venerdì 29 gennaio 2021

Le letture di Mamma Avvocato: "Il quaderno dell'amore perduto", Valérie Perrin

 Ho affrontato la lettura di  "Cambiare l'acqua ai fiori", un romanzo dal titolo per me per nulla accattivante, con scetticismo, come accade di solito quando sento parlare troppo bene di un libro.

Invece la scrittura di Valérie Perrin e la storia narrata mi hanno letteralmente trasportata in un altro tempo, in un'altra vita e in un altro luogo, una magia che solo i bei libri sono capaci di creare (qui trovate quel che ne avevo scritto).
Quindi, quando nella biblioteca del mio paese è arrivato "Il quaderno dell'amore perduto" ed il prestito di libri è stato riattivato, l'ho immediatamente prenotato e poi divorato.
 
E la magia si è riprodotta.
 
Ancora una volta, nel libro si intrecciano amore e dolore, lutto e voglia di vivere. 
E' il ricordo, pero', ad essere nuovamente il vero protagonista, e con esso gli anziani, a fianco dei due personaggi principali, sempre donne.
 
"Come va oggi, Monsieur Girardot? "
"Mia moglie è morta."
"E' passato molto tempo, ormai."
"Quando perdi la persona che amavi di piu' al mondo, la perdi di nuovo ogni giorno."
 
(pag. 67)

Justine, una ragazza giovane che svolge un lavoro non certo dei piu' ambiti (aiuto infermiera in una casa di riposo), di cui pero' lei coglie tutta l'umanità e bellezza.
Perchè lei ne ascolta la vita e ne raccoglie la narrazione, perchè nulla si perda.
Justine, che vive con i nonni in un paesino isolato, perchè lei "è una di quelle che restano", che non partono per crearsi un futuro in una grande città, che non lasciano il luogo in cui sono cresciute, seppur privo di particolari attrattive.
Ed Hélène, ormai anziana, un tempo barista e sarta, capace di un amore saldo e tenace e, forse per questo, cosi' affine a Justine, in fondo.

Le loro storie familiari si intrecciano e fissano su un quaderno di ricordi, tra occhi azzurri, gabbiani, guerra, bistrot e ricordi.

Non c'è nulla di scontato nello sviluppo delle loro storie, anche se il finale in se' lo immaginavo.

Un bel romanzo. 
A tratti triste ma in cui, comunque, l'amore ed i legami trinfano, con uno stile coinvolgente e poetico. E alla fine, i ricordi si trasformano in speranza.

"Il quaderno dell'amore perduto" di Valérie Perrin, ed. Nord, pag. 344
 


Io lo consiglio vivamente per questo venerdi' del libro.
 

1 commento:

  1. Ed io mi segno il tuo consiglio di lettura perché ho amato tantissimo Cambiare l'acqua ai fiori!

    RispondiElimina

Un commento educato è sempre gradito!