Visualizzazioni totali
lunedì 23 gennaio 2017
Il magico potere del riordino: il mio parere non proprio positivo
martedì 17 gennaio 2017
In questi giorni di freddo e neve
La neve ha sempre avuto un effetto calmante su di me.
Certo, non è comoda quando è sulle strade, però per il resto io la amo.
E' come se il mondo diventasse più soffuso e lento.
Quella luminosità anomala, i rumori ovattati, che percepisci subito al risveglio, che ti fanno capire ancor prima di alzare le palpebre, che sta nevicando o lo ha già fatto.
E poi lui, il ricciolino.
I suoi occhietti ancora stropicciati dal sonno, pieni di entusiasmo e stupore, alla vista della neve in cortile.
La sua voglia di vestirsi in fretta, in fretta, per scendere in giardino a giocare, per andare a scuola "calpestando la neve".
Il suo sbirciare estasiato e impaziente dalla finestra, all'asilo, aspettando di poter uscire nella neve.
Che sia un velo o venti centimetri o un metro, poco importa. C'è e con lei il suo sorriso e le sue risate felici.
Anche se fuoi è già buio, anche se fa freddo.
Osservarlo spalare la neve dal vialetto ridendo, con i nonni.
Guardarlo gettarsi di schiena e fare l'angelo nei mucchi di neve fresca con le cuginette, in montagna.
Camminare rompendo il ghiaccio, con i suoi amati scarponcini, la sua manina stretta alla mia per non scivolare..
...la sua speranza che resti, che ne venga ancora.
Per così poco, per così tanto.
E mentre guido e guardo il termometro dell'autovettura scendere, -7, -8, -12, -15, la memoria corre al mio viaggio di nozze, a dicembre, in Norvegia e Svezia.
A quel gelo, ai paesi ammantati di bianco e cristalli, al nostro stupore di fronte alla loro organizzazione perfetta, migliore ancora della nostra, che comunque siamo lontani anni luce dalle notizie del tg su scuole chiuse, collegamenti bloccati, gente che si lamenta (D'altro canto, è la storia dell'Italia, che sputa statistiche sul divario di reddito Nord - Sud ma non considera mai il differente costo della vita e queste che loro chiamano "emergenze").
Ho pensato, di nuovo, a quanto è straordinario l'essere umano, capace di adattarsi e modellare il suo vivere a temperature rigidissime così come al caldo soffocante.
Mi sono sentita grata, in questi giorni di freddo, anche per questo.
Perchè tutto prosegue nonostante il gelo, perchè abbiamo un tetto sopra la testa, una casa anzichè un container e il fuoco nel camino o nei termosifoni. E questo fa la differenza.
Perchè possiamo commentare il freddo e lamentarci un pò, ma sostanzialmente affrontare attrezzati la lotta con gli elementi.
E giocare e divertirci, nel frattempo.
p.s. Poi lo so che fra un paio di giorni il freddo mi avrà già stufato e sbufferò perchè la primavera è ormai lontana. Intanto, però, rabbrividisco in pace.
mercoledì 11 gennaio 2017
Il 2016 ed i libri
Spulciando i miei appuntamenti con il venerdì del libro, ne ho rintracciati 42, a cui devo però aggiungerne qualcun altro di cui non ho parlato sul blog, o perchè ancora non era il momento giusto, o perchè non mi avevano colpito per nulla, in positivo o in negativo o perchè, semplicemente, li ho dimenticati.
Forse dovrei tenere un elenco ed iniziare proprio dal 2017!
Intanto, però, vi posso dire quali mi sono rimasti nel cuore:
- tra i thriller e gialli, AndyMcNab con "Punto di contatto" e Lilin con "Spy story love story";
- tra i romanzi rosa, "La verità, vi spiego, sull'amore" ;
- i libri dedicati allo sport, "La fatica non esiste" di Nico Valsesia
- tra i romanzi che non rientrano nelle categorie precedenti, sicuramente "Lezioni di volo per principianti" e "La regola dell'equilibrio", oltre alla trilogia di Elena Ferrante, iniziata con titubanza nel 2015 con "L'amica geniale" e terminata nel 2016 con soddisfazione, seguita a ruota da "Terre Selvagge" di Sebastiano Vassalli;
- tra i saggi, sicuramente "Maternità. Il tempo delle nuove mamme" e "Blog generation".
Insomma, un bel bottino di letture!
E voi, quanti libri avete letto nel 2016? E soprattutto, ne avete letti quanti avreste voluto o più del sperato o meno? E quali ritenete valga la pena di ricordare?
martedì 22 novembre 2016
Open space: prima e dopo un figlio
Perchè?
Perchè ci vivo.
Con un figlio.
In origine erano cucina, corridoio, camera da letto e salottino, senza porte, aperti.
La scelta nasceva dalla volontà di mantenere il bell'impatto estetico del tetto in legno (eh sì, open space in mansarda!), non sacrificare spazi già ridotti con l'ingombro dei muri e, in ultimo ma non per importanza, non litigare con i padroni di casa, restii al cambiamento.
Poi si è aggiunto un salotto/ingresso, per fortuna separato dal resto della casa da una porta.
Ovviamente a vetri. Non vorrai mica che si faccia un passo avanti decisivo, vero?!?
Comunque noi eravamo in due e ci stavamo bene.
Poi è arrivato il ricciolino e ciò che sembra un vantaggio, è diventato un difetto!
Sempre a portata di vista, sempre insieme.
Romantico ed accogliente, come un nido.
- Nessuna barriera, a parte la porta del bagno.
Il profumo della moka, l'odore invitante della pasta alla carbonara sul fuoco,
L'unico problema si creava quando era necessario, per qualche motivo, isolare la gatta (perchè bagnata, perchè malata, perchè ancora non usava la lettiera ecc.): eravamo costretti a confinarla in bagno, con l'ovvia conseguenza dei suoi miagoli disperati!
Quasi sempre romantico.
mercoledì 16 novembre 2016
Sola
Foto del grande Elliott Erwitt, tratta da web, GREAT BRITAIN. 1966. Brighton, England |
lunedì 31 ottobre 2016
#Scintille di gioia (nonché "bignami" degli ultimi tempi) n. 5
La settimana appena trascorsa è stata ricca di impegni, pregna di stress e piena di lavoro ma anche di tanti piccoli momenti di soddisfazione e gioia.
Foto Di |
Per ricordarli, oggi partecipo all'iniziativa "scintille di gioia" di Silvia.
Ecco le mie scintille:
1. Soddisfazioni sportive. Domenica scorsa ho partecipato ad una gara di corsa di quasi novembre chilometri per beneficienza. Nonostante fossi molto raffreddata, sono riuscita a correre con un tempo molto migliore al mio solito per i primi sei chilometri e, nonostante gli ultimi due, anche a causa di una salita e dell'allegria, abbia dovuto rallentare, sono stata molto soddisfatta di avercela fatta. E poi ho corso con mio padre a fianco per gran parte della gara (era lui a "tirarmi") e condividere una passione con lui mi ha fatto bene.
In palestra di roccia, tra lo scorso venerdì equello appena trascorso, ho chiuso i miei primi boulder verdi della stagione. Probabilmente solo chi arrampica può comprendere ma vi assicuro che vedere che l'impegno costante, seppur limitato ad una volta alla settimana, da i sui frutti, regala una gioia intensa. In più, condivido questi appuntamenti in palestra con l'Alpmarito, il ricciolino biondo, che intanto arrampica a e gioca spensierato, e degli amici. È questo è il massimo
Sempre sul fronte sportivo, i miei tempi nella corsa finalmente migliorano, anche aggiungendo ogni tanto qualche chilometro. Ed è una bella sensazione.
E poi abbiamo pedalato, tutti e tre insieme, in mezzo ai prati e le sterrate, tra le foglie tinte di giallo ed arancione ed i ricci e l'umidità della terra d'autunno, con il sole caldo ad indorare il paesaggio.
2. Gioie materne. Abbiamo riesumato dalla cantina della nonna uno scatolone di Lego "da grandi" appartenuto a me ed ai miei fratelli e io ed il ricciolino biondo abbiamo passato delle ore intense nel ricostruire tante piccole creazioni "vintage". Un ritorno all'infanzia, tra i ricordi, ed un momento di gioco divertente con il mio bambino che mi piace tantissimo (anche perché mi permette di evitare per un po' gli scontri con le macchinine e le battaglie tra supereroi!)
3. Piaceri culinari. E' stata una settimana all'insegna del buon cibo e del buon vino. Il che non va tanto bene. Considerando che la linea influisce un po' sulle prestazioni di cui al punto 1 però, ogni tanto, va bene così!
Abbiamo mangiato dei buonissimi pizzoccheri con cavolo e patate al forno da una coppia di amici, innaffiandolo con vino e chiacchiere, ho cucinato e gustato le prime vellutate di zucca della stagione con il ricciolino biondo e sperimentato una vellutata di cavolfiore e patate che ci è piaciuta moltissimo e che rifaremo presto.
Abbiamo partecipato ad un'altra festa di compleanno di un amichetti del ricciolino, tra patatine e piacevoli chiacchiere, ed avuto amici a cena per una bella polenta (con vino e spazzatino, ovviamente).
Insomma, bagordi.
E poi, soprattutto, ho festeggiato il giorno dei morti (seppur in anticipo, visto che oggi è domani io e l'Alpmarito abbiamo anche da lavorare e lui sarà via) in famiglia, con la fantastica e tradizionale zuppa di cavoli di mia nonna!
Un gusto che non si può descrivere!
Ah, quasi dimenticavo: l'Alpmarito è stato con noi un intero fine settimana! Evento che non si verificava più dalle vacanze estive e dunque degno di nota.
E voi? Avete vissuto Scintille di Gioia?
Se volete partecipare, le regole, tratte dal blog di Silvia, sono queste:
Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;
2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;
3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!
giovedì 20 ottobre 2016
Idee regalo (per sè o per gli altri) a punto croce, parte seconda
Vi avevo avvisato che non mi mancano le idee, vero?
Ecco allora altri spunti per piccoli ma preziosi doni...ovviamente anche da fare a se stessi o alla propria casetta, se preferite!
I copri barattoli, per le marmellate, per il miele ma anche, perchè no, per il caffè, il sale, le caramelle ecc.. se possibile da donare insieme al vasetto, meglio se con miele nostrano e/o marmellate fatte in casa con la propria frutta.
Sono davvero rapidi e veloci, basta un po' di tela Aida, nastrini di raso colorati, filo da cucito per l'orlo e matassine da ricamo.I soggetti, di solito in tema con il barattolo, sono proporzionati al poco spazio a disposizione, quindi si lavorano molto rapidamente.
I vassoi, ideali per dare un tocco personale ad oggetti anonimi o per rendere speciale qualunque vassoio e servire con stile.
Insomma, se siete alla ricerca di un regalo a basso costo ma ad alto impatto emotivo, magari per Natale, mettetevi subito all'opera!
Di tempo, cura e cuore ce ne vogliono, ma la soddisfazione sarà grande.
Oppure, semplicemente, create per rendere piu' accogliente il vostro nido.
E voi, avete altre idee per ricamare in cucina o per piccoli doni a punto croce? Se si', fatemelo sapere!!!
giovedì 13 ottobre 2016
Punto croce in cucina. Idee per personalizzare la casa e per piccoli doni
Si avvicina anche il Natale, a grandi passi.
Vero, non è ancora dietro l'angolo ma un po' di organizzazione non guasta mai.
Cosi' ho pensato di mostrarvi alcune delle mie creazioni per la cucina: per condividere con voi questa passione, per darvi nuove idee o spunti, perchè credo che possano essere ottimi regali per nonne, mamme, zie, nipoti ecc...e anche per i maschietti....non è detto che non apprezzino!
Le mie preferite sono le tovagliette per la colazione... perchè iniziare la giornata con un ricamo personalizzato fa sentire amati e partire con il sorriso!!!
Se poi siete una coppia o una famiglia, niente di meglio che tovagliette per tutti, coordinate.
Si possono trovare con inserti già pronti per il ricamo, come quelle che ho usato io, oppure si puo' realizzare il ricamo su uno scampolo di tela Aida (quella con i buchini appositi per il pun to croce, piu' o meno fine) per poi cucirla sulla stoffa che piu' piace ed, eventualmente, imbottendola di ovatta, ovviamente, in questo caso, serve un po' di dimestichezza con il cucito o...una persona capace a disposizione!
E poi tante presine e guanti da forno perchè, si sa, in cucina non ce ne sono mai abbastanza!
Nel mio caso, il confezionamente è stato realizzato dalla mia grandiosa nonna, dopo aver imbottito con un po' di ovatta le presine.
Grembiule con tre presine coordinate! |
Particolare della patta del grembiule |
Particolare della tasca del grembiule |
Vi piacciono?
Vi è venuta voglia di mettervi subito all'opera?
Le idee non finiscono qui!
lunedì 10 ottobre 2016
L'autunno che vorrei...
L'autunno che vorrei
non conoscerebbe tossi, raffreddori,
pidocchi e mal di gola.
E non si discuterebbe di canottiere sì o canottiere no.
mercoledì 14 settembre 2016
Aria di cambiamento!
Visto il risultato, sono lieta di annunciare che, con 16 voti a 8 (tra fb e blog) ha vinto la grafica n. 2, che trovate già qui sopra, in bella mostra!
Comunque gli estimatori della prima grafica non devono preoccuparsi: ho già deciso che fra qualche mese farò cambio, così da tenere alta la vostra attenzione, rinnovare il blog e fare felice anche il ricciolino biondo.
Già che c'ero, ho modificato anche lo sfondo ed il menu, sempre con il prezioso aiuto di Elisabetta.
Eh sì, perchè è lei la grafica che ha creato le due immagini per le testate e mi ha suggerito le altre modifiche!
Ho poi inserito due nuove pagine, una per presentarmi decentemente a chiunque mi segua o abbia voglia di farlo, ed una per raccogliere i miei contatti, e- mail e social.
Sto diventando una vera "blogger", che dite?
Vi piacciono le novità?
GRAZIE ANCORA, DI AD ELISABETTA !!!
martedì 13 settembre 2016
Sondaggio: quale grafica per il mio blog? Dite la vostra!
Settembre, vento di rinnovamento, anche qui, sul blog.
domenica 24 luglio 2016
Dal blog di Scintille di gioia: Il significato di essere mamma"
Silvia, del blog "Scintille di gioia" mi ha posto alcune interessanti domande sulla maternità, queste:
"cos'è per te la maternità o, se sei un padre, la paternità?
Come vivi la tua genitorialità?
Come è nata la tua scelta di mettere al mondo dei figli?
Cos'ha comportato per te fare questa scelta?"
Curiosi di sapere le mie risposte? Considerate che ho impiegato più di due mesi ad elaborarle!
Le trovate qui!
Se vi va di partecipare, inviate una e-mail a Silvia!
mercoledì 20 luglio 2016
ORGOGLIO (e tanti ricordi)
Una giornata che ci ha regalato gioia e orgoglio.
Ieri il mio fratellino si è laureato.
Ed è stato, semplicemente, orgoglio e felicità per la sua emozione, la sua gioia, il suo sollievo.
E già che c'ero, io ieri ho sognato, in grande.
lunedì 11 luglio 2016
Piccola guida di arrampicata per principianti
- il boulder, che prevede una concatenazione intensa di pochi movimenti su massi, con un tappetino e compagni pronti "a parare" sotto, senza corde, prese e imbrago ma anche senza salire piu' di tre/quattro metri da terra;
- l'arrampicata in palestra, che puo' assomigliare a quella in falesie attrezzate, laddove si usano le corde, oppure al boulder, a seconda di come è configurata la palestra (quella che frequentiamo noi, ad esempio, non prevede l'uso delle corde);
- l'arrampicata in falesie attrezzate, ossia pareti di roccia con "soste" e chiodi già pronti, a cui assicurarsi.La falesia a sua volta puo' comprendere:
- solo "monotiri", ossia salite di 10/12 rinvii, in cui si sale per 20/30 metri, si giunge in sosta e poi si scende facendosi "calare" dal compagno di cordata a terra o calandosi "in corda doppia" da soli;
- solo "vie lunghe", ossia sequenze di "tiri" (lunghezze di corda) una sopra l'altra, fino ad arrivare in cima alla parete, per poi scendere lungo sentieri che si dipartono dalla cima o calandosi "in doppia" fino alla base;
- sia monotiri che vie lunghe;
- l'arrampicata "da proteggere", che i francesi chiamano "en terrain d'aventure", ossia su pareti di roccia in cui non ci sono soste nè chiodi già pronti a cui assicurarsi (oppure parzialmente protette, con solo le soste), come di solito le vie in alta montagna.In questo caso chi sale usa degli appositi "blocchetti di arresto" (nut e/o friends) che si sistema da solo e poi toglie, lasciando cosi' la parete "pulita" o "vergine".
- free solo, ovvero libera senza protezione. Consiste nell'arrampicare senza corda né rinvii (od eventualmente con una corda nello zaino per una doppia di emergenza) e nell'arrampicare senza alcuna protezione dall'inizio alla fine della via.
Corda a terra nel suo zaino con apposito telo. |
Un rinvio: fettuccia centrale e due moschettoni, uno per parte |
Scarpette da arrampicata attaccate all'imbrago |
Discensore a secchiello |
Discensore gri-gri |
Discensore gri-gri e un rinvio appesi all'imbrago |
Fila di rinvi appesi in salita e corda che, già passata nella sosta in cima, scende dalla parte opposta, dopo la calata del primo. |