Oggi, giornata dedicata alla grande passione dell'Alpmarito e alla recente scoperta del nano: gli elicotteri.
Avrebbe dovuto essere un giorno di ferie, per noi tre, in Portogallo, e' stata invece una sfacchinata di chilometri su e giù in queste incredibili autostrade, macinando code e asfalto, per raggiungere una base un po' lontana in cui c'era bisogno dell'Alpmarito (che tanto per cambiare ha lavorato).
E domani rischia di essere lo stesso.
Lo sguardo adorante del nano per il suo papà e i suoi occhi che brillano di eccitazione al pensiero di vedere decollare e atterrare gli elicotteri, salirci sopra e, soprattutto, aiutare i grandi a lavarlo (operazione funzionale al controllo e all'ispezione), il suo sorriso soddisfatto e la sua risata contagiosa, con spugna in una mano e tubo dell'acqua nell'altra...be', queste sono cose per cui vale la pena di spendere tempo e soldini e sacrificare i miei interessi.
E lo guardo orgogliosa, perché a 21 mesi sa andare in monopattino (quello con tre ruote) e in bici (quella senza pedali), parla con una certa proprietà di linguaggio, capisce perfettamente due lingue (italiano e francese), aiuta a lavare gli elicotteri ed esprime i suoi desideri ed i suoi bisogni senza incertezze.
E poi e' bello, bellissimo, tanto che a volte ancora non ci credo, di averlo fatto io!!!!
Amore di mamma......
E comunque, per la cronaca di viaggio, siamo nell'Alto Douro, ad Aramar, paesino di 1000 anime ed una base di elicotteri, tra le montagne, non lontano da Lamego.
Per arrivarci, siamo saliti, in autostrada, sulla cima della montagna più alta del paese (ben 1040mt, quasi mi viene da ridere), per poi ridiscendere a 140 mt e risalire per strade tortuose e incredibilmente ripide...attraverso distese di vigneti e un paesaggio più brullo, ma ancora verde, di quello del Minho.
Non sono proprio le vacanze che avevo sperato e programmato, ne' tanto meno mi sto riposando però siamo insieme, almeno qualche ora al giorno.
E ora, forse, finita l'ispezione alle nove di sera, si va a mangiare e si rientra a Braga, in un paio di faticose ore di viaggio, se siamo fortunati.
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domenica 18 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
Santuario di Sameira e Zoo di Maia, oltre a qualche amara riflessione
Come probabilmente avrete capito dai miei post precedenti, il Portogallo mi sta piacendo molto mentre non riesco ad apprezzare i Portoghesi, almeno quelli con cui ho avuto a che fare sino ad ora io.
Le persone gentili si contano sulle dita di una mano soltanto, tutti gli altri cercano di approfittare del mio / nostro essere straniera/i, a nessuno viene in mente di darmi una mano anche solo ad aprire una porta o fare le scale con il passeggino e tutti tentano di fregarti sui prezzi.
Non parliamo poi delle forze dell'ordine, arroganti e prepotenti (250 euro di multa, da pagarsi subito, sul posto - non li avevamo, perciò ci hanno scortato a due bancomat diversi per prelevare il totale- sotto minaccia di una notte in stazione e il nano non si sa dove- solo per aver sbagliato strada, imboccando per 10 metri una strada a senso unico, peraltro non segnalata da dove eravamo noi, subito abbandonata), mentre i portoghesi guidano come folli, agli 80 all'ora in città e ai 160 in autostrada (anche se poi si fermano se devi attraversare, purché sulle striscia, fuori ti stenderebbero).
A parte questo oggi, di nuovo soli, io ed il nano siamo andati a fare una veloce visita al
Come il suo vicino gemello Bom de Jesus, di cui ho già parlato, anche questo santuario si caratterizza per la lunghissima ed enorme scalinata attraverso cui, volendo, ci si giunge e per la magnifica vista sulla città sottostante e le colline dei dintorni.
Questa mattina, poi, causa cielo coperto, pioggerellina leggera e nebbia fitta (per la cronaca, siamo passati dai 40 gradi di ieri ai 15 di questa mattina, per poi risalire a 28 ora, di sera), io ho trovato la visita ed il panorama particolarmente suggestivo, con questa cupola chiara che a mala pena emergeva dal grigio latte del cielo e la facciata scura che spiccava nel vapore acqueo....è piaciuta molto anche al nano!
Per il resto, una successione di enormi spianate con cappellette, lumicini ed una riproduzione della grotta di Lourdes, più innumerevoli statue (decisamente grandi)...per un'atea come me, niente altro che simboli un po' pacchiani e megalomani, ma queste sono opinioni personali.
Il resto della giornata, sino alle sette, l'abbiamo piacevolmente trascorso allo zoo di Maia,
cittadina a circa 50 km da Braga e 13 da Porto, per far divertire il nano e...anche la sua mamma!
Niente male, davvero: piccolino e non molto curato nei dintorni, probabilmente perché è in fase di realizzazione un ampliamento, però certamente meritevole di nota per genitori con bimbi al seguito (ingresso, 7 euro per gli adulti, gratis sotto i tre anni, poi mi sembra 3 euro, compresi 0,50 centesimi di sconto sul l'acquisto di un gelato a scelta). Anche gli habitat degli animali mi sembravano ben fatti e lo spazio non eccessivamente ridotto (per quanto possibile in uno zoo).
Molto carino lo spettacolo del leone marino ( alle tre, alle quattro e trenta ed alle 18), bellissimi i due orsi Bruni, le innumerevoli specie di lemori presenti, i porcospini, i canguri, il coccodrillo e le tartarughe marine, nonché i pappagalli verdi...e poi ci sono tre zebre, tre leoni, linci, geki, un rettilario, tartarughe, uccelli, pavoni, gru, caprette nane, cavalli nani, una tigre bianca ed una giovane tigre "normale" nata li due anni fa, galline, oche, piranha e pesciolini multicolori, anatre e un gattopardo...insomma, non c'è di che annoiarsi!
All'interno del parco, anche un'area giochi e tanti tavolini in pietra per le merende, angoli freschi, panchine e un bar (un toast, 2 euro, per dire).
Naturalmente, non tutto è filato liscio: il nano ha avuto un'attacco di diarrea e ho esaurito in un'ora i due ricambi completi che mi ero portata, perciò ha girato tutto il pomeriggio in maglietta e pannolino, fra gli sguardi di compatimento che mi lanciavano le altre mamme...per fortuna non faceva freddo, nonostante l'assenza di sole, almeno non per i nostri standard (i loro bambini erano tutto con la maglia e spesso le scarpe chiuse, io in canotta e infradito, il nano l'ho già detto).
E poi alla fine ha anche fatto una delle sue sceneggiate "napoletane" come le chiamano da noi, con pianti e urla e rotolamenti per terra, stile tragedia greca, fra gli sguardi, alcuni costernati ed altri indifferenti, delle mamme portoghesi (e di quelle francesi in vacanza).
Quando capita, mi imbarazzo un po' e, soprattutto, mi domando cosa ho sbagliato, a maggior ragione quando accade dopo una intera giornata dedicata a lui e pensata per svagarlo e divertirlo...forse e' solo stanchezza, visto che poi è crollato, però non so...ultimamente ha anche preso l'abitudine di darmi calci e spinte e di dirmi brutta mamma, così, senza preavviso e neppure dopo una sgridata, salvo poi abbracciarmi e darmi i bacini per consolarmi se mi vede giù per il suo comportamento o se fingo che mi abbia fatto male.
Non so cosa pensare...stiamo entrando nella fase dei terribili due o è un'altra fase ancora o non è proprio normale?????
Le persone gentili si contano sulle dita di una mano soltanto, tutti gli altri cercano di approfittare del mio / nostro essere straniera/i, a nessuno viene in mente di darmi una mano anche solo ad aprire una porta o fare le scale con il passeggino e tutti tentano di fregarti sui prezzi.
Non parliamo poi delle forze dell'ordine, arroganti e prepotenti (250 euro di multa, da pagarsi subito, sul posto - non li avevamo, perciò ci hanno scortato a due bancomat diversi per prelevare il totale- sotto minaccia di una notte in stazione e il nano non si sa dove- solo per aver sbagliato strada, imboccando per 10 metri una strada a senso unico, peraltro non segnalata da dove eravamo noi, subito abbandonata), mentre i portoghesi guidano come folli, agli 80 all'ora in città e ai 160 in autostrada (anche se poi si fermano se devi attraversare, purché sulle striscia, fuori ti stenderebbero).
A parte questo oggi, di nuovo soli, io ed il nano siamo andati a fare una veloce visita al
santuario di Sameiro, sulla collina sopra Braga, a circa 5 km.
Come il suo vicino gemello Bom de Jesus, di cui ho già parlato, anche questo santuario si caratterizza per la lunghissima ed enorme scalinata attraverso cui, volendo, ci si giunge e per la magnifica vista sulla città sottostante e le colline dei dintorni.
Questa mattina, poi, causa cielo coperto, pioggerellina leggera e nebbia fitta (per la cronaca, siamo passati dai 40 gradi di ieri ai 15 di questa mattina, per poi risalire a 28 ora, di sera), io ho trovato la visita ed il panorama particolarmente suggestivo, con questa cupola chiara che a mala pena emergeva dal grigio latte del cielo e la facciata scura che spiccava nel vapore acqueo....è piaciuta molto anche al nano!
Per il resto, una successione di enormi spianate con cappellette, lumicini ed una riproduzione della grotta di Lourdes, più innumerevoli statue (decisamente grandi)...per un'atea come me, niente altro che simboli un po' pacchiani e megalomani, ma queste sono opinioni personali.
Il resto della giornata, sino alle sette, l'abbiamo piacevolmente trascorso allo zoo di Maia,
cittadina a circa 50 km da Braga e 13 da Porto, per far divertire il nano e...anche la sua mamma!
Niente male, davvero: piccolino e non molto curato nei dintorni, probabilmente perché è in fase di realizzazione un ampliamento, però certamente meritevole di nota per genitori con bimbi al seguito (ingresso, 7 euro per gli adulti, gratis sotto i tre anni, poi mi sembra 3 euro, compresi 0,50 centesimi di sconto sul l'acquisto di un gelato a scelta). Anche gli habitat degli animali mi sembravano ben fatti e lo spazio non eccessivamente ridotto (per quanto possibile in uno zoo).
Molto carino lo spettacolo del leone marino ( alle tre, alle quattro e trenta ed alle 18), bellissimi i due orsi Bruni, le innumerevoli specie di lemori presenti, i porcospini, i canguri, il coccodrillo e le tartarughe marine, nonché i pappagalli verdi...e poi ci sono tre zebre, tre leoni, linci, geki, un rettilario, tartarughe, uccelli, pavoni, gru, caprette nane, cavalli nani, una tigre bianca ed una giovane tigre "normale" nata li due anni fa, galline, oche, piranha e pesciolini multicolori, anatre e un gattopardo...insomma, non c'è di che annoiarsi!
All'interno del parco, anche un'area giochi e tanti tavolini in pietra per le merende, angoli freschi, panchine e un bar (un toast, 2 euro, per dire).
Mi è venuto male al dito a forza di fotografare!!! E questa volta, anche qualche scatto con l'ipad...
Naturalmente, non tutto è filato liscio: il nano ha avuto un'attacco di diarrea e ho esaurito in un'ora i due ricambi completi che mi ero portata, perciò ha girato tutto il pomeriggio in maglietta e pannolino, fra gli sguardi di compatimento che mi lanciavano le altre mamme...per fortuna non faceva freddo, nonostante l'assenza di sole, almeno non per i nostri standard (i loro bambini erano tutto con la maglia e spesso le scarpe chiuse, io in canotta e infradito, il nano l'ho già detto).
E poi alla fine ha anche fatto una delle sue sceneggiate "napoletane" come le chiamano da noi, con pianti e urla e rotolamenti per terra, stile tragedia greca, fra gli sguardi, alcuni costernati ed altri indifferenti, delle mamme portoghesi (e di quelle francesi in vacanza).
Quando capita, mi imbarazzo un po' e, soprattutto, mi domando cosa ho sbagliato, a maggior ragione quando accade dopo una intera giornata dedicata a lui e pensata per svagarlo e divertirlo...forse e' solo stanchezza, visto che poi è crollato, però non so...ultimamente ha anche preso l'abitudine di darmi calci e spinte e di dirmi brutta mamma, così, senza preavviso e neppure dopo una sgridata, salvo poi abbracciarmi e darmi i bacini per consolarmi se mi vede giù per il suo comportamento o se fingo che mi abbia fatto male.
Non so cosa pensare...stiamo entrando nella fase dei terribili due o è un'altra fase ancora o non è proprio normale?????
giovedì 15 agosto 2013
O.C.E.A.N.O: Apulia, Ofir, Valenca de Minho e POnte de Lima ..ovvero...+ 9 in Portogallo
Ieri, come promesso al nano, siamo tornati al mare, questa volta tutti e tre, di nuovo ad Apulia, meno turistica e rinomata della vicina OFIR, dove siamo stati io ed il nano martedì, senza trovarci un granché bene.
La spiaggia era pulita e l"oceano anche
però...tanta sporcizia nei bagni pubblici, nessuna alternativa, una sola doccia per tutta la spiaggia ( e parlo di km), persone un po' puzzolenti e camerieri, gestori e ambulanti scortesi e pronti ad approfittare di una turista sola con bimbo, taroccando i prezzi e dandole una tenda che puzzava di pipì di cane...e tanto affollamento, stile spiaggia ligure a Ferragosto, solo tutto un po' più sporco.
Il paese di Ofir e' praticamente inesistente
il lungo mare invaso da orribili casermoni di tredici piani squadrati che rovinano quello che sarebbe, invece, un paesaggio da sogno, senza, per contro, i bei mulini a vento antichi trasformati in case di vacanza di APULIA.
Il nano, comunque, si è divertito come un matto con il suo nuovo secchiello e le palette (una per se e una per la mamma che deve sempre "aiutare" a fare castelli e formine che lui possa poi distruggere!!!), abbiamo corso insieme incontro alle onde per poi scappare veloci sulla spiaggia, le mie impronte enormi e goffe accanto alle sue di bimbo, la sua risata di cuore contagiosa ed i suoi riccioli biondi ribelli al vento, in un mare di capelli castani e corvini.
Pranzo con frutta fresca e un po' di prosciutto, perché vedere tante persone sovrappeso che si ingozzano sulla spiaggia a me fa, sinceramente, passare la fame...e poi il vento era freddo, come l'acqua, ma il sole picchiava implacabile!!!!
Ieri, ad Apulia, ci siamo divertiti ancora di più, noi tre insieme, a ridere e giocare con la sabbia e le onde, il nano sempre più audace, io sempre più avvezza alla spiaggia, il paesino vestito a festa molto più suggestivo di quello del giorno prima ed una buona scorta di acqua, uva, prugne e banane....
E l'oceano, naturalmente.
Non sono una tipo da spiaggia, decisamente, anche se ogni anno anelo a qualche giorno al mare, non fa davvero per me, non se c' e' sabbia, ecco.
Mentre le altre mamme spalmano una volta la crema ai figli e nessuna o quasi a se stesse, io riempio ripetutamente me ed il nano, entrambi rigorosamente con la canotta ed il cappellino, passo quasi tutto il tempo nella tenda o sotto l'ombrellone e mi scotto comunque, se non mi faccio la doccia subito dopo il bagno, l'acqua salata mi irrita la pelle e lo stesso, ahimè, ho visto che accade al nano.
E la sabbia, che si infila dovunque, sporca ovunque, te la trovi ovunque...ne farei volentieri a meno!!
Però, però, trovarsi al cospetto del mare e dell'Oceano, soprattutto, mi da l'inebriante sensazione di vivere l'immenso, di assistere, piccolo eppure non irrilevante puntino nell'universo, alla magnifica grandezza di una natura che è insieme madre e padrona, che mi lascia estasiata, timida e grata dinnanzi a Lei.
La stessa sensazione che provo in ghiacciaio, giungendo al cospetto delle Alpi o delle Dolomiti, attraversando un ruscello di montagna o fotografando il velo d'acqua di una cascata...
E allora, nonostante la mancanza di una doccia (si paga la tenda ma non si ha null'altro, ne' bagni - solo uno pubblico e sporco per tutto il comune- ne' acqua corrente e/o docce e a nessuno sembra interessare...ma come faccio a pulire il bambino dalla sabbia e a cambiario???E a lavare la frutta? Boh!!), qualche volta, ne vale la pena!
Oggi, ferragosto.
Altro giorno altro scenario.
La prima, un intrico di stradine all'interno di due cittadelle fortificate gemelle, collegate da un unico ponte, perfettamente conservate, con una magnifica vista sulla compagna e le cittadine circostanti ed il fiume Minho, al confine con la Spagna.
Suggestiva e bella, nonostante sia invasa da negozietti che vendono solo asciugamani, tovaglie e biancheria per la casa, diventata l'attrattiva turistica della città.
Il nano e' rimasto estasiato da un altro giro sul trenino turistico che, comunque, ci ha consentito una bella vista panoramica di tutto il perimetro delle mura fortificate.
Pic nic alle porte della cittadella, su antiche mura e sotto l'ombra rigenerante degli alberi, nel verde di una regione ricca di boschi e vigneti.
Poi questa. Ponte de Lima (moooolto ma moooolto meglio della vicina Ponte de Barca).
Descritta come la più antica città del Portogallo, con il ponte romano più antico e lungo del Paese...31 arcate perfettamente conservate (ed in parte rifatte, eh), un lungo fiume usato come spiaggia veramente incantevole, anche se un po' affollato (d'altro canto, e' ferragosto pure qui) e una cittadina piccola ma signorile ed accogliente, con angolini medioevali e chiesette romaniche.
Cena in un un ristorante consigliato da Routard, Baccalà cucinato alla moda locale, con purea di patate ed erbette, m.e.r.a.v.i.g.l.i.o.s.o.!!!
E domani...ancora non lo so, visto che l'Alpmarito dovrà lavorare...vedremo. Buona notte!
Il nano a Ofir |
La spiaggia era pulita e l"oceano anche
Ofir |
però...tanta sporcizia nei bagni pubblici, nessuna alternativa, una sola doccia per tutta la spiaggia ( e parlo di km), persone un po' puzzolenti e camerieri, gestori e ambulanti scortesi e pronti ad approfittare di una turista sola con bimbo, taroccando i prezzi e dandole una tenda che puzzava di pipì di cane...e tanto affollamento, stile spiaggia ligure a Ferragosto, solo tutto un po' più sporco.
Spiaggia di Ofir |
Il paese di Ofir e' praticamente inesistente
Ofir |
La spiaggia di Ofir affollata |
il lungo mare invaso da orribili casermoni di tredici piani squadrati che rovinano quello che sarebbe, invece, un paesaggio da sogno, senza, per contro, i bei mulini a vento antichi trasformati in case di vacanza di APULIA.
Apulia con i suoi mulini trasformati in alloggi per turisti |
Le onde a Ofir |
Ieri, ad Apulia, ci siamo divertiti ancora di più, noi tre insieme, a ridere e giocare con la sabbia e le onde, il nano sempre più audace, io sempre più avvezza alla spiaggia, il paesino vestito a festa molto più suggestivo di quello del giorno prima ed una buona scorta di acqua, uva, prugne e banane....
E l'oceano, naturalmente.
Apulia |
Non sono una tipo da spiaggia, decisamente, anche se ogni anno anelo a qualche giorno al mare, non fa davvero per me, non se c' e' sabbia, ecco.
Mentre le altre mamme spalmano una volta la crema ai figli e nessuna o quasi a se stesse, io riempio ripetutamente me ed il nano, entrambi rigorosamente con la canotta ed il cappellino, passo quasi tutto il tempo nella tenda o sotto l'ombrellone e mi scotto comunque, se non mi faccio la doccia subito dopo il bagno, l'acqua salata mi irrita la pelle e lo stesso, ahimè, ho visto che accade al nano.
E la sabbia, che si infila dovunque, sporca ovunque, te la trovi ovunque...ne farei volentieri a meno!!
Però, però, trovarsi al cospetto del mare e dell'Oceano, soprattutto, mi da l'inebriante sensazione di vivere l'immenso, di assistere, piccolo eppure non irrilevante puntino nell'universo, alla magnifica grandezza di una natura che è insieme madre e padrona, che mi lascia estasiata, timida e grata dinnanzi a Lei.
Sulla spiaggia ad Apulia |
E allora, nonostante la mancanza di una doccia (si paga la tenda ma non si ha null'altro, ne' bagni - solo uno pubblico e sporco per tutto il comune- ne' acqua corrente e/o docce e a nessuno sembra interessare...ma come faccio a pulire il bambino dalla sabbia e a cambiario???E a lavare la frutta? Boh!!), qualche volta, ne vale la pena!
Oggi, ferragosto.
Altro giorno altro scenario.
Valenca de Minho e Ponte de Lima.
Due località incantevoli.La prima, un intrico di stradine all'interno di due cittadelle fortificate gemelle, collegate da un unico ponte, perfettamente conservate, con una magnifica vista sulla compagna e le cittadine circostanti ed il fiume Minho, al confine con la Spagna.
Suggestiva e bella, nonostante sia invasa da negozietti che vendono solo asciugamani, tovaglie e biancheria per la casa, diventata l'attrattiva turistica della città.
Il nano e' rimasto estasiato da un altro giro sul trenino turistico che, comunque, ci ha consentito una bella vista panoramica di tutto il perimetro delle mura fortificate.
Pic nic alle porte della cittadella, su antiche mura e sotto l'ombra rigenerante degli alberi, nel verde di una regione ricca di boschi e vigneti.
Poi questa. Ponte de Lima (moooolto ma moooolto meglio della vicina Ponte de Barca).
Descritta come la più antica città del Portogallo, con il ponte romano più antico e lungo del Paese...31 arcate perfettamente conservate (ed in parte rifatte, eh), un lungo fiume usato come spiaggia veramente incantevole, anche se un po' affollato (d'altro canto, e' ferragosto pure qui) e una cittadina piccola ma signorile ed accogliente, con angolini medioevali e chiesette romaniche.
Cena in un un ristorante consigliato da Routard, Baccalà cucinato alla moda locale, con purea di patate ed erbette, m.e.r.a.v.i.g.l.i.o.s.o.!!!
E domani...ancora non lo so, visto che l'Alpmarito dovrà lavorare...vedremo. Buona notte!
martedì 13 agosto 2013
+ 6 in Portugal: Citania de Briteiros, Ponte Da Barca e Arcos de Valdevez
Domenica, con l'Alpmarito fra noi, abbiamo pensato di sfuggire all'opprimente calura rifugiandoci nel Parco National de Penada - Geres che la Lonely Planet descrive come "montagna".
Ingenui.
Non solo non faceva affatto fresco e siamo arrivati se va bene a 300 mt sul livello del mare (meno del Canavese!), ma essendo domenica erano chiusi tutti gli uffici del turismo e quindi...non abbiamo capito dove fossero questi benedetti sentieri per inoltrarsi nel bosco, non segnalati da nessuna parte e che nessuno pareva conoscere...
Ponte Da Barca, con il suo lungo fiume trasformato in spiaggia dai locali (con tanto di ombrelloni, giochi nella sabbia, bar e trampolini) ed il suo minuscolo o quasi inesistente centro storico, non meritava granché, se non per una sosta pic- nic all'ombra dei salici piangenti.
Molto più carina la vicina Arcos de Valdevez, immersa in una caotica festa popolare che pare duri 15 giorni, dove ci siamo appisolati ascoltando due bravissime bande e abbiamo assistito ad una suggestiva rievocazione storica con chiatte trasportanti torri medioevali e statue della Madonna in miniatura sul fiume....insomma, una festa come quella dei paesini intorno a dove vivo, solo moooolto più chiassosa.
Cena in un ristorante locale con carne ottima e ottimo vino, in compagnia del pilota portoghese e di un'altra tecnico di base nelle vicinanze.
E si, perché, abbiamo anche lavorato eh!!!
Il nano si è divertito come un matto ad aiutare l'Alpmarito a lavare gli elicotteri, nonché a guardare incantato decolli e atterraggi, fino alle 9 di sera, quando finalmente gli uomini ( e la donna, hanno arruolato anche me) hanno smesso di lavorare.
Oggi, invece, io ed il nano siamo stati a Citania de Briteiros,
il più importante sito archeologico del Portogallo, museo a cielo aperto del più vasto gruppo di insediamenti di origine celtica diffusi nel nord del paese, risalenti ad almeno 2500 anni fa.
7 ettari molto suggestivi, in posizione incantevole e panoramica sulla cima della collina più alta nei dintorni di Braga....da visitare senza passeggino, però, perché i vicoli tra le fondazioni delle case sono rimasti quelli di un tempo.
A dir poco audaci le pendenze e i tornanti della strada per giungerci, resi pericolosi dalla particolare guida portoghese....
Adoro questi "sentieri tra le città che furono", che lasciano spazio all'immaginazione, facendoti respirare la storia.
Anche il nano ha collaborato, camminando di buon grado e lasciandomi respirare l'aria magica che questi luoghi del passato mi sembra trasmettano.
Davvero interessante !
Pomeriggio in girula nel centro storico di Braga di cui ho già scritto, visita alla splendida cattedrale e giretto con l'immancabile (ma sempre amato dai bambini) trenino panoramico, fino a che il nano non è crollato sul passeggino.
Pesce alla griglia e vino rosso (pare che qui facciano il contrario che da noi, rosso con il pesce e Vinho verde o bianco con la carne...) per concludere la serata.
Peccato solo non avere un po' di compagnia: condividere ciò che si vede, secondo me, accresce il piacere e stempera la noia delle soste obbligate ad ogni giardinetto pubblico ( e c'è ne sono abbastanza) che incrociamo...
Domani, forse, di nuovo
OCEANO, a Vila Do Conde o a Apulia (anche qui) o a Ofir.
Ingenui.
Il ponte di Ponte Da Barca |
Ponte Da Barca, con il suo lungo fiume trasformato in spiaggia dai locali (con tanto di ombrelloni, giochi nella sabbia, bar e trampolini) ed il suo minuscolo o quasi inesistente centro storico, non meritava granché, se non per una sosta pic- nic all'ombra dei salici piangenti.
Sul lungofiume, Ponte Da Barca |
Centro storico di Ponte Da Barca |
Cena in un ristorante locale con carne ottima e ottimo vino, in compagnia del pilota portoghese e di un'altra tecnico di base nelle vicinanze.
E si, perché, abbiamo anche lavorato eh!!!
Il nano si è divertito come un matto ad aiutare l'Alpmarito a lavare gli elicotteri, nonché a guardare incantato decolli e atterraggi, fino alle 9 di sera, quando finalmente gli uomini ( e la donna, hanno arruolato anche me) hanno smesso di lavorare.
Oggi, invece, io ed il nano siamo stati a Citania de Briteiros,
il più importante sito archeologico del Portogallo, museo a cielo aperto del più vasto gruppo di insediamenti di origine celtica diffusi nel nord del paese, risalenti ad almeno 2500 anni fa.
7 ettari molto suggestivi, in posizione incantevole e panoramica sulla cima della collina più alta nei dintorni di Braga....da visitare senza passeggino, però, perché i vicoli tra le fondazioni delle case sono rimasti quelli di un tempo.
A dir poco audaci le pendenze e i tornanti della strada per giungerci, resi pericolosi dalla particolare guida portoghese....
Adoro questi "sentieri tra le città che furono", che lasciano spazio all'immaginazione, facendoti respirare la storia.
Anche il nano ha collaborato, camminando di buon grado e lasciandomi respirare l'aria magica che questi luoghi del passato mi sembra trasmettano.
Davvero interessante !
Pomeriggio in girula nel centro storico di Braga di cui ho già scritto, visita alla splendida cattedrale e giretto con l'immancabile (ma sempre amato dai bambini) trenino panoramico, fino a che il nano non è crollato sul passeggino.
Pesce alla griglia e vino rosso (pare che qui facciano il contrario che da noi, rosso con il pesce e Vinho verde o bianco con la carne...) per concludere la serata.
Peccato solo non avere un po' di compagnia: condividere ciò che si vede, secondo me, accresce il piacere e stempera la noia delle soste obbligate ad ogni giardinetto pubblico ( e c'è ne sono abbastanza) che incrociamo...
Domani, forse, di nuovo
OCEANO, a Vila Do Conde o a Apulia (anche qui) o a Ofir.
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