giovedì 24 ottobre 2019

Son notti travagliate

Son notti travagliate

Attenzione: astenersi dalla lettura stomachi delicati !

Ogni genitore lo sa (e pure i nonni, se non hanno preferito dimenticarlo):
Signor Diarrea e Signorina Vomitina arrivano sempre di notte.
Possibilmente nel cuore della notte e nel pieno della fase REM.
Fanno la loro comparsa silenziosamente, senza bussare, senza telefonare prima per avvertire. Maleducati!
Quando si manifestano, è già troppo tardi per intervenire e salvare, per lo meno, letto e piumoni.
Sì, perché Signor Diarrea e Signorina Vomitina arrivano preferibilmente in autunno/inverno, meglio se quando diluvia da giorni.
Se è primavera, è di quelle piovose, 
se è estate, allora è quando si è in vacanza, rigorosamente in albergo o in casa altrui.


Signorina Vomitina io me la immagino come una donna alta alta e secca secca, nubile e senza figli non per scelta, resa acida e pettegola dalla solitudine.
Lei gode, a impossessarsi dei nostri pargoletti e renderli dei mostriciattolo che rigurgitano latte o cibo acido, squassati dai tremori e indifesi.
Lei ride, mentre il povero genitore di turno (di solito la mamma, più rapida a reagire, interpretare i rantoli notturni e fiondarsi fuori dal suo letto in quello del nanerottolo cercando con tuffo carpiato di salvare dal disastro appiccicoso e rancido almeno il piumone ed i pupazzi per la nanna preferiti!) 
finge una pazienza che non ha e fa la doccia al figlio piagnucolante, mette a mollo in acqua calda e sapone o lava subito pigiamo, lenzuola, coprimaterasso, doudou, guanciali e quant’altro, riveste il bimbo, lo dota di capiente bacinella a bordo letto e poi riprepara il suddetto letto e somministra acqua rigorosamente gelata o coca-cola fredda, che conserva in dispensa proprio per queste evenienze (e per bersela di nascosto dai figli nei momenti di sconforto).
Il tutto imprecando tra se’ e se’ o bassa voce, contro il destino beffardo o incolpando l’altro genitore o addirittura se stesso di non aver messo - proprio quella notte li’- il coprimaterasso cerato o aver usato -proprio quella notte li’- il piumino d’oca!
Se tutto va bene (bene un paio di balle!), mente il figlioletto riprende sonno in un nano secondo, il genitore stremato può collassare su letto o divano e cercare di riprendere sonno.
Ovviamente con orecchio vigile e attento ad ogni cambio di sospiro o colpo di tosse che potrebbero preannunciare un altro attacco di vomito.
Se va male, il genitore stremato ed assonnato dovrà pure lavare il pavimento e, proprio mentre starà ancora rivestendo i figlio o, appunto, disinfettando per terra o ancora -diabolica Signora Vomitina!- non appena collasserà sul letto,
il bambino ricomincerà a espellere, non beccando neppure di striscio la bacinella, giustamente.
Altro giro, altre docce, lenzuola, pigiamo, coperte, lavaggi, vestizioni, fino al mattino, quando al suono della sveglia, il piccolo miracolosamente si addormenterà tranquillo.
 LUI/LEI, non il genitore.
Perché Signora Vomitina e Signor Diarrea arrivano sempre durante la settimana, quando il giorno dopo la sveglia suona inesorabile e sono in programma miliardi di impegni, possibilmente richiedenti un alto livello di attenzione e capacità neurologiche.
Se giungono di venerdì sera, è perché sabato almeno uno dei genitori lavora.
Se giungono di sabato, è perché si è in viaggio o in procinto di partire, magari pure con mezzi pubblici dai servizi igienici notoriamente puliti o per un luuuuuunghissimo tragitto in auto.
Diabolici Signorina Vomitina e Signor Diarrea!!!

Signor Diarrea io me lo immagino tondo, basso, calvo e con un aspetto solo apparentemente innocuo e bonaccione. 
Tutto vestito in varie sfumature di marrone, colore con cui lui ama dipingere pelle, vestiti, lenzuola e coperte dei poveri bambini che prende di mira.
Ancor più silenzioso di Signorina Vomitina, che di solito manda avanti per seguirla a ruota appena lei ha terminato il suo sporco lavoro, il suo transito lo riconosci dall’odore. 
Terribile e temuto risveglio olfattivo.
Le sue tracce sono ancora più difficili da mandare via dai tessuti, però, grazie al cielo, anche quando le vittime sono molto piccole, alla terza o quarta limonata ben zuccherata che il genitore li costringe ad ingurgitare tra pianti e divincolamenti, non potendo somministrare medicine, di solito Signor Diarrea si ritiene soddisfatto e toglie il disturbo.
Per ricomparire la notte successiva, tra crampi ed effluvi maleodoranti, nel fratellino/sorellina di turno, per poi concedere una visita anche ai genitori.
Personcina educata, eh!

Cari miei Signor Diarrea e Signorina Vomitina, lasciate che ve lo dica con il cuore, una volta per tutte e a nome dei genitori di tutto il mondo: ci avete rotto!!!

P.s. L'illustrazione è opera di Elisabetta
grafica, ispirata dal post! Grazie Elisabetta!


7 commenti:

  1. Questa settimana abbiamo avuto visita di una signorina vomitino e tanti signor diarrea. Ti lascio immaginare la gioia... Ho male ovunque a furia di cambiare bambini.
    ... Ma dicono che siano i denti...
    Ed io continuo a cambiare bambini e fare docce per pulire cacche ascellari...

    Comunque questo tuo post è un capolavoro!

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    1. Grazie Silvia!!!!
      Io ti immagino...immersa nella cacca a scuola ! Meno male che a questo giro a casa sei stata risparmiata.
      Non credo però che ci siano di mezzo i denti perchè in zona sono stati male anche tanti adulti...salvo che non si contino anche i denti del giudizio, ecco!

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  2. ... Ecco... Le visite sono state al lavoro, non a casa!

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  3. Per fortuna per noi la Signorina Vomitina e il Signor Diarrea sono parte del passato, recente ma passato (grazie al cielo...): Ma li ricordiamo sempre con angoscia! Come ti comprendo...

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    1. L'importante è sapere che prima o poi saranno un ricordo e null'altro...grazie, mi conforti!!!

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  4. Bellissimo post!!! Nonostante l'argomento....i tuoi personaggi mi fanno ridere... perché somigliano a persone reali.
    Un saluto
    Lorenzo

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    1. Grazie Lorenzo!!! L'argomento non è dei più piacevoli ma cerco di prenderla con ironia!

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