Verso il rifugio Alpe Bonze e/o Donnas (AO), da Quincinetto (TO)
La primavera è ormai arrivata e, anche
se le temperature sono ancora bassine e la meteo è instabile, appena
possiamo andiamo a camminare, ovviamente con il ricciolino ed i
gemelli, per ora bassa quota.
Vista sulle montagne della sinistra orografica della Dora |
Una delle ultime
passeggiate che abbiamo affrontato con i bambini ed il passeggino
da sterrato, qualche giorno fa, ci ha regalato magnifici
scorci panoramici sul Canavese e la bassa Valle d'Aosta: la
pianura con la Dora serpeggiante, in lontananza il lago di Viverone,
il Castello di Montalto e la linea dritta della collina morenica
della Serra sullo sfondo, il Mombarone ed il Monte Mars davanti a
noi.
Un incanto.
Vista sul Canavese |
Per questo motivo, nonchè
perchè si può percorrere anche in mountain bike e con il
passeggino, voglio parlarne.
Purtroppo almeno metà è su asfalto,
che poi diventa strada sterrata (comunque il transito dei veicoli è
vietato e, in ogni caso, scarissimo).
Orsetto e Principessa in marcia !!! |
Da Quincinetto (TO), al confine tra Piemonte e Valle d'Aosta, si sale per la
strada che porta in località Santa Maria - Scalaro (si imbocca di
finaco al cimitero, poco distante dall'uscita autostradale) svoltando
a destra sulla stretta strada per S.Maria -Lecchia - Mirolo, posto
all'incrocio poco dopo il ristoro alpino Santa Maria.
Appena prima di Chanton, al bivio tra la strada aslfaltata e l'alpeggio |
Poichè si tratta di una
stradina mal tenuta ed il nostro scopo era camminare, abbiamo
lasciato l'auto poco dopo (altezza circa 1000 mt s.l.m., in un altro successivo incrocio, ove vi
era un pò più di spazio a lato strada e non avrebbe dunque dato
fastidio al transito di trattori o altri veicoli.
Poi siamo saliti per tre o quattro
tornanti finchè la strada è diventata pianeggiante, arrivando,
passato il cartello indicante la direzione per Sapelle, con vendita di
formaggi e burro, in un bosco di betulle e noccioli.
Proseguendo in piano, si incontra un
bivio in un tornante verso sinistra con cartello di segnale di
divieto di accesso e una foto del rifugio Alpe Bonze (1859 mt
s.l.m.), recentemente ristrutturato e riaperto stagionalmente.
Inboccata la strada chiusa al transito, che si fa
sterrata, si arriva subito agli alpeggi di Chantoun/Chanton (1235 mt s.l.m.)
Alpeggio di Chanton e incrocio di strade, verso Donnas e verso Visey, per salire al rifugio Alpe Bonze |
Verso destra, vi è la
strada a tratti sterrata ed a tratti asfaltata che scende verso
Donnas (AO), attraverso la località Praz Pusaz e, superato il
bivio per Donnes tenendosi a destra, Monteil.
Verso sinistra da
Chanton, si sale gradatamente fino all'alpeggio di Visey (1301
mt s.l.m.), poi al bivio, si lascia la strada asfaltata che sale a
sinistra e si imbocca a destra una sterrata taglia boschi appena
realizzata, seguendo le indicazioni per il rifugio Alpe Bonze, si
sale agli alpeggi di Barrat (1352 mt s.l.m.), Montat
(1366 mt s.l.m.) e, sempre seguendo le indicazioni per Alpe Bonze,
Ca' Roussa/Roussa (1459 mt s.l.m.), dove termina la sterrata,
con scorci sul sottostante abitato di Pont Saint Martin e Donnas.
Salendo da Visey verso Barat, Montat e Ca' Roussa, in direzione rifugio Alpe Bonze |
Poseguendo dopo Ca'
Roussa ma su sentiero (se non erro segnavia 3) si può salire verso
il rifugio Alpe Bonze oppure, da Montat, scendere verso Donnes, sul
sentiero 3A, per arrivare a Donnas (AO).
Panorama a Chanton |
Con il passeggino o la
mountain bike, le alternative sono due: da Chanton si scende per
la strada (tutta tornanti abbastanza ripidi) verso Donnas, oppure ci
si ferma dopo Montat e Ca' Roussa, fino a dove arriva la strada
tagliafuoco, per rientrare dallo stesso itinerario, come abbiamo
fatto noi.
Noi abbiamo inpiegato circa quattro ore, tra salita, pic nic e discesa ma, facendo camminare a tratti anche Orsetto e Principessa, 22 mesi, i nostri tempi sono decisamente dilatati.
La strada che da Donnas sale a Chanton |
Una escursione con discreto sviluppo
ma non eccessiva come dislivello e priva di pericoli particolari, a
parte quello di perdersi tra stradine e alpeggi (tra
l'altro, le probabilità di incontrare altre persone a cui chiedere
indicazioni sono minime, visto che sono zone poco frequentate).
Consiglio
infatti di munirsi di una cartina dei sentieri della zona
(scala 1:25000),
possibilmente aggiornata, visto che la strada tagliafuochi che
parte da Visey è recente.
Vista su Donnas, zona campo sportivo Crestella e sui monti sovrastanti |
La vera attrattiva di
questa gita è sicuramente il panorama che, salendo ancora sul
sentiero verso il rifugio (opzione però non percorribile con
passeggino o bambini piccoli), si apre sul massiccio del Monte Rosa e
sul Cervino.
Bellissima passeggiata, abbiamo seguito le tue indicazioni e siamo arrivati agli alpeggi. Magnifici! Grazie mille!
RispondiEliminaGrazie Valerio, sono molto contenta che abbiate fatto una bellissima passeggiata grazie a questo post...mi piace condividere la passione per la montagna!
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