"Funny Girl" di Nick Hornby,
editrice Guanda, novembre 2014, pag. 373, Euro 18,50
Nick Hornby, autore tra gli altri di "Un ragazzo", "Non buttiamoci giù" e "Tutti mi danno del bastardo" , è uno scrittore che amo molto e che solo in un caso, fino ad ora, mi ha deluso.
Il suo stile, molto ironico e con tanti riferimenti a film, libri, personaggi e musicisti di ogni epoca (a seconda dell'ambientazione dei romanzi), secondo me è particolare e deve piacere ma, se piace, in genere cattura.
Il suo ultimo romanzo è la storia di Barbara, ragazza di provincia di un paesino del Nord dell'Inghilterra degli anni '60, che ha un sogno:
"Barbara sapeva di non voler diventare reginetta per un giorno, e nemmeno per un anno. Non voleva diventare reginetta e basta. Voleva solo andare in televisione e far ridere la gente."
Per questo, ascolta rapita i programmi radiofonici e televisivi dei comici inglesi, in compagnia del padre, un quarantenne sovrappeso rimasto solo dopo che la moglie se ne è andata con un altro uomo, abbandonando figlia e marito in cerca di una vita "meno mediocre".
Partecipa al concorso di bellezza del suo paese, ottenendo la corona di Miss Blackpool, ma poi, forte delle sue convizioni, rinuncia al "titolo" e parte per Londra, disposta a tutto pur di inseguire il suo sogno.
Quasi per caso, Barbara, che nel frattempo ha cambiato il suo nome per esigenze artistiche in "Sophie" e lavora in un centro commerciale, partecipa ad un provino per uno scheck comico della BBC e, contrariamente ad ogni pronostico dell'agente appositamente ingaggiato, che vorrebbe far di lei l'ennesima suobrette (e cosa sarebbe mai, una "soubrette", si interroga l'ingenua Barbara), viene scelta all'istante dagli autori, Bill e Tony, dall'attore protagonista Clive e dal regista, Dennis.
Lo spettacolo ha un tale successo di pubblico televisivo che diventa presto una serie di grande successo, tagliata su misura per Barbara: "Barbara (e Jim)".
Il successo travolgente e la vita da attrice, però non sono semplici come si aspettava Barbara, poichè la concorrenza è spietata, l'Inghilterra sta assistendo ad una rivoluzione di usi e costumi, gli autori hanno le loro ambizioni ed i loro problemi sentimentali, gli attori maschi non esitano a saltare da un letto all'altro e lei inizia a temere il decadimento fisico e l'evoluzione della sua carriera.
Non racconto di più, per non rovinare la lettura, però in questo romanzo c'è tutto: divertimento, analisi sociale, amore (anche dal punto di vista di un omosessuale), ambiente televisivo, differenze sociali e geografiche nord - sud (che evidentemente non sono un problema solo italiano o francese), pregiudizi, problemi famigliari ecc.
Soprattutto, io vi ho visto una critica sagace della società dell'intrattenimento, del cambiamento dei costumi e dell'ambiente televisivo, condita da una buona dose di nostalgia e da riflessioni intelligenti.
Non è una lettura impegnata, certo, ma un bel romanzo, che consiglio.
Con questo post partecipo al consueto appuntamento del Venerdì del libro.
Non finisce qui, pero', perchè consiglio anche due bellissimi albi illustrati per bimbi di tre - quattro anni, in francese !!!
Non finisce qui, pero', perchè consiglio anche due bellissimi albi illustrati per bimbi di tre - quattro anni, in francese !!!
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