Foto del grande Elliott Erwitt, tratta da web, GREAT BRITAIN. 1966. Brighton, England |
Visualizzazioni totali
mercoledì 16 novembre 2016
Sola
lunedì 31 ottobre 2016
#Scintille di gioia (nonché "bignami" degli ultimi tempi) n. 5
La settimana appena trascorsa è stata ricca di impegni, pregna di stress e piena di lavoro ma anche di tanti piccoli momenti di soddisfazione e gioia.
Foto Di |
Per ricordarli, oggi partecipo all'iniziativa "scintille di gioia" di Silvia.
Ecco le mie scintille:
1. Soddisfazioni sportive. Domenica scorsa ho partecipato ad una gara di corsa di quasi novembre chilometri per beneficienza. Nonostante fossi molto raffreddata, sono riuscita a correre con un tempo molto migliore al mio solito per i primi sei chilometri e, nonostante gli ultimi due, anche a causa di una salita e dell'allegria, abbia dovuto rallentare, sono stata molto soddisfatta di avercela fatta. E poi ho corso con mio padre a fianco per gran parte della gara (era lui a "tirarmi") e condividere una passione con lui mi ha fatto bene.
In palestra di roccia, tra lo scorso venerdì equello appena trascorso, ho chiuso i miei primi boulder verdi della stagione. Probabilmente solo chi arrampica può comprendere ma vi assicuro che vedere che l'impegno costante, seppur limitato ad una volta alla settimana, da i sui frutti, regala una gioia intensa. In più, condivido questi appuntamenti in palestra con l'Alpmarito, il ricciolino biondo, che intanto arrampica a e gioca spensierato, e degli amici. È questo è il massimo
Sempre sul fronte sportivo, i miei tempi nella corsa finalmente migliorano, anche aggiungendo ogni tanto qualche chilometro. Ed è una bella sensazione.
E poi abbiamo pedalato, tutti e tre insieme, in mezzo ai prati e le sterrate, tra le foglie tinte di giallo ed arancione ed i ricci e l'umidità della terra d'autunno, con il sole caldo ad indorare il paesaggio.
2. Gioie materne. Abbiamo riesumato dalla cantina della nonna uno scatolone di Lego "da grandi" appartenuto a me ed ai miei fratelli e io ed il ricciolino biondo abbiamo passato delle ore intense nel ricostruire tante piccole creazioni "vintage". Un ritorno all'infanzia, tra i ricordi, ed un momento di gioco divertente con il mio bambino che mi piace tantissimo (anche perché mi permette di evitare per un po' gli scontri con le macchinine e le battaglie tra supereroi!)
3. Piaceri culinari. E' stata una settimana all'insegna del buon cibo e del buon vino. Il che non va tanto bene. Considerando che la linea influisce un po' sulle prestazioni di cui al punto 1 però, ogni tanto, va bene così!
Abbiamo mangiato dei buonissimi pizzoccheri con cavolo e patate al forno da una coppia di amici, innaffiandolo con vino e chiacchiere, ho cucinato e gustato le prime vellutate di zucca della stagione con il ricciolino biondo e sperimentato una vellutata di cavolfiore e patate che ci è piaciuta moltissimo e che rifaremo presto.
Abbiamo partecipato ad un'altra festa di compleanno di un amichetti del ricciolino, tra patatine e piacevoli chiacchiere, ed avuto amici a cena per una bella polenta (con vino e spazzatino, ovviamente).
Insomma, bagordi.
E poi, soprattutto, ho festeggiato il giorno dei morti (seppur in anticipo, visto che oggi è domani io e l'Alpmarito abbiamo anche da lavorare e lui sarà via) in famiglia, con la fantastica e tradizionale zuppa di cavoli di mia nonna!
Un gusto che non si può descrivere!
Ah, quasi dimenticavo: l'Alpmarito è stato con noi un intero fine settimana! Evento che non si verificava più dalle vacanze estive e dunque degno di nota.
E voi? Avete vissuto Scintille di Gioia?
Se volete partecipare, le regole, tratte dal blog di Silvia, sono queste:
Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;
2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;
3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!
mercoledì 20 luglio 2016
ORGOGLIO (e tanti ricordi)
Una giornata che ci ha regalato gioia e orgoglio.
Ieri il mio fratellino si è laureato.
Ed è stato, semplicemente, orgoglio e felicità per la sua emozione, la sua gioia, il suo sollievo.
E già che c'ero, io ieri ho sognato, in grande.
giovedì 10 marzo 2016
Essere un secondogenito o una secondogenita.Il brutto di essere il secondo figlio.
amici del primogenito, quando quel "-ino" ti sta davvero stretto, non fosse altro che per il desiderio di tutti i bimbi di sentirsi grandi.
secondo (ma anche per terzo, quarto, quinto ecc.)
domenica 3 gennaio 2016
Capodanno semplice
Ormai da anni, il nostro tradizionale capodanno in due e' una cena con un gruppo di amici, a casa di una coppia di essi, in mezzo alla neve.
In origine, andavamo in quota, il piatto forte era la burguignonne, accompagnata da una adeguata quantità di vino, con i botti della mezzanotte, su cui non ci risparmiavamo.
Poi arrivarono i primi bimbi e i cani, la bourguignonne fu sostituita da piatti preparati da ciascuna coppia è portato in loco, per evitare incidenti ai piccoli, la quantità di botti diminuì e pure l'alcol, almeno per le mamme (a cui poi toccava guidare per tornare a casa).
Qualche volta, visto l'alto tasso di neonati, alla mezzanotte arrivammo a stento, mezzi addormentati sul divano.
Da allora, il numero di bimbi e' sempre aumentato, il piacere di stare insieme e' rimasto invariato.
Quest'anno, però, noi abbiamo dovuto abbandonare, perché la mia tosse/raffreddore non accenna a passare, nonostante antibiotici, aerosol, cortisonici, mucolitici e sedativi presi in quantità da ormai tre settimane. E siccome nel gruppo e' arrivata da poco più di venti giorni una nuova piccolina, proprio non potevo correre il rischio di attaccarle non meglio identificati virus e batteri.
Così abbiamo improvvisato una pizza con altri amici e la loro bambina, a casa.
Ed è stato un benvenuto al 2016 semplice, sereno, allegro e gioioso.
Il ricciolino biondo entusiasta, tra balli sfrenati, travestimenti e giochi, l'atmosfera giusta.
E io non avrei voluto essere da nessuna altra parte.
Solo, tutti noi avremmo preferito un countdown sulle reti Rai e Mediaset, che abbiamo acceso dieci minuti prima della mezzanotte, decente, al posto dei soliti ormai vecchi cantanti italiani e delle loro canzoni, peraltro spesso in dialetto, anziché nella lingua nazionale....decisamente un'immagine dell'Italia di cui non vado fiera e in cui nessuno di noi si è riconosciuto: che tristezza!
Le recite improvvisate dei nostri bimbi, per fortuna, ci hanno salvato!
BUON 2016!
P.s. E voi avete visto la TV? Cosa avete pensato di quei programmi?
mercoledì 30 dicembre 2015
Il Natale che è stato
Come ogni anno, mi sorprendo per quanto sembri lunga ed intensa l'attesa, numerosi i preparativi, enormi le aspettative e poi, invece, il Natale trascorra così in fretta.
Per me Natale è sempre la Vigilia, con il suo cenone a casa dei miei, che lo scorso anno mi è mancato molto e quest'anno, invece, mi sono goduta, anche se non c'eravamo tutti.
Questa, però, è una realtà a cui mi sto lentamente abituando e, d'altro canto, tutti noi ci destreggiamo tra desideri e doveri e bisogna fare delle scelte, alla fine.
La tavola sfarzosa della Vigilia, il menù ricco e buono, che non sono mai riuscita ad onorare per intero, perché dopo svariati antipasti ed il primo, al massimo assaggio il contorno, non c'è più spazio per la carne.
Prima della cena, c'è stata una mattinata a preparare ancora biscottini natalizi, tante telefonate di auguri fatte ad amici e parenti e una visita ad un amichetti del ricciolino, per giocare un po'.
Dopo, c'è stato il gioco da tavolo, con la tombola sostituita dal memore delle tartarughe ninja, i balli e l'arrivo di Babbo Natale.
L'emozione, la felicità ed il sorriso del piccoletto di casa e' qualcosa che non so descrivere ma che tutti i genitori conoscono bene. Io, questa volta, ho vissuto il momento e trascurato la macchina fotografica.
Casa nostra e' stata invasa dai supereroi, dalle loro armi speciali, dalla loro versione Lego, ma anche da libri ..tutti prontamente e ripetutamente fotografati dal ricciolino biondo, ormai fotografo professionista!
Il giorno di Natale e Santo Stefano sono stati un tripudio di spacchettamenti, spostamenti da una casa all'altra, brindisi, chiacchiere, giochi (Risiko, il mitico Risiko a cui non ho mai vinto in ventitreenni di tentativi).
E mentre fuori non si scorgeva traccia di neve,
Foto del ricciolino biondo |
Sempre, rigorosamente, in numerosa e affettuosa compagnia.
Quella pubblicità che dice che il cibo, per gli italiani, non è soltanto cibo, l'avete presente?
Ecco, appunto.
Non pago di cotanta beltà, il ricciolino biondo ha continuato a fare colazione e merenda a suon di fette di pandoro.
E, se ve lo state chiedendo, no, non abbiamo ancora chiuso i festeggiamenti, perché dopo il parentado, ci sono gli amici, da invitare a cena, per il the', da cui andare a mangiare una pizza o un dolcetto... sempre che il mio stomaco sopravviva, ovviamente!
Voi, come avete trascorso il Natale? Anche voi mangiate così tanto?!?
mercoledì 9 dicembre 2015
E tutto riacquista senso e calore.
Ed anche questo "ponte" e' archiviato.
Noi lo abbiamo passato quasi sempre in casa, tra mail di lavoro, scartoffie, cantiere, compere natalizie, pulizie ed il ricciolino biondo malaticcio.
E' stato ancora, anche, l'8 dicembre, festa dell'Immacolata che a casa mia ha sempre rappresentato "il momento" tanto atteso: la preparazione dell'albero di Natale e del presepe, i ninnoli natalizi recuperati dalla cantina e finalmente esposti alla vista.
Anche quest'anno, malgrado la mancanza di volglia ed entusiasmo mia e dell'Alpmarito, la tradizione e' stata rispettata.
Abbiamo cercato tutti e tre insieme un albero nuovo (che quello vecchio ormai aveva dato, dopo dodici anni di onorato servizio - no, non lo abbiamo buttato, e' solo stato declassato ad albero da esterno, tanto per aggiungere qualcosa!), sempre sintetico (perché in casa vicino al termosifone, quello vero avrebbe fatto una miserabile ed immeritata fine) ma folto e festoso.
E poi lo abbiamo riempito di luci e dei nostri addobbi.
Quelli fatti a mano, negli anni in cui il mio tempo libero e la mia passione creativa non erano tutti ancora per lui...
Senza dimenticare quelli vintage e i classici dell'Ikea.
Il nostro presepe equo solidale e' tornato ad occupare un posto d'onore (perché non serve credere in un Dio per apprezzare un simbolo di amore). Il bambino e' già nato, si', perché: "Mamma, non possiamo certo lasciarlo solo nella scatola, al buio, senza mamma e papà, per tanto tempo!!"
Abbiamo compensato la mancanza di cime innevate, scherzo beffardo del clima, con fiocchi alle finestre, ovviamente tutti posti a portata delle manine del ricciolino che li ha incollati.
Infine, abbiamo riesumato dalle scatole in cui sono gelosamente custoditi, i carillons delle feste, che io adoro, da sempre.
Ci sono momenti, nella vita, più ricchi di magia e sentimentalismo.
Altri in cui discordie, difficoltà, lutti o anche solo il trascorrere inesorabile del tempo, rendono più difficile gioire delle feste, del Natale, della vestizione festa della casa, della ricerca dei doni.
E poi arriva il momento in cui sei lì, seduta in salotto per terra, sul tappeto con tuo marito vicino ed il ricciolino biondo che vi abbraccia, l'albero davanti a voi, sfavillante di luci e decorazioni, la gatta che ronza intorno cercando una carezza ogni tanto e provando con le zampette la tenuta degli addobbi, e il piccolo uomo se ne esce dicendo che vorrebbe restare sempre così, con in quel momento, noi tre insieme e l'albero.
"Mamma, adesso che ci sono io, il Natale ti piace di nuovo tanto, vero?"
E tutto riacquista senso e calore, almeno per un po'.
E voi, come avete trascorso questi giorni? Sugli sci, in casa, sani o malati, in giro per l'Italia o per acquisti?