Come lo scorso anno e quello precedente, approfitto di questo venerdì del libro (iniziativa di Paola a cui mi piace sempre partecipare e che devo ringraziare per i preziosi suggerimenti di lettura che ne ho tratto) per stilare la mia personale classifica dei
LIBRI LETTI NEL 2019
da cui spero possiate prendere spunto per buone letture, se volete!
Una premessa: ho letto nel complesso, 50 libri.
A questi vanno ad aggiungersi le letture serali con il ricciolino e le letture per i bambini perciò...perdonatemi se dovesse sembrarvi che manchi qualche buon titolo di cui ho già parlato in occasione degli scorsi venerdì del libro.
- Il premio “trama più divertente ed originale”: "Divino amore", perchè Stefania Bertola non mi delude mai
- il merito per "il libro più dissacrante” quest'anno va a "Casi Umani" di Selvaggia Lucarelli
Il riconoscimento "storia più stramba"(o la sua variante "autore più pazzo") va a Guido Tortorella, con "La paura della coccinella".
- il premio “interesse storico” quest'anno mi mette in difficoltà, poichè ho tratto insegnamento e imparato a guardare al passato con occhi più conapevoli grazie a più di un romanzo.
Difficile scegliere, dunque, ma direi: "Il coro femminile di Chilbury" di Jennifer Ryan e "Il sogno della macchina da cucire" di Bianca Pitzorno, di cui però ho apprezzato anche "La bambinaia francesce".
Soprattutto, però, "Il pane sotto la neve" di Vanessa Navicelli.
La storia di una famiglia contadina prima e durante l'avvento del fascismo. Una storia di amore, affetto, fatiche, gioie familiari e dolori. Intenso, vero, forte. Unico difetto: ho pianto troppo, alla fine. Ci sono stata troppo male e questo, devo ammetterlo, se mi ha fatto comprendere quanto mi sia piaciuto e sia ben scritto, mi scoraggia dalla tentazione di leggere il secondo romanzo della saga.
- "Miglior thriller" , senza dubbio, sempre Andy McNab, sia con "Medaglia al valore" che con "Silencer".
- Tra i "gialli", "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joel Dicker
- il riconoscimento speciale nella categoria "il trionfo dei sentimenti"a "Dentro soffia il vento" di Francesca Diotallevi e, decisamente più leggero ma sempre rincuorante sulla forza dell'amore a "Un'estate d'amore" di Katie Fforde;
- il premio “nostalgia e commozione portatemi via” a Federica Bosco, con "Non perdiamoci di vista" ma anche a "Semplicemente perfetto" di Jostein Gaarder,
- coppa “romanzo classico da non perdere” per "Il paese delle maree" di Amitav Ghosh, che non è un classico, per ora, ma dovrebbe diventarlo e, se amate l'India o vorreste conoscerla, non potete non leggere;
- il riconoscimento “in apparenza banale ed invece profondo” a "Lena e la tempesta" di Alessia Gazzola, per il tema difficile trattato
- medaglia “libri sulla maternità” va di nuovo a Maddalena Capra Lebout, con "O virgola 6" . E' un racconto forte, che forse vi farà piangere ma se non lo avete letto, dovete farlo.
- tra i libri “leggeri eppure che meritano”, i romanzi di Alessia Gazzola, in questo caso "Sindrome da cuore in sospeso" e "Il ladro gentiluomo", entrambi dedicati al medico legale Alice Allevi, ma anche il primo di una diversa serie, "Questione di Costanza".
- Infine, il premio “non so in che categoria collocarlo ma vale la pena leggerlo” spetta a "November Road" di Lou Berney
- tra saggi e manuali, "Morgana" di Michele Murgia e Chiara Tagliaferri, una raccolta delle storie di donne che hanno cambiato, in qualche modo, nel loro piccolo o in grande, il mondo e la condizione femminile;
- a tema "montagna e storie di sport e/o sportivi", questa volta ho trovato molto interessante "Estremi. Dall'Everest al Pacifo. Avventure di uomini straordinari" di Jon Krakauer. Non esattamente un libro che parla di sport ma una raccolta di ricerche su alcuni eventi/fatti legati alla montagna ed all'estremismo, anche educativo.
- "libri per bambini/ragazzi", Sophie Kinsella in versione per bambini, con le simpatiche storie di "Io e Fata Mammetta"
per la categoria "rilettura che merita", un libro per bambini che è anche un classico dell'infanzia, la raccolta dei racconti di Bianca Pitzorno "Le magie di Lavinia & C."
- premio "miglior biografia/autobiografia", meritato da Alex Zanardi, per "Volevo solo pedalare"
- la medaglia all' inquietudine a "Mia è la vendetta" di Edward Bunker
infine, premio "il romanzo dell'anno", senz'altra specificazione perchè è di interesse storico, racconta della guerra ma racchiude molto di più, tra storie d'amore, di coraggio, lealtà e sacrificio, importanza dell'amicizia e luci ed ombre del rapporto genitori/figli, per "Gli ultimi giorni dei nostri padri" di Joel Dicker