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mercoledì 28 settembre 2016

Una giornata al parco avventura! Perchè ci è piaciuto.

E' ufficialmente iniziato l'autunno.
Le giornate, però, sono ancora abbastanza lunghe.
Gli alberi stanno cambiando colore solo ora.
Le temperature si mantengono miti ed il caldo torrido è ormai passato.

E allora?
Allora, ogni volta che si può, vale ancora la pena di stare all'aria aperta e divertirsi facendo movimento!!!

Per chi è stufo di pomeriggi al parco giochi, escursioni in montagna, giornate al mare o giri in bicicletta...
..no, non ci credo....non si può essere stufi di queste cose!

A volte, però, è bello cambiare e, pensando a qualcosa di diverso da fare nel fine settimana, mi è tornato in mente il parco avventura.

Perchè è un'attività all'aperto.Perchè ci si muove.
Perchè è immerso nel verde.
Perchè è avventuroso.
Perchè non richiede una particolare preparazione fisica.
Perchè non richiede una attrezzatura sportiva specifica (basta una tuta o comunque abbigliamento comodo e scarpe da montagna o da ginnastica con un pò di aderenza): in ogni parco è l'organizzazione a fornire tutto l'occorrente (e ad assicurare gli utenti).
Perchè ne abbiamo uno vicino a casa ("La Turna Parco Avventura", di Settimo Vittone (TO), Frazione Montestrutto), tra l'altro economica rispetto a quanto visto in giro ed situato in mezzo ad un bel boschetto di rovere.
Perchè ce ne sono molti in giro per l'Italia, grandi e piccoli.
Perchè di solito vi sono più percorsi, adatti alle diverse età ed...ai diversi gradi di "coraggio".

Soprattutto, però, perchè è avventuroso e piace tantissimo ai bambini!



Quando ci siamo stati noi, infatti, ci siamo divertiti moltissimo tutti e tre.
Per il ricciolino è stata la prima volta ed, essendo piccolo, abbiamo dovuto aiutarlo io e l'Alpmarito e non avrebbe potuto compiere il percorso da solo.
Tuttavia, con noi, non ci sono stati problemi e per è stata un'esperienza indimenticabile.



Tra ponti di tronchi, ponti di travi, reti, ponti a tre corde e discese velocissime in tyrolienne, abbiamo trascorso delle ore davvero piacevoli.


Godendoci l'esposizione al vuoto in tutta sicurezza...




..ed il panorama!




Ovviamente, ciò che ha entusiasmato di più tutti e tre (anzi due, visto che l'Alpmarito con il lavoro che fa non si lascia più tanto impressionare da queste cose), sono state le discese in tyrolienne.


 Il ricciolino avrebbe rifatto i percorsi mille volte, solo che noi ci siamo andati dopo un pomeriggio passato a scalare, quando ormai il sole stava calando, quindi ci siamo limitati a due giri. 

Nel parco avventura in cui siamo stati noi, i percorsi erano due, il verde, di 300 mt, per adulti e bambini, che dimostrino una capacità di presa al polso ad un'altezza di almeno 140 cm a braccio teso alzato, ed il blu, per bambini e adulti dai 6 anni in su, che dimostrino una capacità di presa al polso ad un'altezza di almeno 160 cm a braccio teso alzato, più lungo del verde, poichè sviluppato per 900 mt, con 17 giochi aerei .

Tra l'altro, è anche un ottimo sistema per "testare" l'interesse per l'arrampicata sportiva e/o le vie ferrate, iniziare a prendere confidenza con imbrago e moschettoni e scoprire eventuali problemi di vertigini (degli adulti, mica dei bambini!)

Negli ultimi tempi, ho visto persino dei compleanni estivi al parco avventura (per bimbi un pò più grandicelli del ricciolino) e, con pochi invitati, mi pare una bella idea, soprattutto se, come quello a cui siamo stati noi, si trova di fianco ad un grande prato con tanto di tavoli da pic-nic dove allestire la merenda e tagliare la torta, ed un parco giochi. 

P.s. Post non sponsorizzato.





mercoledì 7 settembre 2016

Gite fuori porta con i bambini: il rifugio degli Asinelli

D'estate ma anche nelle mezze stagioni, in settimana o nel weekend, a volte si ha voglia di fare una gita, vedere qualcosa di nuovo, arricchire il proprio bagaglio di conoscenze o esperienze o, semplicemente, divertirsi. E si ha voglia di farlo con i bambini.

In un ozioso pomeriggio estivo libero, la voglia di gita ci ha portato, con decisione dell'ultimo minuto, in un luogo speciale, non molto lontano da casa: Il rifugio degli Asinelli, a Sala Biellese, in provincia di Biella, nel Nord del Piemonte, non lontana da Ivrea e dalla Valle d'Aosta e rapidamente raggiungibile anche da Torino e Vercelli.



Su un vasto appezzamento di terreno, l'associazione senza scopo di lucro "Il Rifugio degli Asinelli
ONLUS" dal 2006 ospita asini, muli e bardotti in difficoltà o sofferenti, a causa di malattie o perchè hanno subito maltrattamenti o sono stati privati di cure o cibo e se ne occupa, facendo conoscere ad adulti e bambini curiosi questi teneri animali.



La sede si trova immersa nel verde delle colline moreniche ed ci ha stupito perchè è grande, curata, pulita e ben tenuta, come gli animali che ospita.
L'ingresso è gratuito e si possono guardare ed accarezzare muli, asini e bardotti in sicurezza e rispettando la loro volontà (sono gli animali ad avvicinarsi agli steccati se e quando vogliono essere coccolati - praticamente sempre! - e non viceversa).


Inoltre, parcheggiata l'auto nell'ampio piazzale gratuito, i bimbi possono correre e muoversi tranquilli per le sterrate che conducono ai recinti, poichè non circolano auto. Tra l'altro, in quasi tutto il luogo ci si può muovere anche con passeggini e cani (purchè al guinzaglio).
La struttura ospita anche una fontana, i servizi igienici (con fasciatoio), macchinette automatiche di acqua e snack e un negozio con tanti articoli, comprando i quali si può contribuire a sostenere l'associazione.
Eh sì, perchè essa vive delle donazioni e dei contributi dei privati (compreso il 5x1000).
Si possono anche "adottare a distanza" uno o più animali oppure persino prenderli in affidamento, in casa propria, naturalmente alle condizioni poste dall'associazione, a salvaguardia degli animali.



Noi ci siamo stati in un pomeriggio qualunque, trascorrendovi un paio d'ore, però credo sia meglio programmare la visita in modo di partecipare ai grooming days organizzati periodicamente (qui il calendario).
Cosa sono? Giornate in cui il personale del rifugio insegna ai visitatori a prendersi cura di asinelli, muli e bardotti  con brusche e striglie (ossia fare "grooming"), all'interno dei recinti.
Noi contiamo di farlo presto!

Cos'altro fare nei dintorni?
Una visita al Parco della Burcina ed alla Biella Alta sono d'obbligo,



 ma c'è anche la riserva naturale della Bessa, miniera d'oro a cielo aperto di epoca romana, di cui un giorno vi racconterò, oppure potreste spingervi fino a Ivrea, per visitare la cittadina ed il suo castello dalle rosse torri!




N.B. Post non sponsorizzato.


giovedì 21 luglio 2016

Il Parco e Castello del Valentino ed il Borgo Medioevale di Torino

Il Parco del Valentino è il polmone verde di Torino.

Parco pubblico piu' conosciuto e antico della città, sorge sulla riva sinistra del Po, tra il ponte Umberto I ed il ponte Isabella, ed è luogo di passeggio, svago, corse e giri in bicicletta per eccellenza, con i suoi viali, il giardino roccioso, il Castello del Valentino e il Borgo Medioevale.

Il Parco, che è grande ben 421.000 metri quadrati (secondo solo al Parco della Pellerina, il più grande di Torino, di più di 800.000 mt quadrati),  è comodamente raggiungibile dalla stazione di Porta Nuova, distante circa 1 km e sita nel centro di Torino, oppure in bus da tutte le zone della città o  in auto e nelle sue vicinanze si trova anche il MAuto, di cui vi ho parlato qui.



C'è un parco giochi, diverse fontane, statue, fontanelle, la polizia a cavallo, il giardino roccioso, la possibilità di affittare i tandem e numerosi parcheggi (a pagamento in settiman), bar e localini in cui concedersi una apericena e, quasi davanti al Castello, anche un'area recintata per i cani.
Nonchè gli simpatici scoiattoli!



Il parco si può girare anche in bici, per la gioia dei bambini.
Negli ultimi anni, all'inizio dell'estate, il parco ospita anche un "salone dell'auto" all'aperto, per chi ama i motori!La prossima edizione sarà il 07-11 giugno 2017.

Il Borgo Medioevale  è stato creato nel 1884, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana, con l'intento di offrire uno scorcio dei borghi medioevali del Piemonte e della Valle d'Aosta.




 Mi fa sempre sorridere pensare che per i torinesi, ed in generale per gli italiani, il Borgo sia considerato "finto" perchè costruito nel 1884 anzichè davvero nel Medioevo, mentre in altri continenti una costruzione dell'800 viene considerata "antica"!



L'accesso al Borgo è gratuito (orario diurno), mentre la Rocca è visitabile a pagamento (6 Euro l'intero), salvo il primo martedì del mese, in cui si entra gratuitamente (qui orari ed info).
Pur essendo stata più volte al Valentino e nel Borgo, io confesso di non essere mai entrata nella Rocca ma conto di rimediare presto!
All'interno del Borgo ci sono anche alcuni negozietti, in alcune domeniche organizzano mercatini enogastronimici, in altre vi sono laboratori per bambini e raccontastorie per i piccoli, giochi ecc.
Se programmate una visita e viaggiate con bimbi, vi consiglio quindi di verificare sul sito del borgo, nella sezione mostre e eventi e "centro estivo".



Altrimenti, potete semplicemente passeggiare e osservare e non rimarrete comunque delusi!

Il Castello del Valentino, invece è sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino ed è patrimonio dell'Unesco.



Si può accedere al cortile interno senza problemi durante la settimana, nel periodo di svolgimento delle lezioni, mentre una visita delle zone non destinate alla didattica si può effettuare, in pratica gratuitamente, previa prenotazione il primo e terzo sabato del mese (qui le info).





Per farsi una idea, si può fare il tour virtuale offerto dal sito.
Sono sicura che vi verrà la stessa voglia di andarci che è venuta a me guardandolo, il giorno prima della laurea di mio fratello, che si è tenuta propria nel Castello!!!

Se siete in cerca di altri suggerimenti su cosa visitare a Torino, anche con i bambini, io vi consiglio INFINITO, ovvero il Museo dell'Astronomia e dello Spazio, con annesso Planetario, il già citato MAuto, Museo nazionale dell'auto, il MAcA, Museo A come Ambiente, oltre che la vicina e splendida Reggia di Venaria Reale ed i suoi giardini.

E considerate che non vi ho ancora parlato del centro di Torino, dell'Armeria Reale, del Palazzo Reale, del famosissimo Museo Egizio, del Parco della Mandria e di molto altro!

mercoledì 22 giugno 2016

Contemplando l'INFINI*TO

INFINI*TO è il nome del Planetario di Torino, ovvero il Museo dell'Astronomia e dello Spazio.


In realtà, il museo si trova nel Comune di Pino Torinese, a circa 10 km dal centro di Torino, sulla verde collina retrostante la città, dove l’antico Osservatorio di Torino (inaugurato nel 1790 ed originariamente sito nel centro di Torino), si è trasferito nel 1912.
Il mezzo più comodo per raggiungerlo è senz'altro l'auto, anche perchè è dotato di ampio parcheggio libero (non fermatevi al primo cancello, proseguite fino ad arrivare al secondo), tuttavia c'è anche la possibilità di arrivare in autobus dalla città.

In occasione della nostra prima visita, quando il ricciolino ancora non c'era, era in funzione una bella cabinovia che portava in cima dal parcheggio sottostante, percorrendo poi un sentiero con i cartelli illustrativi dei pianeti del Sistema Solare posti a distanza in scala. Purtroppo, pare che con le ultime alluvioni abbiamo avuto dei crolli e ora tale possibilità di accesso non esiste più.
In ogni caso, il Planetario è stato restaurato ed ingrandito nel 2014.
Infatti, la prima volta che ci siamo stati con il ricciolino, in compagnia di una amica blogger e del loro patato (qui trovate il post di Francesca Patatofriendly, con info pratiche), uno dei piani era in rifacimento.

Oggi comprende tre piani (con caffetteria e servizi igienici  al piano intermedio ed ascensore interno), intitolati "Visibile ed Invisibile", "Le mani sulla scienza" e "L'universo che fugge".
In centro, è collocata la sfera che racchiude la sala del Planetario, a rappresentare una stella supergigante rossa, mentre il cono di cristalli che attraversa i tre piani dovrebbe riprodurre il getto astrofisico di un buco nero, posto all'ultimo piano del museo.

Il bello della struttura è che tutte le installazioni sono moderne e interattive, con tanti "giochi" ed "esperimenti" che consentono di "toccare con mano" le nozioni spiegate, peraltro in modo abbastanza chiaro, dai cartelli esplicativi, rendendo più semplice comprendere sia agli adulti che ai bambini.
Inoltre, non vi è nulla di particolarmente fragile, quindi i piccoli visitatori potranno sbizzarrirsi a provare e schiacciare tasti!


Viaggiando con i bambini, può essere preferibile visitare il museo il primo weekend di ogni mese, in cui vengono organizzate attività, spettacoli e visite, divise per fasce di età consigliata, appositamente studiate per le famiglie.
Qui trovate i programmi e le info.
Attenzione, però: per partecipare è necessario un ulteriore biglietto, spesso abbinato allo spettacolo nel planetario (anch'esso con biglietto a parte).






Noi nel corso della nostra ultima visita abbiamo assistito allo spettacolo "Lo Zodiaco", dedicato alla scoperta dei pianeti ed ai segni zodiacali, dopo il quale il ricciolino ha partecipato con il papà al laboratorio abbinato "Il Sole e lo Zodiaco".
Quest'ultimo era rivolti a bimbi dai 5 ai 7 anni (ed è durato un'oretta), mentre lo spettacolo era consigliato dai 5 anni.


Il laboratorio era adatto all'età dei piccoli, mentre dello spettacolo il ricciolino e la sua amichetta coetanea hanno compreso pochino.
I bambini hanno però apprezzato l'atmosfera, le immagini e la sensazione di viaggiare nello spazio, perciò è stata comunque un'occasione molto gradita, come essere "al cinema" per loro!
 In passato noi avevamo visto uno spettacolo dedicato alla scoperta delle caratteristiche dei pianeti del Sistema Solare, "Il circo dei pianeti", sicuramente più interessante per gli adulti ma accattivante anche per i bimbi grandicelli.
 p.s. Se i bimbi sono piccoli e/o hanno paura del buio, tenete presente che la sala circolare viene completamente oscurata durante gli spettacoli...

Tra le installazioni, quella dedicata ai vari tipi di raggi e lo schermo che misura il calore emesso da corpi ed oggetti ...



 ...una sorta di navicella spaziale che simula un viaggio, come un videogioco, e le poltrone con sensore di movimento che permettono di muovere il menù degli schermi che forniscono  le spiegazioni, nonchè la bicicletta che permette di pedalare nell'Universo, con tanto di indicazione delle distanze percorse..

.... la doccia  che mostra le minuscole particelle dei "raggi cosmici" che attraversano il nostro corpo ogni giorno, ogni ora (prima foto), lo specchio che rimanda l'immagine alla distanza che impiega la luce a raggiungere la luna, giochi a quiz, la spiegazione illustrata della teoria del big ban, la "passeggiata nel cielo"..


 le simulazioni della forza di gravità, saltellando sulla luna e confrontando il peso degli oggetti come se fossero su altri pianeti...sicuramente la più amata dai visitatori!






..l'imbuto gravitazionale ed il passaggio dalla sfera al disco..



 (il ricciolino biondo alla scoperta della scienza, nella nostra prima e seconda visita con lui, a distanza di due anni!)

...l'atmosfera..

..la conservazione del momento angolare...nel 2014 e nel 2016!


..e molto altro, in un viaggio nello spazio e nei suoi segreti che io trovo sempre avvincente!!!

Insomma, se passate da Torino o state programmando un viaggio in zona, non dimenticate questo Planterio & museo e ricordatevi che, mentre in settimana (tranne il lunedì, giorno di chiusura) è aperto dalle 9.30 alle 15.00, il sabato, domenica ed i giorni festivi, si visita solo il pomeriggio, dalle 14.30 alle 19.30.
Comunque non preoccupatevi, a Torino c'è abbastanza da fare e vedere per occupare l'intera giornata, anzi, tante giornate!

Passeggiare tra le stelle, pedalare nel Sistema Solare, scoprire i segreti dell'Universo, ripercorrere le origini dell'Universo e comprendere principi fisici tramite applicazioni interattive ... perchè siamo un puntino nell'immensità dell'Universo ma non per questo siamo immuni dal suo fascino!

N.B. Come di consueto, post non sponsorizzato.