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martedì 22 settembre 2015

Quali attività sportive dopo la scuola? Le nostre scelte e la sua prima garetta di corsa !

Leggere il post di Drusilla mi ha spinto a ricapitolare le nostre scelte per le attività extrascolastiche, per ora essenzialmente sportive.

Scelte necessariamente condizionate: dagli orari, dall'offerta del territorio, dai gusti /inclinazioni del ricciolino e, inevitabilmente, dall'opinione mia e dell'Alpmarito.

Questo perchè il mio biondino è ancora troppo piccolo per conoscere gli sport e fare scelte effettivamente consapevoli, ammesso che ciò sia possibile.

Quest’anno ho optato per il corso di nuoto, 45 minuti il sabato mattina, solo 6 lezioni fino a Natale.
Al lago ed al mare, quest'estate, ho infati capito sia che era pronto per imparare a stare a galla da solo, sia che il fatto che non sappia nuotare genera in me una tale ansia da rovinarmi parte del relax e, conseguentemente, rovinare a lui il divertimento.
Secondo me, poi, in uno Stato ricco di laghi, mari e fiumi, è impensabile non saper nuotare.
Ora bisognerà vedere se il ricciolino digerirà la questione "corso", perchè andare in piscina con me gli piace un sacco, l'idea di una maestra di nuoto e altri bimbi, molto meno.


Da gennaio come lo scorso anno, finito il corso di nuoto, pensavamo di ripartire con il corso di sci di fondo, la domenica mattina.
Così nuoto e fondo si alternerebbero e non dovrebbero stancarlo (e stancarci) troppo.

A questi "impegni" si aggiungerà  la solita serata settimanle in palestra di arrampicata con mamma e papà e amichetti a turno (niente corso, e’ troppo presto, gioca, salta, arrampica liberamente).

Dopo Natale, ci sarà l’inizio di un corso di gioco- atletica e, siccome lui è sempre in movimento e gli piace correre, la mia intenzione era di portarlo alla prima lezione a provare, per capire se potrebbe in effetti piacergli.
Tutto ancora da verificare, comunque.

Alla musica, che mi piacerebbe introdurre nelle sue giornate, penseremo fra un anno o due, come pure al calcio, che inizia a chiedere di poter praticare, non ancora per reale interesse ma per imitazione del cuginetto grande. In ogni caso, pare troppo presto e io son ben contenta di aspettare, visto che è l'unico sport che proprio io e l'Alpmarito detestiamo!

Poi ci sarebbero 5/6 lezioni di yoga mamma e figlio. Abbiamo fatto una piccola prova la scorsa settimana e il ricciolino biondo è sembrato interessato però, ad essere sincera, credo che farebbe piacere più a me che a lui e non vorrei che si sentisse troppo impegnato.

Come Drusilla, penso che il gioco libero e il gioco gli amichetti ed i nonni, la corsa la bicicletta ecc. debbano continuare a rappresentare un momento importante, anche dal punto di vista temporale, delle sue settimane.

Nel frattempo, il ricciolino sabato ha partecipato alla sua prima gara di corsa, in occasione della Festa dello Sport organizzata nel paese in cui viviamo.



200 mt in salita, da una piazza all'altra, in un gruppo di bambini da 0 a 5 anni, con tanto di pettorali "come i grandi"!

Il nostro campioncino si è impegnato tantissimo, è partito in ritardo perchè non aveva ben compreso il meccanismo ma poi è arrivato...4 ° !!!

Io e l'Alpmarito siamo corsi a lato strada, di fianco a lui, e il suo sorriso mentre correva guardando ora l'uno ora l'altro, nonchè la sua soddisfazione ed il suo orgoglio alla fine, sono state emozioni indescrivibili!



E poi gli hanno consegnato succo di frutta e barrette di cioccolato, con sua grande gioia!

Ora, ha già iniziato a chiedere quando potrà fare la prossima gara.
Pare proprio che tutto lo spirito agonistico che non abbiamo mai avuto io e suo padre, si sia riversato in lui!!!

p.s. Anche l'Alpmarito ha gareggiato nella competizione per adulti, per dare il buon esempio e in onore della festa dello sport organizzata con tanto impegno dalle associazioni sportive del territorio.

mercoledì 26 agosto 2015

Bilancio di fine estate e..finalmente vacanza!

È inutile negarlo, l'estate volge al termine.

Dopo le prime pioggie, a metà agosto, il clima a casa nostra e' inesorabilmente cambiato. Non che manchino giornate calde e soleggiate, ma la notte è d'obbligo la copertina e la mattina senza una maglia e' difficile uscire.

Si respira la prima aria d'autunno, soprattutto in quelle giornate piovose e fredde, quasi novembrine.

E a me prende la nostalgia.

Perché è stata una estate torrida ed intensa, in cui abbiamo fatto molto.

Ci sono stati giochi in giardino con l'amichetta, in cui tutti noi abbiamo tirato fuori il nostro "talento artistico"!

Io per prima (contribuendo anche alla sicurezza della casa- cantiere, no???)

Ci sono stati Leolandia e tante camminate in montagna, per riempire polmoni, occhi e pelle di verde ed azzurro.

 

Ci sono stati pomeriggi al lago e nuotate nella piscina coperta, quando la pioggia di agosto si è fatta insistente.

Il ferragosto lo abbiamo trascorso così, prima una polenta sul fuoco da gustare a casa, con nonna e nonna bis, poi tanti tuffi e nuotate in piscina, come il giorno prima, quando hai preso coraggio e nella vasca degli adulti, ti sei lasciato andare, solo con la tua tavoletta. E hai scoperto di poter rimanere a galla semplicemnte battendo i tuoi piedini.

Un'altra inaspettata conquista, un'altra prima volta e tu, che ridi di cuore, felice, con la tua cuffietta, ora gialla ora azzurra, ed il costume delle Tartarughe Ninja, che ti piacciono tanto.

Poi Ci sono state feste di compleanno degli amichetti, sempre fuori, nel verde.

C'è stato San Savino.

E tante ore in falesia, ad arrampicare, noi tre o con i tuoi amici ed i loro genitori. Perché a voi bimbi, arrampicare viene naturale.

Mentre tu, un ragnetto ancora così piccolo, scalavi tranquillo e sicuro, usando anche il gergo degli scalatori, gli adulti nelle vicinanze si avvicinavano a farci i complimenti, come se dipendesse da noi, la tua abilità!

Non sono mancato neppure sguardi di preoccupata disapprovazione, ma quelli non venivano da climber, quindi non contano.

C'è stato il percorso avvenutura, con ponti sospesi, tirolienne e carrucole, che ti ha entusiasmato tantissimo.

Ci sono state mattinate e pomeriggi ad Aosta, io e il ricciolino biondo, a fare "commissioni" in Tribunale e visite allergologica. Ed è stata l'occasione per scoprire un magnifico parco giochi, da cui non volevi più andare via!!

C'è stata una intera giornata con un'amica che non vedevo da tempo, con scampagnata a Gressoney e tante chiacchiere.

Ci sono stati tanti libri, in biblioteca e sul comodino, per me (dieci da giugno ad oggi) e per ricciolino.

E pure tanti film e cartoni, che mi hanno fatto compagnia nella mia insonnia estiva (sperando che passi con l'autunno!!)

E poi l'esperienza centro estivo, con le sue attività e i miei dubbi.

Il Castello di Ivrea, che tanto il ricciolino biondo desiderava visitare.

Ci sono state lunghe pedalate in bicicletta. Io ed il ricciolino, in tre, addirittura con i nonni, la zia ed i cuginetti, in percorsi sempre più lunghi. Perché tu cresci e diventi sempre più forte e le tue gambette ancor di più!

E la bici arancione, compagna della tua prima garetta, quasi non ti basta più!!

Ci sono stati una montagna di gelati, dopo pranzo, dopo cena, a merenda, persino a colazione.

Quasi sempre uno solo al giorno, però!!!

Ci sono stati picnic sull'erba, piacevoli incontri, umani e non, in passeggiata,


momenti di pura beatitudine.

Eppure, per molto di ciò che avevo sognato, immaginato e progettato non c'è stato tempo e modo: niente giornata con l'amica di sempre S., prima della partenza per il mare, niente gita in ghiacciaio con l'Alpmarito, decine di sentieri non percorsi e rifugi non visitati in questa estate, niente giro allo Zoom di Torino o al Safari Park di Pombia, niente vallate montante percorse in bici con l'Alpmarito, non abbastanza corse, un balzo in avanti deciso della casa- cantiere che non c'è stato, nessuna giornata in Rhemes dallo zio.

E tanti post pensati e non scritti. Qualcuno molto pensato e non letto quanto speravo, perché d'estate ciascuno è preso dalle sue vacanze (giustamente) e c'è poco da fare.

I miei rimpianti dell'estate. Forse è solo che tutti gli anni mi illudo di essere più libera e serena, d'estate. E chissà perché mi trovo a pensare che sarà una luuuuunga estate, mentre se dura due mesi, due e mezzo nei caso più fortunati, e' già festa. E in mezzo c'è la fine della scuola, ci sono i centri estivi, i nonni a cui chiedere aiuto, il lavoro che assorbe e non molla, purtroppo ma anche per fortuna, la casa - cantiere, ecc.ecc.ecc.

Rimangono solo 10 mesi di odiate mezze stagioni e inverno, che volete che sia!

E rimane anche il mare e la vacanza, che ci aspettano. Noi partiamo, domattina.

Senza tablet ne' telefonini con connessione, solo noi e cellulari vecchio stile. E il cambio da corsa, naturalmente.

Non so se reggerò senza commettermi con voi, pec e mail di lavoro però è l'unico modo perché sia veramente vacanza!!!

 

 

giovedì 23 luglio 2015

In questa calda estate, arrampicando in falesie di montagna, al Gabiet

In questa calda estate, stiamo riscoprendo l'arrampicata in falesia, con nostro figlio.
Erano ormai quattro anni che non riuscivamo ad arrampicare fuori così tanto, anche se su gradi a dir poco "basici".

Ma non mi importa.
Mi interessa solo stare insieme, arrampicare, guardarlo salire, possibilmente in montagna, così da respirare e sentire la gomma delle scarpette che fa presa.

Perciò domenica siamo stati in una falesia ben poco frequentata, solo perchè raggiungibile con un'ora di camminata a piedi in salita o 15 minuti più cabinovia e quindi non di quelli davanti alle quali parcheggi e campeggi.
Noi, visto il peso dei materiali + cambio per il ricciolino + vestiti perchè non si sa mai che siamo in quota + acqua e panini, abbiamo optato per la cabinovia, che è piaciuta moltissimo al piccolo di casa.



E poi eravamo lì, nella "nostra Valle", quella di Gressoney (AO), al Gabiet, non lontani da dove è iniziato tutto.
E a parte le piste che d'inverno servono a sciare e d'estate deturpano il paesaggio, ne è valsa davvero la pena.


La vista sul Monte Rosa, con la Piramide Vincent in bella mostra, uno dei miei primi 4.000 mt, la diga del Lago Gabiet e il nostro piccolo scalatore, che purtroppo questa volta era molto stanco e dopo pranzo ha fatto parecchi capricci.



Qualche goccia di pioggia, un caffè al Rifugio Gabiet (dove si mangia molto bene, se mai capitaste da quelle pari), con qualche chiacchera mentre il ricciolino si faceva un riposio rigenerante in braccio a papà, e poi di nuovo cabinovia.
Infine, sosta al parco giochi di Gressoney La Trinité, sempre più attrezzato ogni anno che passa, per la gioia di un piccoletto tornato di ottimo umore.





Un gioco nuovo, che non avevo mai visto primo, ci ha piacevolmente colpiti, questo :


Una vera escavatrice in miniatura, perfettamente funzionante e pure rotante, che tutti i presenti, a turno, si lanciavano a provare !!!

E dopo la sosta e la merenda, ancora ad arrampicare, in un settore facile chiodato apposta per i bimbi proprio dall'altro lato della strada e del fiume, con il nostro ricciolino tornato entusiasta e tutto orgoglioso delle persone che si avvicinavano curiose per guardarlo e fargli i complimenti.
Decisamente con un ego smisurato, come il suo papà!!!

Non so perchè, ma solo risalire le vallate montante, quella di Gressoney in particolare, ha su di me un effetto così rilassante e rigenerante. Nessun mare o viaggio all'estero mi ha mai regalato le stesse sensazioni.
E' come se sentissi i polmoni dilatarsi, la pelle distendersi, la mente respirare.

Anche se costa fatica prepararsi e preparare, mettersi in macchina e camminare. Anche se è solo per un giorno.

p.s. Per gli interessati, trovate indicazioni sulle falesie della Valle di Gressoney su questo sito. Non c'è il luogo in cui siamo stati noi, ma sono massi praticamente a due passi dal settore denominato "Gabiet" e si tratta di monotiri brevi dal  3 al 5C chiodate vicino, con sosta attrezzata in cima.
La roccia si sgretola un pò, quindi un casco per chi è in sosta non è una brutta idea.
Se invece volete fare i turisti, sappiate che la cabinovia si prende nel piazzale di Staffal, proprio dove finisce la strada della valle di Gressoney, che dunque dovete percorrere fino in fondo (circa 32 km dall'imbocco, a Pont Saint Martin, prima uscita autostradale della Valle d'Aosta provenendo dal resto d'Italia).
Dall'arrivo della cabinovia Staffal - Gabiet, in 15 minuti di salita si giunge al Lago/diga delle foto ed al Rifugio Gabiet. In alternativa, potete salire a piedi da Staffal in un'ora circa (almeno 1,30 con i bimbi). Il sentiero è ben battuto e piacevole ma molto ripido (non pericoloso, comunque), soprattutto nel tratto iniziale e finale.


mercoledì 24 giugno 2015

Riflessioni sull'influenza che abbiamo sui nostri figli, anche nelle scelte sportive e l'arrampicata a tre anni

L'ultimo fine settimana è stato caratterizzato da tanta arrampicata e un pò di montagna.

Il mio ricciolino biondo ci ha chiesto di andare ad arrampicare anche fuori, con la corda e, siccome qualche tempo prima avevamo acquistato l'apposito casco anche per lui, lo abbiamo accontentato.

Ne è rimasto entusiasta, lui che fino a settembre aveva timore della corda.
Tanto entusiasta che domenica, dopo la passeggiata in montagna, questa volta in compagnia di altre due bimbe, ha voluto tornarci.
Siamo arrivati alla domenica sera completamente distrutti, anche perchè in più il venerdì ed il sabato sera eravamo stati fuori, facendo più tardi del solito.

La felicità negli occhi del mio bambino ed il suo sorriso, così come l'espressione concentrata e seria nell'arrampicare, comunque, è stata impagabile.

Per dare il buon esempio, siamo stati costretti ad indossare il casco per tutto il tempo anche noi, nonostante in falesia non lo avessimo mai fatto e facesse un caldo assurdo, e a rivedere nodi e manovre almeno tre volte, perchè con la sicurezza non si scherza.




In tanti, semplici curiosi e scalatori, si sono complimentati con il nostro piccolino, alimentando così il suo ego già piuttosto sviluppato !!!
Per fortuna, la stanchezza lo ha aiutato a ridimensionarsi.

Sia sabato che domenica, però, prima di andare io e mio marito abbiamo cercato di fargli un discorso, perchè capisse che saremo stati contenti di assecondarlo, ma solo se era un suo desiderio reale, perchè noi gli avremmo sempre voluto bene comunque, anche se con gusti diversi.
Insomma, che non doveva per forza arrampicare per compiacerci o stare con noi!!

Non vorremmo  impedirgli di essere se stesso o di trovare la sua strada, il suo sport, le sue passioni, di limitarlo anzichè aiutarlo a spiccare il volo.

La verità, però, è che forse questi discorsi trovano il tempo che trovano.
Sia io che mio marito ci diciamo che l'importante è che sia felice, che potrà praticare lo sport che vorrà, purchè con impegno e costanza, che non importa se sarà proprio il calcio (che non amiamo per nulla) e non ciò che appassiona anche noi.
Perchè l'importante non è lo sport che si sceglie di fare, ma il fatto di praticarlo seriamente e divertendosi, perchè sarà sempre e comunque una palestra di vita.

In cuore nostro, tuttavia, non possiamo fare a meno di sperare che ci somigli un pò, di riuscire a trasmettergli le nostre stesse passioni, anche solo per poter stare insieme  in quei momenti.
Ci sforziamo di prendere in considerazione altre possibilità ma a volte mi rendo conto che alcuni sport neppure mi vengono in mente.
Ora è ancora piccolo, però sento già parlare le madri di altri compagni più grandi, di corsi di danza, nuoto, calcio, basket, atletica ecc. e penso che vorrei dargli la possibilità di scegliere, facendo però io un pò di selezione prima!

Non so più a quale incontro per genitori ho sentito l'esperto di turno spiegarci che i bambini, fino ai sei anni di età, sono come delle spugne e l'influenza dei genitori è al massimo.
Tendono ad immedesimarci ed imitarci in tutto e per tutto, desiderando compiacerci e cercando il nostro affetto, per poi allontanarsi progressivamente e infine, scontrarsi con i genitori nell'adolescenza, al fine di costruire il proprio io individuale.

Ecco, è un processo attualmente molto evidente, nel nostro ricciolino biondo.

Ed allora, ci siamo chiesti che male ci sia a cercare di indirizzarlo verso le attività che più ci appassionano, gli sport che ci sembrano presentino un ambiente più sano, che pensiamo sviluppino doti più utili o permettano il contatto con la natura, piuttosto che la socializzazione.
Perchè potremo farlo per pochi anni, poi ci troveremo un adolescente con ogni probabilità "bastian contrario", che andrà allo stadio a vedere le partite solo perchè a noi non piacciono!!!

Nello stesso tempo, visto che tanto la montagna quanto l'arrampicata, come la bici da corsa o lo sci, non sono attività prive di rischi, io ho anche timore che spingendolo a praticarle, da grande possa farsi male o spingersi oltre quello che per me è un rischio accettabile per lui (ossia, quasi zero!).

Insomma, dobbiamo goderci il momento, pur cercando di trasmettere il messaggio che lo ameremo sempre e comunque, per quel che è e fa, anche se diverso da me o da suo padre e, per quanto mi riguarda, pure senza fargli percepire il peso delle mie paure.
Facile, no?

E voi, cosa ne pensate ? Vi siete posti il problema? Come state affrontando la scelta dello sport o delle altre attività extrascolastiche per i vostri figli?

Di sicuro c'è, comunque, domenica ci siamo goduti la gitarella in compagnia.
Siamo tornati a Traversella, in Valchiusella, Piemonte (TO), dove ho trascorso tante settimane estive della mia infanzia con i miei nonni.
Ne avevo già parlato perchè è un luogo splendido.

Questa volta, essendo in compagnia di una coetanea e della sorellina più piccola, il ricciolino biondo non si è mai fatto prendere a spalle dal papà, neppure in discesa dopo pranzo, e anzi ha spesso preso per mano l'amichetta per aiutarla a camminare.
Anche il ricorso ai bon bon magici di Supermann è stato alquanto ridotto!!



Il simpatico Troll, chiamato Climbo (poichè nei dintorni ci sono tante vie di roccia per i climber), che accoglie gli escursionisti al Rifugio Bruno Piazza.



Gli incontri interessanti non mancano mai!!



martedì 2 giugno 2015

Succede a maggio

A maggio le scadenze lavorative sono state tante. Ho scritto pagine e pagine di memorie, ricavandone un gran mal di schiena.
Però sono stata brava a organizzarmi e questo mi ha permesso di prendere un giorno lavorativo e andare al Salone Internazione del Libro di Torino, con il mio ricciolino biondo e mia madre.
Vedere mio figlio perso in mezzo ai libri e a Topo TIP e Supermann e poter respirare l'odore della carta appena stampata, scoprendo case editrici e titoli, e' stata una emozione bellissima.
Come la sua prima volta in metropolitana, che poi a Torino era pure la mia, perché quando ancora ci studiavo non c'era (il che mi ha fatto pensare a quanto tempo è passato!), e l'entusiasmo del biondino per il viaggio in treno.
A maggio abbiamo fatto spesso tappa fissa ai giardinetti, dopo la scuola prima di cena, e una nuova amicizia tra mio figlio e A. Si è consolidata.
A maggio ho arrampicato tanto, anche se solo in palestra, e corso poco.
La cura per l'allergia non sembra bastare e gli effetti collaterali per ora sono più dei benefici, e' tutto un compensare con altre medicine e integratori sintomi portati da ciò che dovrebbe curarmi. In tutto questo, il fiato e' poco e pure la voglia si fa desiderare.
In compenso, l'entusiasmo del ricciolino per l'arrampicata si fa grande e ha contagiato anche l'amichetto. Loro abbiamo portato pure ad arrampicare fuori ed è stato bravissimo !
Sono soddisfazioni, per due genitori come noi.
A maggio siamo stati al paese natio di mia madre, a mangiare frittelle con le agasie (fiori di acacia), chiacchierare con lo zio e ammirare il suo piccolo mondo incantato.
Questo è stato anche il mese delle passeggiate in montagna, ogni fine settimana, e dei giri in bicicletta.
Della prima volta al lago della mia città, a pagaiare in kayak, ridendo tutti e tre come dei matti e riempiendoci di spruzzi.
Delle prime volte con i sandali ai piedi, i pantaloncini corti, le canotte. E accorgersi di quanto sono diventate lunghe le gambette del mio bambino e di quanto è in grado di camminare, un po' mi ha fatto piangere.
Felice e nostalgica al tempo stesso.
E poi maggio c'è stata la festa della mamma, la prima collana regalatami dal nano e lo smalto giallo- oro, che mi sono regalata da sola.
A maggio ho dato via qualche vestito in cui non mi vedevo più, ma la strada del ripulisti e' ancora lunga.
Infine, il giro di Italia ci ha fatto visita, riempiendoci di entusiasmo ciclistico e di rosa vestendoci.
Succede a maggio e' un'idea di Mamma Piky, come il banner con le ciliegie in alto!!!