venerdì 13 marzo 2015

"Piccole donne rompono. Diario di una mamma imperfetta."

Sono sparita dal blog da una settimana e anche oggi, il tempo e' tiranno.

Il fatto è che alle incombenze ordinarie e straordinarie, lavorative e non, si è aggiunto un bel tamponamento a catena.
Quindi il tempo per il blog è stato interamente assorbito da camminate forzate, ricerca di auto in prestito, attesa di treni (sulla cui non puntualità si può sempre contare) e amene gite in concessionarie/ officine/ venditori di auto usate.
Mi sto facendo una cultura in fatto di auto che non immaginate neppure, anche perché l'Alpmarito latita (non volontariamente!)

Comunque, rimandati a tempi migliori i post che conservo in testa (giuro che ci sono!), non volevo perdermi l'occasione di parlarvi di un libro che mi ha divertito molto.

"Piccole donne rompono" di Lia Celi, ed. Rizzoli, pag. 260, Euro 16,00


Non si tratta di un romanzo, ma di una raccolta di post/ articoli scritti dalla autrice, scrittrice, giornalista e blogger (anche se il suo blog a me pare non sia più stato aggiornato dal 2011, però potrei sbagliarmi o potrebbe aver cambiato indirizzo), relativi alla sua vita familiare di mamma di quattro figli, tre femmine e un maschio.
L'unico difetto, a mio parere, e' la mancanza di continuità temporale e di un discorso unitario, però i singoli capitoli sono molto divertenti e ben scritti, con considerazioni sincere, ironiche, consapevoli e piene di amore per i figli.
Persino la copertina, secondo me, è azzeccatissima.

Certo, non è da tutti essere due genitori che lavorano da casa, la madre praticamente part-time, abitando in una località di mare.
Però neppure avere quattro figli e saper prendere difficoltà e stanchezza con tanta ironia, riuscendo comunque a lavorare.

Insomma, uno spaccato di vita che regala risate e momenti di piacevole svago, forse il libro più bello di quelli del genere "imprevisti della maternità" fino ad ora letti, a parte "Quello che le mamme non dicono", a suo modo, tuttavia, molto più "tragico" di questo.
Tra l'altro, mi pare di essere abbastanza in sintonia con le idee educative dell'autrice e del marito.

Consigliato per il Venerdì del Libro di Home Made Mamma!

"Essere fratelli e' una specie di matrimonio combinato. Magari da single stai benone, ma i tuoi genitori la pensano diversamente. E da un giorno all'altro ti ritrovi unito per la vita ad un individuo che non hai mai visto e, bello o brutto, simpatico o antipatico, devi tenertelo. Anzi, sei obbligato a volergli bene, anche se col tempo si rivela manesco e prepotente. Il guaio è che nel rapporto tra fratelli non è previsto il divorzio, nemmeno in caso di evidente incompatibilità. L'unico rimedio è la poligamia- cioè introdurre un terzo fratello, sperando che si interfacci meglio con uno dei due. Da noi, almeno, è andata così."

Da sorella di mezzo di due fratelli maschi, non posso che confermare in toto!

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