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lunedì 10 ottobre 2016

L'autunno che vorrei...




L'autunno che vorrei 
inizierebbe ad ottobre,
non gli ultimi giorni di settembre.

L'autunno che vorrei
di giorno splenderebbe sempre il sole
e pioverebbe solo di notte,
giusto quel che serve per far crescere i funghi.

L'autunno che vorrei
vedrebbe la scuola e gli uffici aprire alle nove
e genitori e bambini nascondersi sotto le coperte
assaporando la notte un pochino di più,
cedendo al naturale rallentamento dei ritmi.

L'autunno che vorrei
non conoscerebbe le cimici e le composite,
si potrebbe stendere fuori senza temere 
la verde invasione 
e correre senza respirar allergeni.

L'autunno che vorrei
sarebbe dipinto di verde, rosso, oro e azzurro.
Senza nebbia, senza grigio.

L'autunno che vorrei
non richiederebbe nessun cambio di stagione.
I vestiti e le scarpe pesanti emigrerebbero dal fondo dell'armadio 
ai ripiani più accessibili,
da soli.
Possibilmente di notte e silenziosamente.

L'autunno che vorrei 
non sarebbe costellato di riunioni, 
scadenze e tasse.
Il denaro non scivolerebbe via 
come foglie dagli alberi.

L'autunno che vorrei
saprebbe solo di amicizia,
calore, zucche e castagne.
Mai anche di fumo, foglie marce,
umidità e solitudine.

L'autunno che vorrei
non conoscerebbe tossi, raffreddori,
pidocchi e mal di gola.
E non si discuterebbe di canottiere sì o canottiere no.

L'autunno che vorrei
i camini e le stufe si pulirebbero da soli,
i ciocchi si formerebbero e disporrebbero in ordine in cortile,
come per magia.
La fiamma si accenderebbe di rosso e giallo
al primo tentativo,
senza fumo e senza aiuti. 

L'autunno che vorrei
non riserverebbe drastici abbassamenti termici
dall'oggi al domani.
Sarebbbe un lento e progressivo calarsi 
nella realtà dell'inverno.

L'autunno che vorrei 
troveresti nei negozi
biscottini zenzero e cannella
e tisante speziate all'arancia ed alla mela,
senza bisogno di aspettare dicembre.

L'autunno che vorrei
il tepore del piumone ti resterebbe appicciato addosso
anche mentre fai colazione
e la casa non sarebbe mai gelida ed umida 
ma sempre calda e accogliente,
senza bisogno di attendere l'avvio del riscaldamento.

L'autunno che vorrei,
sarebbe tutto uno sferruzzare cappellini e sciarpe,
maglioni e scaldacollo,
e correre nei boschi,
a sentir scricchiolare le foglie 
e volare risate bambine.

L'autunno che vorrei 
qualche volta è realtà,
almeno per un giorno.



E voi, che autunno vorreste?

mercoledì 28 settembre 2016

Una giornata al parco avventura! Perchè ci è piaciuto.

E' ufficialmente iniziato l'autunno.
Le giornate, però, sono ancora abbastanza lunghe.
Gli alberi stanno cambiando colore solo ora.
Le temperature si mantengono miti ed il caldo torrido è ormai passato.

E allora?
Allora, ogni volta che si può, vale ancora la pena di stare all'aria aperta e divertirsi facendo movimento!!!

Per chi è stufo di pomeriggi al parco giochi, escursioni in montagna, giornate al mare o giri in bicicletta...
..no, non ci credo....non si può essere stufi di queste cose!

A volte, però, è bello cambiare e, pensando a qualcosa di diverso da fare nel fine settimana, mi è tornato in mente il parco avventura.

Perchè è un'attività all'aperto.Perchè ci si muove.
Perchè è immerso nel verde.
Perchè è avventuroso.
Perchè non richiede una particolare preparazione fisica.
Perchè non richiede una attrezzatura sportiva specifica (basta una tuta o comunque abbigliamento comodo e scarpe da montagna o da ginnastica con un pò di aderenza): in ogni parco è l'organizzazione a fornire tutto l'occorrente (e ad assicurare gli utenti).
Perchè ne abbiamo uno vicino a casa ("La Turna Parco Avventura", di Settimo Vittone (TO), Frazione Montestrutto), tra l'altro economica rispetto a quanto visto in giro ed situato in mezzo ad un bel boschetto di rovere.
Perchè ce ne sono molti in giro per l'Italia, grandi e piccoli.
Perchè di solito vi sono più percorsi, adatti alle diverse età ed...ai diversi gradi di "coraggio".

Soprattutto, però, perchè è avventuroso e piace tantissimo ai bambini!



Quando ci siamo stati noi, infatti, ci siamo divertiti moltissimo tutti e tre.
Per il ricciolino è stata la prima volta ed, essendo piccolo, abbiamo dovuto aiutarlo io e l'Alpmarito e non avrebbe potuto compiere il percorso da solo.
Tuttavia, con noi, non ci sono stati problemi e per è stata un'esperienza indimenticabile.



Tra ponti di tronchi, ponti di travi, reti, ponti a tre corde e discese velocissime in tyrolienne, abbiamo trascorso delle ore davvero piacevoli.


Godendoci l'esposizione al vuoto in tutta sicurezza...




..ed il panorama!




Ovviamente, ciò che ha entusiasmato di più tutti e tre (anzi due, visto che l'Alpmarito con il lavoro che fa non si lascia più tanto impressionare da queste cose), sono state le discese in tyrolienne.


 Il ricciolino avrebbe rifatto i percorsi mille volte, solo che noi ci siamo andati dopo un pomeriggio passato a scalare, quando ormai il sole stava calando, quindi ci siamo limitati a due giri. 

Nel parco avventura in cui siamo stati noi, i percorsi erano due, il verde, di 300 mt, per adulti e bambini, che dimostrino una capacità di presa al polso ad un'altezza di almeno 140 cm a braccio teso alzato, ed il blu, per bambini e adulti dai 6 anni in su, che dimostrino una capacità di presa al polso ad un'altezza di almeno 160 cm a braccio teso alzato, più lungo del verde, poichè sviluppato per 900 mt, con 17 giochi aerei .

Tra l'altro, è anche un ottimo sistema per "testare" l'interesse per l'arrampicata sportiva e/o le vie ferrate, iniziare a prendere confidenza con imbrago e moschettoni e scoprire eventuali problemi di vertigini (degli adulti, mica dei bambini!)

Negli ultimi tempi, ho visto persino dei compleanni estivi al parco avventura (per bimbi un pò più grandicelli del ricciolino) e, con pochi invitati, mi pare una bella idea, soprattutto se, come quello a cui siamo stati noi, si trova di fianco ad un grande prato con tanto di tavoli da pic-nic dove allestire la merenda e tagliare la torta, ed un parco giochi. 

P.s. Post non sponsorizzato.





giovedì 12 novembre 2015

Maglia d'autunno

Le sfumature di giallo e di arancio delle foglie, il verde dei prati e di qualche albero, il marrone delle castagne e dei ricci, il rosso delle vigne, l'arancione di zucche e cachi..e l'aria fredda della sera e del mattino.

Per godermi il sole, quando non batte caldo a mezzogiorno, posso contare su un completo cappellino e guanti, che ho realizzato io stessa e mia nonna ha cucito.

Ecco i miei guanti senza dita, per guidare più facilmente, bici e auto!

E il cappellino stile basco morbido.

Anche il tablet ha bisogno di proteggersi dal freddo (e dai graffi), così con la lana avanzata mia nonna mi ha confezionato questa originale custodia!

Che ne dite, ci intoniamo con la stagione?!?

 

martedì 3 novembre 2015

Succede a ottobre


 N.B. "Succede a" e l'immagine di cui sopra, sono un''idea ed una creazione di Mamma Piky.


Ottobre è stato il mese delle passeggiate tra i boschi dai colori autunnali, a cercare funghi e castagne, da soli ed in compagnia di amichetti/e del ricciolino biondo e dei loro genitori, con cui si sta instaurando proprio una bella sintonia.
Ma questo l'ho già raccontato.

Ho ripreso in mano uncinetto, ferri e filo, per creare e raccogliermi al calduccio.
D'altro canto, ottobre non è stato proprio il mese della salute, quindi non ho avuto molta scelta.

Da quando ho iniziato a correre regolarmente e, soprattutto, a tenerne nota, ossia dal settembre dello scorso anno, questo ottobre è stato il mese in cui ho corso di meno.
Un pò per via dei malanni stagionali, un pò per una preoccupazione forse assurda, che ora ho accantonato.

In compenso, il ricciolino biondo ha ricominciato il corso di nuoto e io ne approfitto per nuotare una mezz'ora, una volta a settimana.
Questa, però, è una novità che merita un post a parte.

Ad ottobre ha anche riaperto la palestra di arrampicata e noi abbiamo ricominciato a frequentarla con regolarità e soddisfazione.
Tipo che passo poi una settimana con male ovunque, perchè quando ci sono tiro come una matta, in una curiosa dissociazione tra il gesto della mente e la capacità del fisico.

Ultimamente c'è stato il consueto cambio dell'ora, che io odio dal profondo del mio cuore.
E niente, sto ancora lottando per abituarmi e per non prendere la macchina e guidare verso la pianura ogni pomeriggio alle cinque, quando cala il buio e l'umore.

Dopo un anno di insistenti richieste, io ed altre mamme abbiamo finalmente ottenuto il doposcuola per il mercoledì pomeriggio, quando il nano uscirebbe alle 15.
In prova, fino a dicembre.
Neanche a dirlo, esattamente il primo mercoledì di doposcuola, il ricciolino ha scoperto un nuovo sport.
E mi ha fregato.
Così pago il doposcuola e lo uso a metà, poi corro più di prima.
In barba a tutte le mie decisioni.
Della serie: quando una mamma deve cedere.

Ultimamente ancora feste di compleanno, a cui partecipare e da organizzare.

Ed infine, ho fatto il primo passo per affrontare un problema che mi assillava e tentare una nuova strada.
E ciò mi rende stranamente molto più tranquilla.

Ecco il mio ottobre.

Ed il vostro ?







martedì 27 ottobre 2015

Boschi, castagne e piccoli grandi amici, in Valle d'Aosta

Autunno.

Tempo di passeggiate rilassanti a bassa quota (in foto, da Arnad  al Santuario di Machaby ed al Forte di Machaby restaurato)
Tempo di momenti di calore ed amicizia.


 Tempo di castagne, di foglie colorate e fuoco nel camino.


Basta aver voglia di uscire, un sms la domenica mattina per mettersi d'accordo e la voglia di stare insieme, a chiacchierare e giocare.
Non è sempre facile proporre piccole gite o incontri, soprattutto se, come noi, si naviga a vista ed il massimo della programmazione e' chiamare con un paio d'ore di anticipo.
Si ha paura di collezionare rifiuti (perché ciascuno ha i suoi impegni, non certo perché manchi la voglia), di sembrare invadenti, di dare fastidio o svegliare chi ancora dorme.
Sì, ok, forse quella di disturbare o invadere gli spazi altrui è una paura che svela il mio animo piemontese e quello valdostano dell'Alpmarito. O forse è comune, non so, ditemelo voi.

Comunque, quando l'incastro riesce, normali domeniche di mezza stagione diventano occasioni di incontro e divertimento.


Per conoscersi meglio, per cementare amicizie e coltivarle, perché, se anche frequentano scuole diverse e i bimbi sono piccoli, se tra loro c'è sintonia, basta poco perché si ritrovino.
L'amicizia non ha davvero età.


E poi i boschi in autunno,  sono un incanto per gli occhi, di cui fare scorta in previsione dell'inverno.


Senza dimenticare le deloizie per la gola!


Soprattutto se si ha la fortuna di vivere dove le castagne sono di casa e fare le caldarraste, un'arte che si tramanda generazione dopo generazione, ciascuna famiglia con le sue piccole varianti di procedimento.


Dopo "tanto" camminare, vorrai mica non mangiare in compagnia?!?
Che sia nel cortile di casa o in una trattoria ricavata in un forte mirabilmente restaurato...

e allora non importa se hai fatto colazione giusto un paio d'ore prima!



Piccoli grandi amici, intanto, giocano felici e sfogano tutta la loro inesauribile energia!

(anche scattando improbabili foto, come questa )





E voi, riuscite ad organizzare spesso ritrovi domenicali simili ? Fate le caldarroste ?
Temete anche voi di disturbare con così poco preavviso, soprattutto se chiamate genitori di amichetti di scuola di vostro figlio con cui siete entrati in confidenza da poco ?

lunedì 26 ottobre 2015

Lavoretti autunnali !

Ci siamo.
Anche il ricciolino biondo e' stato contagiato dalla "mania" di Halloween.
Si tratta di una festa che per me non ha alcun significato, poiché non è legata a tradizioni familiari o locali.
Noi piuttosto festeggiamo I Santi, se il tuor dei cimiteri, anche se seguito da passeggiate nei boschi autunnali, zuppa ad coij mangiata in famiglia e crema di zucca, può dirsi un festeggiamento.
Tuttavia, non vedo nulla di male nel concedere decorazioni arancioni e un po' "mostruose" o nell'intagliare una zucca, se la vicina può vendercela: in fondo, l'arancione e' un colore bellissimo e si sposa molto bene con l'autunno!!
Quindi, escluso "dolcetto o scherzetto", per il quale non siamo attrezzati come paese e comunque per il ricciolino e' prematuro, Una domenica ci siamo messi al lavoro..
L'alternativa, secondo il nanetto di casa, era iniziare a "preparare l'albero di Natale".. Aiuto!!!
Ed ecco le nostre due "maschere mostruose" fatte in casa.
Una è stata regalata prontamente al suo grande amico A. Perché un difetto che non ha il ricciolino biondo, e' proprio la mancanza di generosità, per fortuna.
L'altra, anima i nostri tardi pomeriggi in casa!
Questo, invece, è il frutto del lavoro di mia suocera:

Lo ha realizzato in mezz'ora, solo guardando una foto di Ponterest! Bravissima!

Il ricciolino biondo e' rimasto così colpito dall'abilita' e velocità della nonna con l'uncinetto, che le ha commissionato al volo un cappellino, per il quale siamo subito corsi a comprare la lana.
Povera nonna, non immaginava un tale entusiasmo!
L'idea era di nasconderlo nel letto per spaventare l'Alpmarito, che ha una discreto aracnofobia. Poi abbiamo optato per appenderlo al lampadario in camera da letto e...lo spavento e' riuscito (o meglio, l'Alpmarito e' stato al gioco, con grande divertimento del ricciolino biondo).


martedì 20 ottobre 2015

Passeggiate autunnali in Valle d'Aosta: da Gaby a Pian dou Beyli

L'autunno porta con sè, ogni anno, l'aria fredda e la pioggia ma anche colori caldi e avvolgenti, il fuoco di una stufa, sapori rassicuranti e una rinnovata voglia di stare insieme, a casa e non solo.

E noi, cicondati dai boschi, non potevamo esimerci dal continuare le nostre passeggiate domenicali, 
come questa, in un luogo che riporta una parte della famiglia all'infanzia..


Un'oretta di salita, una mezz'ora di discesa dall'altra parte e poi il ritorno all'auto, in un giro circolare che anche con i bambini è fattibile in due ore, in luoghi poco frequentati ma su un sentiero rimesso a nuovo.
Da Yair Desout, un pugno di casa appena oltre l'abitato di Gaby, nella Valle del Lys (AO), seguendo il segnavia numero 3 fino a Pian dou Beyli...



ammirando la natura, soprattutto dal magnifico belvedere, sul dirupo protetto da una staccionata, appena prima di Pian dou Beyli, mt. 1310


scoprendo funghi di ogni forma e colore...




...per poi proseguire lungo in sentiero in discesa fino a Pont De Trenta ed al suo ponte di pietra e rientrare seguendo il marciapiede ed il sentiero a dordo strada, fino alla partenza (circa due chilometri in discesa).


Noi abbiamo avuto anche un incontro ravvicinato inaspettato !!!


D'obbligo, scendendo in auto, una sosta ai numerosi parco giochi, sempre ammirando i colori dell'autunno.

E poi, magari, gustandosi a casa un bel risotto ai funghi!!!






lunedì 24 novembre 2014

Questo autunno..di corsa, auto, zucche, colori, trattori e regali

Questo autunno la mia auto, fedele ma a dir poco anzianotta, si è guastata.
Non improvvisamente, eh, ha iniziato a fischiare e gemere, in un crescendo progressivo, per tre settimane.
Tanto mi ci è voluto per capire che: 1) era grave; 2) non passava da sè (ci spero sempre); 3) rischiavo di rimanere a piedi da un minuto all'altro.
Per portarla dal meccanico, ovviamente mentre l'Alpmarito era in trasferta, ho dovuto chiedere aiuto ai suoceri, al cognato, alla collega di studio e ad un'altra mamma, oltre che al treno regionale.
Giusto il tempo di accorgersi che l'auto, nel posto in cui vivo, è ESSENZIALE, e mi è stata restituita, riparata, anche se con un discreto costo (ma poteva essere molto peggio).
Per la cronaca: se non l'avessi portata, lo stop definitivo non sarebbe arrivato a giorni o ore, ma a minuti...avevo letteralmente sbriciolato i ferodi della frizione...il meccanico me li ha pure mostrati!!!


Questo autunno, ho fatto la mia prima gara di corsa: 12 km, più di 500 mt di dislivello positivo, giornata fredda ed uggiosa.
Non sono arrivata ultima e sono arrivata intera. Ho pure fatto i primi 11 km in meno di un'ora.
Peccato che abbia dovuto camminare l'ultimo, perchè era una rampa unica ed io ero sfatta.
La foto che mi hanno fatta (il fotografo della manifestazione), non l'ho ordinata: faccio pena!
Il nano e l'Alpmarito sono arrivati in ritardo, quando ero già arrivata, quindi non ho foto fatte da loro, nè ne ho potute scattare al pettorale o prima della partenza.
Comunque ho imparato, nell'ordine:
a) alle gare autunnali, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
b) alle gare di 12 km  in salita, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
c) nei casi a) e b) è molto probabile fare una figuraccia;
d) dove vivo io, forse a causa dell'elevata presenza di montagne e colline, chi corre regolarmente corre molto forte, anche se non sembra, quindi vedasi punto c);
e) senza amici (e io non ne ho che corrono) e senza musica, la gara in sè è un mortorio, però quando arrivi alla fine, la soddisfazione è più grande che in un semplice allenamento;
f) il pacco gara di beni mangerecci è sempre apprezzato.

Questo autunno ho comprato una zucca verde ma non sono riuscita a farci una faccetta, sia perchè sono arrivata in ritardo su Halloween, sia perchè era decisamente troppo dura.






Però era buona ed il nano si è divertito un mondo a vedere tre generazioni di donne ed il papà che faticavano con questa "palla verde e arancione".

Questo autunno, per i Santi, la mia nonnina mi ha preparato di nuovo la zuppa di cavoli.
E io di questo le sono infinitamente grata.



 Se fate i bravi e la nonna mi cede il diritto d'autore, magari vi metto pure la ricetta, un giorno di questi.

Questo autunno il nano ha fatto il giro della piazza del paese guidando un trattore, insieme allo zio.

Mentre io fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'ora del mio biondino.


E mi tornava in mente la canzone di Guccini, quella che fa: "Un vecchio e un bambino si preser per mano ...", ma nella versione dei Nomadi, 
mentre fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'oro del mio bambino.







 



Questo autunno, il nano ha ricevuto un regalo di compleanno un pò diverso dal solito, che lo ha conquistato, arricchendo la nostra casa di  altro colore, che non basta mai.



Ne ho bisogno, che siano pastello o super vivaci.





Ah, dimenticavo: questo autunno sono finalmente riuscita a mettere una sorta di menù al mio blog, come vedete dalle "linguette" in alto, sotto l'intestazione. Cosa ne dite?