Viaggiare con i bambini, per me, ha tante finalità: divertirsi, stare insieme, condividere e cooperare, rilassarsi, conoscere luoghi, animali e civiltà, imparare ad apprezzare natura e arte.
Per questo, a mio parere ogni viaggio dovrebbe comprendere sia svago che occasioni di crescita, tanto per adulti e che per piccini.
Ben vengano a tal proposito, musei, castelli, luoghi di culto, mostre.
In Friuli Venezia Giulia, si trova un luogo speciale, in cui sono stata più volte da bambina con la mia famiglia, tornata da ragazza con mio marito e infine, con i miei figli.
Speciale perchè aiuta a comprendere la storia, a ricordare che la guerra è morte, per qualunque ragione sia combattuta, anche se ci sono motivi che sembrano piu' validi di altri.
Perchè alla fine, cio' che rimane, sono padri, figli, fratelli, amici, cugini, sorelle, madri, figlie, amiche, cugine, nonni e nonne, senza piu' un futuro da vivere.
Perchè alla fine, cio' che rimane, sono padri, figli, fratelli, amici, cugini, sorelle, madri, figlie, amiche, cugine, nonni e nonne, senza piu' un futuro da vivere.
E' un luogo chiaro e luminoso, non triste in sè ma per quel che rappresenta e che invita alla saggezza, alla riflessione e, per chi crede, alla preghiera.
Il Sacrario Militare di Redipuglia (provincia di Gorizia)
Il nome Redipuglia sembra veniredallo sloveno e significherebbe "terra di mezzo", poichè "Redipuglia" si trova sul Carso, precisamente sul versante occidentale del monte Sei Busi.
E' il piu' grande sacrario militare italiano, che sorge nei luoghi in cui,
durante la Prima Guerra Mondiale, si svolsero le violentissime battaglie
lungo il fiume Isonzo.
Si tratta di un ossario, inaugurato nel settembre del 1938 dopo dieci anni di lavori, su Colle Sant'Elia, un colle poco elevato ma che all'epoca fu molto conteso
perché consentiva di dominare per un ampio raggio l'accesso ad ovest del
tavolato carsico, al posto del precedente ossario, voluto dal generale Giuseppe Paolini per ricordare il Carso e i soldati caduti durante la prima guerra mondiale.
Vi riposano, in un monumento che ricorda uno schieramento militare, ben 100.187 vittime, di cui 39.857 caduti identificati, disposti su ventidue gradoni e 60.330 caduti ignoti, in due due grandi tombe comuni ai lati della cappella somitale, con alla base la tomba del Duca d'Aosta Emanuele Filiberto,
Comandante della III Armata e ai lati le tombe dei suoi generali, raggiungibili mediante la Via Eroica.
Di fronte, dall'altro lato della strada, si erge il primo Cimitero di Guerra dell III^
Armata sul Colle Sant'Elia, ovvero una sorta di museo all'aperto noto
come Parco della Rimembranza, circondato da cipressi.
Sono visitabili anche la cappella, il piccolo museo retrostante, la Via Eroica e le trincee (il Sacrario invece, seppur visibile dall'esterno e impressionante nella sua maestosità, non è accessibile per restauri, che dovrebbero terminare ad ottobre 2019).
L'unica donna sepolta nel sacrario è Margherita Kaiser Parodi, nota anche come la crocerossina di Redipuglia, un'infermiera italiana volontaria che prestò servizio durante la prima guerra mondiale nnell'ospedale di Cividale del Friuli e morì nell'epidemia di spagnola che seguì la guerra, a soli 21 anni.
Info utili
La visita è totalmente gratuita, l'area è dotata di un ampio parcheggio libero e davanti al Sacrario si trova un bar ristorante con negozio di souvenir e i bagni pubblici.
Essendo un monumento a gradoni e, per quanto riguarda trincee e Via Eroica, a scalini sterrati, non è accessibile con il passeggino.
Info turistiche e orari di apertura su questo sito.
Nei dintorni
La splendida Trieste, con i suoi numerosi musei, anche per bambini (dai treni, agli animali), il faro della Vittoria ed il tram di Opicina, ed il mare, naturalmente!
Il candido Castello di Miramare, il fantastico Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste
E naturalmente ci sono il mare (qui, i mie dieci motivi per scegliere Grado con i bambini), Grado, l'Isola di Barbana e la Grotta Gigante di Sgonico.
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