venerdì 11 ottobre 2019

Le letture di Mamma Avvocato: Semplicemente perfetto, di Jostein Gaarder

All'inizio dell'autunno ho letto un libro breve ma intenso, che invita a riflettere su un tema forte: la diagnosi di  malattia, la consapevolezza della vicinanza della morte, l'eventualità del suicidio.

Il tema è affrontato come un lungo monologo interiore, con l'espediente di una lettera ai parenti o, meglio, di un flusso di pensieri che il protagonista scrive senza aver ancora deciso se lasciare il racconto ai familiari o distruggerlo dopo la creazione.
In ogni caso, non vi è troppa angoscia o tristezza, nè particolari rimorsi, ma uno sguardo lucido e vivido che scava nell'intimo e nella natura che circonda il protagonista, alla ricerca del senso della vita e della morte.
Un senso che alla fine viene trovato, anche senza il rifugio, per certi versi comodi, della religione.


Interessante e intenso, quasi poetico, è "Semplicemente perfetto" di Jostein Gaarder (ed. Longanesi, 2018, pag. 132), più famoso come l'autore del "Il mondo di Sofia".

Un libro forte ma lieve, che puo' toccare corde profonde.

 "...Per quasi tutta la vita siamo condannati a vivere con la consapevolezza che tutto il meraviglioso spettacolo che abbiamo vissuto - una terra dalle incredibili forme di vita, un oceano con una miriade di esseri diversi ed un cielo stellato sopra di noi, lontano miliardi di anni luce, tanto che possiamo solo sognare di scoprire cosa contenga - , tutto questo, dopo pochi anni, siamo condannati a lasciarlo, e per me il momento si sta avvicinando.
E' un duro prezzo da pagare.
Abbiamo tutti un debito pesante al quale nessuno di noi è in grado di sfuggire, e adesso l'Esattore se ne sta sulla soglia con in mano l'orrenda cambiale. Prestito scaduto. Scade con l'esatto valore nominale. Ho avuto in prestito il mondo intero e adesso devo restituirlo, non in comode rate, ma tutto insieme..." Da "Semplicemente perfetto" di Jostein Gaarder, pag. 96-97.

Con questo post partecipo al consueto appuntamento con i venerdì del libro di Home Made Mamma.

4 commenti:

  1. E' difficile lasciare un commento con un tema così... anche se non ci tocca personalmente, la morte ci sfiora o ci passa vicino tutti i giorni... un familiare, un'amico malato, la vicina di casa... e l'ipotesi "E' toccato a Lei, ma potrebbe capitare a me" non tarda ad arrivare. Io penso che non abbiamo un debito, alla fin dei nostri giorni, non abbiamo più tempo... ma lasciamo un pezzetto di noi negli altri che rimangono.

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    1. NOn so se si possa chiamare debito verso l'Universo o verso Dio. Di certo dovremmo avere piu' gratitudine. E spero davvero che qualcosa rimanga, di noi. Siamo comunque parte di un tutto piu' grande.

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  2. Amo Gaarder fin dalla giovinezza, ma questo titolo mi era sfuggito, quindi prima di tutto grazie per averlo segnalato. Il tema è molto forte e non nuovo per l'autore (per esempio si parla dell'imminenza della morte anche nel bellissimo La ragazza delle arance), ma generalmente lo affronta con molto garbo e dolcezza. Non mancherò di procurarmelo!

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    1. Io ho conosciuto questo autore con "Il mondo di Sofia", letto da ragazza. Il romanzo "La ragazza delle arance" l'ho iniziato al mare ma con un prestito da spiaggia un anno fa...devo cercarlo in biblioteca per sapere come prosegue!! Anche questo libro è molto garbato e profondo, pacato ma intenso.

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