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lunedì 6 ottobre 2014

Ricordando la primavera

In questi primi giorni di autunno, con  pioggia e temperature in discesa libera, con l'umore che stenta a risalire ed una sonnolenza tipica del cambio di stagione (o forse solo della ripresa della routine), sento il bisogno di ricordare la primavera, il sole che c'è stato (poco!) e che ora illumina le foglie, le temperature miti ed i colori accesi.

Come quelli di questo giardino del Piemonte....








 Quando ti soffermavi ad ammirare una tartaruga affamata...








 


 e le corse in bicicletta dei bambini...



Tra un fiore e l'altro..






















Per poi rituffarmi in questa stagione di mezzo, preludio dell'inverno che verrà, ricco di occasioni "mangerecce", feste di compleanno e, spero, amicizia.

Nel weekend appena trascorso ne abbiamo già avuto un intenso e piacevolissimo assaggio (anche se ora crolliamo di stanchezza).

Mi chiedo, però, perchè non si possa ritrovarsi e stare bene anche con chi dovrebbe esserti più vicino, quando si riesce a coltivare un rapporto, seppur senza assidua frequentazione, ma comunque piacevole  e intenso, con coloro con i quali non hai legame di sangue o li hai molto diluiti.

Perchè spesso vedi di più cugini alla lontana che i tuoi "parenti stretti" e no, secondo me non è normale.

Comunque.
Ritornerà l'estate e le tartarughe usciranno di nuovo dal letargo,
noi con loro, sempre in bicicletta.

 ,

E forse nuove amicizie sboccieranno nel freddo dell' inverno.

(I fiori fucsia, però, sono solo per te)

mercoledì 21 maggio 2014

P come...

P come passeggiate.
P come Piemonte.
P come papà, alias Alpmarito, che mi sprona a prepararmi ed uscire, che se ascoltassi la mia pigrizia da fine settimana (leggi: stanchezza), non so se lo farei ma poi di sicuro me ne pentirei.

L'arrivo, tanto atteso, della primavera, ha portato con sè la voglia di escursioni e di gite fuori porta.
Tanto in alto non si può ancora andare, perchè la neve resiste, e con il nano le gite lunghe sono, per il momento, fuori portata.
Così sfoghiamo la nostra voglia di stare all'aria aperta con passeggiate nei dintorni, qualche ripida salita e la scoperta (o ri- scoperta) di angoli del Piemonte poco conosciuti o nascosti che, invece, andrebbero valorizzati.

Perchè condividere la bellezza è un dovere morale.


  ANDRATE  (TO) - Canavese



Noi siamo saliti da Bienca ad Andrate in meno di 1 ora, in gran parte passando per il sentiero (e la mulattiera) nei boschi che costitusce uno dei tratti della mitica corsa di montagna: "Ivrea - Mombarone", tanto amata e conosciuta da eporediesi e canavesani.
L'ultimo tratto per raggiungere Andrate è sull'asfalto.
Il sentiero è indicato con frecce e segni gialli ma l'imbocco a Bienca non è facile da trovare.
Noi abbiamo sostato nell'area sportiva di Andrate, dotata di giochi per i bimbi, per riposare, mangiare un panino e far sfogare il nano.




Finalmente senza calze..(no, non sono queste le scarpe che uso per le canmminate, tranquilli!!!)

ASTI

 

Anche le cittadine hanno il loro fascino, soprattutto in una domenica (o in un sabato pomeriggio) di sole. Asti, poi, è particolarmente elegante e accogliente, anche se piccolina.

martedì 29 aprile 2014

Voglia di sole, colore e vacanze. Voglia di primavera, voglia di fiori.

Di vacanze, nonostante le festività di queste settimane, non se ne parla.
Di sole e calore, soltanto a tratti.
E allora, quando il sole brilla o, almeno, non piove, mi godo
i colori



ed i fiori del "nostro" giardino,
 tra i quali fanno capolino gli "amici blu dei nonni"...
...nascosti tra le fioriture...

 ...perchè il nano vivrebbe all'aria aperta 
ed io fotografando...



...e poi ci sono le prime grigliate, con una bella polenta di contorno, perchè non è che faccia così caldo!



 Pasquetta







e gli amici di sempre, che mettono a disposizione
casa (ops, garage) e giardino, pazienza e allegria,
per stare insieme...

se non ci fossero loro, non si starebbe così bene!






Il nano scopre altri mezzi di trasporto e nuovi amici...

e io scatto!
 ancora...
 ancora...

perchè certe meraviglie della natura, non bisogna farsele scappare!!!!

p.s. Vi piacciono?!?

venerdì 11 aprile 2014

Comunicare con i fiori...e con un romanzo!

"Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh, 359 pagine, più l'utilissimo "Dizionario dei fiori" di Victoria.

Un romanzo inaspettatamente profondo, che era stato molto pubblicizzato (nel 2011, però) e che non mi ha assolutamente deluso, anzi.
Il libro racconta la storia di Victoria, un'orfana cresciuta tra disastrose famiglie adottive e fredde comunità, spinta nel mondo senza alcun paracadute a 18 anni, senza amici, parenti, contatti ed aiuto, salvo l'amore per i fiori ed il loro significato, da sempre il suo unico modo di comunicare davvero.
Proprio grazie ai fiori Victoria troverà un lavoro, si farà un'amica e conoscerà l'amore, in tutte le sue sfaccettature, fino a che sarà costretta ad affrontare il suo passato e fare pace con i suoi sensi di colpa per crescere davvero e costruirsi un futuro che sia davvero a sua misura, ma senza fretta, un passo alla volta, come il dizionario dei fiori che, giorno dopo giorno, scatto dopo scatto, discussione dopo discussione, riuscirà a completare, dando inizio alla sua rinascita e ad una inaspettata riconciliazione.
La storia alterna passato e presente senza creare difficoltà di lettura, lasciando svelare a poco a poco, dal passato, la motivazione delle scelte della Victoria "adulta" e facendo conoscere al lettore personaggi che appaiono veri, perché complessi e sfaccettati: Elizabeth, il nipote, Renata, sua madre, l'assistente sociale e la protagonista stessa, naturalmente.
Un romanzo che tratta temi profondi, come il senso di abbandono, la rabbia che nasce dal rifiuto e dalla solitudine, la frustrazione di non riuscire ad aiutare gli altri o a ristabilire un contatto dopo anni di rancori, la difficoltà delle dinamiche affettive e familiari.
Ciò che mi ha colpito di più, però, e' forse il modo in cui l'autrice descrive l'esperienza della maternità e dell'allattamento, quell'euforia iniziale seguita dalla fatica, dal senso di soffocamento e spossatezza che nasce dal dover essere sempre a disposizione, 24 ore su 24, senza scampo da quel sentimento, insieme bellissimo e inesorabilmente impegnativo, di responsabilità e amore.
E riesce ad esprimere efficacemente ciò che molte donne provano ma non sanno o non vogliono descrivere, per vergogna, senso di colpa o inadeguatezza o, semplicemente, perché non è facile trovare le parole.
"Il suo succhiare inesorabile faceva riaffiorare la disperazione da dove si era annidata e la faceva risuonare come il leggero rimbombo dentro una conchiglia, riflesso di una realtà più grande.

La allattai per un'eternità. Quando la spostai da un seno all'altro, controllai l'orologio: era passata un'ora ed eravamo solo a metà. Si attacco' di nuovo e i miei sospiri divennero un basso lamento.....
Sapevo cosa volevo e sapevo come darglielo. sembrava facile, e forse lo era per altre madri, ma non per me. Ero stata attaccata a lei per ore, giorni, settimane e adesso avevo bisogno di qualche momento per me.....
Le misi in bocca il biberon. Doveva imparare a bere il latte artificiale. L'allattamento al seno era troppo per me. Non avrei resistito e, se volevo tenere la bambina, dovevo trovare un modo di essere madre che non fosse al di sopra delle mie possibilità."
Perché non esistono madri peggiori o migliori, ma solo madri che ci provano, fino a trovare il loro modo di essere mamme, anche attraverso la scelta estrema di un forzato distacco o quella, certo meno drammatica ma altrettanto significativa, di un biberon.
Perché come i fiori, anche i comportamenti possono essere ambivalenti, avere più di un significato.
Sullo sfondo, sempre i fiori, i loro colori, la loro bellezza, la loro magia e la forza di un linguaggio simbolico e quasi dimenticato che risveglia i sentimenti, e...la voglia di primavera!
 Torre di Santo Stefano, Ivrea (TO)

P.s. L'autrice ha davvero avuto in affidamento più di un bambino e ha figli, ovviamente. Nella mia edizione il romanzo si chiude con una sua interessante intervista.
Con questo post partecipo all'iniziativa del "Venerdì del libro" di Home Made Mamma, Www.homemademamma.com