La verità
La verità è che la maternità è tanta gioia e nessun (o quasi) piacere, come il titolo del bellissimo saggio di Jennifer Senior. E io non dormo bene e abbastanza.
La verità è che:
- sono stufa degli acquazzoni, soprattutto quando devo andare a prendere/ portare i bambini in giro;
- sono stufa di impegni sociali e sportivi del marito e dei bambini, che ovviamente mi coinvolgono ma che non sono i miei e a causa dei quali non riesco a vedere chi vorrei;
- ne ho le scatole piene degli orari rigidi della scuola primaria e di quel cavolo di orologio che segna un tempo tutto suo e “non si può aggiustare finché non c’e’ una discrepanza di molti minuti”, pare;
- Sono stanca di anticipare la sveglia, giorno dopo giorno, e trovare comunque sempre i due piccoli in piedi nei loro lettini che reclamano la colazione;
- Sono stanca di farmi la doccia alla undici di sera, perché unico orario in cui è ragionevolmente probabile che nessuno mi disturberà o interromperà;
- Sono stufa di preparare e somministrare pasti e poi ingoiare bocconi al volo, in piedi tra sedie, seggiolini e fornelli. E intanto non dimagrire neppure. Insomma, almeno quello!
- Sono davvero esasperata dal dover fare attenzione continuamente a che i due piccoli non si facciano male ed il grande non rompa qualcosa;
- Ne ho le scatole piene dei compiti dati al pomeriggio per la mattina dopo, anche negli ultimi giorni di scuola, anche negli unici pomeriggi in cui (miracolo) non piove. Perché i bambini hanno già otto ore di scuola, è (teoricamente) primavera, stanno con la famiglia, a fare sport, giocare, semplicemente parlare o fare commissioni con i genitori/ fratelli, giusto 4 ore serali, cena e lavaggio compresi. Li possiamo lasciare in pace?
- Sono stufa di sorridere e dire agli altri e a me stessa non è niente di grave, che c’e’ di peggio, sono piccoli problemi e in fondo va tutto bene. Anche se è vero, lo so, e sono la prima a dirmelo e fustigarmi quando mi lamento per cose così;
- Sono stanca di questo clima ballerino e dell’estate che non sembra voler arrivare, almeno qui;
- Sono esasperata dai nasini gocciolanti, dai virus intestinali e dalla tosse notturna, forse corollari della voce di cui sopra;
- Sono stufa di poter contare solo su me stessa e, a volte, sull’Alpmarito;
- Ne ho le palle piene di notizie negative sul mio ginocchio e di dolori costanti, seppur sopportabili, che mi ricordano che non è come prima e non lo sarà finché non opererò e forse mai;
- Sono stufa del mio guardaroba;
- Non ne posso più di leggere, vedere e sentire parlare di politica, tutti schierati e pronti a criticare e rivendicare, anche su Facebook;
- Sono stanca del mio umore giù di tono.
La verità è che mi annoio a giocare con i miei figli più piccoli per più di mezz’ora, con il grande per più di un’ora. Ci provo, eh? Però poi inizio a sbadigliare, è più forte di me.
La verità è che spesso alle sei del pomeriggio vorrei poter saltare a piedi pari alle nove di sera, per non affrontare in altra cena con loro.
La verità è che sbrocco, poi guardo i miei bimbi e mi sento in colpa, per qualche ora va meglio, poi mi innervosisco di nuovo e via così.
La verità è che forse, ho solo bisogno di dormire di più e meglio.
O di una vacanza vera.
Peccato che la maternità non conceda tregue, soprattutto con due gemelli, che tutti, nonni compresi, lodano e coccolano e vezzeggiano ma poi, all’atto pratico, non si sentono di tenere.
La verità è che la maternità è tanta gioia e nessun (o quasi) piacere.
Ho già detto che sono stanca?!?
La verità è che è così per tutti, almeno in alcuni periodo della vita. Però questo non è di gran consolazione.
Oggi va così, abbiate pazienza.
Poi domani tornerà il sole, dormirò dieci ore filate e mi regalerò una giornata con una amica alle terme e tornerò attiva, allegra, ottimista e pimpante!
(Non è vero, ma lasciatemi sognare!)
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