatte del risultato.
Io sto eseguendo questi esercizi, per ora solo nove volte per ciascuno, tutte le settimane, da circa un mese, non di più. Di solito, li associo al "Saluto al Sole" della tradizione yoga, che trovate anche nella app di Claudia Porta.
I primi giorni, ho avuto più dolori che altro, ora invece trovo che mi scaldino, mi aiutino a svegliarmi, mi sciolgano e mi diano una sferzata di energia e voglia di fare, oltre ad aiutarmi a liberare le vie aeree.
Non fosse altro che perché svegliano il metabolismo dopo il sonno notturno.
Non saprei dire se ne ho ricavato altri benefici, per ora, però intendo perseverare ancora. In fondo, male non fanno, a meno che non si abbiano patologie particolari (il libro spieg quali e le precauzioni da osservare) e sono un modo per prendersi cura di se', come minimo tonificarsi e concentrarsi sulla respirazione, per dieci minuti ogni mattina (o sera o a pranzo, purché a stomaco vuoto, direi).
"Dieci anni dopo la prima edizione del libro di Peter Kelder, la Cina invase il Tibet rivendicandolo come parte della "madrepatria" cinese. Nel decennio che segui', mise a ferro e fuoco il piccolo Paese di montagna, devastando una cultura che si era formata nell'arco di migliaia di anni. Infiammati dalla rivoluzione culturale, i cinesi cominciarono a distruggere sistematicamente il buddhismo tibetano in tutto il Paese. I monasteri finirono in rovina, monaci e Lama furono uccisi. Molte antiche lamasserie furono letteralmente fatte esplodere con la dinamite o a colpi di mortaio. ...Preziosissimi testi spirituali furono bruciati o usati come carta igienica. Le biblioteche furono saccheggiate, gli oggetti religiosi furono ridotti in briciole..Si ritiene che dei circa 600.000 monaci che vivendo in Tibet prima dell'invasione cinese ne siano sopravvissuti solo 7000; circa 100.000 fuggirono dalla loro patria. Tre anni dopo l'invasione, quella terra era deturpata dalle macerie... La cosa peggiore, forse, fu l'introduzione in Tibet di un numero stimato intorno ai sette milioni di cinesi Han, che ridussero i nativi ad un'esigua minoranza nel loro stesso Paese. Alcuni definiscono questa dissacrazione del Tibet, l'Olocausto buddhista. Dall'invasione cinese si stima che siano morti 1,2 milioni di tibetani, vittime di violenza, esecuzioni, prigionia, torture, inedia è suicidio. A migliaia sono fuggiti all'estero e lottano per sopravvivere in insediamenti per profughi in condizioni di estrema miseria e privazione. "

Ecco il mio insolito consiglio per questo venerdì del libro!
Se, invece, preferite leggere insieme ai vostri bimbi, vi suggerisco questi libri, da poco entrati nella libreria del ricciolino biondo di casa!


venerdì 10 aprile 2015

Di ritorno dalla gita e di libri per bambini, sullo yoga e ...la cacca!

Prima di tutto, voglio rassicurarvi.
Il mio biondino e' tornato sano e salvo dalla gita,
Però sul pullman le cinture, alla fine, non c'erano.
Alla prossima riunione non mancherò di protestare per questa mancanza. credo che si possano anche spendere 5 euro anziché 3 per la gita, però avere un bus a norma di legge, no?

Comunque, per ora sappiamo solo, nell'ordine, che:
- non era un castello ma "come una chiesa",
- c'era l'acqua,
- hanno disegnato,
- mangiato il panino, bevuto e poi sono tornati a scuola.
Un racconto emozionante!!!

In compenso, io avevo le lacrime agli occhi per la commozione a vederli scendere tutti, cosi' piccoli, dall'autobus!!

Neppure la gita pare lo abbia stancato: dalle 16.30 ad ora (18.30), siamo stati al parco giochi e non ha mai smesso di correre con un amichetto.
Ora sta giocando in giardino con i cuginetti.
Voglio proprio vedere se questa sera crollerà un po' prima del solito!

Intanto, posso parlarvi dei due libri per bambini che hanno allietato la nostra settimana:



Il primo, "Giochiamo allo yoga" di Claudia Porta, ed. Gallucci, Euro 15,00, pag. 30

  è il libro per avvicinare grandi e bambini allo yoga della bravissima Claudia Porta, insegnante di Yoga, mamma di tre bambini e blogger de La casa nella prateria, nonchè autrice dei video di yoga su youtube che seguo settimanalmente e dell'app che uso quasi tutti i giorni: 10minYoga.


Si tratta di un libro cartonato (quindi robusto) di formato non eccessivamente grande, con illustrazioni coloratissime e chiare che, racontando una semplice storia, accompagna grandi e bambini in un percorso di 10 posizioni facili ma utili, con tanto di spiegazione della tecnica e dei benefici che ve ne si posono ricavare.
In fondo, anche una guida al rilassamento, che mi ha ricordato tantissimo quello che ci diceva la mia maestra delle elementari, anche lei insegnante di yoga, nelle due ore a settimana in cui praticavamo con lei (al posto di religione, per chi, come me, non la seguiva).
Un bellissimo tuffo nel passato...quasi mi sembrava di risentire la sua voce!




Forse il costo è un po' eccessivo (ma non dipende, penso, dall'autrice), pero' una sera che io ed il nano ci siamo fermati a dormire dalla nonna, ci ha consentito di divertirci come dei matti per quasi un'ora, tra posizioni, risate e storia...insomma, un successo generazionale!
Sono certa che se il nano fosse un bimbo un po' piu' tranquillo o anche solo fra sei mesi, ci divertiremo ancora di piu'.

Il secondo, è un  libro piccolo piccolo ma molto carino, di cui avevo tanto sentito parlare: 

 "Chi me la fatta in testa? " di Werner Holgwarth e Wolf Eribruch, ed. Salani.



Ce lo ha imprestato la cuginetta di sette anni, a cui piace ancora tantissimo.

La storiella è davvero spaziosa e, tra l'altro, alla fine insegna anche a riconoscere gli escrementi delle varie specie animali (tutto è utile, no?)

In realtà, pare sia piaciuta piu' a me che al nano, che era un po' perplesso del fatto che un animale avesse osato fare la cacca in testa alla piccola talpa e, soprattutto, che questa se ne andasse in giro ad indagare con gli escrementi ancora in testa!!!

In ogni caso,  lo consiglio....soprattutto per le letture sul water dei piccoli !!!


Con questo post partecipo, all'ultimo minuto, all'iniziativa del venerdi' del libro di Paola.