"Lezioni di volo per principianti" di Beth Hoffman,
Ed. Piemme, 2010, pag. 372
Cecilia Rosa ha solo sette anni quando qualcosa, nella mente di sua madre, ex reginetta di bellezza sposatasi troppo presto. si incrina.
Con il padre sempre via di casa, non solo per lavoro, come invece vorrebbe far credere, Cecilia si trova giorno dopo giorno a fare i conti con la follia della madre, con la vergogna e l'affetto che la legano a lei, con i pettegolezzi del paesino della provincia americana in cui vive, negli anni '60, con l'emarginazione e la mancanza di amiche.
"Mentre osservavo quello sguardo silenzioso tra le due vecchie signore, mi venne in mente che era così che si comportavano gli amici:apprezzavano il bene e fingevano di non notare il resto, quando era inoffensivo." Pag. 223
Cecelia ha vicino a se' soltanto un altro signora, anziana vicina di casa, che fa il possibile per starle vicina. Quando, però, la mamma morirà in un incidente, neanche la vicina sarà sufficiente. Cecelia, dodicenne, è divorata dai sensi di colpa per il sollievo provato e, nello stesso tempo, da un dolore sordo che non riesce ad esprimere. Il padre non ha nessuna intenzione di fermarsi a casa e prendersi cura di lei e così la affida ad una prozia, che l'amore bambina non conosce e a malapena sapeva di avere.
L'addio all'anziana vicina, il viaggio verso la Georgia, la conoscenza della prozia e della sua governante di colore, la nuova vita, in un'estate piena di nuove conoscenze, tutte al femminile, cambierà profondamente Cecelia, facendole conoscere il calore di una famiglia e la bellezza dell'amicizia, fino a lenire le sue ferite.
"Mi prese la mano e mi guardò negli occhi: 'E' ciò che crediamo di noi stessi che determina ciò che gli altri vedono di noi.'" Pag. 306
Il romanzo di formazione di una bambina alle prese con tragedie più grandi di lei, in una società ancora divisa dal razzismo verso le persone di colore, con personaggi femminili particolari e indimenticabili. Una storia non certo allegra, eppure perversa da un senso di speranza e da una sensibilità che non è facile trovare in un romanzo.
"E, proprio mentre scivolavo nel sonno, sentii le sue parole entrare dalla finestra, portate dalla brezza: 'E' il modo in cui sappiamo sopravvivere alle ferite della vita che ci da' forza e bellezza'". Pag. 367
Insomma, mi è piaciuto moltissimo e per questo lo consiglio vivamente!
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