"Le luci nelle case degli altri" di Chiara Gamberale,
ed. Mondadori, Numeri Primi, 2010, pag. 392, Euro 13,00
Ho scoperto Chiara Gamberale con "Per dieci minuti", letto ormai due anni fa (ma come è possibile che siano trascorsi due anni?!?) che mi ha regalato piacevoli ore di lettura, anche per l'originalità della narrazione, come vi avevo raccontato.
Poi, leggendo qui e là molte recensioni positive di altri suoi romanzi, ho comperato questo, lasciandolo sullo scaffale fino a che non mi ha "chiamato".
Ebbene, mi è piaciuto davvero molto. Ho trovato la storia strana e originale ma appassionante, la protagonista, la piccola Mandorla, intrigante, il finale sorprendente è tutta la narrazione ben costruita e scorrevole.
Insomma, bello. Ciò che più mi è piaciuto, comunque, e' senz'altro lo stile, molto delicato ma incisivo e poi i personaggi, caratterizzato all'estremo, che rendono bene l'idea delle nevrosi e dei comportamenti umani, visti con gli occhi ingenui ma non prevenuti di una ragazzina, in grado di coglierne tutte le contraddizioni.
"Dunque" ha sospirato, "da tutte le parti ci arriva il messaggio che amare e' bello. Pensa alle favole che raccontano a voi femmine quando siete piccole. Biancaneve e la Bella Addormentata avrebbero dormito per tutta la vita, se non arrivava (mio inciso: errore che spero sia stato voluto!) il Principe Azzurri a svegliarle. E Cenerentola? Avrebbe continuato a pulire cessi. O no?"
"Si?" Che potevo dire?
"Si. O meglio:no. Cioè: si', siamo martellati dalla promessa che quanto troveremo l'amore potremo dirci davvero realizzati, ma no: non è vero. Chi l'ha deciso che imboccare i figli del Principe Azzurro per Biancaneve sia stato meglio che dormire tutta la vita, circondata però dal l'affetto desumi amici nani che, sicuramente, una volta diventata madre, e' stata troppo occupata con la casa, i pannolini e tutto il resto per poter anche solo sentire al telefono? Eh? Chi l'ha detto?" Pag. 251
"Non c'è ingiustizia più grande di voler dare con tutto te stesso il meglio di te a qualcuno, e finire proprio per questo col dargli il peggio." Pag. 262
"Viviamo tutti all'oscuro di qualcosa che ci riguarda, no? Tutti. Non possiamo sapere perché la nostra professoressa ogni tanto arrivi in classe con le occhiaie, per esempio. Oppure perché al panettiere che ci fa sempre una battuta spiritosa, in certi giorni non vada per niente di scherzare. Non sappiamo cosa fanno (la maestra e il panettiere, intendo) di domenica pomeriggio. Non sappiamo chi è passato prima di noi a un bagno pubblico che puzza da fare schifo. Perché il cane che abbiamo trovato è stato abbandonato. Chi l'ha legato a un palo, con quale criterio abbia scelto proprio quel palo: non lo sappiamo. Che cosa dicono le persone quando parlano di noi ma noi non ci siamo: nemmeno questi sappiamo. Possiamo illuderci d'immaginarlo, ma non lo sappiamo. E poi, un mondo di altre cose..... (Omissis).. Ma quello che soprattutto non sappiamo è quale, fra le persone con cui siamo abituati ad avere a che fare, sarà la prossima a morire. E allora, se perfino nonostante questo continuiamo a vivere come niente fosse, che sarà mai andare avanti senza sapere fino in fondo chi era il nostro Primo Fidanzato?" Pag. 383
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"Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola, ed. Mondolibri, 2015, pag. 313
Dopo aver letto "L'Allieva" su suggerimento di
Lucia, "
Un segreto non è per sempre" e "
Le ossa della principessa", l'altro giorno che avevo voglia di un romanzo scorrevole e divertente che mi regalasse anche un po' di suspense, in biblioteca sono andata a colpo sicuro a cercare un altro titolo della Gazzola.
Avevo in mente "Sindrome da cuore in sospeso" che ancora mi mancava, invece ho trovato questo titolo e l'ho preso in prestito al volo, poiché mi sembrava adatto alla stagione!
In effetti, e' un giallo piacevole scritto con tono ironico e leggero e mi è piaciuto quanto gli altri della serie, perché non ci sono dettagli cruenti e, anche se c'è un omicidio, non si insiste tanto sulla morte in se', bensì sui moventi ed le personalità dei vari "indagati". Sullo sfondo ci sono sempre le storie d'amore della protagonista, il medico legale Alice Allevi, in bilico tra Claudio, Arthur e un inaspettato pretendente, con una svolta finale che lascia preannunciare una decisione definitiva!
Io apprezzo molto anche le citazioni che l'autrice inserisce all'inizio di ogni capitolo.
"Il male non è mai straordinario ed è sempre umano. Divide il letto con noi e siede alla nostra tavola" di wystan Hugh Auden, pag. 146
"Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi" di Marcel Proust, pag. 272