venerdì 22 maggio 2015

"La famiglia cacca" , dieci pinguini, dolci mostri e, ancora cacche !


Oggi, per il Venerdi del Libro, ho voglia di parlare di quattro libri per bambini.

Il primo, è una simpaticissima scoperta che abbiamo fatto al Salone del Libro di Torino.



C'era una volta una famiglia di...cacche ! Che però mangiavano le verdure e quindi erano molto forti, dei campioni....

Al mio ricciolino biondo è piaciuto moltissimo, anche perchè originale, maneggevole e dalla storia semplice ma carina.

Per i bimbi che hanno problemi con le verdure e con certi vocaboli!!!


Il secondo è un pop-up per imparare a contare, illustrato benissimo, con protagonisti dieci piccoli pinguini e...finale a sorpresa !!!


Lascio parlare le immagini...




Il terzo è il famosissimo "Chi me l'ha fatto in testa ?"
A me è piaciuta molto, questa talpa che si trova a investigare sulle cacce (tanto per restare in tema) e così facendo scopre che non tutti gli animali "la fanno uguale".
Divertente  ed istruttivo, anche se devo ammettere che il nano non ne è stato affatto entusiasta.




E per i più piccoli, un libro cartonato che mio figlio continua anche adesso, ogni tanto, a prendere in prestito in biblioteca o farsi leggere, segno che lo ha molto colpito.
Io lo trovo molto tenero !!!



Che ne dite ? C'è ne sono per tutti i gusti, vero ?

mercoledì 20 maggio 2015

Il veliero dipinto..ovvero come divertirsi quando fuori piove

Ormai sei mesi fa, al suo compleanno il mio ricciolino ha ricevuto un regalo che, lì, per lì, non aveva molto considerato,
all'apparenza poco interessante rispetto ad altri giochi prontamente utilizzabili, libri e magliette.
Io l'ho tenuto da parte per un pomeriggio di noia o brutto tempo e qualche giorno fa l'ho ripescato dall'armadio....


...scoprendo che è stato un ottimo regalo !!!  Ecologico, compatto (fino a che è confezionato), creativo, divertente, perfetto da fare anche in casa con mamma e papà (non a caso, lo ha scelto una mamma maestra di scuola elementare con due figli piccoli).


Un veliero, che ovviamente a casa nostra è diventato subito una nave pirata, tutto di cartone spesso, da assemblare in poche mosse ome da istruzioni sul retro del foglio di accompagnamento e dipingere con tempere o acquarelli.
Noi abbiamo scelto gli acquarelli regalatici come gesto di saluto dall'educatrice del nido, a settembre (io, madre degenere, non ritenendolo ancora pronto per queste attività e temendo disastri, li avevo nascosti !!!)

La prima volta ci siamo cimentati tutti e tre, famiglia la completo, la seconda solo io ed il nano e, in entrambe, un'ora/un'ora e mezza è volata....e non è ancora finito!!!





Il teschio è opera dell'Alpmarito

 Naturalmente prima di iniziare ho alzato il tappeto e steso per terra una tovaglia cerata, poi ho infilato al nano un grembiule plasticato per la pittura e predisposto le ciotoline con l'acqua (usando le basi delle uova di Pasqua, avete presente?)

E poi ci siamo dati all'arte....anche se è evidente che non siamo pittori nati!
Comunque, a noi il risultato è piaciuto.

Una volta asciugato, il ricciolino si è divertito a inventare storie e giocare ancora...




Nonostante alla materna usino ancora le dita per pitturare, io ho pensato di fargli usare i pennelli, pensando potesse essere utile a sviluppare la manualità, e devo dire che sono rimasta sorpresa delle sue capacità di tenere in mano il pennello e utilizzarlo.


E voi, conoscevate questo tipo di "gioco" ?
Vi piace?

Onestamenet non so neppure dove lo abbia comperato ma  lo terrò presente per eventuali feste di compleanno.

martedì 19 maggio 2015

Il vecchio castagno della Valle del Lys

Ci sono luoghi che sembrano magici.
O forse lo sono.

Luoghi in cui si respira un'aria diversa,
una sensazione di pace interiore.

Luoghi in cui senti la potenza e la grandezza della natura,
in cui ti senti parte di un tutto più grande di te,
in simbiosi, completo.

A volte questi luoghi sono più vicini di quanto credi,
solo che ancora non conosci il sentiero per arrivarci.

Domenica scorsa, grazie ad un cugino che vive nei pressi e non ha perso la memoria dei tempi,
io credo di averne trovato uno.

 La casa di un vecchio castagno, 700 anni o forse più.


 Arrivarci non è neppure stato lungo: un'oretta in un sentiero poco battuto fino ad arrivare ad un pianoro con un roccione dalla splendida vista ed una piscinetta naturale





 per poi scendere per  pietraie in equilibrio instabile, guidati dai ricordi, e arrivare a lui.


 Che se ne sta lì, un pò abbandonato dall'incuria dei forestali che non sanno neppure dov'è (ma sanno che c'è) e non se ne curano, un pò tranquillo, forse, di non essere meta del turista di massa.





Per poi scendere a valle da un altro sentiero, ritracciato e pulito da un gruppo di ragazzi/uomini che hanno aperto delle nuove vie di roccia e si curano del posto, finalmente.





E poi a bersi un buon caffè in compagnia.






 P.s. Il vecchio castagno è nella Valle di Gressoney (AO), con partenza da Gaby, loc. Crusmato  o Pont De Trenta.



lunedì 18 maggio 2015

Una giornata speciale, a respirar parole e fare nuove conoscenze

Essere una libera professionista ha molti lati negativi: non stacchi mai del tutto, una settimana consecutiva di vacanza significa una settimana senza reddito in cui rischi di perdere clienti e scadenze, hai costi fissi alti, nessun ammortizzatore e non sai mai se e quanto incasserai, gli orari sono mobili e la giusta remunerazione del lavoro è più che una chimera.

Però, con un po' di organizzazione, consente di prendere un giovedì e andarsene al Salone Internazionale del Libro di Torino, lontani dal fine settimana di calca. E questa è una bella fortuna.

Una giornata speciale, all'insegna della mia passione per la lettura ed i libri, dei miei affetti, con il mio bambino e mia madre e...di incontri emozionanti!



Il nostro "bottino"

Il viaggio in treno, sempre troppo lungo, è stato un'esperienza eccitante per mio figlio, che quando deve andare a scuola non vuole alzarsi dal letto ed invece giovedì alle 8.00 era sulla porta completamente vestito e non vedeva l'ora di partire!!! E senza minacce, ricatti, esortazioni, moine.
Foto del biondino

E dopo il treno, i coloti del soffitto della stazione di Porta Nuova e la nuova metropolitana che ci ha rapidamente e comodamente portati proprio all'ingresso del Lingotto Fiere, a dispetto del mio scetticismo.
Fuori, ad attenderci, non c'era coda (erano le undici) ma solo tante camionette blindate delal polizia e Agenti con il giubbotto antiproiettile (credo perchè, essendo giorno di inaugurazione, era atteso il Presidente) che mio figlio ha osservato con curiosità, al punto da spingere uno di essi a farlo salire sulla camionetta !!!


Poi dentro e subito nel padiglione 5, dedicato a scuole, bambini, ragazzi e fumetti.
Un paradiso per gli occhi e le manine di genitori e bambini, di tutte le età.



Il nano ha subito scelto una serie di libri per sè, dopo un iniziale disorientamento dovuto alla  possibilità di scelta, pressochè infinita.
Inutile dire che non ha voluto prendere quelli che avevo scelto io ma solo quelli di volta in volta "addocchiati" da lui...e io l'ho lasciato fare.

Terminati gli acquisti, ci siamo messi sulle scalinate esterne a mangiare i nostri panini, perchè intanto era quasi mezzogiorno e il nano aveva bisogno di correre e sgranchirsi le gambe.

Poi siamo stati negli altri padiglioni, a vedere i libri dei "grandi".
In realtà, il mio ricciolino ha trovato comunque pane pei suoi denti, scegliendo altri due libri e sfogliandone molti altri...


 ma, soprattutto, facendo incontro inattesi che lo hanno estasiato..questi in particolare !!!

Con Topo Tip

e con Superman e l'Uomo Ragno

e poi girando con tanta pazienza con noi tra gli stand espositivi e facendosi fotografare con le installazioni più simpatiche.






Quando la stanchezza ha inizato a farsi sentire, mentre a turno una di noi leggeva al ricciolino i  nuovi acquisti su una panchina, l'altra sfogliava libri da uno stand all'altro.

Alle cinque, ormai prossimi ad abbandonare il campo, stremati dagli stimoli, dalla fatica e dal caldo, ho intravisto un logo famigliare, quello dei "Dodini", iniziativa della blogger Mammaduepuntozero.




Sono entrata nello stand e, parlando, ho scoperto che avevo di fronte proprio lei, Silvia,  e suo marito.

E' stato bellissimo vedersi dal vivo, chiaccherare un pò e scoprire che nella realtà è una persona simpatica e interessante come sul blog!




La degna conclusione di una visita bellissima...





E mentre noi parlavamo un pò, il ricciolino si è dato alle fotografie, come soggetto dei Dodini e come....
fotografo in erba !!!

Ha scattato qualcosa come 50 foto, scaricando irrimediabilmente la batteria, al punto che non ho testimonianza fotografica del viaggio di ritorno.



Esempi di foto del nano (quelli meglio riusciti):



In treno, non ha mai smesso di chiaccherare e farsi leggere a rotazione tutti i libri comprati, senza interruzioni.
Siamo arrivati a casa alle 20.00 e, dopo cena e doccia, ha ricominciato a vedere i suoi acquisti,  questa volta con l'Alpmarito nel frattempo rientrato....


Dire che la giornata è stata un successo, è dire poco !

Mio figlio mi ha sopreso, in positivo, camminando per tutto il giorno senza mai lamentarsi, comportandosi bene, sopportando pazientamente il nostro girovagare negli stand, facendo un solo capriccio per un libro (ma definirlo tale è un complimento eccessivo) delle Tartarughe Ninja, dimostrando di aver ben chiari i propri gusti, chiaccherando educatamente con tutti, rivolgendo sguardi di adorazione al "vero" Topo Tip e a Superman, non allontandanandosi mai da me o dalla nonna e facendo il bimbo modello fino a sera.

Insomma, avevo immaginato il peggio, cercando di prepararmi mentalmente ad una toccata e fuga, invece è stata un'esperienza da ripetere sicuramente negli anni a venire.
Certo, non ho visitato tutti gli stand, forse nepure un terzo, e non ho assistito a conferenze ma tanto anche da sola non sarei riuscita a fare tutto e vedere mio figlio felice in mezzo alla carta stampata ed agli albi illustrati è stato bellissimo !

venerdì 15 maggio 2015

"Noi"

"Noi" di David Nicholls, Neri Pozza Editore, pag. 430, euro 18,00



Ho letto questo libro per caso.
Era sullo scaffale della biblioteca tra le novità e io avevo letto una recensione molto positiva nel corso di uno dei Venerdì del Libro di qualche tempo fa ( non so chi ne avesse parlato ma se leggi, scrivimelo nei commenti!).
Mi era sembrato un po' triste e non lo avevo cercato. Vederlo sullo scaffale, però, e' stata una tentazione forte!!
Ebbene, che dire?

Mi è piaciuto molto, davvero molto.
Tanto che ieri al Salone del Libro di Torino non ho esitato ad acquistare un altro libro dello stesso autore.
Mi ha trasmesso perfettamente le emozioni del protagonista scrivente, un padre di famiglia scienziato molto innamorato che però non riesce ad instaurare un rapporto con il figlio ed una mattina scopre anche che la moglie non ha più intenzione di vivere con lui.
Perché? Non sopporta l'idea di trascorrere la vecchiaia con lui, nel momento in cui il figlio sta per partire per l'università.
Il pover uomo, però, decide di cercare di riconquistarla, approfittando del viaggio in Europa in tre che avevano programmato da tempo, per "preparare il figlio all'ingresso nell'età adulta".
Peccato che non tutto filerà liscio, anzi proprio nulla, anche se non sarà un completo fallimento.
Il racconto di viaggio si interseca con il racconto dell'innamoramento, del fidanzamento, dei primi anni di vita matrimoniale, della nascita del figlio, sempre raccontati in prima persona.

Perché mi è piaciuto? Per il modo coinvolgente e corretto in cui è scritto (la correttezza grammaticale e logica non è scontata!!), per la storia così anomala e allo stesso tempo così comune, quasi banale, considerando il numero di matrimoni che ormai finiscono in separazione.

Perché affronta con delicatezza e profondità il tema della "sindrome del nido vuoto" e della crisi della maturità e del rapporto padre e figlio.
Perché per una volta non è l'uomo a lasciare la donna con il cuore infranto, ma viceversa.
Per la sfaccettatura del carattere dei personaggi: una donna complessa, difficile ma sincera; un figlio adolescente scontroso, ferito, incapace di empatia con il padre.
E soprattutto questo padre, questo uomo, che mi ha ispirato una tenerezza infinita, tanto da prendere le sue parti senza se e senza ma, nei confronti di figlio e moglie, nonostante l'esame di coscienza che lui stesso si fa nelle pagine del libro.

Voi lascio alcuni passi che mi hanno colpito.

Sul giorno del matrimonio: "Fu il giorno più felice della nostra vita? Probabilmente no, perché di solito i momenti felici non richiedono preparativi, non avvengono in pubblico, ne' costano tanto denaro. I momenti felici capitano da se', quando meno te l'aspetti. Però, almeno per me, quel giorno fu l'apice di molti giorni deliziosi e il preludio di molti altri a venire. Tutto era come prima, eppure c'era qualcosa di diverso,.." Pag. 241
"E mi resi conto ancora una volta che il lutto e' rimpianto per quel che hai perduto ma anche rammarico per ciò che non hai mai avuto." Pag. 290
"E dopo tanti anni di obbedienza e affidabilità, non avevo diritto anch' io a un'alzata di testa? Ma il guaio quando vuoi vivere il momento è che il momento passa in fretta. L'istinto è la spontaneità non reggono a lungo, sono incompatibili con doveri e responsabilità, debiti da pagare, promesse da mantenere." Pag. 303

Il romanzo si chiude con questa bellissima poesi, tanto triste quanto vera.
"La casa e' così triste. Resta come fu lasciata,
Adatta ai bisogni di chi per ultimo parti',
Come volesse richiamarlo. Invece, senza,
Qualcuno a cui piacere, appassisce
E non ha cuore di scordarsi il furto,

Di tornare come al suo principio, 
Tiro gioioso alla vita che vorremmo,
Caduto fuori centro. Guarda com'era: 
Osserva le foto e le posate.
la musica nel panchetto del piano. Quel vaso."
Philip Alarkin, "La casa e' così triste." Pag. 415

Insomma: consigliato, molto consigliato!
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma.

giovedì 14 maggio 2015

Qualcosa su di me!

Oggi Bravibimbi mi ha intervistato con una serie di domande mirate a cui ho avuto il piacere di rispondere, ovviamente non smentendo la mia abitudine di non essere sintetica!


Perciò, se volete saperne di più su di me, i miei desideri, i miei libri preferiti a tema maternita e sul mio blog e su cosa ne pensa l'Alpmarito, leggete qui.

E poi ditemi cosa ne pensate, mi raccomando!!