domenica 1 marzo 2015

Ragazzini e cellulari

Ogni tanto, per fortuna raramente, mi capita di prendere il treno.
Ultimamente è successo che fosse in orario di uscita da scuola e ciò mi ha permesso di osservare il comportamento dei ragazzini che lo prendevano, in particolare maschi.
Si danno sonore pacche sulle spalle e spintarelle, chiacchierano, ridono, ascoltano musica collettivamente (scambiandosi le cuffie, non disturbando gli altri), cercano il controllore per pagare il biglietto (qui sono poche le stazioni con biglietteria e, anche in quel caso, gli orari di apertura sono ridottissimi, quindi i biglietti si acquistano in treno) e persino la differenza di prezzo tra la destinazione e la copertura dell'abbonamento, rispondono educatamente agli adulti e, soprattutto, usano il cellulare solo per ascoltare musica o avvisare i genitori del loro arrivo.
Idem le ragazzine (esuberanza fisica a parte).
Insomma, un po' rumorosi ma innocui e non tecnologicamente dipendenti.
Esattamente come eravamo noi!

Li guardo e penso: allora la compagnia degli amici in carne ed ossa piace ancora più dei Social, la tecnologia non ha invaso proprio TUTTO, come sembrerebbe leggendo articoli giornalistici e guardando programmi televisivi, sempre pronti a parlare di giovani incapaci di sana socialità e di allarmanti dipendenze dal web.
E mi sento un po' più ottimista.

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