"Voglio le coccole" di Carol Roth e Valeri Gorbachev , ed. Nord - Sud, 2004
E' già qualche mese che il nano si è letteralmente innamorato di questo libro illustrato, tanto da farselo leggere più volte al giorno e non solo prima di andare a nanna.Lo abbiamo preso in biblioteca una volta, due, tre...e ogni volta riportarlo e' un dramma.
Peccato che non si trovi più in commercio e che tutte le librerie dei dintorni non lo abbaino più.
Ho anche scritto alla casa editrice ma non mi hanno neppure risposto (il che non fa loro per nulla onore e mi fa passare la voglia di comperare altri libri della Nord - Sud).
L'albo racconta la dolcissima storia di Ricciolino, un agnellino che vive in una fattoria.
Al tramonto, quando arriva l'ora di andare a nanna, Ricciolino non trova la sua mamma ed è triste: "Oh, chi mi rimbocca le coperte adesso?"
Tutte le "mamme" animali della fattoria, la gatta, la maialina, la cavallina, l'anatra e l'asinella si offrono di aiutarlo, come se fosse il loro cucciolo ma....nessuna di loro e' la mamma!!!
Per fortuna, quando Ricciolino sta ormai per perdere le speranze, ecco che la sua mamma ritorna e lo mette a letto nel modo giusto, con il "loro" rito speciale.
Perché la mamma e' sempre la mamma! (E le illustrazioni di questo libro davvero belle!!)
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"L'innocenza delle volpi" di Torey L. Hayden, ed. Corbaccio, pag. 353, Euro 16,90
Dixie ha perso suo figlio e vive con Billy, un uomo insensibile ed insulso che ogni tanto la picchia ma che lei, per qualche ragione, ama e giustifica, perché "in fondo non è cattivo".
Tennesee ha nove anni, una madre che non lo vuole troppo spesso tra i piedi ed un padre,
Spencer, che non lo considera neppure suo figlio e non lo chiama per nome, perché lui è' un divo del cinema che considera gli altri solo nel limite in cui gli sono utili.
Fa così anche con Sidonie, giovanissima e bellissima ragazza che gli fa da segretaria, amante e tutto fare.
Spencer, come altri attori famosi, ha acquistato un enorme ranch nel Montana, ad Abundance, cittadina spersa in mezzo alle montagne, un tempo fiorente e oggi ridotta a parco divertimento per ricchi riservati, che non vogliono mischiarsi alla gente del posto. Preferiscono giocare a fare i cowboy, mentre quelli veri, come Billy, si arrabattano a sopravvivere e si bevono i magri guadagni al bar.
Poi un giorno, Dixie incrocia Spencer, Billy incrocia Tennesee e la vita di tutti e quattro ne esce stravolta.
Un rapimento che diventa un legame, un'occasione di crescita e di redenzione e che aiuterà tutti a rivedere le proprie scelte e riconsiderare i propri valori.
Fino ad un finale solo parzialmente lieto, come nella vita vera.
Un bel romanzo, che invita a continuare a leggere, non manca di introspezione, sentimenti e spunti di riflessione e che lascia qualcosa dentro.
Soprattutto per il personaggio di Dixie, una donna forte dall'infanzia difficile, con pochi soldi, praticamente nessuna istruzione ma tanto buonsenso, spirito pratico, affetto da donare e la saggezza della persone che vivono a contatto nella natura e hanno imparato a loro spese ad arrangiarsi da sole.
Mi aspettavo un libro che raccontasse una delle sue esperienze di insegnante con bambini sfortunati, come "Una bambina" (bellissimo!), "La figlia della tigre" e molti altri (li ho letti tutti), invece questo e' un romanzo ma il bambino in difficoltà c'è e pure una donna coraggiosa.
Consigliato, anche se diverso dai suoi libri "autobiografici".
Alcuni passaggi che mi sono piaciuti molto.
"...Ecco perché Phoebe e' vegetariana.Lei non mangia niente che abbia una faccia."
"Si uccide comunque. Anche le piante sono vive. Per la nostra sopravvivenza, altre cose devono morire. E' così che funziona il mondo", replico' Dixie.
"Le piante non sono come gli animali" ribatté il ragazzo. "Loro non sentono le cose."
"Come fai a saperlo? Solo perché una cosa non ti somiglia, non è detto che non provi qualcosa. E, solo perché ti somiglia, una cosa non ha più diritti di qualcos'altro che è diverso da te.Comunque, vedi qui?" Dixie sollevo il labbro superiore con un dito. "Questi denti si chiamano canini. Servono per mangiare la carne. E noi abbiamo uno stomaco per mangiare la carne. Se Dio avesse voluto lasciarci mangiare solo vegetali, ci avrebbe dato un sacco di interiora in più, come le mucche, per poterli digerire meglio, ma Lui non lo ha fatto. E, secondo me, Dio non fa errori. La questione non è se e' giusto ammazzare le piante ma non gli animali. Il punto e' apprezzare ciò che deve morire per mantenerti in vita, e quindi non devi mai darlo per scontato, ne' sperperarlo, ne' considerarlo con leggerezza." (Pag. 265).
"Ti capisco. Sono i tuoi genitori, ed e' un bene che i bambini prestino attenzione a quello che dicono i genitori. Ti comporti bene quando mi racconti tutto quello che pensano Phoebe e tuo padre. Ma la verità, Joker, e' che i genitori ci sono per guidati, non per farti diventare come loro. E' giusto che tu sia quello che sei, anche se nessun altro la pensa così." (Pag. 278).
"..Nei film le cose brutte accadono solo ai cattivi, e i buoni hanno sempre il loro lieto fine, Ma questi sono solo sogni.Il mondo reale non funziona così. Nel mondo reale, non abbiamo quel genere di controllo.Le brutte cose accadono a tutti, anche a quelli buoni, e non c'è nessun lieto fine."
Il ragazzo comincio' a piangere:"Perché mi dici questo?"
"Perché è importante saperlo.Altrimenti e' troppo facile lasciarsi sviare e credere che se si guadagneranno abbastanza soldi, o si apparirà abbastanza belli, o se si si innamorerà della persona giusta, allora tutto andrà come nei film. Così si finisce per passare la vita tentando di ottenere un minimo di controllo delle cose, che in realtà non esiste. E non si capisce che la felicità non sta nella perfezione del mondo. Sta nell'accettare il fatto che non è perfetto." (Pag. 350).
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma, a cui, peraltro, appartiene la recensione che mi ha spinto a cercare questo volume in biblioteca.
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