domenica 17 febbraio 2013

Se non è masochismo questo..

Domenica.
Sveglia alle 6.45, colazione rapida, vestizione del nano, borsa del cambio e "consegna" ai nonni.
Poi si parte.
Più di un'ora d'auto, 8 Euro di autostrada, - 4 gradi al posteggio.
Caffè, croissant, pelli, scarponi, zaino e via.
Ombra fino all'arrivo, temperatura tra i -10 e i -15.
Fatica, fatica (almeno per me!) e freddo.
Un panino veloci seduti su una panchetta di legno in mezzo alla neve, il sole che va e viene, e comunque, attenua di poco il freddo, un pò di vento (per non farsi mancare nulla).
Discesa rapida, perchè il nano aspetta e la domenica è anche per lui.
Altra ora d'auto.
A casa, si disfano gli zaini, si stendono vestiti e attrezzatura bagnata, si fa doccia e bagnetto e si gioca..

Perchè?
Per l'Alpmarito, per la linea, per passione, per il silenzio, il candore, le nuvolette del nostro respiro, per sentire i muscoli, per i pini innevati, le vette, la luce, i gesti....per vivere, in ogni modo.
Per questo.


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venerdì 15 febbraio 2013

Quattro lettere

Non ho parole d'amore profonde e originali
perchè gli amori felici son più difficili da raccontare;
non ho parole d'amore profonde e originali,
perchè dopo più di 11 anni insieme,
le ho esaurite;
non ho parole d'amore profonde e originali,
e non ha importanza,
perchè tu sei schivo e riservato
e guardi ai fatti e non alle parole;
non ho parole d'amore profonde e originali,
e non ha importanza
perchè probabilmente non le leggerai
perchè tu sei schivo e riservato e quindi rispetti i miei spazi,
anche senza chiedertelo,
non ho parole d'amore profonde e originali,
e comunque, se le leggessi, ti darebbe fastidio trovarle qui.

E quindi
non mi rimangono che quattro lettere, quelle incise sulle nostre fedi,
quelle di cui solo tu, io ed una persona speciale conosciamo il significato.

E bastano, perchè la nostra vita a volte è una parete di granito, a volte una placca di gneiss, altre una cresta di misto, altre ancora una cascata di ghiaccio, o ancora, uno strapiombo di calcare
ma noi scaliamo insieme, sempre
e solo questo conta.

mercoledì 13 febbraio 2013

ARVEDZE GIOBIA N'BOT

C'è un odore forte
aspro
pungente
nell'aria tersa del mattino.
Sole, pioggia,
fuoco, cenere,
e mille colori
si confondo nella mia mente.
Nelle orecchie
rieccheggiano ancor
le sonate dei pifferi,
suggestivo accompagnamento
di ogni Carnevale,
a lungo atteso,
a lungo desiderato
e sempre amato
e vissuto
fin nel profondo del cuor.
Ora non mi resta altro che il silenzio che ti porta via
una campana a morto.
 ARVEDZE GIOBIA N'BOT

Tanti anni fa, così scrivevo sul mio quaderno, un martedì sera, dopo la marcia funebre.
E oggi, nulla è cambiato.
La neve ha reso la giornata di lunedì molto suggestiva e un po' eroica..

Zona tiro bimbi (3-14 anni, più o meno)






 Nano muniti, abbiamo girato per le vie acciottolate e scivolose,
per vedere dal vivo se anche le altre squadre, nelle altre piazze, si stavano facendo onore...




















 Ed era così, in effetti.
Pausa per scaldare e asciugare il nano, approfittando di uno strategico balcone, per qualche scatto dall'alto..





 e di nuovo via, per le piazze...






 mentre il nano, eccitato, diceva "aance bum bum" e salutava i carri ed i cavalli con le manine, gridando:"baavo baavo!" (o qualcosa di simile!)

E ieri, in una giornata finalmente limpida ma fredda, mentre il corteo storico sfilava festante tra un giro di carri e l'altro, già pensavo, tra me e me...


Arrivederci a giovedì, all'una.

 p.s. Tutte le foto di questo post, come tutte le altre presenti sul blog, salvo diversamente indicato, sono di proprietà di Mamma Avvocato (e di chi altri, se no?). E' vietata la riproduzione, anche parziale, e la diffusione non autorizzata tramite qualunque genere di mezzo e/o supporto. Grazie.

domenica 10 febbraio 2013

TIRA MUGNAIA!!!!!!!

Dopo due notti passate più in quella stanza della casa dedicata alle riflessioni intime che a letto
e una giornata intera, per contro, trascorsa in orizzontale (e grazie all'Alpmarito che me lo ha permesso),
dopo aver ingoiato un bel mix di antidolorifici, aspirine e antistaminici, evitando solo gli antibiotici che, si sa, contro i virus nulla fanno,
oggi ero di nuovo in piedi e allora...CARNEVALE SIA!
Abbiamo iniziato da quello, di impronta romana, sotto le porte di casa..
dando la caccia al diavolo

in una mattinata limpida ma molto frizzante


per poi proseguire verso il "mio" Carnevale......al grido di.....


 TIRA MUGNAIA!!!!!!!

Siam del borghetto, 
è il nostro ghetto
tiriamo arance per divertir
per divertire e non per far male 
è carnevale 
tira che bello
tira anche tu!

Come al solito, ai primi carri ero fredda (oggi il clima era tutt'altro che mite, ma abbiamo vissuto di peggio) e un pò svogliata ma poi, come tutti gli anni, la piazza, le bandiere, le canzoni, gli incitamenti, gli amici ritrovati, l'allegria dei bambini, l'entusiasmo degli adulti, i sorrisi, la voglia di sana competizione e di divertirsi hanno prevalso e allora.....
via, sotto il carro, e...
BATTAGLIA!



e sì, 
ci sporca, ci si fa qualche livido ma...ne vale la pena!!!!





 E alla fine, si torna a casa, con il nano al seguito...c'era, c'era, in zona sicura, in mani sicure ma con la sua brava casacca, perchè il Carnevale, beh, è Carnevale





P.s. Come potete vedere, la reflex è rimasta al sicuro, sostituita da una più maneggevole ed economica compattina, perché tra tirare e fotografare, preferisco ancora tirare, e tra proteggere il nano, gli occhi o la macchina fotografica, preferisco i primi due, nell'ordine indicato.
E poi, di bravi fotografi il mondo è pieno, di arancieri appassionati, solo eporedia è piena!

sabato 9 febbraio 2013

E' la legge di Murphy

Proprio mentre ci preparavamo ad entrare nel clou del Carnevale/i (partecipiamo a due) questa sera, l'influenza gastrointestinale ha colpito.
Per ora a terra, nel vero senso della parola, sono solo io, ma non è che l'Alpmarito si senta molto in forma.
Il nano regge, invece, e ci mette a dura prova.
Ci tenevo così tanto al Carnevale...non poteva che accadere: è sfiga, niente da dire, c'è di peggio, molto peggio, ma è sfiga comunque.

venerdì 8 febbraio 2013

Venerdì del libro: “Controllo a distanza” di Andy Mc Nab



Venerdì del libro: “Controllo a distanza” di Andy Mc Nab

Libro d’azione, è solo uno della lunga serie di romanzi scritti da questo autore, di cui Andy Mc Nab è solo lo pseudonimo utilizzato per motivi di sicurezza, poichè dal 1984 al 1993 ha fatto parte del SAS - Special Air Service, il reparto d’elite dell’esercito britannico.
La storia è di quelle per persone non facilmente impressionabili però è appassionante e coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato (ricordatevi che il giorno dopo si lavora e, comunque, ci sarà/anno il/i nani a cui badare e non state sveglie tutta la notte a leggere!Avvertiti..mezzi salvati!)
Ciò che mi piace di questo romanzo, come tutti gli altri dell’autore, è lo stile asciutto (ma mai povero della narrazione) e chiaro (non sempre gli “action-thriller” sono immediatamente comprensibili per chi nulla sa di armi o spionaggio – come me – e nulla gliene importa – ma non vi annoierete comunque).
Inoltre, è tutto incredibile ma – incredibilmente - plausibile, sia nelle dinamiche di potere e protocolli governativi desccritti sia nei comportamenti e nelle reazioni dei personaggi, il tutto in uno scenario socio-politico ricostruito con accuratezza.
Io alla fine, rimango sempre meravigliata di quello che mi sembra essere un mondo parallelo di cui la gente “comune” non sa nulla e forse neppure sospetta (perchè nonostante sia una “missione” inventata, molti particolari, scenari e azioni sono assolutamente credibili e credo che tali siano).
Di romanzi “d’azione” e di spionaggio, sono piene le librerie e io stessa ne ho letti molti, negli anni, ma il protagonista dei testi di Andy McNab, Nick Stone, è diverso da tutti gli altri perchè sembra profondamente umano, lucidamente consapevole, incredibilmente intelligente, nel senso autentico del termine...perchè per certi “lavori”, ci vuole qualcuno che non esegua soltanto ordini, ma che sappia improvvisare e, soprattutto decidere autonomamente.
E lui, alla fine, prende decisioni che non ti aspetteresti dalla classica spia/agente segreto, per quello che è lo stereotipo comune.
Niente a che vedere con James Bond, Nick in fondo è uno –  molto –“sfigato”, con pochi rapporti interpersonali (niente storie d’amore nei romanzi di Mc Nab) però...io ci trovo un non so che di moooolto intrigante....e basta, non dico altro che magari mio figlio (o mia madre) in futuro leggeranno questo post!

Come al solito, io la trama non la svelo, vi tocca leggere il libro anche questa volta!!!

Questo post partecipa all'iniziativa di http://www.homemademamma.com/category/venerdi-del-libro/

Di nido e di mamme

In questo periodo, sto pensando ad una riorganizzazione della giornata lavorativa (mia) e scolastica (del nano).
Ebbene.
Ho avuto questa surreale conversazione con una delle educatrici del nido.
Io: "Se passassimo dall'orario al 60% a quello al 100%, potremo in qualche modo gestire con flessibilità l'orario di entrata e di uscita"
Lei: "Certo, potrebbe entrare fino alle 10, però può uscire solo alle 16.30 o alle 17.30, indipendentemente dall'ora di entrata"
Io: "Ah, allora no grazie, non mi pare possa servire."
Lei: "Bè, serve se qualche volta vuoi lasciarlo dormire di più o fargli le coccole o prendertela con calma al mattino o.."
Io: "Sì, va bene, ma io lo iscriverei a tempo pieno per poter lavorare, non per andare a spasso!"
Lei: "Ah, già sì certo...(sottointeso, e lo so perchè me lo aveva già detto una volta: "ma non sei una libera professionista?Puoi fare come ti pare no???)...allora potrebbe pensare ad un orario all'80%, in cui entra un pò più tardi ma rimane fino a tardi"
Io: "Sì, forse! (Entusiasta). Più tardi vuol dire che lo terreste fino alle 18.30 o almeno 18, se io lo portassi alle 9.30 (non potrei, ma magari chiedendo a qualcuno..)?"
Lei, scandalizzata: "Eh no, esce sempre alle 17.30 al massimo e poi dovresti portarlo alle 10/10.30!"
Io: "......(silenzio perplesso)
Scusa, ma a chi serve un nido dalle 9.30/10 alle 17.30 (o 16.30, se preferisco ogni tanto averlo a casa prima, a parità di prezzo, si intende)?"
Lei: "Alle casalinghe! Lo abbiamo introdotto proprio perchè lo hanno chiesto in tante, sai, per non dover uscire di casa troppo presto e avere poi tempo per sè.."
IO: "........................ma il nido costa e poi capisco perfettamente il bisogno di socializzazione dei bambini e tempo delle madri, anche casalinghe (anzi, ancora di più perchè casalinghe), ma potendo fare 5 ore con retta a metà, fargliene fare addirittura 8 fuori casa..."
Lei: "Ha ragione, sa, ma a loro costa meno, perchè non hanno reddito!"
Io: "...nano andiamo,
che è meglio."

giovedì 7 febbraio 2013

Giovedì grasso..per bambini

A quello degli adulti, questa sera, purtroppo non parteciperemo, perchè anche il nano ha le sue esigenze.
Oggi pomeriggio, però, abbiamo fatto il pieno di coriandoli, bambini e rumore, nonostante il vento gelido..visto da mamma, il Carnevale è meno spensierato..




 per chi non lo avesse capito, era zorro..senza crederci troppo però, eh?
il simbolo della festa, da oggi sul capo di tutti i bravi cittadini...

E la storia...


che al "nostro" Carnevale,
non manca di certo...



Vabbè, le foto sono penose ma con un passeggino (vuoto), un nano (in braccio, ovviamente), la folla, i cavalli e i coriandoli, maneggiare la reflex non mi viene tanto facile...

mercoledì 6 febbraio 2013

Appena posso, scappo all'estero.

Da "Italia Oggi" di martedì 5 febbraio 2013, pag. 24:
"Italiani poveri, anzi poverissimi per l'Isee. Oppure furbissimi. Il 10%, infatti, lo dichiara nullo e il 20% inferiore a 3 mila euro... l'80% (96% nel Mezzogiorno) dichira di non possedere conti correnti o libretti postali."
A ciò si aggiugano tutte le "finte madri sole", ossia quelle con un compagno che convive con loro ma che ha mantenuto al residenza in altro luogo e illegittimamente (perchè la legge in teoria non lo consente) fingono che non sia compreso nel nucleo familiare.

E mi chiedo sempre più spesso: queste persone, che magari gridano allo scandalo per gli altri evasori fiscali e il comportamento dei politici, si rendono conto di essere anch'essi evasori fiscali?
Di recare danno ai nuclei familiari onesti e alle vere donne sole con/senza figli a carico?
E quando, quando, saranno giustamente sanzionati?

E cresce la voglia di lasciare questo Paese, che tanto amo ma in cui mi riconosco sempre meno, ogni giorno che passa.