Principessa e Orsetto, in questo ordine ed a distanza di un giorno l'uno dall'altra, hanno imparato a scavalcare le sbarre dei lettini per uscire.
La prima volta Principessa è stata aiutata da Orsetto, evitando così di cadere.
La seconda volta il fratello non era disponibile e c'è stato il capitombolo.
Ad Orsetto, pure da solo, è andata meglio.
Fatto sta che è stato necessario scongiurare altre fughe pericolose togliendo le sbarre da un lato dei lettini.
E fin qui, è andato anche tutto bene, a parte qualche incursione nel lettone la mattina presto.
Solo che dopo un paio di giorni (decisamente pochi, a mio avviso), l'Alpmarito ha deciso di approfittarne per spostarli nella loro cameretta.
A parte la scarsa comodità della nuova sistemazione (che per me significa solo molte scale in più da fare), ieri il sonnellino pomeridiano e la prima notte nei lettini aperti nella cameretta sono stati un completo disastro.
Principessa ha dormito un'oretta e poi non c'è più stato verso, Orsetto si è addormentato dopo un tira e molla di due ore, quando ormai non era più il caso.
La sera, si sono addormentati con fatica ma, soprattutto, alle 3 erano entrambi nel lettone, l'uno arrivato autonomamente e l'altra dopo pianti e urla, per disperazione.
Vi dico solo che io ho dovuto migrare verso altre stanze (perchè un pupo nel lettone in mezzo ai genitori ci sta, due che si spingono e tirano calci in continuazione, anche no) per riuscire a chiudere ancora occhio e tutti e quattro abbiamo domrito ad intermittenza e male.
L'Alpmarito intende tenere duro, io vorrei riportare i lettini in camera...chi la spunterà?!?
Incrociate le dita, non per me o l'Alpmarito, ma per il sonno in generale.
Perchè io ne ho bisogno, tanto.
A voi è successo? Come è andata? Fuori la sincerità!!!
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giovedì 16 maggio 2019
mercoledì 8 maggio 2019
Il Future Park, laboratorio interattivo per bambini delle Officine Grandi Riparazioni di Torino
Il c.d. "ponte
del 25 Aprile" è stato funestato dalla pioggia insistente. E
siccome un intera giornata con i bambini chiusa in casa è fattibile
ma due sono già troppe, ci è toccato industriarci per trovare delle
alternative.
Ispirata da un
post su facebook di Agnieszka, del'Onlus "La casa di sabbia" (se non la conoscete, vi consiglio di approfondire), che vi ha portato i suoi due bimbi, ho scelto come meta con i bambini le
Officine Grandi Riparazioni di Torino (anche dette OGR), in Corso
Castelfidardo 22.
Si
tratta di un ex sito industriale nel centro di Torino (zona del
quartiere "Spina") che oggi ospita un caffè, un
ristorante, mostre, sala concerti ed esposizioni temporanee.
Il
luogo è interessante da visitare già solo per la sua architettura
peculiare (ex officina di riparazione dei treni, come si intuisce
dal nome), riconvertita per un uso ricreativo.
Per
i bambini, in particolare, offre un cortile che si presta a giochi
e corse all'aperto...
e una mostra interattiva al Binario 3,
il Future Park, ovvero, come si può leggere sul sito
officiale delle OGR: "il primo spazio permanente in Europa
dedicato a teamLab, il collettivo di
sviluppatori giapponesi che da sedici anni porta avanti
una ricerca che integra arte e tecnologia e che il grande pubblico ha
conosciuto per lo straordinario successo delle loro installazioni al
Padiglione Giappone a Expo2015".
Per 60 minuti, i bambini entrano in un grande salone con i
genitori e possono divertirsi a giocare con palloni leggeri e
morbidi che cambiano colore ad ogni tocco e sollecitazione (in
due "arene", una per i più grandi ed una per i più
piccolini, adatta da quando sanno camminare con sicurezza).
E poi possono colorare e disegnare su appositi fogli bianchi
già predisposti con sagome di animali marini, per lo sfondo
acquario, e auto, case, aerei ed elicotteri, per lo sfondo cittadino.
Sono a disposizione tavoloni rotondi con matite, pastelli e
pennarelli colorati.
Due "animatori", dotati di rispettivi scanner,
acquisiscono i disegni dei bambini e li proiettano su due maxi
schermi, dove prendono in parte vita.
Soprattutto, però, i bambini riconoscono i propri disegni sui maxi
schermi e questo ha entusiasmato sia i miei piccoli Orsetto e
Principessa, nonostante non abbiano ancora due anni, che sono stati conquistati anche dai palloni colorati, sia il
Ricciolino, felice soprattutto per la "battaglia aerea" che
ha ingaggiato con il drago (disegnando da solo e proiettando sullo
schermo più veicoli che tutti i bambini presenti messi insieme!).
Insomma, una esperienza diversa e divertente, per un pomeriggio
(un'ora dentro, un pò di attesa, un caffè ed uno spuntinvo al bar
ed una corsa in cortile, sugli scivoli "naturali", possono
riempire anche tre ore di tempo incerto) all'insegna
dell'innovazione e del divertimento dei bambini.
Info utili e
nota critica
Il prezzo del biglietto per me è l'unico aspetto negativo.
Noi siamo stati in un giorno di festa e c'era il ridotto per tutti a
5 Euro, però se avessimo dovuto pagare il prezzo pieno (16 Euro
adulto e 9 bambino, con pacchetti per 1 adulto + 1 bambino a 15 e 2
bambini + 1 adulto a 21 ), due adulti e tre bambini, sarebbe stato
eccessivo, a mio parere.
Consiglio pertanto di approfittare di giornate o domeniche con
particolari sconti, se la famiglia è numerosa.
Nel Future Park si entra a gruppi ogni 60 minuti:
conviene quindi informarsi subito all'arrivo di quanto ci sia da
aspettare e comprare i biglietti con l'ora prescelta, prima di
dedicarsi alla merenda o alla esplorazione del luogo.
Trovate tutte le informazioni e i contatti sul
sito internet delle OGR di Torino (molto moderno ma a mio
parere non proprio immediato) o telefonando in loco.
All'interno della struttura vi è un ampio bar che serve anche da
mangiare in un lungo tavolone con 90 coperti, un ristorante, un'area
relax con wi-fii, ampi corridoi e servizi igienici che quando siamo
andati noi erano ben puliti.
Molti parcheggi nelle vicinanze, a pagamento durante la settimana.
Ovviamente, se intendete visitare Torino con e senza bambini, dovete sapere che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
E se piove? Qui trovate raccolti una serie di luoghi perfetti da vedere con i bambini, "testati" personalmente, anche quando il tempo non è clemente.
martedì 19 marzo 2019
Ultimamente...tra febbraio e marzo
Ultimamente...tra febbraio e marzo
Ultimamente sono nati due nuovi cuginetti nella nostra grande famiglia: una l'abbiamo già conosciuta, l'altro andremo a trovarlo a breve.
E' stato tenero vedere Orsetto e Principessa alle prese con la neonata, accarezzarle i piedini, dire "ssst" con il ditino sulla bocca quando dormiva, cercare di darle il loro ciuccino, prendere per mano me e il papà per portarci a vederla, indicare "sua mamma" e "suo papà" guardando i suoi genitori, osservarla un pò stupiti un pò curiosi.
Ultimamente i fiori sbocciano e con essi quella voglia di fare e uscire tipicamente primaverile, ma anche l'irrequietezza e la sonnolenza primaverili: non per nulla si dice "marzo pazzerello" e "aprile dolce dormire", no?
Ultimamente c'è stato il Carnevale, anzi, i carnevali, ma di quelli ho già scritto (qui).
Ultimamente è terminato il corso di sci di fondo del ricciolino, e con esso le mie sciate e le "prove di sci" dei gemelli, anche perchè la neve quest'anno si è fatta desiderare.
I due allenamenti a settimana sono stati faticosi come gestione ma il Ricciolino, all'inizio un pò titubante, alla fine si è detto molto soddisfatto, sia dell'intensificarsi del corso che delle due gare a cui ha partecipato.
Presto andremo all'aperitivo - festa di chiusura della stagione.
Anche i piccoletti stanno viveno una parentesi sportiva, visto che finalmente siamo riusciti ad incastrare il loro secondo corso di acquaticità, in vasca con me e l'Alpmarito.
Al momento, dopo due delle sei lezioni, paiono entusiasti e si buttano senza paura, mentre il grande sguazza nella parte di vasca dei bambini non riservata ai corsi e ci aiuta.
Noi genitori, intanto, ci facciamo venire il mal di schiena e, vista la temperatura di acqua e aria, la sauna è inclusa nel prezzo, ma va bene così.
Ultimamente ci sono stati i colloqui individuali alla scuola primaria, dopo la pagella del primo quadrimestre, ed al nido.
Sono andati tutti bene. Ho apprezzato, soprattutto, vedere che le educatrici conoscono bene i miei bimbi e sanno come prenderli e, per il Ricciolino, che ora vada a scuola decisamente più tranquillo. Non che non preferisca le vacanze e abbia voglia di entrare al mattino, intendiamoci, però poi racconta di più e più contento dell'anno sua giornata, come se gli pesasse meno che lo scorso anno.
Ultimamente le giornate si allungano e la luce favorisce il ritorno a parchi giochi e passeggiate pomeridiane, dopo l'uscita da scuola. E per i bambini, questo è un bene.
Ultimamente stiamo finalmente finendo i lavori a casa e ufficio.
E iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo anni e anni di incubo cantiere.
Ultimamente abbiamo passato un bel sabato pomeriggio di marzo con i nostri amici emigrati ad Edimburgo, che sono venuti a trovarci con la loro bimba, coetanea di Orsetto e Principessa.
Ed è stato bellissimo vedere i nostri figli insieme e poter di nuovo chiaccherare dal vivo, anzichè solo via skype.
Ultimamente il Ricciolino e l'Alpmarito stanno seguendo un corso in tre serate sulla "manutenzione della bicicletta" e lo trovano pure molto interessante...boh!
Ultimamente io ed il Ricciolino siamo stati al teatro dei bambini del Giacosa due volte con le amiche mamme ed i loro figli.
Sono sempre spettacoli ben fatti, con giovani attori davvero capaci ed è un piacere guardarli e poter stare insieme alle mie amiche.
Sono serate che ci vogliono!
Ultimamente ho di nuovo tagliato un pochino i capelli e li ho fatti ramati.
Ultimamente una domenica siamo stati a pranzo da un'amica e collega, con anche mio fratello e le sue figlie: abbiamo mangiato benissimo, il tempo era praticamente estivo, la casa era arredata e restaurata con molto gusto, i bambini hanno giocato tutti quanti in allegria e, insomma, ci siamo proprio divertiti.
Ultimamente è passato troppo tempo dal mio ultimo "ultimamente" !
Qui invece trovate gli "ultimamente" della scorsa primavera ed estate.
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mercoledì 13 marzo 2019
Carnevale 2019 tra Ivrea e Pont St. Martin: come è andata e tante immagini
Il Carnevale si è concluso.
Ed è stato un successo....
Una scoperta che ha lasciato increduli e felici Orsetto e Principessa, al primo il primo diffidente, la seconda entusiasta, come di consueto. Poi...entrambi innamorati!
La battaglia delle arance ad Ivrea ha appassionato tantissimo il ricciolino, che ha tirato per due pomeriggi, un carro dopo l'altro,
fermandosi solo il tempo di fare scorta di patatine fritte per riempirsi la pancia e rifornire la sorellina!
Inutile aggiungere il mio orgoglio eporediese nel vedere mio figlio tirare con grinta nella mia squadra!
Sono stata decisamente meno felice di lavare le divise (a mano, spazzolando e più volte) sporche di melma e di stirarle ma non c'è bellezza senza fatica, in fondo.
I piccoli, nelle loro mini divise, naturalmente dei Tuchini del Borghetto, hanno sgranato gli occhi e riso tanto.
Orsetto pronto a lanciarsi nella mischia, sempre a raccogliere arance per terra e tirarcele, avrebbe voluto seguire il fratello maggiore e non ha mostrato il minimo segno di timore, salvo lamentarsi per le manine "spocche" ogni tre per due.
Principessa ha osservato da distanza di sicurezza, soppesato tra le mani una arancia e deciso che fosse meglio succhiarla che lanciarla.
Ha apprezzato decisamente di più le sfilate, soprattutto di pifferi e tamburi e delle bande musicali, sempre presenti tanto ad Ivrea quanto a Pont St. Martin.
La domenica, invece, è stata tutta dedicata al carnevale di Pont Saint Martin, a guardare la sfilata delle Insulae al mattino
e dei gruppi a piedi al pomeriggio, in un tripudio di storia, divertimento, colori, originalità, musica, balli ed allegria.
Quest'anno abbiamo saltato la sfilata dei carri allegorici, di solito molto bella, il martedì pomeriggio, perchè impegnati ad Ivrea con la battaglia, ma non si può essere ovunque contemporaneamente!
Vestirli in maschera è stata una impresa, hanno deciso di combinare a piacere e poi scambiarsi ripetutamente i miei vestiti di carnevale vintage, recuparati dalla naftalina ma ancora belli, e talvolta impuntarsi per togliersele.
Infine il giovedì grasso, con il carnevale dei bambini di Pont Saint Martin (ma lo fanno anche ad Ivrea), ovvero il mini carnevale storico ha visto protagonista il ricciolino e tutte le scuole dei dintorni.
Hanno rappresentanto la fiera del legno di Sant'Orso di Donnas, in modo creativo ed economico.
I piccoli hanno festeggiato anche all'asilo nido e a fine anno le amestre ci mostreranno le foto scattate per l'occasione. Considerando come erano distrutti quando sono andata a recuperarli, direi che si sono divertiti molto anche lì!
La Mugnaia di Ivrea quest'anno è stata una mia collega, conosciuta e quasi coscritta, che ha ben impersonato la nostra eroina, portavoce della lotta per la libertà. Un simbolo, peraltro femminile, che vale la pena onorare sempre.
Ad essere mancate sono state solo le serate carnevalesche, salvo il venerdì del Rio de Ponteiros, a cui abbiamo fatto una seppur breve apparizione. A quelle torneremo a dedicarci quando anche i gemelli saranno crersciuti abbastanza da portarli nella folla in tranquillità.
Sono stati giorni intensi, felici e stancanti. Perchè è bello esserci sempre, tanto al Carnevale di Pont Saint Martin, che a quello di Ivrea.
Infatti è questa la loro magia: la grandissima partecipazione popolare, l'entusiasmo degli abitanti, i sorrisi e la voglia di divertirsi insieme e divertire, che contagia adulti e bambini e rende questi due carnevali bellissimi.
E io già penso che forse il priossimo anno potremmo sfilare anche noi ed i piccoli o, perchè no, tirare sul serio, senza bimbi!
Ed è stato un successo....
Di coriandoli, perchè non è carnevale senza pezzetti di carta colorati infilati ovunque, anche nei pannolini!
di zucchero filato, per me (dopo anni di astinenza, perchè crea dipendenza!) e per loro.
... di palloncini, perchè per una volta ho ceduto anche io e ora una moto staziona nel nostro salotto, un pò sgonfia.. .
e di arance.
La battaglia delle arance ad Ivrea ha appassionato tantissimo il ricciolino, che ha tirato per due pomeriggi, un carro dopo l'altro,
fermandosi solo il tempo di fare scorta di patatine fritte per riempirsi la pancia e rifornire la sorellina!
Inutile aggiungere il mio orgoglio eporediese nel vedere mio figlio tirare con grinta nella mia squadra!
Sono stata decisamente meno felice di lavare le divise (a mano, spazzolando e più volte) sporche di melma e di stirarle ma non c'è bellezza senza fatica, in fondo.
I piccoli, nelle loro mini divise, naturalmente dei Tuchini del Borghetto, hanno sgranato gli occhi e riso tanto.
Orsetto pronto a lanciarsi nella mischia, sempre a raccogliere arance per terra e tirarcele, avrebbe voluto seguire il fratello maggiore e non ha mostrato il minimo segno di timore, salvo lamentarsi per le manine "spocche" ogni tre per due.
Principessa ha osservato da distanza di sicurezza, soppesato tra le mani una arancia e deciso che fosse meglio succhiarla che lanciarla.
Ha apprezzato decisamente di più le sfilate, soprattutto di pifferi e tamburi e delle bande musicali, sempre presenti tanto ad Ivrea quanto a Pont St. Martin.
La domenica, invece, è stata tutta dedicata al carnevale di Pont Saint Martin, a guardare la sfilata delle Insulae al mattino
e dei gruppi a piedi al pomeriggio, in un tripudio di storia, divertimento, colori, originalità, musica, balli ed allegria.
Principessa teneva il tempo e ballava radiosa, il ricciolino commentava e tirava coriandoli con gli amici, Orsetto si godeva la festa con il sorriso.
Quest'anno abbiamo saltato la sfilata dei carri allegorici, di solito molto bella, il martedì pomeriggio, perchè impegnati ad Ivrea con la battaglia, ma non si può essere ovunque contemporaneamente!
Vestirli in maschera è stata una impresa, hanno deciso di combinare a piacere e poi scambiarsi ripetutamente i miei vestiti di carnevale vintage, recuparati dalla naftalina ma ancora belli, e talvolta impuntarsi per togliersele.
Infine il giovedì grasso, con il carnevale dei bambini di Pont Saint Martin (ma lo fanno anche ad Ivrea), ovvero il mini carnevale storico ha visto protagonista il ricciolino e tutte le scuole dei dintorni.
Questa volta anche il papà ha potuto assistere alla sfilata
e per
il primo anno ha partecipato anche la scuola elementare ora frequentata
dal ricciolino, con tanto di rinfresco per i bambini successivo
organizzato dalla nostra brava rappresentante di classe, con i
ringraziamenti delle maestre.
I piccoli hanno festeggiato anche all'asilo nido e a fine anno le amestre ci mostreranno le foto scattate per l'occasione. Considerando come erano distrutti quando sono andata a recuperarli, direi che si sono divertiti molto anche lì!
La Mugnaia di Ivrea quest'anno è stata una mia collega, conosciuta e quasi coscritta, che ha ben impersonato la nostra eroina, portavoce della lotta per la libertà. Un simbolo, peraltro femminile, che vale la pena onorare sempre.
Ad essere mancate sono state solo le serate carnevalesche, salvo il venerdì del Rio de Ponteiros, a cui abbiamo fatto una seppur breve apparizione. A quelle torneremo a dedicarci quando anche i gemelli saranno crersciuti abbastanza da portarli nella folla in tranquillità.
Sono stati giorni intensi, felici e stancanti. Perchè è bello esserci sempre, tanto al Carnevale di Pont Saint Martin, che a quello di Ivrea.
Infatti è questa la loro magia: la grandissima partecipazione popolare, l'entusiasmo degli abitanti, i sorrisi e la voglia di divertirsi insieme e divertire, che contagia adulti e bambini e rende questi due carnevali bellissimi.
E io già penso che forse il priossimo anno potremmo sfilare anche noi ed i piccoli o, perchè no, tirare sul serio, senza bimbi!
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