Così, dopo quelle di Toirano, in Liguria e la Grotta Gigante in provincia di Trieste, durante il nostro viaggio in Sardegna, non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di visitare le grotte di Nettuno, nel promontorio e riserva marina di Capo Caccia, a 24 km da Alghero.
Perchè andarci
Le grotte si trovano in una posizione bellissima, sotto la cima di un promontorio che si affaccia su un mare blu da sogno.
Sono le più grandi della Sardegna, con i loro 4 km di estensione.
Purtroppo, solo una parte è accessibile ai turisti, mentre il resto è appannaggio degli speleologi.
Per arrivarvi, via terra, si percorre una scalinata avvinghiata nella roccia, l'Escala del Cabirol ("la scala del capriolo"), terminata nel 1959, che da sola vale la visita.
Circa 660 scalini a picco sul mare, scavati nella roccia.
Entrarvi significa immergersi in un mondo a parte, fiabesco, tra stalagmiti e stalagtiti, tra cui l'Acquasantiera, una stalagmite monumentale alta circa due metri, e la formazione stalagmitica detta "Albero di Natale", per evidenti motivi!
E poi c'è il Lago Lamarmora, uno dei più grandi laghi salati d'Europa e la Reggia, una sala che sembra retta dalle imponenti colonne che vi si trovano....
Il Lago Lamarmora vista dalla Tribuna della Musica, il balcone che si raggiunge a fine visita |
Insomma, si resta senza fiato di fronte allo spettacolo offerto dalla natura.
Come arrivare
Noi ci siamo arrivati in auto da Sassari, seguendo la strada litoranea che passa per Fertilia, senza alcun problema per trovare le indicazioni.
Tra l'altro, la strada offre scorci panoramici bellissimi sul golfo di Porto Conte-Capo Caccia, che da soli valgono la gita!
Abbiamo posteggiato l'auto insieme a molte altre lungo la strada, gratuitamente, nei pressi del piazzale alla fine del promontorio.
La biglietteria si trova alla fine scalinata che porta alle grotte.
Bisogna armarsi di un pò di pazienza sia per fare il biglietto che per la visita, visto che è una meta molta apprezzata.
Il più grosso difetto delle grotte (l'unico!) è infatti l'affollamento, soprattutto considerando che noi ci siamo stati un giorno infrasettimanale di settembre. Non oso immaginare a luglio o agosto!
Il difetto del luogo, invece, è l'assenza di bagni pubblici.
Quelli presenti erano chiusi (e ci hanno detto che è così quasi sempre, probabilmente con il preciso intento di giovare agli incassi del bar) e quindi bisognava rivolgersi all'unico bar, ovviamente dietro consumazione.
Peccato che ci fosse la ressa e con un bambino di tre anni, quando scappa scappa!
Il risultato di questa mancanza è che a lato della strada, in ogni spiazzio si vedono fazzoletti di carta gettati dopo la toilette.
In alternativa, è possibile raggiungere le grotte via mare, con i motoscafi che offrono il servizio, in partenza dal porto di Alghero.
In questo modo si accede direttamente alla biglietteria ed all'ingresso delle grotte, evitando l'Escala del Cabirol
In realtà noi il motoscafo da Alghero lo avevamo anche preso, alcuni giorni prima, tuttavia a causa del mare grosso non è stato possibile arrivare fino alle grotte.
La navigazione, tuttavia, è stata comunque una bella esperienza!
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