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martedì 2 luglio 2013

L'emozione di una mamma

Ci sono occasioni che mi colgono impreparata, che non so come affrontare e di fronte alle quali vorrei saper mantenere maggior controllo, un certo contegno.
Invece...mercoledì siamo stati alla festa del nido e, anche se lo sapevo da un paio di settimane, ero eccitata come una bambina e curiosa di osservare le reazioni del nano.
Lui inizialmente è rimasto intimidito e un po' spiazzato.
Perché il nido e' anche un po' la sua casa, sua, dei suoi compagni e delle maestre e trovarsi frotte di fratellini/sorelline e genitori che la invadono, non è cambiamento da poco.
Le maestre (bravissime, come al solito) avevano organizzato degli angoli attrezzati con giochino organizzati. Il nano, però, forse perché ancora troppo piccolo o forse perché lui è fatto così, li ha snobbati, divertendosi con gli amici e da solo sullo scivolo, con i palloncini e in una casetta di plastica.
Ad un certo punto e' arrivata la sua amichetta, che lo adora e appena lo ha visto lo ha abbracciato di slancio e sbaciucchiato, mentre lui, come al solito, cercava di divincolarsi, salvo poi rincorrerà e chiamarlo un minuto dopo.
Erano tenerissimi!
Poi è arrivato il momento della canzoncina di saluto per i bimbi grandi, che a vederli mi sono commossa, perché sono ancora così piccoli, in realtà, che pensare che il prossimo anno cambiano scuola mi fa impressione.
Infine la consegna di un piccolo dono ad ogni bambino: una bandierina con la foto di ciascuno da un lato e il testo della canzoncina dall'altra e una maracas artigianale con sorpresa "animale".


Lo sguardo fiero e l'incedere serio e composto del mio nano, che tornava a sedersi dopo aver ritirato il tutto dalle mani della sua maestra preferita, camminando al fianco del suo papà...è una emozione ed una immagine che credo non scorderò mai.
E no, non pubblicherò le foto di quel momento, e' troppo intimo e privato per condividerlo!
Dopo, buonissimi biscotti (ho strappato al cuoco la ricetta, ma non credo che saprò uguagliar lo, erano divini), pizza, insalata di riso e torte, salate e dolci e quattro bimbi, nati a pochi giorni di distanza gli uni dagli altri, seduti affiancati su una panchina di legno a divorare il cibo e sorriderai, a rovesciare l'acqua e combinar pasticci insieme, a condividere e scambiare camion e maracas, complici e amici.
E noi genitori (i papà erano tantissimi, anche grazie all'orario- dalle 17 alle 19 -scelto dalle maestre) felici spettatori di curiose interazioni infantili.

Le maestre, la direttrice e il personale della cucina sono stati meravigliosi e una volta di più, ho capito che il nido, quel nido, e' stata la scelta giusta. Non finirò mai di ringraziarli perché ci hanno regalato una di quelle emozioni che si conservano nel cuore.



venerdì 29 marzo 2013

Mettici un'ora al nido e...

.......trovi positività
Ieri è stata una giornata intensa.
Io e l'Alpmarito, insieme alle mamme di altri due bimbi della stessa età del nano, siamo stati al Nido un'ora e mezza per vedere i nostri bimbi nel loro ambiente.
E' stato emozionante e bellissimo.
Il nano era sorpreso e felice di vederci, abbiamo giocato a fare travasi con la farina gialla e tanti vasetti e mulinelli, come quelli per la sabbia, a piedi nudi, con i tre piccoli e altri bimbi appena più grandi.
Tutti interagivano serenamente con noi, il nano mi lanciava la farina e sporcava i pantaloni tutto felice, ed incredibilmente, proprio i tre piccoli sono stati quelli che si sono concentrati più a lungo sul gioco, per quasi un'ora.
Forse forse, nei momenti di crisi potrei riempire la vaschetta del bagnetto di farina gialla e piazzarla in salotto!!!!
Poi ci siamo sposati in un'ampio salone dedicato a corse e capriole, abbiamo fatto una battaglia di palline asserragliati nel castello contro il papà e i bimbi fuori, e poi scivoli, saltelli sulla palla gonfiabile e tuffi in un mare di palline (ma quanto mi piacciono????)
Sono stati dei momenti gioiosi, spensierati, allegri, teneri e commoventi al tempo stesso.
E quando siamo usciti, lasciando i bimbi a prepararsi per il pranzo, il nano non voleva allontanarsi dal papà, poi però è bastato che la sua maestra preferita gli proponesse di aiutarla a riordinare i giochi, che le ha preso la mano e ci ha salutati.
E si vede che la maestra lo conosce bene, il mio nanetto già tanto grande, per molti aspetti, e tutto precisino.
Quando sono andata a prenderlo, un'altra maestra mi ha riferito che mentre mangiava la pappa continuava a racconatrle che aveva "oato" con la "faina" con mamma e papà.
Ho sempre saputo che al Nido il nano è ben inserito e si diverte, perchè ci va volentieri e fosse per lui, anche se è contento di vedermi quando arrivo, credo si fermerebbe anche qualche ora in più. Vederlo con i nostri occhi, però, è stato veramente bello e rassicurante.
Ho persino provato un pò di invidia per le maestre che trascorrono il loro tempo lavorativo con dei nanetti così simpatici, allegri, teneri. Io, che ho sempre pensato fosse un lavoro massacrante e che non farebbe per me prendermi cura di tutti quei bimbi non miei, in quel momento le ho invidiate.
Anche se ogni tanto il nano torna a casa con qualche graffio o livido, ho avuto la conferma che abbiamo fatto la scleta giusta per lui. Rassicurante.
E poi dopo cena sono anche andata al corso di fotografia ed è stato bello, anche se ora ho sonno da morire.
Ho bisogno di positività, in questo momento di difficili decisioni, conflitti e discussioni per una casa che non è quella che vorrei, perchè non so quello che vorrei e non riesco a trovare il coraggio di rischiare e la chiave per farmi capire, ma di cui non si può più fare a meno.
E incredibilmente, ora splende anche il sole.
Speriamo duri.


venerdì 8 febbraio 2013

Di nido e di mamme

In questo periodo, sto pensando ad una riorganizzazione della giornata lavorativa (mia) e scolastica (del nano).
Ebbene.
Ho avuto questa surreale conversazione con una delle educatrici del nido.
Io: "Se passassimo dall'orario al 60% a quello al 100%, potremo in qualche modo gestire con flessibilità l'orario di entrata e di uscita"
Lei: "Certo, potrebbe entrare fino alle 10, però può uscire solo alle 16.30 o alle 17.30, indipendentemente dall'ora di entrata"
Io: "Ah, allora no grazie, non mi pare possa servire."
Lei: "Bè, serve se qualche volta vuoi lasciarlo dormire di più o fargli le coccole o prendertela con calma al mattino o.."
Io: "Sì, va bene, ma io lo iscriverei a tempo pieno per poter lavorare, non per andare a spasso!"
Lei: "Ah, già sì certo...(sottointeso, e lo so perchè me lo aveva già detto una volta: "ma non sei una libera professionista?Puoi fare come ti pare no???)...allora potrebbe pensare ad un orario all'80%, in cui entra un pò più tardi ma rimane fino a tardi"
Io: "Sì, forse! (Entusiasta). Più tardi vuol dire che lo terreste fino alle 18.30 o almeno 18, se io lo portassi alle 9.30 (non potrei, ma magari chiedendo a qualcuno..)?"
Lei, scandalizzata: "Eh no, esce sempre alle 17.30 al massimo e poi dovresti portarlo alle 10/10.30!"
Io: "......(silenzio perplesso)
Scusa, ma a chi serve un nido dalle 9.30/10 alle 17.30 (o 16.30, se preferisco ogni tanto averlo a casa prima, a parità di prezzo, si intende)?"
Lei: "Alle casalinghe! Lo abbiamo introdotto proprio perchè lo hanno chiesto in tante, sai, per non dover uscire di casa troppo presto e avere poi tempo per sè.."
IO: "........................ma il nido costa e poi capisco perfettamente il bisogno di socializzazione dei bambini e tempo delle madri, anche casalinghe (anzi, ancora di più perchè casalinghe), ma potendo fare 5 ore con retta a metà, fargliene fare addirittura 8 fuori casa..."
Lei: "Ha ragione, sa, ma a loro costa meno, perchè non hanno reddito!"
Io: "...nano andiamo,
che è meglio."