Non so se per voi sia lo stesso, ma i sabati e le domeniche mi stancano quasi più di tutta la settimana lavorativa.
Dobbiamo condensare piccole riparazioni di casa e auto, commissioni, lavatrici e spese rimandate in settimana, per non parlare del tempo da dedicare al nano, che sembra sempre troppo poco.
Finisce che in casa ci stiamo lo stretto necessario, a meno di non invitare amici, come cerchiamo di fare spesso.
Anche in quel caso, però, c'è da fare, pur restando un piacere.
Questa domenica, visto che il nano alla scuola materna sta "studiando" le pannocchie ed il mais (il filo conduttore dell'anno sarà l'alimentazione) e che adora i trattori, abbiamo dedicato la mattinata alla Sagra del
Pignoletto Rosso di Banchette (TO), a due passi da casa.
Il nano, che la mattina non avrebbe avuto voglia di uscire, alla fine ne è stato entusiasta.
C'erano chicche piemontesi, come il Caffè Antico Piemonte...
e ovviamente il
mais rosso (se non sapere cos'è, vi consiglio di leggere al link di cui sopra)
Noi abbiamo fatto scorta di farina "grossa" per polenta, ovviamente!
E poi il classico mercatino tra le vie del paese "vecchio"..cavalli e animali da cortile per la fattoria dei bambini...
Abbiamo fatto tappo obbligata per gustare le
miasse (una specie di piadina con farina da polenta, non saprei come definirla, che si può mangiare con ripieno dolce o salato)
con il salignun (ricotta con peperoncino ed erbe aromatiche)..un altro classico cibo canavesano..
Per poi goderci l'esposizione degli antichi trattori, con tanto di mietitrebbia!!
(questo carretto dipinto non ho capito cosa c'entrasse, però era bellissimo!!)
Erano davvero tanti e il nano, ovviamente, è salito SU TUTTI, anche più di una volta!!!
Ma non bastava.
C'era anche una mostra di bici, auto e moto d'epoca, nel bocciodromo...davvero una splendida sorpresa!!!
E mentre io e l'Alpmarito osservavamo estasiati queste mitiche Bianchi, usate da grandi campioni,
il nano preferiva le moto, meglio ancora se complete di carretti!!!
E poi le vecchie macchine da scrivere Olivetti, ricostruzioni in legno degli antichi laboratori artigiani e la storca fabbrica di mattoni rossi di Ivrea, ovviamente Olivetti.
Non so voi, ma a parte l'indubbia comodità di poter cancellare e riscrivere senza ricominciare da capo del personal computer, io ho sempre pensato fosse molto più romantico e bello scrivere con queste macchine che con l'asettico pc.
Non so se è perchè vengo dalla patria dell'Olivetti o se perchè le mie prime ricerche per la scuola le ho scritte con una Olivetti ma ogni tanto mi faccio prendere dalla nostalgia!
Senza dimenticare un tocco di modernità!
Nel pomeriggio, invece, dopo il pranzo in campagna, ci siamo dedicati alla raccolta delle castagne nel bosco, alle foto (io) ed alle caldarroste, ovviamente, anche se io per l'allergia non le posso più mangiare e..alle feste di compleanno.... ma questa è un'altra puntata, che vi racconterò domani, se ci riesco!
Insomma, una domenica mattina ricca di curiosità, buon cibo (perchè abbiamo comprato anche un pezzo di prosciutto crudo con i fiocchi, salame di cinghiale e pecorino - si lo so che non c'entra ma la gola è la gola) e calore paesano.
In queste occasioni sono molto felice di non abitare in una grande città!