martedì 3 novembre 2015

Succede a ottobre


 N.B. "Succede a" e l'immagine di cui sopra, sono un''idea ed una creazione di Mamma Piky.


Ottobre è stato il mese delle passeggiate tra i boschi dai colori autunnali, a cercare funghi e castagne, da soli ed in compagnia di amichetti/e del ricciolino biondo e dei loro genitori, con cui si sta instaurando proprio una bella sintonia.
Ma questo l'ho già raccontato.

Ho ripreso in mano uncinetto, ferri e filo, per creare e raccogliermi al calduccio.
D'altro canto, ottobre non è stato proprio il mese della salute, quindi non ho avuto molta scelta.

Da quando ho iniziato a correre regolarmente e, soprattutto, a tenerne nota, ossia dal settembre dello scorso anno, questo ottobre è stato il mese in cui ho corso di meno.
Un pò per via dei malanni stagionali, un pò per una preoccupazione forse assurda, che ora ho accantonato.

In compenso, il ricciolino biondo ha ricominciato il corso di nuoto e io ne approfitto per nuotare una mezz'ora, una volta a settimana.
Questa, però, è una novità che merita un post a parte.

Ad ottobre ha anche riaperto la palestra di arrampicata e noi abbiamo ricominciato a frequentarla con regolarità e soddisfazione.
Tipo che passo poi una settimana con male ovunque, perchè quando ci sono tiro come una matta, in una curiosa dissociazione tra il gesto della mente e la capacità del fisico.

Ultimamente c'è stato il consueto cambio dell'ora, che io odio dal profondo del mio cuore.
E niente, sto ancora lottando per abituarmi e per non prendere la macchina e guidare verso la pianura ogni pomeriggio alle cinque, quando cala il buio e l'umore.

Dopo un anno di insistenti richieste, io ed altre mamme abbiamo finalmente ottenuto il doposcuola per il mercoledì pomeriggio, quando il nano uscirebbe alle 15.
In prova, fino a dicembre.
Neanche a dirlo, esattamente il primo mercoledì di doposcuola, il ricciolino ha scoperto un nuovo sport.
E mi ha fregato.
Così pago il doposcuola e lo uso a metà, poi corro più di prima.
In barba a tutte le mie decisioni.
Della serie: quando una mamma deve cedere.

Ultimamente ancora feste di compleanno, a cui partecipare e da organizzare.

Ed infine, ho fatto il primo passo per affrontare un problema che mi assillava e tentare una nuova strada.
E ciò mi rende stranamente molto più tranquilla.

Ecco il mio ottobre.

Ed il vostro ?







lunedì 2 novembre 2015

Feste di compleanno: una scelta non sempre facile

In questi quasi quattro anni da mamma, ho avuto l'occasione di partecipare a diverse feste di compleanno per bimbi e di organizzarne tre per il ricciolino.

Ho visto che esistono varie possibilità, ciascuna, a mio parere, con i suo pro e i suoi contro.

Nella mia (limitata) esperienza, ho apprezzato molto tutte le feste a cui abbiamo partecipato, tranne forse una, in cui comunque il ricciolino si è divertito.
Ho sempre avuto modo di chiaccherare con altri genitori, spesso veri e propri amici di lunga data, osservare con piacere le interazioni del ricciolino con gli altri bambini e passare bene il tempo.

Insomma, fino ad ora partecipare alle feste non mi è mai pesato più di tanto, anche se ovviamente bisogna organizzarsi e la sera si è stanchi.
Forse non mi è mai pesato anche perchè siamo andati solo alle feste di bambini che sono davvero amichetti del ricciolino o i cui genitori sono amici nostri.

Non abbiamo partecipato a quelle organizzate con tanta volontà da genitori di bimbi con cui però il nano non giocava, nè a feste in settimana (per problemi di lavoro) e qualche volta ci è toccato anche saltarne qualcuna a cui saremmo voluti andare, per malattie o impegni pregressi (abbiamo sempre avvisato per tempo, comunque).

Personalmente, mi piacciono molto le feste ai parchi giochi, ma solo se in parchi piccoli, in cui è facile controllare i bimbi e non si rischia che ci siano bambini "estranei" che ti guardano partecipare a festeggiamenti da cui sono esclusi.
Fino ad ora, per fortuna, non è mai successo.
 Credo che sia la soluzione ideale anche per i genitori ed i bimbi: nessun costo di affitto dello spazio, nessun bisogno di intrattenimenti vari,  libertà di giocare ed interagire, aria aperta e verde.
Ovviamente, però, è una soluzione possibile solo per chi è nato d'estate e sempre che non piova a dirotto (anche se a noi è successo ad una festa ai giardini, in cui ci siamo riparati tutti sotto una tettoia ed alla fine è stata un successo comunque).

Non disdegno neppure le feste ai gonfiabili.
Tranne una, tenutasi in una struttura grande in cui c'erano più compleanni in contemporanea, con bimbi di età molto diverse, musica ad alto volume e molta confusione (ed il ricciolino era ancora piccolo), in quelle a cui abbiamo partecipato noi l'ambiente raccolto a consentito a noi genitori di rilassarci e chiaccherare ed ai bimbi di divertirsi come matti in sicurezza.
Unico neo ? Sicuramente il costo dell'affitto per i genitori del festeggiato e, per i piccoli, la musica ad alto volume che nei dieci minuti finali pare non possa mancare e che, secondo me, danneggia l'udito.
Si tratta, però, di un difetto che non dipende dai genitori ma dai proprietari della struttura.
E, ahimè, alla maggioranza dei bimbi la musica alta sembra piacere!







Poi c'è stata la festa nella struttura dell'oratorio locale, con tantissimo verde e un lungo patio e una sala al coperto, all'occorrenza.
Anche in questo caso, so che costa la location.
La festa comunque è riuscita benissimo e la struttura ha permesso di riunire i vantaggi della festa al parco giochi con quella della feste in sale chiuse: siamo stati da soli, sempre fuori perchè era una giornata bellissima, ma se avesse piovuto ci sarebbe stato il posto all'interno.

Abbiamo anche partecipato ad una festa in agriturismo, peraltro un agriturismo molto carino (in cui prima o poi vorrei andare a cenare!), su un terrazzone con tanto di piscinetta, spettocolo di magia e una magnifica vista (e ricco buffett).
Anche in questo caso, c'è stata la possibilità di stare fuori a giocare, un'animazione molto apprezzata e il bagnetto in aggiunta.
Purtroppo, anche in questo caso, come ai giardini, è una soluzione difficilmente praticabile d'inverno e con dei costi maggiori del parco o della festa in casa.

E infine le classiche feste in casa, come quelle che si facevano quando ero bambina io.
Senza animazione, con tanti palloncini, il buffet, casalingo o no, i mobili spostati per far posto ai bimbi, i giochi del festeggiato a disposizione di tutti per stare insieme.

Semplice, più economico ma mooooolto faticoso per i genitori del festeggiato e forse anche un pò pericoloso per l'integrità della casa.
Il neo? La necessità di contenere il numero di invitati, soprattutto fino a che i bimbi sono pochi e dunque vengono accompagnati da genitori e fratellini /sorellini (il che consente ai genitori di chiaccherare e stare insieme, però aumenta la necessità di spazio).
E, appunto, pulizie grandi prima e dopo e preparazione !!
Il pro? Secondo me l'ambiente intimo e accogliente, la libertà di gioco dei bimbi, la maggiore flessibilità di organizzazione.

A me, anche questo tipo di feste, continuano a piacere. Mi sento a mio agio, come mio figlio.
Noi stessi abbiamo optato per quest'ultima soluzione per i primi tre compleanni del nano, un anno a casa nostra, due in quella dei miei genitori, con spazi più ampi.
E tutte e tre le volte, mi pare che i bimbi si siano divertiti ed i genitori siano stati bene (o almeno, lo spero!).

Quest'anno, però, il ricciolino ha enumerato una serie di amici abbastanza corposa da imporci di trovare una sistemazione alternativa, non potendo ricorrere alla casa dei miei genitori per motivi personali.
S', è il ricciolino che ha scelto chi invitare.
Non tutta la scuola, non ne vedo la necessità, ma i bimbi con cui gli piace giocare e che comuqnue frequentiamo con una certa regolarità (anche se mai quanto vorremmo noi e lui, purtroppo !)
Abbiamo calmierato il numero, sia per ragioni di spazio, sia perchè so bene che, altrimenti, alla fine i bimbi non riuscirebbero a giocare serenamente tra di loro.
Non sempre è facile fare certe scelte, ma io credo che la festa sia del ricciolino e spetti a lui scegliere e che debba abituarsi a farlo anche pensando che non si può avere sempre tutto, anche se confesso che mi piacerebbe avere tempo e risorse illimitate per invitare il mondo!


Però si tratta pur sempre di una festa di compleanno, non di una laurea, dei 18 anni o di un matrimonio, quindi credo che non si debba esagerare o strafare.
Atrimenti, come glielo insegno il senso del limite ed il piacere dello stare insieme semplice ?
E' per lo stesso motivo che, dopo aver visto sul web tante idee di compleanni a tema ed essermi preparata mentalmente a grandi preparativi, mi sono calmata un attimo, ho riflettutto e ho capito che lo avrei fatto per me, non per lui.
E sì, perchè la necessità di non sfigurare, di preparare tutto alla perfezione, credo sia più dei genitori, che dei bambini e c'è il rischio di cadere in una assurda "gara" di prestazione tra genitori o, molto più semplicemente, di rovinarsi la giornata di festa per l'ansia di fare tanto e bene.
Perchè se si ha un bambino a cui piacciono molto i giochi gonfiabili, piuttosto che gli spettacoli di magia o i giochi organizzati, penso sia bello, potendo, assecondarlo. 
Idem se ha dei personaggi preferiti di cui ama circondarsi, gli piace la musica o, che ne so, farsi truccare il viso o preferisce un prato ed un pallone.
Insmma: penso non esistano scelte "giuste" o "sbagliate", ma solo scelte adeguate ai gusti e bisogni dei nostri figli (ed alle nostre opportunità di tempo e spazioni, priorità ed esigenze, naturalmente).
 
Così mi sono chiesta se quel che avevo in mente sarebbe stato quel che desiderava lui o io.
Se fosse davvero necessario o no. Se avrebbe dato un valore aggiunto al divertimento dei bimbi o no.
E alla fine ho lasciato scegliere a lui (ovviamente, entro un ventaglio di possibilità): piatti (di carta), posate (di carte, non pervenute), tovagioli, tovaglia, decorazioni e torta.
Ha scelto tanto colore, più che personaggi dei cartoni, torte fatte in casa (poveri invitati!!!) e niente animatori, dimostrandomi che quel che conta per lui, è stare con i suo amichetti e sentirsi il festeggiato.
 
Il luogo prescelto ? La palestra di arrampicata, che ha anche uno spazio esterno con strutture tubolari ginniche e un prato, da sfruttare in caso di tempo clemente e fino a che non farà buio (sempre troppo presto, visto il cambio d'ora).

Chissà se l'idea piacerà  e se riusciremo a renderla accogliente ! 
Io incrocio le dita perchè tutti si divertano !!!

E voi, dove preferite organizzare le feste di compleanno o a quali preferite partecipare ?
Fate scegliere ai vostri bimbi o preferite guidarli di più nella scelta?
Quanto a me, ce la farò  a pulire la palestra prima e dopo in modo decente e intrattenere i piccoli invitati ed i loro genitori?




venerdì 30 ottobre 2015

"Il grande libro delle Tartarughe Ninja", Paolino "fratello di mezzo" e un tenero pesciolino Arcobaleno che non riesce a dormire!



Una delle passioni del momento del ricciolino biondo sono le Tartarughe Ninja (non a caso, ha voluto questo cappellino), già famose quando era bambina io e ora tornate di moda.

Ed infatti,  "Il Grande Libro delle Tartarughe Ninja" ,


che abbiamo trovato in biblioteca, è piuttosto datato (ed. de Agostini Ragazzi, 1990), però non ha perso nulla del suo fascino, a giudicare da come lo ha scelto con entusiasmo il mio ricciolino e dalle numerose letture serali a cui ci sta costringendo!!

Si tratta della trasposizione su carta della storia delle quattro mitiche tartarughe e del loro maestro Splinter, raccontata in modo abbastanza dettagliato.
Le pagine sono molte e la comprensione per un bimbo di quasi quattro anni non è sempre immediata, però leggendolo a puntate e spiegando qualche passaggio o termine, è assolutamente abbordabile.
Le illustrazioni sono molto vivaci e accattivanti.


***

Un altro libro  molto apprezzato dal ricciolino, sicuramente meno "commerciale", è questo:

"PAOLINO troppo grande e troppo piccolino!" 

di Brigitte Weninger e Eve Tharlet, ed. Nord - Sud



Avevamo già avuto modo di conoscere Paolino con questo bellissimo albo illustrato, molto natalizio, così non ho esitato a proporlo al ricciolino, appena addocchiato in biblioteca, e non siamo rimasti delusi.

Anche questa storia è molto dolce ed istruttiva.

Paolino è un "fratello di mezzo", troppo grande per i giochi con il papà delle sorelline piccoline, troppo piccolo per andare in montagna con il fratellone.
Grande per aiutare la sorellina a lavarsi e badare a lei, troppo piccolo per giocare senza responsabilità.

Un giorno, stufo di sentirselo ripetere, sbotta con la sua mamma e scappa a nascondersi in lacrime nel suo nascondiglio segreto. 
Pensa di essere "sbagliato" e che nessuno gli voglia bene.

La sorellina, però, ha sentito le sue riflessioni e corre a riferirle a mamma, papà e fratellini.
Tutti, allora, decidono di organizzare una festicciola casalinga a sopresa per dimostrare a Paolino che lui è il loro piccolo grande amore.
E sarà un tenero successo!!!



Una bella storia, che aiuta i genitori a riflettere su ciò che spesso si dice ai figli senza neanche pensarci troppo e dimostra ai bimbi che in famiglia c'è sempre posto per tutti.

***

E poi c'è un pesciolino multicolore con scaglie cangianti, che vive nel mare con la sua mamma e non vuole dormire.

"Sogni d'oro Arcobaleno" 

di Marcus Pfister, ed. Nord - Sud
 
Ha paura del buio, dei predatori, delle meduse...
La mamma, però, è pronta a assicurare il piccolo Arcobaleno e ricordargli che non c'è nulla che una mamma non farebbe per proteggere il suo cucciolo.
Come altri albi con un tema simile (ad esempio, "Ci pensa il tuo papà" oppure "Ti voglio bene anche se...") anche questo libro illustrato dalle tenere illustrazioni rassicura e accompagna delicatamente ad un sonno tranquillo.



Inizialmente il biondino non voleva leggerlo, temendo fosse troppo "rosa" (e sì, bisogna lottare fin da piccoli per evitare che si fissino su questi stereotipi), però dopo la prima lettura ne ha richieste molte altre e ha ammesso che era bellissimo!

Vi bastano come suggerimenti per questo venerdì del libro ?

E i vostri bimbi, cosa stanno leggendo in questo periodo?
Conoscevate già questi tre libri ? Vi piacciono ?


mercoledì 28 ottobre 2015

Uncinetto e voglia di fare felici le persone care

Le scorse settimane mi hanno regalato molti momenti di malattia o, comunque, di forma fisica alquanto zoppicante.
Così non ho corso, approfittando del tempo in più per riprendere in mano gomitoli di filo, creatività, ferri da maglia ed uncinetto.



Dopo la fascia in maglia per i ricciolini del piccolo di casa, ho creato e confezionato, per la prima volta INTERAMENTE con le mie mani (non sono ricorsa alla santa nonna neppure per la chiusura del lavoro), un cappellino per l'Alpmarito, che lo chiedeva da anni (da quando, cioè, in rapida successione,di cappellini creati con le mie manine e confezionati dalla nonna, ne ha persi due).

Ho scelto colori autunnali, che si intonassero alle passeggiate nei boschi ed alle castagne, che piacessere a lui e consentissero a me di finire anche qualche gomitolo avanzato.

Ed ecco il risultato di cotanta fatica:



Che ne dite, vi piace ?


Non paga, ho cercato su Pinterest qualche idea per un cappellino adatto al ricciolino biondo.

Ne ho trovati tantissimi, solo che mia suocera, a cui ho mostrato le foto, mi ha rubato l'idea e battuto sul tempo, con un pò di delusione mia ma tanta gioia del biondino di casa.

In effetti, il risultato è stato strepitoso !


Tartaruga ninja "Raffaello" a spasso!!



 E ora ? E' in lavorazione una striscia a punto croce, sempre a tema tartarughe ninja, per l'ennesimo bavaglino necessario alla mensa della scuola.
E sul punto croce, in casa non mi batte nessuno!


martedì 27 ottobre 2015

Boschi, castagne e piccoli grandi amici, in Valle d'Aosta

Autunno.

Tempo di passeggiate rilassanti a bassa quota (in foto, da Arnad  al Santuario di Machaby ed al Forte di Machaby restaurato)
Tempo di momenti di calore ed amicizia.


 Tempo di castagne, di foglie colorate e fuoco nel camino.


Basta aver voglia di uscire, un sms la domenica mattina per mettersi d'accordo e la voglia di stare insieme, a chiacchierare e giocare.
Non è sempre facile proporre piccole gite o incontri, soprattutto se, come noi, si naviga a vista ed il massimo della programmazione e' chiamare con un paio d'ore di anticipo.
Si ha paura di collezionare rifiuti (perché ciascuno ha i suoi impegni, non certo perché manchi la voglia), di sembrare invadenti, di dare fastidio o svegliare chi ancora dorme.
Sì, ok, forse quella di disturbare o invadere gli spazi altrui è una paura che svela il mio animo piemontese e quello valdostano dell'Alpmarito. O forse è comune, non so, ditemelo voi.

Comunque, quando l'incastro riesce, normali domeniche di mezza stagione diventano occasioni di incontro e divertimento.


Per conoscersi meglio, per cementare amicizie e coltivarle, perché, se anche frequentano scuole diverse e i bimbi sono piccoli, se tra loro c'è sintonia, basta poco perché si ritrovino.
L'amicizia non ha davvero età.


E poi i boschi in autunno,  sono un incanto per gli occhi, di cui fare scorta in previsione dell'inverno.


Senza dimenticare le deloizie per la gola!


Soprattutto se si ha la fortuna di vivere dove le castagne sono di casa e fare le caldarraste, un'arte che si tramanda generazione dopo generazione, ciascuna famiglia con le sue piccole varianti di procedimento.


Dopo "tanto" camminare, vorrai mica non mangiare in compagnia?!?
Che sia nel cortile di casa o in una trattoria ricavata in un forte mirabilmente restaurato...

e allora non importa se hai fatto colazione giusto un paio d'ore prima!



Piccoli grandi amici, intanto, giocano felici e sfogano tutta la loro inesauribile energia!

(anche scattando improbabili foto, come questa )





E voi, riuscite ad organizzare spesso ritrovi domenicali simili ? Fate le caldarroste ?
Temete anche voi di disturbare con così poco preavviso, soprattutto se chiamate genitori di amichetti di scuola di vostro figlio con cui siete entrati in confidenza da poco ?

lunedì 26 ottobre 2015

Lavoretti autunnali !

Ci siamo.
Anche il ricciolino biondo e' stato contagiato dalla "mania" di Halloween.
Si tratta di una festa che per me non ha alcun significato, poiché non è legata a tradizioni familiari o locali.
Noi piuttosto festeggiamo I Santi, se il tuor dei cimiteri, anche se seguito da passeggiate nei boschi autunnali, zuppa ad coij mangiata in famiglia e crema di zucca, può dirsi un festeggiamento.
Tuttavia, non vedo nulla di male nel concedere decorazioni arancioni e un po' "mostruose" o nell'intagliare una zucca, se la vicina può vendercela: in fondo, l'arancione e' un colore bellissimo e si sposa molto bene con l'autunno!!
Quindi, escluso "dolcetto o scherzetto", per il quale non siamo attrezzati come paese e comunque per il ricciolino e' prematuro, Una domenica ci siamo messi al lavoro..
L'alternativa, secondo il nanetto di casa, era iniziare a "preparare l'albero di Natale".. Aiuto!!!
Ed ecco le nostre due "maschere mostruose" fatte in casa.
Una è stata regalata prontamente al suo grande amico A. Perché un difetto che non ha il ricciolino biondo, e' proprio la mancanza di generosità, per fortuna.
L'altra, anima i nostri tardi pomeriggi in casa!
Questo, invece, è il frutto del lavoro di mia suocera:

Lo ha realizzato in mezz'ora, solo guardando una foto di Ponterest! Bravissima!

Il ricciolino biondo e' rimasto così colpito dall'abilita' e velocità della nonna con l'uncinetto, che le ha commissionato al volo un cappellino, per il quale siamo subito corsi a comprare la lana.
Povera nonna, non immaginava un tale entusiasmo!
L'idea era di nasconderlo nel letto per spaventare l'Alpmarito, che ha una discreto aracnofobia. Poi abbiamo optato per appenderlo al lampadario in camera da letto e...lo spavento e' riuscito (o meglio, l'Alpmarito e' stato al gioco, con grande divertimento del ricciolino biondo).


venerdì 23 ottobre 2015

"Le secrets des biblutins" e "Bulle, le petit ours brun", due bellissimi libri per bambini illustrati

Oltre al romanzo di Nick Hornby, "Funny Girl", oggi vorrei parlare anche di due libri per bambini che sono piaciuti molto sia a me che al ricciolino biondo e che ci hanno fatto compagnia come lettura della buonanotte.

Le illustrazioni, a mio parere, sono bellissime per entrambi i libri, che noi abbiamo letto in francese.
La casa editrice è  la Nord - Sud, i cui titoli per me sono una garanzia (anche se la casa editrice non ha risposto alle mie mail di richiesta di informazioni).

"Le secret des biblutines" di Ursula & Gisela Durr,  

E' la storia di un bimbo che scopre, nel magnifico castello in cui va a scuola, la vita segreta degli elfi dei sogni, che ogni notte, entrano nei lettini dei bimbi per riempire il loro sonno di meravigliose avventure e, di giorno, si nascondono tra i volumi della meravigliosa biblioteca del castello.

La storia è molto poetica, i colori vividi, le pagine ricche di sorprese, perchè si aprono e ampliano, l'atmosfera raccolta. La storia è abbastanza breve e semplice, quindi adatta anche ai piccoli.




 ***

"Bulle, le petit ours brun. Un hiver de reve" di Hans De Beer





E' autunno, le giornate si accorciano e le temperature scendono e Bulle, piccolo orso bruno, deve prepararsi al letargo, costruendosi la propria tana. Ormai è grande, sono finiti i tempi del lungo sonno con mamma e papà.
 Pero' Bulle non ha voglia di passare l'inverno tutto solo in una grotta, cosi',  quando la sua amica hirondelle, la rondinella, gli suggerisce di attraversare la foresta e andare verso Sud, per trascorrere al caldo la lunga stagione fredda, decide di mettersi in cammino.

Peccato che non sappia dove andare, di preciso, e il viaggi sia lungo. Bulle viene colto dalla prima neve ancora impreparato, nella foresta. Nessuno vuole dargli ospitalità, fino a che trova un furgoncino abbandonato abitato da tre piccoli amici, con cui, dopo un momeno di iniziale diffidenza, trascorrerà un letargo pieno di avventura, calore e divertimento !!
Insomma, un inverno da sogno!

La storia è molto dolce, come le illustrazioni, ma abbastanza lunga da essere letta in due sere e adatta a bimbi un po' piu' grandicelli, dai tre/quattro anni.

E anche con questo post, partecipo al Venerdi' del Libro !!