A San Savino ad Ivrea si svolge ogni anno una importante fiera equestre, la processione del Santo Patrono e arrivano le giostre.
Ogni anno, o quasi, da quando ho ricordi, i miei genitori mi hanno sempre portato in fiera, la domenica, a vedere i cavalli e le macchine agricole, dai trattori ai tosaerba.
A mio padre piaceva alzarsi presto e girare quando ancora era fresco e c'era meno gente, mia madre ha sempre preferito un po' più tardi, verso l'ora di pranzo, in pieno svolgimento del mercato concomitante per le vie e piazze della città.
Sempre la mamma, ci portava anche alle giostre, il pomeriggio. Le scuole erano finite da un paio di settimane, la fabbrica più importante della città chiudeva e molti compagni di scuola ancora non erano partiti per le ferie. Io, poi, mi sentivo sempre grande perché il mio compleanno era passato da poco
Così, ci si poteva ritrovare e andare sugli autoscontri, la casa dei misteri, la giostrina volante e, quando sono cresciuta, il tappeto magico e lo scivolo altissimo, quello con i tappetini.
Ricordo mio fratello più piccolo, che adorava lo scivolo e ogni anno tornava a casa con uno o più pesciolini rossi "pescati" alle giostre e la gioia di quella che era una forma di divertimento rara e affatto scontata.
E poi, la sera della domenica, c'erano anche i fuochi di artificio.
Così, nel tempo, per me San Savino e' diventata una tradizione.
Hanno aggiunto la sfilata delle carrozze d'epoca il venerdì sera, molto suggestiva (o forse c'era già ma io non la ricordo da bambina), spostato cavalli, stalle e mercato da una via all'altra, cercando sempre nuove soluzioni logistiche (quando la migliore rimane quella originale), le giostre sembrano quasi insignificanti rispetto a quelle dei grandi parchi divertimento di adesso, eppure ogni anno i bimbi presenti alla fiera sono tantissimi e anche io non ho perso il gusto di andarci, soprattutto per mostrare al mio ricciolino biondo cavalli e trattori!!!
Il ricciolino biondo aveva così paura di avvicinare la mano alla bocca del cavallo che praticamente le carote le tirava e si muoveva a scatti, facendo così innervosire gli animali!
Non so quanto questa fiera durerà ancora, considerato che il modo di vita contadino tradizionale non esiste più e anche il commercio e' completamente cambiato, tanto che ogni anno i cavalli in mostra sono sempre più solo quelli dei maneggi per la pratica dell'equitazione come sport e l'animale ha perso la sua utilità pratica.
Anche io per un certo periodo ho fatto equitazione con mio fratello maggiore, poi, a causa della sua allergia e dei costi, abbiamo lasciato perdere. Non mi dispiaceva ma neppure mi entusiasmava, forse perché si stava sempre nel recinto. In compenso, però, i maneggi della zona sono bellissimi, immersi nel verde del Canavese, come quello che frequentavo io, e ho sempre amato guardare l'eleganza e la grazia possente dei cavalli.
Alcuni dicono che siano animali non molto intelligenti, però a me i loro occhi sembrano dimostrare il contrario.
Finché ci sarà, però, cercherò di godermela!
E dalle vostre parti, c'è qualcosa di simile? Vi piacciono i cavalli?