Questa volta, però, non voglio scrivere di un libro solo ma, come già fatto nel 2017, consigliarvi qualche piacevole lettura tramite una persona classifica dei miei libri preferiti del 2018.
Pronti?
Iniziamo con il dire che quest'anno mi sono fermata ad un totale di 38 libri, contro i 50 dello scorso anno.
Va detto, però, che oltre ai miei, ho letto innumerevoli libri per bambini piccolissimi tutte le sere e romanzi e serie per bambini al ricciolino, giorno dopo giorno.
Lo spazio dedicato alle letture personali si è dunque un pò ridotto, ma non senza lati positivi, perchè anche in quell'ambito ho scovato molte chicche letterarie.
Ed allora, riprendendo in parte le categorie dello scorso anno:
- Il premio “trama più divertente ed originale” rimane saldamente a John Niven, con "Invidia il prossimo tuo" che però si merita il podio anche come "romanzo più dissacrante”;
- Il riconoscimento "autore più pazzo" (si fa per dire, ovviamente) va a Nicolai Luilin, con "Il marchio ribelle";
- il premio “interesse storico” lo assegno a “Viaggio nel passato" di Teresa Rolla, per l'ambito locale ed al saggio "Ancora dalla parte delle bambine" di Loredana Lipperini per l'ambito nazionale (e non sollo), a pari merito con la raccolta "Perfino catone scriveva ricette" di Eva Cantarella;
- "miglior thriller" a "L'effetto Susan" di Peter Hoeg, ma come miglior "legal thriller" rimane incontrastato "L'informatore" di Jhon Grisham;
- l miglior romanzo (senza altra specificazione) è stato "Il libro dei Baltimore" di Joel Dicker;
- il premio "libri per bambini/ragazzi belli anche per gli adulti" va senza dubbio a "Ollie ed i giocattoli dimenticati" di William Joyce, che per me è davvero splendido, ma anche "Olga di carta. Jum fatto di buio" di Elisabetta Gnone, è stata una scoperta piacevolissima;
- il premio “commozione portami via” va ad “Agnes Brown mamma” di Brendan O'Carrol;
- il riconoscimento speciale nella categoria "il trionfo dei sentimenti" se lo contendono "Le tre del mattino" del sempre magistrale Gianrico Carofiglio, e "Da dove la vita è perfetta" di Silvia Avallone;
- coppa “romanzo classico da non perdere” senza dubbio ad “I tre moschiettieri” di Alexander Dumas;
- medaglia “libri sulla maternità/paternità” a “La vita fino a te” di Matteo Bussola;
- tra i libri “leggeri eppure che meritano” vincono “Dieci piccoli infami" di Selvaggia Lucarelli, "Ragione e sentimento" di Stefania Bertola e "Sorprendimi!" di Sophie Kinsella;
- la "medaglia all'ottimismo" va tutta all'atleta Bebe Vio, con "Se sembra impossibile, allora si può fare" ;
- il premio “non so in che categoria collocarlo ma vale la pena leggerlo” spetta a “Il consolatore” di Jostein Gaarder;
- per "miglior biografia/autobiografia" non ho dubbi: "Born to run" di Bruce Springsteen, veramente imperdibile per chi ama la musica;
- la medaglia all' inquietudine va invece a "La distanza tra le stelle" di Lily Brooks - Dalton
- il podio per la "rilettura che ci voleva" quest'anno va assegnata al breve e divertente romanzo "Il mistero dell'uomo barbuto. Come fu' che Babbo Natale sposò la Befana" di Andrea Vitali, ancora una volta piaciuto anche al ricciolino.
Tra i saggi e manuali, il posto d’onore a: “Mamme con la partita IVA" di Valentina Simeoni, di cui non ho ancora scritto (ma mi sono ripormessa di farlo presto).
E poi "La biologia delle credenze" di Bruce H.Lipton, ed. Macro Ed., 2007: un testo a metà tra il medico e lo spirituale che è stato una folgorazione e mi ha profondamente colpita.
Infine, bocciato senza appello, per me, "Tre volte te" di Federico Moccia.
P.S. Di molti dei libri sovra menzionati, ho parlato su questo diario virtuale in
occasione del venerdì del libro: se vi interessa, potete trovare i relativi post usando il
campo per la ricerca a lato pagina o usando le "etichette".
Quanto a voi, quali sono state le vostre migliori letture del 2018? Quali le sorpresa e quali le delusioni? Aspetto i vostri commenti, se vi va!