Ho letto questo post di Gina e questo di Lucia e mi sono piaciuti così tanto che non posso fare a meno di prendervi spunto.
Della maternità non mi piace:
1- essere identificata, almeno in certi contesti, come "la mamma di..."
2 - non conoscere i nomi dei genitori dei compagni e amichetti del ricciolino, perché tutti si presentato e sono chiamate, anche loro, "mamma di...", "papà di..."
3- dover cucinare SEMPRE due pasti al giorno, oltre alla colazione, possibilmente pure completi, anziché aprire il frigo e mangiare ciò che capita o decide di cenare con una tazza di tè e due biscotti
4 - "mi scappa la pipì" in ogni supermercato, cerimonia, negozio, viaggio o luogo pubblico e situazione inadeguata che si presenti
5- non poter restare seduta a tavola tranquilla, non dico il tempo di un pasto, ma neppure quello di una portata
6- la tovaglia sempre tirata e stropicciata, le briciole ovunque, pure nel bicchiere,l'acqua rovesciata e il ricciolino biondo che mangia SEMPRE in movimento sulla sedia, tutto scomposto
7- l'invasione di giochi in ogni più remoto angolo della casa, resistente a tutti i quotidiani tentativi di arginare il caos
8- dover lottare per far alzare il cucciolo la mattina nei giorni feriali e farlo dormire ancora un po' nei giorni festivi quando, ovviamente, e' sveglio come un grillo dalle sette
9- le discussioni per farlo lavare e andare a dormire, quasi quotidiane
10- le riunioni scolastiche, i giudizi delle altre madri
11- quando neppure mia nonna e mia madre si accorgono che mi sono tagliata (e tanto) i capelli, perché i loro occhi sono solo per mio figlio
12- gli armadi pieni di scatoloni di vestiti che non gli vanno più e "non riesci più a buttare via, nel labirinto della nostalgia", come direbbe la Pausini
13- più di tutto, la paura costante che gli accada qualche cosa di brutto, il peso di essere responsabile
sempre e comunque della sua salute, sicurezza ed educazione e il senso di colpa quasi onnipresente.
Eppure, il bilancio è sempre positivo. Perché?
Perché adoro:
- quando mi corre incontro sorridente, con gli occhi che brillano, e mi salta in braccio
- "stai benissimo così mamma!", anche quando ho indossato pantaloni da montagna e una t-shirt, manco coordinati, e sono pure spettinata
- le sue braccine calde strette intorno al collo, la sua guancia sulla mia spalla
- "mamma", "mamma", "mammamammamammaaaa", perché a volte mi scoccia un po' essere chiamata sempre ma sotto sotto mi riempie anche di felicità
- le coccole del mattino, i suoi riccioli arruffati, il corpo caldo, gli occhi stropicciati dal sonno e la voglia di stare vicino a me
- quando arriva nel lettone di notte e si fa spazio tra me ed il papà, a volte abbracciandomi forte
- l'entusiasmo che irradia e trasmette in ogni attività, la curiosità insaziabile, la capacità di essere felice sempre, con quello che ci sembra poco o niente. Il tutto in modo altamente contagioso
- "grazie mamma!"
- "ti voglio bene mamma", detti abbracciandomi, anche quando sono super sudata e puzzolente perché ho appena messo piede in casa dopo una corsa
- Osservarlo giocare, mangiare, dormire, con il sorriso sul volto, la serenità in viso e avere il privilegio di vederlo crescere e poter contribuire
- la gioia di essere lì, la prima volta che cammina, va in bicicletta senza pedali e poi con i pedali e senza rotelle, al primo tuffo, alla prima nuotata, alla prima parola, alla prima volta che mangia da solo ecc. Ecc. Ecc.
- l'amore è le attenzioni dei parenti, tutti per lui
- la consapevolezza di essere sua madre.
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