Sei nato a 41 settimane + 5,
praticamente la gestazione di un elefante. Gli ultimi giorni sono
stati stancanti, tra un monitoraggio infinito e l'altro. Era un mese
che non dormivo più di 5 ore per notte, per l'ansia, per il mal di
schiena.
Tu nulla, ti facevi beffe
di noi e della nostra voglia di sapere, di conoscerti, di scoprire se
eri una fagiolina o un fagiolino.
Finalmente, alle 23.30
del 7 novembre, quando mi ero appena addormentata, si sono rotte le
acque. E io che temevo di non accorgermene!!
Doccia, vestizione e via
in ospedale, come insegnato al corso preparto. Ricovero in tutta
tranquillità, in assenza di contrazioni (anche quelle preparatorie,
del resto, erano state rare e quasi inesistenti).
Ci informano che c'è
ancora tanto liquido e se non partirà da solo mi indurranno il parto
solo in serata. Il tuo papà torna a casa a riposare, io resto a
rigirarmi nel letto di un rumoroso ospedale.
Verso le sette del
mattino, la prima contrazione, non troppo forte.
Mezz'ora dopo,un'altra.
Aumentano di intensità e frequenza ma senza fretta. Chiamo il tuo
papà, che si presenta verso le 10 e vaga per il reparto maternità
per un bel momento senza trovarmi, perchè io, intanto, mi sono
rifugiata sotto la doccia da almeno un'ora, mentre qualcuno passa
ogni tanto a controllare se sto bene e portarmi asciugamani puliti.
Alle 11.30 vado in sala
monitoraggio perchè ora le contrazioni si succedono quasi senza
posa: si inziza a fare sul serio.
Dopo un pò chiedo
l'epidurale.Risposta: "E' troppo presto!"
La richiedo dopo
mezz'ora: "Oh, no, è troppo tardi, ormai è dilatata!"
Poco dopo sento che devo
spingere. Via, sala parto.
Tutto bene finchè, di
colpo, l'ostetrica si zittisce e dice all'infermiera di chiamare
subito il medico. Passa un attimo e richiama, più agitata.Ha
cambiato voce.La sento dire che non c'è più battito. Oppure lo
spiega al tuo papà o lo dice al telefono, non so. So solo che si
ferma tutto, anche le contrazioni.
Poi le mani del tuo papà
spostano la cintura per il monitoraggio, trafficano sul pancione...il
battito torna. Mi fanno un nodo stretto, il medico arriva tutto
bardato, ci guarda e se ne va. Operazione scongiurata. Per fortuna
c'è il tuo papà.
Peccato solo che io non
senta più nulla, per lo spavento. Alla fine, non so come, si
riprende e all'01.50 p.m., finalmente, nasci tu.
L'ostetrica ti porta
subito nella stanza a fianco per il ceck up: non ricordo di averti
sentito piangere, so solo che chiedo all'ostetrica: "E'
intero, ha tutto?" Lei sorride e mi rassicura.
Io sono sfinita dalla
fame e dal sonno, il tuo papà ha una faccia stravolta, tu sembri un
ranocchietto e mi accorgo di non aver chiesto se sei maschio o
femmina, me lo dice il tuo papà.Non mi capacito: sei uscito da me,
davvero?
Ci lasciano in una stanza
vuota, sul letto, tu nudo ma con il cappellino di cotone a righe
azzurre e verdi acqua, sul mio petto, con una coperta di lana
sopra.Ho freddo e sonno.
Ti guardo, tu mi guardi,
con gli occhi spalancati.
Incredulità totale.
Mi madre poi, mi dirà
che gli sono sembrata di colpo piccola e indifesa, tornata bambina.E
così mi sono sentita.
Alla fine ci
addormentiamo, mentre il tuo papà e la nonna ci vegliano a turno.
Dopo ore tranquille,
vengono a prenderti e vai con il papà a fare il bagnetto. Torni
vestito, con la tutina più piccola, quella che ti hanno regalato gli
zii, grigia e beige, ed il cappellino di cotone rosa, con scritto
"Born in 2011". L'infermiera ha insistito per
mettertene uno pulito e ti è toccato quello di riserva.
Ti presenti al mondo
così.
Mamma Avvocato
Con questo racconto (in versione "non sintetica"), partecipo alla bellissima iniziativa di Francesca, Gab e Maria Elena: Parto da qui !
Se volete partecipare anche voi, affrettatevi, avete tempo fino a domenica!!
Per chi ha difficoltà nel concepire e vuole diventare genitore? Non sprecare tempo prezioso. Inizia la tua avventura di genitorialità! Consiglio di visionare il canale canale YouTube . Buona visione
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