venerdì 29 luglio 2016

Le letture del ricciolino biondo: fantastici pop up con "La casa stregata" e "Animali selvaggi"

Il ricciolino biondo ed io amiamo i libri pop-up.
Certo, sono più delicati, molto più cari e spesso lasciano più spazio alle immagini che alle storie, però sono affascinanti ed è un piacere risfogliarli anche a distanza di tempo.
In più, si prestano ad essere guardati dai bimbi da soli, quando ancora non sanno leggere, ed interessano una fascia di età più ampia degli altri libri per bambini.

Nel corso della nostra ultima visita al Salone Internazionale del Libro di Torino, ne abbiamo acquistati due davvero magnifici:

"La Casa Stregata" di Sam Tapline e Fabiano Fiorin, ed. Usborn, Euro 19,90



Un libro per lettori coraggiosi, che non hanno paura di entrare in una casa che riserva molte paurose soprese, tra famtasmi, mummie, mostri e vampiri, che sbucano dalle tante finestrelle del libro, fanno capolini da mobili e finestre tirando le varie linguette presenti nelle pagine e sembrano prendere vita con i pop-up.

Un libro che ha affascinato non solo il ricciolino, ma anche la mia nipotina di tre anni, con colori accesi, disegni accattivanti e particolari curati.



e poi

"Animali Selvaggi. Uno sguardo in 3-D ai grandi predatori"

di Claire Bampton e Nick Watton, ed. Ideeali, Euro 12,00



Un pop-up davvero realistico, con tante notizie interessanti su alcuni grandi predatori e molte curiosità da scovare anche nelle finestrelle di approfondimento da aprire, per soddisfare la curiosità dei bambini di ogni età (dai tre/quattro anni).

Per veri amanti degli animali che...non si spaventano facilmente!

Tra l'altro, vi sono altri titoli altrettanto belli, che abbiamo potuto sfogliare al Salone del Libro, ad esempio: "Aminali superveloci" e "Giganti della Natura", sulle creature più grandi della Terra, e "Foresta misteriosa".


Ecco i miei consigli di lettura per i bambini (ed i loro genitori) di questo venerdì del libro.


mercoledì 27 luglio 2016

La Valle di Cogne

Il primo fine settimana di luglio io, il ricciolino biondo, una sua amichetta ed i suoi genitori, siamo stati a Cogne, in Valle d'Aosta.

Io avevo un incarico specifico, come "inviata speciale" di Patatofriendly, il blog di viaggi con bambini di Francesca: scoprire Cogne ed una manifestazione che si teneva proprio in quel fine settimana, "Viva il Parco".

  
Il mio racconto del family hotel in cui abbiamo soggiornato, delle passeggiate con bambini (anche in bici o con passeggini) da noi personlmente "testate", della bellezza dell'ambiente (non a caso Cogne fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso), le trovate qui, con tanto di reportage fotografico, ovviamente!

Qui, invece, vi parlo della manifestazione "Viva il Parco", incentrata su cavalli, carrozze e "vita al tempo del medioevo", all'insegna della mobilità dolce e sostenbile, mostrandovi anche per immagini le emozioni che abbiamo vissuto.

Cio' di  cui non ho ancora scritto, pero', è quanto sia stata una bellissima esperienza, sia per la compagnia, visto che siamo stati bene ed il ricciolino e la sua amichetta si sono divertiti indubbiamente molto, sia perchè l'idea di raccontare per Francesca il nostro fine settimana è stato un ottimo pretesto per tempestare tutti di domande e darmi ad alcuni dei miei hobby preferiti: camminare in montagna e scattare foto con l'amata Reflex!
Infine, perchè secondo me le montagne non hanno uguali e potervi trascorrere delle giornate di vacanza è impagabile.

E allora, in questo afoso pomeriggio di fine luglio, voglio farmi cullare dai ricordi, con altre foto...



















lunedì 25 luglio 2016

La versione estiva della felicità

La felicità, d'estate, è ....

...pagaiare sul lago con il papà..


...ridendo della lentezza della mamma sull'altra canoa e lanciandosi all'arrembaggio degli altri "velieri", fingendosi pirati...



....pulire i fagiolini freschi dell'orto dell'amichetto per la mamma;
poi mangiarseli freddi, bolliti, senza condimento, come patatine


...il corso di mountain bike che tanto sognavi, fin da quando spingevi la bici di legno senza pedali con le tue gambotte ancora cicciotte..


... scoprire un ambiente sportivo con istruttori e genitori simpatici, tranquilli, senza sfrenate ambizioni e con tanta voglia di stare insieme e pedalare, farsi nuovi amici, festeggiare insieme, sentirsi parte di un gruppo pur essendo il più piccolo e "nuovo"..

L'unica bici in piedi è la sua, ovviamente!
...i giri in pedalò con mamme e nonna..


...osservare insetti e animali. E stupirsi della meravigliosa varietà del mondo vivente..


...avere un pò di paura di fronte alla meravigliosa varietà del mondo vivente...


...giocare a pallone nel prato, usando piante e fiori come "pali" della porta immaginaria,
e cercare di non colpirli mai!



 ...tuffarsi e nuotare...
...nuotare e tuffarsi...
...tuffarsi e nuotare...
... nuotare e tuffarsi... 
con "i bimbi del lago"
con l'amica di sempre
con la mamma
con il papà
con le cuginette
in una piscina o in un'altra
..purchè sia tuffarsi e nuotare...



... cene in giardino e grigliate, purchè si faccia tardi, perchè dormire è perdere tempo, 
anche se il giorno dopo è dura alzarsi dal letto...

... partecipare alla tua prima gara (non competitiva ovviamente) di muontain bike, categoria GZero, in montagna e poi mostrare con orgoglio ad amici e parenti che c'è la tua foto con il di piccoli atleti ciclisti sul giornale locale e andare a dormire con la medaglia stretta forte nel pugnetto...



...osservare il panorama dal centro del lago...




...andare al centro estivo due giorni sì e uno no, un giorno sì e due no, perchè "mamma, mi diverto, però a casa con te o i nonni sto meglio!" 
Con la complicità dei suddetti nonni, ça va sans dire...

..divorare gelati al biscotto e ghiaccioli alla fragola, che poi se invece è amarena fa lo stesso...



...rotolarsi nel prato di verde vestiti, ridendo e ridendo...


...alzarsi alle nove, fare colazione guardando i cartoni e poi vestirsi velocemente per uscire a giocare. Fuori, sempre fuori, anche quando piove, perchè tanto, come dice il tuo papà: "Non siam mica fatti di zucchero!"

#Top5Summer: la musica dell'estate 2016

Qualche giorno fa Elisabetta ha pubblicato la sua too5summer, la sua personale colonna sonora per l'estate 2016, invitando chi volesse a fare lo stesso.



Ebbene, io ed il ricciolino biondo abbiamo raccolto la sfida e, dopo aver ascoltato la radio e guardato innumerevoli video (ballando come dei matti in salotto!), ecco le cinque (anzi sette più una fuori classifica) canzoni che secondo noi ricorderemo di questa estate!
O almeno, le ricorderò io per lui.

 In cima alla nostra classifica si piazzano, primi a pari merito 

n. 1 Alvaro Soler con "Sofia"


e

n. 1 J-Ax e Fedez con "Vorrei ma non posto"


"Sofia" è la mia prima scelta (seconda per il ricciolino), perchè ha un ritmo che cattura, i ballerini sono bravissimi, Cuba rimanda subito a caldo, estate e voglia di muoversi, il ritornello mi ha conquistata fin dal primo ascolto ed il cantante, che non conoscevo, con quella sua faccia pulita mi sa tanto di bravo ragazzo.
E poi è una canzone d'amore! Guardare mio figlio cimentarsi nella street dance imitando i ballerini del video è uno spasso, ve lo assicuro.

"Vorrei ma non posto" è la prima scelta del nano, che ha imparato subito le parole del ritornello e parte del resto del testo e si scatena appena la sente. Lui non coglie quel senso di tristezza per l'immagine desolante, eppur veritiera, della società attuale che ne emerge e che a me invece mette un pò i brividi. Comunque non c'è dubbio che sia un  tormentone! Il video, però, non è piaciuto a nessuno dei due !

n. 2   Katy Perry con "Rise"


  
che è stato scelto come inno per le Olimpiadi di Rio 2016 e si accompagna ad un video che secondo me è spettacolare e parla di integrazione, di sacrifici, di determinazione più forte della paura, di amore e voglia di vincere, i propri limiti prima ancora che le medaglie.
Insomma, mai come ora ne abbiamo bisogno.

n. 3 i Coldplay con "Up&Up" 

Sono poche le canzoni dei Coldplay che non mi piacciono, pur non essendo i miei cantanti preferiti. Questa, poi, mi è entrata in testa subito ed il video, surreale e fantastico, è piaciuto moltissimo ad entrambi. Infine, la voce del cantante per me è sempre bella!

n. 4 Enrique Iglesias con "Duele El Corazon"


Il suo ritmo latino, come per "Sofia", mi fa immediatamente pensare all'estate, al ballo ed al caldo. E poi anche questa è una canzone di amore e a me piacciono, come canzoni estive, non c'è che dire. Infine, non si può negare che Enrique Iglesias sia un bell'uomo, no?

  A pari merito, perchè la prima piace a me e la seconda al ricciolino biondo

n. 5 Jennifer Lopez, con "Ain't Your Mama" 

ed il suo video spettacolare.
Una canzone contro la trappola dei ruoli femminili ed il maschilismo.


e

n. 5  Sia "Cheap Thrills"



Questa canzone a me non fa impazzire ma non posso negare che l'ho già ascoltata così tante volte questa estate da averci preso gusto e quindi, ormai per me è uno dei tormentoni dell'estate, anche perchè pure il ricciolino la riconosce subito alla radio!

Infine, se non nei primi 6/7 , mi piace molto anche:

"Wherever I Go" dei OneRepubblic 

(di cui merita anche il video)



E ora, quali sono i vostri

#top5summer ?

Vi piacciono le mie scelte?

Se vi va di farli ascoltare, partecipate anche voi al gioco di Elisabetta.

domenica 24 luglio 2016

Dal blog di Scintille di gioia: Il significato di essere mamma"

Silvia, del blog "Scintille di gioia" mi ha posto alcune interessanti domande sulla maternità, queste:

"cos'è per te la maternità o, se sei un padre, la paternità?

Come vivi la tua genitorialità?

Come è nata la tua scelta di mettere al mondo dei figli?

Cos'ha comportato per te fare questa scelta?"

Curiosi di sapere le mie risposte? Considerate che ho impiegato più di due mesi ad elaborarle!

Le trovate qui!

Se vi va di partecipare, inviate una e-mail a Silvia!

venerdì 22 luglio 2016

Le letture di Mamma Avvocato: C.Gamberale e A.Gazzola

"Le luci nelle case degli altri" di Chiara Gamberale,
ed. Mondadori, Numeri Primi, 2010, pag. 392, Euro 13,00
Ho scoperto Chiara Gamberale con "Per dieci minuti", letto ormai due anni fa (ma come è possibile che siano trascorsi due anni?!?) che mi ha regalato piacevoli ore di lettura, anche per l'originalità della narrazione, come vi avevo raccontato.
Poi, leggendo qui e là molte recensioni positive di altri suoi romanzi, ho comperato questo, lasciandolo sullo scaffale fino a che non mi ha "chiamato".
Ebbene, mi è piaciuto davvero molto. Ho trovato la storia strana e originale ma appassionante, la protagonista, la piccola Mandorla, intrigante, il finale sorprendente è tutta la narrazione ben costruita e scorrevole.
Insomma, bello. Ciò che più mi è piaciuto, comunque, e' senz'altro lo stile, molto delicato ma incisivo e poi i personaggi, caratterizzato all'estremo, che rendono bene l'idea delle nevrosi e dei comportamenti umani, visti con gli occhi ingenui ma non prevenuti di una ragazzina, in grado di coglierne tutte le contraddizioni.
"Dunque" ha sospirato, "da tutte le parti ci arriva il messaggio che amare e' bello. Pensa alle favole che raccontano a voi femmine quando siete piccole. Biancaneve e la Bella Addormentata avrebbero dormito per tutta la vita, se non arrivava (mio inciso: errore che spero sia stato voluto!) il Principe Azzurri a svegliarle. E Cenerentola? Avrebbe continuato a pulire cessi. O no?"
"Si?" Che potevo dire?
"Si. O meglio:no. Cioè: si', siamo martellati dalla promessa che quanto troveremo l'amore potremo dirci davvero realizzati, ma no: non è vero. Chi l'ha deciso che imboccare i figli del Principe Azzurro per Biancaneve sia stato meglio che dormire tutta la vita, circondata però dal l'affetto desumi amici nani che, sicuramente, una volta diventata madre, e' stata troppo occupata con la casa, i pannolini e tutto il resto per poter anche solo sentire al telefono? Eh? Chi l'ha detto?" Pag. 251
"Non c'è ingiustizia più grande di voler dare con tutto te stesso il meglio di te a qualcuno, e finire proprio per questo col dargli il peggio." Pag. 262
"Viviamo tutti all'oscuro di qualcosa che ci riguarda, no? Tutti. Non possiamo sapere perché la nostra professoressa ogni tanto arrivi in classe con le occhiaie, per esempio. Oppure perché al panettiere che ci fa sempre una battuta spiritosa, in certi giorni non vada per niente di scherzare. Non sappiamo cosa fanno (la maestra e il panettiere, intendo) di domenica pomeriggio. Non sappiamo chi è passato prima di noi a un bagno pubblico che puzza da fare schifo. Perché il cane che abbiamo trovato è stato abbandonato. Chi l'ha legato a un palo, con quale criterio abbia scelto proprio quel palo: non lo sappiamo. Che cosa dicono le persone quando parlano di noi ma noi non ci siamo: nemmeno questi sappiamo. Possiamo illuderci d'immaginarlo, ma non lo sappiamo. E poi, un mondo di altre cose..... (Omissis).. Ma quello che soprattutto non sappiamo è quale, fra le persone con cui siamo abituati ad avere a che fare, sarà la prossima a morire. E allora, se perfino nonostante questo continuiamo a vivere come niente fosse, che sarà mai andare avanti senza sapere fino in fondo chi era il nostro Primo Fidanzato?" Pag. 383
***
"Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola, ed. Mondolibri, 2015, pag. 313
Dopo aver letto "L'Allieva" su suggerimento di Lucia, "Un segreto non è per sempre" e "Le ossa della principessa", l'altro giorno che avevo voglia di un romanzo scorrevole e divertente che mi regalasse anche un po' di suspense, in biblioteca sono andata a colpo sicuro a cercare un altro titolo della Gazzola.
Avevo in mente "Sindrome da cuore in sospeso" che ancora mi mancava, invece ho trovato questo titolo e l'ho preso in prestito al volo, poiché mi sembrava adatto alla stagione!
In effetti, e' un giallo piacevole scritto con tono ironico e leggero e mi è piaciuto quanto gli altri della serie, perché non ci sono dettagli cruenti e, anche se c'è un omicidio, non si insiste tanto sulla morte in se', bensì sui moventi ed le personalità dei vari "indagati". Sullo sfondo ci sono sempre le storie d'amore della protagonista, il medico legale Alice Allevi, in bilico tra Claudio, Arthur e un inaspettato pretendente, con una svolta finale che lascia preannunciare una decisione definitiva!
Io apprezzo molto anche le citazioni che l'autrice inserisce all'inizio di ogni capitolo.
"Il male non è mai straordinario ed è sempre umano. Divide il letto con noi e siede alla nostra tavola" di wystan Hugh Auden, pag. 146
"Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi" di Marcel Proust, pag. 272
Ecco quindi i miei due consigli per questo venerdì del libro.