Non improvvisamente, eh, ha iniziato a fischiare e gemere, in un crescendo progressivo, per tre settimane.
Tanto mi ci è voluto per capire che: 1) era grave; 2) non passava da sè (ci spero sempre); 3) rischiavo di rimanere a piedi da un minuto all'altro.
Per portarla dal meccanico, ovviamente mentre l'Alpmarito era in trasferta, ho dovuto chiedere aiuto ai suoceri, al cognato, alla collega di studio e ad un'altra mamma, oltre che al treno regionale.
Giusto il tempo di accorgersi che l'auto, nel posto in cui vivo, è ESSENZIALE, e mi è stata restituita, riparata, anche se con un discreto costo (ma poteva essere molto peggio).
Per la cronaca: se non l'avessi portata, lo stop definitivo non sarebbe arrivato a giorni o ore, ma a minuti...avevo letteralmente sbriciolato i ferodi della frizione...il meccanico me li ha pure mostrati!!!
Questo autunno, ho fatto la mia prima gara di corsa: 12 km, più di 500 mt di dislivello positivo, giornata fredda ed uggiosa.
Non sono arrivata ultima e sono arrivata intera. Ho pure fatto i primi 11 km in meno di un'ora.
Peccato che abbia dovuto camminare l'ultimo, perchè era una rampa unica ed io ero sfatta.
La foto che mi hanno fatta (il fotografo della manifestazione), non l'ho ordinata: faccio pena!
Il nano e l'Alpmarito sono arrivati in ritardo, quando ero già arrivata, quindi non ho foto fatte da loro, nè ne ho potute scattare al pettorale o prima della partenza.
Comunque ho imparato, nell'ordine:
a) alle gare autunnali, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
b) alle gare di 12 km in salita, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
c) nei casi a) e b) è molto probabile fare una figuraccia;
d) dove vivo io, forse a causa dell'elevata presenza di montagne e colline, chi corre regolarmente corre molto forte, anche se non sembra, quindi vedasi punto c);
e) senza amici (e io non ne ho che corrono) e senza musica, la gara in sè è un mortorio, però quando arrivi alla fine, la soddisfazione è più grande che in un semplice allenamento;
f) il pacco gara di beni mangerecci è sempre apprezzato.
Questo autunno ho comprato una zucca verde ma non sono riuscita a farci una faccetta, sia perchè sono arrivata in ritardo su Halloween, sia perchè era decisamente troppo dura.
Però era buona ed il nano si è divertito un mondo a vedere tre generazioni di donne ed il papà che faticavano con questa "palla verde e arancione".
Questo autunno, per i Santi, la mia nonnina mi ha preparato di nuovo la zuppa di cavoli.
E io di questo le sono infinitamente grata.
Se fate i bravi e la nonna mi cede il diritto d'autore, magari vi metto pure la ricetta, un giorno di questi.
Questo autunno il nano ha fatto il giro della piazza del paese guidando un trattore, insieme allo zio.
Mentre io fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'ora del mio biondino.
E mi tornava in mente la canzone di Guccini, quella che fa: "Un vecchio e un bambino si preser per mano ...", ma nella versione dei Nomadi,
mentre fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'oro del mio bambino.
Questo autunno, il nano ha ricevuto un regalo di compleanno un pò diverso dal solito, che lo ha conquistato, arricchendo la nostra casa di altro colore, che non basta mai.
Ne ho bisogno, che siano pastello o super vivaci.
Ah, dimenticavo: questo autunno sono finalmente riuscita a mettere una sorta di menù al mio blog, come vedete dalle "linguette" in alto, sotto l'intestazione. Cosa ne dite?
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