“Il caso Fitzgerald” di John Grisham
Ed. Mondadori, giugno 2017, pag. 273
Grisham è una certezza, per me.
Amo i suoi legal thriller, a partire dagli indimenticabili “Il Cliente” ed “Il socio”, però ho apprezzato anche i romanzi ambientati lontano dalle aule di tribunale, come “La casa dipinta” ed il primo libro della serie dedicata ai ragazzi.
Per questo motivo, quando vedo un suo nuovo scritto, non me lo lascio sfuggire.
Questa volta la storia, estranea all’ambito giudiziario, ruota intorno ad un clamoroso furto di manoscritti ed al commercio delle prime edizioni autografate di famosi scrittori americani e vede coinvolti una giovane scrittrice a corto di ispirazione, cinque ladri professionisti, un libraio affascinante dalla morale discutibile, con la moglie parigina e una scaltra investigatrice, in un romanzo dallo stile asciutto ed incalzante tipico di Grisham che si legge piacevolmente e che certamente non annoia, ambientato sulle rive dell’oceano, in una comunità di artisti della penna stravagante e variegata.
Non manca uno sguardo acuto ed ironico verso l’editoria, i gusti del pubblico e le strategie commerciali, che non sempre premiano i “buoni” scrittori.
Per gli amanti della suspense e/o del mondo dell’editoria e/o di questo autore.
È questo il mio consiglio di lettura per il venerdì del libro di Paola, anche se…è già sabato!
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