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giovedì 14 aprile 2016

Passione yoga

Di come abbia conosciuto lo yoga alla scuola elementare e di libri sullo yoga, soprattutto per mamme e bambini  e persino in francese, ho già detto.

Ho parlato già anche di 10MinYoga, la app per IOS che avevo scaricato, di Claudia Porta.
Avevo iniziato dalle sequenze gratuite e poi acquistato l'estensione a pagamento, che nonostante i timori di Claudia, per il momento funzionano.

Non mi sono però fermata lì.



Ho iniziato a seguire anche le lezioni su youtube di Claudia Porta e scoperto altre due insegnanti di yoga che apprezzo molto, sempre via video.

Una è Sara Bigatti, de "La scimmia yoga", con un canale youtube interamente dedicato allo yoga dinamico, con tantissime lezioni per ogni gusto ed esigenza.
Secondo il mio parere di neofita, si tratta di uno "stile" di yoga più dinamico di quello di Claudia e più adatto a chi è già in forma, pur non mancando video per i principianti e lezioni sullo yoga nidra (la meditazione che induce al riposo), lo yoga della buonanotte ecc., con durate dai pochi minuti all'ora abbondante.
So che l'insegnante ha scritto anche un libro ma per ora preferisco le lezioni guidate.

E poi c'è Laura Visinoni, di Yoga n'Ride, un sito ricchissimo, con tanto di blog, con post pieni di interessanti contenuti, con spiegazione delle asana, delle sequenze e del significato dello yoga, dei mudra e della respirazione, video lezioni (alcune, tutte molto ben fatte, gratuite, altre a pagamento) e sequenze specifiche per l'ufficio e la preparazione allo sport.
Anche Laura ha un canale youtube tutto dedicato allo yoga.
Tra l'altro, la musichetta di aprtura dei suoi video è molto "rock"!

Io ho apprezzato moltissimo la lezione di yoga post corsa e di yoga alla scrivania, ma adoro anche quella per gli addominali e per le gambe affaticate.
Anche in questo caso, la durata dei video varia, così si trova facilmente quella adatta al tempo a nostra disposizione.
In più, se commenterete, Laura vi risponderà.

Queste sono le mie "maestre" virtuali di yoga, a cui ricorro quando non posso correre o nuotare, ho dieci minuti di libertà, voglio coinvolgere mio figlio nello yoga o, semplicemente, ho bisogno di riposare le gambe, liberarmi dallo stress o prendermi cura di me, da casa.
A loro, va tutta la mia gratitudine.

Quest'anno, però, ho anche fatto un passo in più, coronando un piccolo sogno nel cassetto: ho seguito un corso di yoga  "dal vivo", con una insegnante in carne ed ossa.

Era vicinissimo a casa, il costo era abbordabile, una lezione a settimana di un'ora abbondante in orario serale ma non troppo tardi, prometteva di unire due passioni...non potevo lasciarmelo sfuggire, così ho convinto la suocera a tenere il ricciolino biondo...e ora che sta volgendo al termine, se ci penso mi vengono le crisi di astinenza!!!

Sì, perchè ho azzeccato il corso che fa per me al primo colpo (quasi, ne avevo provato un altro anni fa, ma ero scappata dopo due lezioni).
Va detto, infatti, che esistono molti "stili" di yoga e, anche all'interno dello stesso stile, può cambiare l'approccio dell'insegnante, la dinamicità delle sequenze, il tempo per cui viene consigliato di "tenere" le asana, gli obeittivi che ci si prefigge di raggiungere.
Dunque, il mio consiglio è di porvare più corsi ed insegnanti, se possibile, così da trovare quello più adatto a sè.

Il mio è pensato proprio  per l'arrampicata, l'insegnante è un pò brusca nei toni ma attenta alle nostre esigenze (e difetti) di arrampicatori e di persone, ci corregge sistematicamente gli errori di postura, la classe è piccola e si è creata una buona sintonia.
 
Insomma: una goduria!!

L'unico problema è che lo yoga da davvero dipendenza. 
Non è uno sport, ma qualcosa di più che fa lavorare corpo e mente e crea una sintonia che si percepisce poi nella vita di tutti i giorni.

No, non ho smesso di urlare quando il nano mi fa perdere le staffe, spesso sono ancora nervosa e quando sono triste, sono triste, però ora ho un'arma in più per sconfiggere malumore e stress e, soprattutto, per prendermi cura di me e  stare bene con me stessa!

E voi? Praticate lo yoga? Con corsi "dal vivo" o solo con l'ausilio della tecnologia e dei libri?
Avete siti o libri da consigliarmi?

Namastè!




domenica 16 novembre 2014

Cosa ne penso di tablet & co.?

L'ho raccontato a Kidzinmind,  un blog che è anche un sito, una community di genitori e bimbi 0-6 ed una selezione di applicazioni, con il supporto di una serie di esperti.

Ecco cosa ho scritto.

I vostri bambini da che età usano tablet e smartphone? Con quali modalità?
Mio figlio ha appena compiuto tre anni ma è da quando ha un anno che “usa” il tablet. Non possediamo smartphone.
Principalmente, in casa nostra il tablet funge da televisore, con il vantaggio di poter scaricare i cartoni animati in lingue diverse, nel nostro caso in francese, così da rafforzare il suo bilinguismo.
In questo modo, mio figlio gode dello svago ma in modo controllato. Infatti, quando è il momento di dire basta (di solito dopo 10 minuti), fingo che si sia scaricata la batteria!!!
Fin da piccolo, poi, usiamo app “racconta storie”, e-book interattivi, immagini da colorare con il dito e mini puzzle, oltre ad altri giochini semplici, come il trenino, il pappagallo ripetente o applicazioni studiate per imparare il suono degli strumenti musicali o i versi degli animali.
Il limite maggiore che poniamo è quello temporale: mai più di dieci minuti al giorno, salvo qualche eccezione. E poi, ovviamente, stiamo con lui mentre gioca (anche per evitare rovinose cadute del tablet!!)
La possibilità di accedere a contenuti in lingue diverse e vederli direttamente su uno schermo a buona definizione ma trasportabile ovunque, secondo me è uno dei maggiori punti di forza del tablet.
Come si può usare la tecnologia per attirare l’attenzione dei bambini senza però perdere il controllo?
Con giochini semplici e molto colorati, intuitivi ma ben fatti. Mi sono accorta, infatti, che un’applicazione di scarsa qualità, anche grafica, non attira.
Inoltre, ritengo indispensabile che siano i genitori a decidere quali app e quali contenuti rendere accessibili ai bimbi, e a porre limiti di tempo.
Soprattutto, però, penso sia fondamentale non lasciare mai i bambini, perlomeno finchè sono molto piccoli, soli davanti a video o giochi elettronici.
D’altro canto, usandolo insieme ai genitori o ai fratelli più grandui, il tablet diventa un gioco come gli altri e l’occasione di scoperte e interazioni con i genitori.
Ci sono dispositivi più adatti di altri? Computer, videocamere, smartphone, tablet…
Non credo ci siano dispositivi più idonei, ma solo modi di utilizzo più adatti.
Si tratta di oggetti di per sè neutri, di “scatole”, seppur tecnologiche, vuote.
Sta a noi, come genitori, vigilare che i nostri figli li usino in modo positivo e riempirli di contenuti adeguati all’età dei nostrio bimbi ed all’impronta educativa che intendiamo dargli.
Il tablet è più facile da portare ovunque e da usare, mentre il pc richiede una postazione comoda e mouse e tastiera, però consente di utilizzare giochi più complessi e vedere meglio i video.
Al momento, vista l’età di mio figlio, trovo più adatto il tablet, crescendo, invece, potrebbe anche usare di più il computer, ancora non lo so.
Dove si nascondono le insidie nell’uso precoce della tecnologia?Nella eventuale mancanza di controllo da parte dei genitori, nell’abuso, nell’assenza di misura, nell’eccesso.
Se usata in modo intelligente, ragionato e per tempi adeguati all’età dei bimbi, non credo che la tecnologia rappresenti un’insidia, anzi, può essere un’opportunità in più di svago ed apprendimento.
Certo, la tecnologia non dovrebbe diventare un fine, anzichè un mezzo e, soprattutto, non dovrebbe diventare l’unica forma di gioco e svago.
Credo che per evitarlo sia utile, oltre al controllo, l’esempio dei genitori e la quantità di stimoli diversi forniti: difficile che avendo la possibilità di andare al parco giochi o a praticare attività sportive e vivendo circondato da libri, cubi da costruzione, bambole ecc., un bimbo voglia solo e sempre stare davanti ad uno schermo (salvo, forse, momentanee fasi di “passione” per un gioco elettronico)!!!
A maggior ragione, se vede i genitori leggere, uscire, chiaccherare con gli amici e fare sport, anzichè passare tutto il loro tempo libero davanti alla tv o a digitare mail o sms.

La tecnologia fa ormai parte della nostra vita quotidiana, almeno in misura minima, quindi non possiamo semplicemente ignorarla. Molto meglio cercare di conoscerla e utilizzarla al meglio.

Qui trovate la mia intervista, qui le app educative e divertenti di Kidzmind.

giovedì 2 ottobre 2014

Lo Yoga in una applicazione

In questo periodo sto facendo molto ricorso a due applicazioni per tablet.

Una è la App 10 MinYoga di Claudia Porta, istruttrice di Yoga e "padrona" del "La casa nella prateria", blog in cui racconta anche della sua vita di mamma di tre bimbi.

Ho iniziato a praticare yoga grazie alla mia maestra delle elementari, che era anche istruttrice di yoga (non so quale) e che, nelle ore di religione cattolica, portava i bimbi che non si avvalevano di tale insegnamento, tra cui c'ero io, in una vicina palestra.

Ci insegnava la respirazione, il rilassamento e alcune semplici posizioni, oltre che qualche rudimento del massaggio Shiatsu.
Dire che era una persona moderna ed in gamba era dir poco!

Da allora, in vari momenti della mia vita ho fatto ricorso allo yoga ed al rilassamento, con l'aiuto di manuali e video, sempre da autodidatta.
Per questo ho molto apprezzato questa app, che da la possibilità a tutte le mamme, che magari non hanno voglia / possibilità di seguire un vero e proprio corso, di praticare un po' di yoga.

E in più, è assolutamente gratuita!!!

Si tratta di un insieme di sequenze,ciascuna della durata di massimo10/11 minuti, con obiettivi specifici: bambini I e II, mal di schiena, equilibrio, calma e saluto al sole.

Io ne eseguo una o due al giorno, a volte per settimane di seguito, a volte solo per quattro o cinque giorni, a seconda del tempo a disposizione e del bisogno, a volte in pausa pranzo, altre la sera tardi o quando non riesco a dormire di notte o, ancora, al mattino presto, prima che la casa si svegli.
Altre volte, coinvolgo il nano, che sembra divertirsi molto, anche se "interpreta" a modo suo le posizioni, vista la tenera età! E finiamo sempre a rotolarci sul tappeto, facendoci il solletico e ridendo come matti.

Avevo già provato ad avvicinarlo con un simpatico libro ma la app sembra funzionare meglio con lui, per ora, perchè gli piace l'idea di imitare "la signroa del tablet", come la chiama lui.

Certo, secondo me la app sarebbe da sviluppare ulteriormente, aggiungendo una voce che spiega come eseguire correttamente le posizioni e, naturalmente, nuove seguenze (ovviamente anche a pagamento, se il costo fosse contenuto).
Quella che non cambierei è la grafica, semplice, intuitiva ed essenziale.

Integrerei, invece, i "campanelli" che avvisano del cambio posizione anche quando si deve passare da un lato all'altro del corpo, così da evitare di controllare costantemente il piccolo timer integrato.
E poi da quando vi è il sistema IOS 8 ogni tanto la app salta (come moltissime altre, purtroppo; comunque dopo un paio di tentativi parte a nmeraviglia!!!) però...la consiglio a tutti, per iniziare e per continuare!

Non mancano, infatti, posizioni niente affatto banali, su cui ho ancora molto da lavorare!!!

Complimenti a Claudia, per questo grande regalo che ha fatto a me ed alle altre mamme interessate (ed i loro bimbi!).

p.s. Claudia la trovate anche sul suo sito tutto dedicato allo yoga!!!

Questo NON è un post sponsorizzato, però è sicuramente un post riconoscente.