L'estate è all'apice, le vacanze ormai alle porte, intanto però, per sfuggire alla calura estiva e goderci la bellissima valle in cui viviamo, noi andiamo in montagna con i bambini ogni volta che ci è possibile.
Qualche volta, riusciamo anche ad organizzare con gli amici ed i loro figli, così da divertire ancora di più il ricciolino ed i piccoli.
Il Parco Naturale del Mont Avic, istituto nel 1989, è il primo parco naturale regionale della Valle d'Aosta e si raggiunge da Verrès (Autostrada A5 Torino - Aosta), sulla statale n. 26 in direzione Aosta, per poi svoltaere dopo circa due chilometri verso Champdepraz e proseguire seguendo le indicazioni ed addentrandosi nel vallone del torrente Chalamy, sino alla località Chevrère - Covarey, mt. 1300 s.l.m. circa,, ove si trovano un piccolo borgo, parcheggi gratuiti, il centro vistatori di Covarey, un hotel e una azienda agricola.
Località Covarey (Comune di Champdepraz) |
Il parco consente molte escursioni, di diversa lunghezza, che permettono di raggiungere il Lac de Servaz, il Rifugio Barbustel, il Lac Gelé e, se siete escursionisti esperti e dotati di una buona guida, persino la cima del Mont Avic.
Noi in passato, con e senza il ricciolino, lo abbiamo già girato varie volte, senza mai pentirci della fatica!
Questa volta, vista la presenza dei gemellini e di altri quattro bambini, dai tre ai sei anni, ci siamo limitati ad imboccare (dalla fine della strada, in località Covarey) il sentiero che conduce al lago della Servaz e che, per il primo tratto, è costituito da una strada sterrata (ovviamente nonaccessibile alle auto) pressochè pianeggiante, percorribile comopdamente con il passeggino/ carrettino.
Tra l'altro, dopo circa dieci minuti di strada si incontra una piccola falesia (ovvero parete di roccia attrezzata per l'arrampicata) , con monotiri dal 5a al 6c, se non erro.
Nel percorso (una trentina di minutii, anche se noi abbiamo impiegato più di un'ora con le soste ed i bimbi), abbiamo trovato frutti di bosco, ammirato ruscelli e torrente (che forma delle guie in cui è possibile fare un gelido bagno!), mucche e farfalle, scorci panoramici e pini, e ovviamente camminato tutti (anche i piccoli, per brevi tratti).
Tra l'altro, il territorio è il più grande bosco di pino uncinato della Regione.
Ci siamo fermarti a fare un pic nic rapido nell'apposita aerea (con fontana), trovando riparo naturale alla pioggerellina che intanto ci aveva sorpreso.
Così abbiamo ripreso il cammino, rinviando una visita approfondita ad altra occasione.
Sappiate, però, che non si può girare con il passeggino, poichè il sentiero che conduce alle varie zone è ripido e stretto, per non alterare i luoghi.
Non è molto grande ma gli animali, in prevalenza uncinati, si vedono bene e da vicino e, soprattutto, si capisce che stanno bene e sono nel loro ambiente.
Qui, infatti, bestiole che non possono essere rieducate alla vita in libertà, hanno trovato casa, dopo essere stati recuperati in un centro del Nord Italia nel quale sono stati curati a seguito di incidenti.
L'ingresso del parco faunistico c con il caratteristico profilo del Mont Avic sullo sfondo |
L'entusiasta rientro dei bimbi "a cavallo" |