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giovedì 17 novembre 2016
Crescere forti e determinati
mercoledì 16 novembre 2016
Sola
Foto del grande Elliott Erwitt, tratta da web, GREAT BRITAIN. 1966. Brighton, England |
lunedì 7 novembre 2016
Scoprire Otzi e la storia con un bambino, al Museo Archeologico dell'Alto Adige. Alto Adige: cronache di viaggio.
Già entrarci è stata una piccola avventura.
venerdì 4 novembre 2016
"Non è la fine del mondo" e "L'istinto del lupo": le letture di Mamma Avvocato
Alessia Gazzola, "Non e' la fine del mondo"
ed. Feltrinelli, euro 15,00, pag. 218
"Un libro non è solo un libro.Un libro è un intero universo di sentimenti.E se non lo è, non è che un volume vuoto, inutile e nessuno se ne ricorderà. Per questo ogni scrittore è tanto suscettibile quando si tratta di critiche.Le critiche sono sempre personali." Pag. 185
Alessia Gazzola è un'attrice che conoscevo ed apprezzavo già, grazie alla serie che ha per protagonista Alice Allevi, il simpatico medico legale dei tre romanzi di cui ho già parlato, "Una lunga estate crudele", "Le ossa delle principesse" ed "Un segreto non è per sempre".
Questo libro, estraneo alla serie, mi è piaciuto se è possibile ancora di più.
Leggero, divertente e romantico, narra la storia di Emma, tenace stagista trentenne in una agenzia di produzioni cinematografiche, alle prese con cambiamenti lavorativi, un eccentrico scrittore giapponese, segreti di famiglia e un amore quasi impossibile.
Nulla di particolarmente originale nella trama ma una storia che fa sognare e trascorrere piacevolmente ore di lettura e di quiete, con il sorriso sulle labbra.
Insomma, tutto quello che si può chiedere ad un buon romanzo rosa!
"Eh, già...A cinquantanove anni non ho ancora imparato ad accettare che un dono, qualunque dono, anche quello che appare più grande, anche l'esaudirsi di un sogno...ogni dono toglie qualcosa. E ti va bene se non paghi un prezzo che solo alla fine si rivela troppo alto." Pag. 187
***
"L'istinto del Lupo" di Massimo Lugli
ed. Newton Compton Editori, 2008, pag. 334
Nulla a che vedere con il romanzo della Gazzola per la mia seconda lettura della settimana.
Altro genere, anche se non saprei bene come etichettarlo, altro stile, crudo e diretto, altro protagonista, altra storia.
Lapo e' appena quindicenne quando conosce, per caso, un barbone molto originale, Tamoa, e si avvicina alla vita di strada.
Lui, che viene da una famiglia benestante e colta; lui, a cui non manca nulla tranne una famiglia serena ma che, comunque, è amato e seguito. Lui, che va bene a scuola, non manca di intelligenza e ha davanti a se' un futuro roseo. Lui, inspiegabilmente, trova nella strada e tra i suoi abitanti "nascosti", tra l'umanità che vive ai margini della società, il senso della sua vita.
Una discesa estrema, da una casa confortevole ad un giaciglio di fortuna sul marciapiede, da vittima di bullismo a persona in grado non solo di difendersi ma anche di attaccare.
Una storia a mio parere originale ma anche verosimile, come il linguaggio utilizzato dall'autore, non a caso un noto giornalista di cronaca nera della capitale.
Sicuramente un romanzo che consiglio ma solo per stomaco forti, abituati a thriller e gialli che non mancano di dettagli splatter.
Ho già prenotato il seguito, che in realtà l'autore aveva scritto per primo, e non vedo l'ora di leggerlo.
"Capii una cosa: chi ha una casa, un lavoro e una famiglia, una vita organizzata, le rate da pagare, scuola dei figli e tutto il resto ha paura di chi non ha niente, al tempo stesso, lo invidia. Qualcuno reagisce con la rabbia, molti cercano di fartisi amico. Il motivo non lo so, è roba da strizza cervelli, ma non c'è altra ragione che spieghi perché, tutte le sere, mi ritrovavo con almeno dieci, quindici carte nel bicchiere." Pag. 312
Con questo post partecipo all'appuntamento del "Venerdì del libro" di Paola.
giovedì 3 novembre 2016
In montagna anche con le nuvole, in Valle di Chaporcher (AO)
All'inizio dell'autunno, il giardino di una casa mostrava ancora queste splendide fioritture. |
lunedì 31 ottobre 2016
#Scintille di gioia (nonché "bignami" degli ultimi tempi) n. 5
La settimana appena trascorsa è stata ricca di impegni, pregna di stress e piena di lavoro ma anche di tanti piccoli momenti di soddisfazione e gioia.
Foto Di |
Per ricordarli, oggi partecipo all'iniziativa "scintille di gioia" di Silvia.
Ecco le mie scintille:
1. Soddisfazioni sportive. Domenica scorsa ho partecipato ad una gara di corsa di quasi novembre chilometri per beneficienza. Nonostante fossi molto raffreddata, sono riuscita a correre con un tempo molto migliore al mio solito per i primi sei chilometri e, nonostante gli ultimi due, anche a causa di una salita e dell'allegria, abbia dovuto rallentare, sono stata molto soddisfatta di avercela fatta. E poi ho corso con mio padre a fianco per gran parte della gara (era lui a "tirarmi") e condividere una passione con lui mi ha fatto bene.
In palestra di roccia, tra lo scorso venerdì equello appena trascorso, ho chiuso i miei primi boulder verdi della stagione. Probabilmente solo chi arrampica può comprendere ma vi assicuro che vedere che l'impegno costante, seppur limitato ad una volta alla settimana, da i sui frutti, regala una gioia intensa. In più, condivido questi appuntamenti in palestra con l'Alpmarito, il ricciolino biondo, che intanto arrampica a e gioca spensierato, e degli amici. È questo è il massimo
Sempre sul fronte sportivo, i miei tempi nella corsa finalmente migliorano, anche aggiungendo ogni tanto qualche chilometro. Ed è una bella sensazione.
E poi abbiamo pedalato, tutti e tre insieme, in mezzo ai prati e le sterrate, tra le foglie tinte di giallo ed arancione ed i ricci e l'umidità della terra d'autunno, con il sole caldo ad indorare il paesaggio.
2. Gioie materne. Abbiamo riesumato dalla cantina della nonna uno scatolone di Lego "da grandi" appartenuto a me ed ai miei fratelli e io ed il ricciolino biondo abbiamo passato delle ore intense nel ricostruire tante piccole creazioni "vintage". Un ritorno all'infanzia, tra i ricordi, ed un momento di gioco divertente con il mio bambino che mi piace tantissimo (anche perché mi permette di evitare per un po' gli scontri con le macchinine e le battaglie tra supereroi!)
3. Piaceri culinari. E' stata una settimana all'insegna del buon cibo e del buon vino. Il che non va tanto bene. Considerando che la linea influisce un po' sulle prestazioni di cui al punto 1 però, ogni tanto, va bene così!
Abbiamo mangiato dei buonissimi pizzoccheri con cavolo e patate al forno da una coppia di amici, innaffiandolo con vino e chiacchiere, ho cucinato e gustato le prime vellutate di zucca della stagione con il ricciolino biondo e sperimentato una vellutata di cavolfiore e patate che ci è piaciuta moltissimo e che rifaremo presto.
Abbiamo partecipato ad un'altra festa di compleanno di un amichetti del ricciolino, tra patatine e piacevoli chiacchiere, ed avuto amici a cena per una bella polenta (con vino e spazzatino, ovviamente).
Insomma, bagordi.
E poi, soprattutto, ho festeggiato il giorno dei morti (seppur in anticipo, visto che oggi è domani io e l'Alpmarito abbiamo anche da lavorare e lui sarà via) in famiglia, con la fantastica e tradizionale zuppa di cavoli di mia nonna!
Un gusto che non si può descrivere!
Ah, quasi dimenticavo: l'Alpmarito è stato con noi un intero fine settimana! Evento che non si verificava più dalle vacanze estive e dunque degno di nota.
E voi? Avete vissuto Scintille di Gioia?
Se volete partecipare, le regole, tratte dal blog di Silvia, sono queste:
Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;
2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;
3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!
venerdì 28 ottobre 2016
"Spy story love story" e "La meccanica del cuore" : le letture di Mamma Avvocato
Dovendo scegliere, direi che quello che mi è piaciuto di più, è il primo, visto che ne ho preferitp lo stile.
"Spy Story Love Story" di Nicolai Lilin
"Sta pensando che la memoria e' un corpo unico, non può essere mutilata, ridotta a pezzettini. O
vive integralmente o muore per intero. Continuano a volare tutti verso l'incognito, le mostre orbite
si intrecciano all'infinito, e la nostra memoria. A quanto pare. Vale quanto una scarica elettrica nel
vuoto assoluto: e' tutto e niente allo stesso tempo." Pag. 248
Di Nicolai Lilin avevo già letto, parlandone sul blog, la trilogia autobiografica composta da "Educazione siberiana" (da cui è anche stato tratto un film), "Caduta libera" ed "Il respiro del buio".
Un romanzo introspettivo, che scava nelle coscienze di Alesa e Ivan, ma nello stesso tempo cattura con il ritmo serrato delle azioni, in puro stile thriller, con un racconto diretto e crudo eppur sentimentale.
"La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu
avevo paura di niente, un cui potevo salire sul missile rosa dell'amore senza allacciare la cintura.
Oggi sono più grande e anche più ragionevole, ma di colpo non oso più tentare il grande salto
verso colei che per me avrà sempre dieci anni...." pag. 138
Con questo post partecipo all'appuntamento del "Venerdì del libro" di Home Made Mamma.