martedì 30 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "Il giardiniere dei sogni"

 "Il giardiniere dei sogni" 

di Claudio Gobbetti e Diyana Nikolova

ed. Sassi, 2018


Eccomi qui, a consigliare un altro albo illustrato.

Siamo stati particolarmente fortunati, i bambini ed io, in questo periodo, visto che abbiamo avuto modo di trovarne di bellissimi, come i due di cui ho scritto qualche giorno e come questo.

Questo libro racconta una storia ricca di magia.

La storia di un giardiniere molto particolare, un omino talmente vecchio da non ricordare più i suoi anni, che abitava in una terra fuori dal mondo e che un giorno, dopo aver scritto con la sua macchina da scrivere (di quelle di una volta, non un pc...): "C'era una volta.."

decide di piantare la sua storia, innaffiandola con cura.



Ed essa cresce, diventando un albero grande e robusto, con fogli scritti fitti fitti al posto delle foglie, che prendevano vita come esseri viventi.

Il giardiniere, infine, decide di cogliere le foglie, confezionare le pagine tra loro in libri rilegati a mano, per poi lasciarli volare via, verso il loro destino.



Ed è così che un bambino, "per caso, come succede con i colpi di fortuna", ne coglie uno e se ne fa catturare al punto di leggere sino all'ora di andare a dormire,  cosicché la storia, "cominciata tra le pagine di un libro, continuò nel sogno" accompagnando il bambino nei  regni fatati della fantasia.

Un albo delicato, che spiega la passione per i libri ed il loro prezioso, immenso potere.

Buona lettura e meravigliosi sogni a tutti!







venerdì 19 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "L'autunno della Piccola Oca"

 "L'autunno della Piccola Oca"

di Elli Woollard & Briony May Smith

ed.  Emme Edizioni, 2020, Euro 13,90



Un albo che ben si adatta alla stagione autunnale in corso, sia per le bellissime illustrazioni dai colori caldi, in tutte le tonalità del giallo, arancio e rosso ma anche dell'azzurro e del verde carico, sia per la storia che narra.

Una giovane oca, dopo aver giocato felice per tutta l'estate insieme agli altri animali del bosco, inizia a sentire il cambiamento del clima e della natura e viene preso da una malinconia che non sa spiegarsi.

Si guarda intorno e osserva gli amici animali che si preparano alla nuova stagione, i castori costruendo un nido di tronchi, gli orsi preparando la grotta per il letargo, gli scoiattoli facendo scorta di ghiande per l'inverno.

Piccola Oca prova ad imitarli ma senza successo perché percepisce che non sono gesti per lei naturali e che quel bosco non è più la casa giusta per lei.

Poi, però, sente il richiamo dello stormo e comprende che tutti abbiamo un luogo adatto a noi, un nostro posto nel mondo, basta cercarlo, magari seguendo il nostro istinto naturale.

E così fa Piccola Oca, salutando i suo amici fino alla prossima primavera e spiccando il volo.

Una storia semplice e dolce, ulteriormente abbellita dalla narrazione in rima, che trasmette in modo intuitivo il suo importante messaggio ai bambini.

Ecco il mio consiglio di lettura per bambini (dai 4 anni) per questo venerdì dedicato ai libri!




martedì 16 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "Una cioccolata per Orso"


  "Una cioccolata per Orso" di Jee - Yeon Park

ed. Jaca Book, 2020, Euro 14,00



Questo albo illustrato, preso in prestito in biblioteca, è diventato in breve tempo il libro preferito della Principessa di casa che se lo sfoglia tutti i giorni e ormai sa ripetere la storia, pagina per pagina e quasi parola per parola, come se davvero lo stesse leggendo da sola.

Sapeste che tenerezza che mi fa!

Il protagonista è Orso, per l'appunto un orso, molto goloso e molto coccoloso.

Orso abbraccia tutto e tutti, sempre. E si beve in continuazione grandi tazze di cioccolata calda, preparata con la sua cioccolata in polvere preferita.

Peccato che un giorno la polvere di cacao finisca e Orso debba uscire ad acquistarla.


Strada facendo, incontra una volpe piangente, un maiale brontolone e tre coniglietti dispettosi e abbraccia tutti, fino a riportare loro il sorriso.

Purtroppo però, quando giunge alla cioccolateria, la trova chiusa.

Torna a casa tristissimo e, mentre se ne sta davanti al fuoco sulla sua poltrona, mogio mogio, ecco che...

anche a lui viene riportato il sorriso!


Perché la gentilezza  e l'attenzione per gli altri alla lunga producono sempre i loro frutti, in questo caso, molto golosi!

Una storia delicata, semplice ma efficace nel trasmettere un messaggio importante ed un protagonista adorabile.

Un libro illustrato perfetto per le lunghe giornate fredde!


lunedì 8 novembre 2021

10 anni da mamma, di te.

 Oggi compi 10 anni.

10

Il primo compleanno a doppia cifra.

Stai crescendo e cambiando così tanto e così rapidamente che un pò mi spaventa.

La crescita fisica è innegabile e forse, se non fosse che non riesco più a tenerti raggomitolato tra le mie braccia e portarti a letto in braccio, non mi dispiacerebbe per nulla.

Perché stai crescendo forte, atletico, bello e sano ed è un piacere guardarti.

Sei sempre meno riccio e meno biondo, ma i tuoi occhi vivaci, il tuo sorriso aperto e la tua risata di pancia sono rimasti gli stessi.

Però ora hai momenti di nervosismo, ogni tanto esplodi, dicendo che nessuno ti capisce e i tuoi fratelli ti infastidiscono e non puoi mai fare ciò che vuoi.

Prima eri sempre intorno a me e tuo padre, ora ci sono giorni in cui ti chiudi in camera a leggere e non vuoi nessuno intorno, salvo poi riemergere e riunirti a noi non appena senti che sto iniziando a leggere una fiaba ai tuoi fratelli o a giocare con loro.

Sei attento a ogni discorso, vuoi sentire tutto ciò che diciamo tra noi o con amici e parenti e devi sempre esprimere anche la tua opinione. E spesso denoti una maturità ed una saggezza che mi spiazza (per fortuna poi combini una bambinata delle tue e mi rassicuro), mantenendo però sempre saldo il senso pratico che devi aver ereditato da tuo padre.

La tua più grande passione rimane la bicicletta.  Il tuo sogno è ancora lo stesso di quando avevi 18 mesi e ti abbiamo regalato la prima balance bike.

Anche lo sci di fondo, però, anno dopo anno si è fatto spazio nel tuo cuore e in montagna con noi cammini volentieri.

E adesso leggi, dai fumetti agli albi ai romanzi. 

Ami i giochi di società e di ruolo ma non stai fermo un attimo neppure intorno al tavolo.

Sei sempre molto esuberante, curioso ed affettuoso con noi e i tuoi amici e diffidente con gli estranei.

Hai il cuore grande e generoso e lo dimostri sempre.

Mi aiuti a cucinare e, anche se a seguire alla lettera una ricetta e azzeccare le quantità di ingredienti pasticci ancora, impasti, monti e frulli molto meglio di me e certo la fantasia non ti manca.

Neppure l'appetito, a dire il vero, anche se a vederti non si capisce proprio dove finisca tutto ciò che mangi!!!

A scuola dici di annoiarti la maggior parte del tempo ma ormai le medie sono alle porte e spero che nuovi insegnanti, argomenti ed approcci sapranno stimolarti di più.

Poni continue domande e non ti accontenti di risposte superficiali, sei critico su tutto come me e tuo padre e e si vede che rifletti su ogni decisione e questione a lungo, analizzando regole e spiegazioni prima di decidere se condividere ed accettarle.

A volte è faticoso ed estenuante ma mi riempie anche di orgoglio osservarti ragionare con la tua testa, argomentare e decidere in autonomia.

Sei protettivo e complice con i tuoi fratelli, pur con gli inevitabili litigi e loro ti adorano e pendono dalle tue labbra.

D'altra parte. solo tu riesci a tenerti in braccio Artù per ore e a farti obbedire da lui, senza rimediare graffi ovunque!

10 anni fa, con te, sono nata mamma.

E anche se il mio ruolo impone ramanzine, sgridate, qualche punizione e regole che non ti piacciono, anche se vorrei spesso poterne fare a meno perché creano distanza tra noi e un malumore che vorrei non ci fosse mai, è giusto così, perché è parte dell'essere la tua mamma, è per te, anche se sul momento non lo cogli.

10 anni e ancora non mi capacito di aver contribuito a creare una persona così speciale come sei tu.

10 anni e  in te riesco ancora a scorgere lo stesso ranocchietto che ho tenuto tra le braccia per la prima volta.

10 anni e inizio a intravedere il ragazzo che diventerai.

Buon compleanno, bimbo mio.



Resta come sei ora, per favore. 

Anzi no, continua a  crescere bene come hai fatto finora !!!





venerdì 29 ottobre 2021

Le letture di Mamma Avvocato: "Tre" di Valérie Perrin

 Ho terminato ieri sera di leggere questo romanzo,

"TRE" di Valérie Perrin

ed. e/o, giugno 2021, pag. 616


Mi è piaciuto così tanto che mi è tornata voglia di scrivere sul blog, trascurando per una volta tutti gli altri impegni.

Lo stile dell'autrice francese Valérie Perrin, in questo romanzo, è accattivante e coinvolgente come nei due precedenti, "Cambiare l'acqua ai fiori" (di cui ho scritto qui) e "Il quaderno dell'amore perduto" (qui la mia recensione), che già mi avevano conquistato e fatto attendere con trepidazione un nuovo scritto.

Se è possibile, però, questo terzo romanzo l'ho apprezzato ancora di più dei precedenti, semplicemente perché meno triste.

Fino alla fine del libro rimane viva la suspense, perché rimangono fatti da svelare, accadimenti da scoprire che legano la narrazione e un mistero, in questo caso sull'identità della stessa voce narrante.

Il lettore è così trascinato nel proseguire il racconto, che cattura.

E' una storia di crescita, di formazione di tre ragazzi, Adrien, Nina ed Étienne, dal primo giorno della quinta elementare, quando si conoscono, all'età adulta, attraverso l'infanzia, l'adolescenza, i primi amori, lo studio, le scelte professionali, il matrimonio e gli altri avvenimenti che scandiscono la vita di tutti noi.

E' una storia di vite che si intrecciano, che percorrono un lungo cammino insieme, che si separano per poi ritrovarsi.

E' la storia di una amicizia a tre, forte, potente, duratura, profonda.

E' la storia di tre famiglie molto diverse dello stesso paesino, La Comelle, un comune francese della Borgogna, dal 1993 circa al 2018.

E' la storia di madri, padri e nonni, di follie, ossessioni, sentimenti, errori e gesti di generosità ed amore.

E' una storia che porta a riflettere sulla costruzione dell'identità di ciascuno di noi, sull'influenza delle nostre scelte su chi ci circonda e su quelle delle persone che ci circondano su di noi.

Più di tutto, però, è la storia di una amicizia tra bambini, di quelle che qualcuno ha avuto la fortuna di vivere, che molti hanno desiderati ed alcuni, forse, rimpiangono di aver avuto.

Una storia che ci ricorda che non è mai troppo tardi per riallacciare fili di legami tranciati da dissapori o sgretolati dal tempo, perché se il legame era basato su un sentimento di amicizia o amore, in fondo non finirà mai e resterà comunque dentro di noi, volenti o nolenti. E allora tanto vale viverlo.

Insomma, io ne consiglio caldamente la lettura, per questo appuntamento del venerdì con i libri.




 


martedì 14 settembre 2021

L'estate che è stata.

Siamo solo al 14 settembre.

Ufficialmente è ancora estate ma, si sa, con la ripresa della scuola cambia tutta la prospettiva.

Quest'anno non ho fatto neppure la foto ai bimbi il primo giorno, perché per un altro anno con mascherina e distanze, per me c'è poco da festeggiare, perciò ho preferito non enfatizzare.

                                 

Il senso di iniziare un nuovo anno, che da sempre mi trasmette settembre, c'è comunque.

Sono mesi che non scrivo su questo mio diario virtuale.

La verità è che il discorso Covid mi ha fatto passare la voglia di scrivere e leggere on line.

Preferisco coltivare rapporti veri e fare piazza pulita di chi pare non capire e non c'è modo di incontrare davvero, per guardarsi negli occhi.

Se però lasciassi il vuoto, in questo mio spazio che ho alimentato per anni in modo costante, me ne pentirei.

                                              

Dunque provo a mettere di nuovo nero su bianco ciò che è stato, ciò che voglio ricordare. Che è molto.

E' stata un'estate dal clima altalenante, in cui abbiamo usato poco la piscinetta di casa ed il lago, però li abbiamo usati.




E' stata l'estate in cui i bambini hanno tolto, qualche volta, giubbotti salvagenti, braccioli e tavoletta e sono stati a galla senza, in mare ed in piscina.



E' stata un'estate di orto, innaffiature, semina, tagli e raccolti. E ovviamente cucina.

Abbiamo avuto le nostre soddisfazioni, pur avendo commesso alcuni errori di "progettazione" dell'orto.


Va bene  così, è stato divertente e utile.

E' stata un'estate di vestitini, fiocchi per capelli e canotte.

E' stata l'estate di Artù, venuto a portare ancor più confusione dove già ce ne era!

                                 

E' stata un'estate di colore e fiori, seminati, piantati, acquistati, curati e ammirati.

Soprattutto gialli e arancioni, i preferiti miei e dei due maschi "grandi" di casa.

 

 Ma anche "fuffia", come piacciono a Principessa e blu o azzurri, come sceglie sempre Orsetto.



E' stata un'estate di centro estivo, quello vicino a casa, quello che già ci aveva salvato umore, lavoro e estate lo scorso anno.

                                                

E' stata un'estate di montagna. 

Meno che lo scorso anno, ma comunque lei, la montagna, è stata senza dubbio una delle protagoniste indiscusse di questi mesi. Anche sotto pioggia e grandine. Anche in tenda.


Tra Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Ticino.

In montagna abbiamo fatto di tutto, dai parchi avventura, alla color-run, al ponte tibetano, alle nostre amate escursioni.


                                                                  

E' stata un'estate di bici. 

Più ancora che in tutti gli anni precedenti.

Allenamenti, gare, giri in bici tra i monti ed al mare, tranquille biciclettate in compagnia e competizioni adrenaliniche, su strada e in MTB, tifo sfegatato e allegra compagnia.






La bici, in assoluto, è stata la protagonista. Anzi, le bici, visto che ormai giriamo con cinque bici.

E' stata un'estate di cene e pranzi con gli amici, ogni volta che gli impegni sportivi di cui sopra hanno lasciato uno spiraglio.

                                     

Per vedere gli amici, il tempo e le occasioni non bastano mai.

E' stata un'estate di festeggiamenti, visti i numerosi compleanni che nella nostra famiglia cadono in estate. 

E' stata la nostra ventesima estate insieme, per me e l'Alpmarito.

E' stata l'estate in cui abbiamo conosciuto la nostra nuova nipotina, che in realtà ha già un anno.

E' stata un'estate di allergia, che a sospendere i vaccini e le cure perché l'unica priorità dei medici è il Covid, non ha aiutato. E' stata un'estate di perdite, per lo stesso motivo appena indicato.

E' stata un'estate con vacanza, non baciata dalla meteo ma caratterizzata, questo sì, da un'ottima cucina e dalle scoperte, per i miei figli, delle meraviglie culinarie del Nord Italia

  

E' stata un'estate con il MARE che mancava da anni. Non molto, non troppo, ma c'è stato.

                                   

E' stata un'estate a riveder le cugine friulane (e anche i cugini, ma la maggioranza è femmina ;-)), che mi erano molto mancati.

E' stata un'estate con pochissimi musei (però belli), nessuna città d'arte, niente cinema e solo un accenno di teatro.


Così vogliono le scelte di Governo e, se da un lato mi spiace per i miei figli, per quanto mi riguarda negli anni ne ho visitati ed apprezzati talmente tanti che posso resistere ancora un po' senza e so di poter insegnare ai miei bimbi ad apprezzare arte e cultura anche in un Paese che rema contro.

E' stata un'estate all'aperto, come già era stato l'inverno. E salute e umore, come al solito, ne hanno giovato.

E' stata un'estate di yoga, pranayama e meditazione. Anche in vacanza. 

                                                   

E' stata un'estate di letture, ma non c'è posto qui per scriverle tutte.

E' stata un'estate lunga ma sempre troppo corta, perché per quanto mi piaccia l'autunno, non sono mai pronta al suo arrivo!

E' ancora estate e voglio viverla fino in fondo.

                                                  

Poi sarà quel che sarà, tanto come al solito ho molti dubbi, ma anche poche paure e la vita si fa beffe dei nostri programmi.

E la vostra estate, come è stata? La considerate già finita o ne assaporate ancora gli ultimi scampoli?