Visualizzazione post con etichetta scuola dell'infanzia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta scuola dell'infanzia. Mostra tutti i post

martedì 30 giugno 2015

Bilancio del primo anno di scuola materna

E siamo arrivati all'ultimo giorno del primo anno di scuola materna.
Oggi sono andata a prenderlo, come al solito all'ultimo minuto, abbiamo salutato le maestre ancora presenti, ringraziandole per l'ottimo lavoro svolto, e raccolto cambio, lenzuolino, sandaletti, asciugamano e bavetta, nonché una mole imprecisata di disegni.
Le aule ed i corridoi erano vuoti, staccate foto e cartelloni, pronte alle pulizie.
E lui era felice che fosse finalmente vacanza.
Ora sono qui, che sfoglio il raccoglitore con i suoi autoritratti mensili e mi accorgo di quanto è cresciuto, cambiato, in questi nove mesi.

Autoritratto di settembre
Autoritratto di giugno
E' stato un anno intenso, per lui e per noi.
Ci sono state note negative ma anche tante belle attività, recite, balletti, castagnate, sfilate di carnevale (che ci ha permesso di apprezzare la collaborazione bimbi e genitori e respirare aria di vita di paese) e la sua prima vera gita, alti e bassi, soddisfazioni e qualche amara considerazione, nonché qualche momento di sconforto.
Nel complesso però, se ripenso ai tanti dubbi dello scorso anno, al momento della scelta, sono felice di aver seguito il mio istinto e contenta dell'ambiente scolatisco che ha trovato il ricciolino.
Non sono mancati pianti del nano e patemi d'animo/ attacchi di nostalgia del nido miei, però il ricciolino si è ben inserito in tempi brevi, abbandonando presto anche l'uso del ciuccio.
Sta imparando a contare e il contatto con i bimbi grandi lo ha stimolato a conoscere e imparare.
A casa, ha iniziato a scrivere le iniziali dei suoi due nomi e a dire qualche parole di inglese, oltre che ad esprimersi un po' di più in francese.
Non ha più sempre bisogno della sua Nanna per addormentarsi, spesso anche a scuola ne fa a meno ed è diventato ancor più aperto e socievole con tutti, pur non amando la confusione o le grandi compagnie.
Si è fatto molti amici, un paio speciali, e ha sempre rispettato le regole, senza mai prendere un "bollino rosso" dalle maestre.
I suoi lavoretti hanno riempito casa e, grazie alla programmazione incentrata sul cibo, l'alimentazione e la preparazione degli alimenti, ha imparato molto sulla natura e gli animali, nonché sui principi di una sana alimentazione e tante buone ricette.
E noi con lui.
Non mi sembra vero che in questi giorni, solo un anno fa, il mio ricciolino biondo stava festeggiando la fine del suo percorso di due anni al nido, giocando con le aquiloni, con quelle che per lui erano persone di famiglia.
Certo, l'approccio delle insegnanti alla materna e' molto diverso, raccontano meno ed è difficile sapere cosa ha mangiato o fatto il proprio figlio, anche se c'è un cartellone con indicato il menù del giorno è tanti cartelloni con foto e disegni che descrivono le attività.
Comunque, da un pianto di vista umano, siamo stati fortunati e la mattina sono sempre stata tranquilla di affidare alle maestre il mio bimbo ne' lui ha mai manifestato disagio.
Insomma, a parte un po' di malinconia perché un altro anno e' passato, il bilancio è positivo, pur con i limiti strutturali della scuola italiana e qualche margine di miglioramento.
E ora?
Mi sto già facendo paranoie al pensiero dei due centri estivi prescelti, naturalmente!!!

mercoledì 17 giugno 2015

E alla fine, la recita? La festa di fine anno ed il colloquio con la maestra

Vi ricordate il post di sfogo/accusa di qualche giorno fa? Quello relativo anche alla recita di fine anno alla materna, alle tasse ed ai centri estivi.

Non lo ricordate? Leggetelo e ditemi cosa ne pensate, perché dopo un convegno sulla previdenza, le imposte sul reddito pagate ieri e la TASI, sono ancora più arrabbiata.

Comunque.

Alla fine, alla recita ci sono stata ma il prossimo anno con cavolo che lo rifaccio, se ho un altro impegno importante!

Alle 8 a.m. ho portato il ricciolino biondo a scuola. Sono passata in ufficio a controllare le mail ed alle 9 ero a 25 km (in statale, strada a tornanti) di distanza a registrarmi al Convegno. Niente coffee break. All'una e dieci hanno sospeso i lavori ed allestito il buffet ed io ho ingurgitato gli unici due tramezzini senza pomodoro, erba cipollina, salse, erbe strane, cetrioli ecc. a cui sono allergica.

Oltre a due salatini al würstel (2 di numero) che in teoria non avrebbero dovuto aver niente e invece mi hanno costretto a prendere di corsa un antistaminico.

Alle 13.30 sono salita in macchina e sono partita alla volta della scuola. Alle 14 ero lì ma ho trovato parcheggio solo a dieci minuti a piedi.

Alle 14.10 sono entrata e...il balletto di tutti i bimbi, tra cui mio figlio, che avrebbe dovuto essere alle 15.00, lo avevano già fatto. Cambio di programma dell'ultimo minuto, dopo aver appeso cartellone con diverso orario e avermi rassicurato il giorno prima ed il mattino che "no, figurati, non prima della tre!!!"

ARGHH!!!

Comunque ho assistito alla recita dei bimbi dell'ultimo anno e dei loro genitori, che si sono inventati una idea carinissima: Le maestriadi!

Infatti, dopo un balletto con canzoncina a tema cucina, tutti con grembiule e cappello da cuoco, a sorpresa hanno diviso le maestre in tre squadre (tre come le sezioni) e le hanno costrette a gareggiare a chi tagliava prima una pesca, chi indovinava gli aromi e le spezie e chi trovava prima una chiave in sacchi di riso...con tanto di medagliere e premio, ossia il regalo per le maestre!

Anche per il regalo, i genitori dei bimbi grandi hanno avuto una bella idea: palloni da basket e calcio, due porte da calcio e un canestro, per far divertire ancora di più i nostri figli.

Senza dimenticare un ringraziamento ai cuochi e una targa di ottone a forma di pentolone da sfoggiare in cucina, oltre all'immancabile foto ricordo.

Lo sforzo profuso da questi bimbi e genitori, in effetti, meritava un vasto pubblico.

Già tremo al pensiero di quando toccherà a me ed agli altri genitori di quello che sarà l'ultimo anno!!

Poi c'è stata la cerimonia dei diplomi per i "grandoni" ed il via libera per la merenda (portata da tutti i genitori).

Alle 15.10, salutato il nano, che quanto meno era felice che fossi riuscita ad andare e mi aveva visto nel pubblico, sono ripartita ed alle 15.40 ho firmato l'ingresso del pomeriggio, per terminare alle 18.00 e rifarmi la strada.

Mi ha dato molto fastidio il cambio di programma, poiché mi è parsa una mancanza di rispetto per gli impegni altrui, come l'orario, anche se sono certa che non è stato consapevole e voluto. Sono io che esagero?

Insomma: grandi corse e 100 km, "...così, senza un motivo. Solo per veder brillare gli occhi..."del mio bambino. E per questo "Si', ne valeva veramente la pena", come direbbero Lupo&Lupetto.

Anche questo fanno le mamme!!!

E poi ieri sera c'è stato il colloquio con la maestra di riferimento, che ha detto tante cose belle e una sola un po' così così: a quanto pare il nostro ricciolino biondo non si impegna un granché proprio in...francese!

Ma come, con il bilinguismo a casa e i cartoni in francese? !?

Secondo la maestra, e' solo che siccome lui i vocaboli già li conosce, si distrae e non sente l'esigenza di mostrare quello che sa. Io sospetto sia perché, dopo che a metà anno lo avevano invitato a non. Tradurre più per i compagni, lui ha scelto il mutismo!

In ogni caso, nulla di grave e sono stata molto contenta di sapere che si è integrato bene con i compagni, che rispetta le regole ma non è intimidito, che partecipa a tutte le attività con entusiasmo.

Speriamo continui sempre così!

P.s. Anche nella scuola dei vostri figli cambiano programmi all'ultimo e fanno "lavorare" bimbi e genitori dell'ultimo anno (che peraltro nel nostro caso hanno fatto almeno 19 prove)???

 

lunedì 8 giugno 2015

Di feste di fine anno, di tasse e di centri estivi (post critico)

Presto ci sarà la festa di fine anno della scuola materna.
Alle 14.00 di un giorno lavorativo di metà giugno.

Un orario ed un giorno comodo per i genitori lavoratori, per i nonni lavoratori, per fratelli maggiori a scuola.

D'altro canto, perchè mai dovrebbe interessare, alle maestre, che la maggioranza dei bimbi non possa vedere i propri genitori, perchè impegnati a lavorare?
Possono venire i nonni, suvvia !
Sempre che non lavorino anche loro.
E i sensi di colpa ed il dispiacere di padri e madri?
Possono sempre organizzarsi con il lavoro, suvvia!
Certo, come per riunioni, malattie, scioperi, santi patroni, ecc. ecc. ecc.

Ora, io non dico che la scuola italiana non abbia altri problemi, non dico che le insegnanti non meritino uno stipendio più alto, che facciano troppe vacanze, che il governo abbia ragione o no (anzi, questo lo dico, non ha ragione).
Però dico che queste benedette maestre, due volte all'anno, alla recita di Natale ed alla festa di fine anno, qualche ora di straordinario non pagato potrebbero anche fare lo sforzo di farlo.

Lo fanno tutti i dipendenti di privati, in Italia.
Lo fanno i liberi professionisti ed i freelance.
Lo fanno, in qualche settore, pure altri dipendenti pubblici.

Ora ditemi, per favore, perchè non si può fare un sondaggio a inizio anno e trovare l'orario che vada bene alla MAGGIORANZA. Non dico a tutti, sarebbe impossibile, ma alla maggioranza.
Vero che ormai non si votano neppure più i politici, figuriamoci il resto, ma quello, una volta, era il cardine della democrazia.

Care maestre, ve lo dico: se quel pomeriggio perderò un incontro di lavoro per la festa che avete fissato alle 14, sarà colpa vostra.
Se invece perderò la festa e sarò divorata da sensi di colpa e dispiacere, sarà comunque colpa vostra.
Vostre e dell'organizzazione dello Stato.
E lo stesso varrà per altri madri, padri e nonni non in pensione che, numerosi, l'altro giorno commentavano sconsolati ed arrabbiati l'avviso.

E' così da sempre, lo so.
Però forse è ora di cambiare.

E il centro estivo, ne vogliamo parlare?
130 Euro a settimana, dalle 9.00 alle 17.00, non si sa da chi tenuto e con quale rapporto adulti / bambini: questo è quello a partecipazione comunale, ossia finanziato con le nostre tasse.
Oppure 90 ore la settimana, rapporto adulti/bambini 1 a 6, dalle 07.30 alle 18.00, pranzo cucinato sul post: questo è quello privato (a 10 km di distanza, ma questi son dettaglia, no?)

Che cavolo ve ne fate delle mie tasse, cari miei politicanti, lo vorrei proprio sapere!!
E soprattutto, perchè caspiterina paghiamo tante tasse se poi la scuola finisce, nella migliore delle ipotesi (materna) il 30 giugno e ricomincia a metà settembre e le famiglie nel frattempo si devono arrangiare?
Perchè diavolo anche i privati hanno sei settimane di ferie all'anno, in media - ammesso che sia loro concesso farle - quando SOLO in estate ce ne sono 10 ?
Senza contare, feste, ponti, persino il "recupero del Santo Patrono", perchè quello del paese cade a luglio, ovviamente dopo aver già chiuso il giorno del Santo Patrono del capoluogo.

Lo so che è così' anche in altri paesi e non dico che d'estate i centri estivi dovrebbero tenerli gli insegnanti, dico solo che c'è qualche cosa che non va. Troppo.
E a farne le spese sono sempre le famiglie, mamme in primis, ed i bambini.

E non venitemi a dire che è colpa degli evasori fiscali o degli immigrati, per favore, perchè con "mafia capitale" (bella questa scelta di sintassi dei giornalisti di parlare di "capitale" e non di Roma, come se la capitale ed i politici non stessero lì,vero?), rimborsi gonfiati, "mafia Expo", giro di tangenti e appalti truccati, busness dei centri di accoglienza,  ci bruciamo molto più dell'evasione dell'artigiano o del commerciante o del dentista o del costo vivo dell'immigrazione, d'accordo o meno con le politiche adottate.

Sarà che oggi sono 33, ma questa cosa non mi va giù.

giovedì 30 aprile 2015

Succede ad Aprile



April dolce dormire, april non ti scoprir....in effetti in questo mese stiamo accusando tutti di colpi di sonno e raffreddori, allergici e non, e io sono riuscita pure a beccarmi una bella tonsillite!

In più, una sera, dopo aver mangiato un pezzetto di cioccolata di un uovo di Pasqua, ho dovuto rivestirmi, rivestire il nano (erano le 21.30) , portarlo dalla nonna e correre al presidio di emergenza sanitaria, in pratica il poliambulatorio, per fortuna ad un minuto d'auto, dove si trova la Guardia Medica.
Mi ero ricorperta di pustole rosse in due minute, labbra, viso e gola gonfi, prurito insopportabile e mal di stomaco.
Così, mentro ero già in cura con antibiotici, antistaminici e cortisonici per l'asma allergica stagionale, mi sono beccata anche una iniezione di antistaminico e una di cortisone in via intramuscolare !!!
Per fortuna, però, la cura che stavo facendo mi ha protetto da una reazione anafilattica e/o da una grave crisi d'asma.

Ho dormito, il giorno dopo ero rintronata e ho avuto dolori ovunque ma poi è passata.

Sospetto che anche il nano sia allergico, visto la sua rinite e congiuntivite primaverile, perciò al ritorno della pediatra, tanto atteso, cercherò di capire come agire.

A Pasqua ci siamo concessi una mini vacanza dai cugini in Friuli Venezia Giulia ed è stato bellissimo.
Risate, tante visite interessanti, cene in compagnia (ci siamo strafogati senza ritegno!), relax, corse e affetto.
Quello che ci voleva!!!





Ho corso 12 km di seguito stando sotto i 5:50 / Km, comprato le scarpe da corsa nuove e fatto il mio recordo personale sui 5 km, a 5.26 / Km...insomma, alcuni giorni mi sento brava!
Altri continuo ad essere una schiappa ma non si può avere tutto, no?
Avrei anche voluto partecipare ad una gara ma vivo in una regione di super runners e niente, non c'è proprio paragone. Dovrei trasferirmi in pianura??





Siamo stati in montagna a conoscere un nuovo membro della nostra grande famiglia e a fare i salti in bici.



E sì, perchè questo mese il mio ometto ha imparato ad andare in bici con i pedali senza rotelle !!!

E' stato il nostro anniversario di nozze


e pure l'anniversario di un lutto famigliare che fa ancora male, come se il tempo si fosse fermato.
La primavera, con le sue fioriture, ha fatto da cornice colorata a tutti questi avvenimenti, ricordandoceli e esaltandoli, nel bene e nel male.










Sono iniziati lunghissimi pomeriggi post scuola al parco giochi dove, lo ammetto, mentre il mio ricciolino si diverte come un matto, io a volte mi annoio un pò, perchè un'ora a guardarlo è lunga da far passare, soprattutto quando non ci sono altre mamme con cui chiaccherare!
In compenso, per mio figlio sono nate nuove amicizie, questa volta tutte al maschile, ed è un piacere vederlo giocare soddisfatto con gli altri bimbi!

Le uova di Pasqua non sono mancate, la casa ne è ancora invasa (no, io non le mangio più!)



Siamo stati al circo, con anche l'Alpmarito



 e ad una interessantissima "Apericena con l'esperto", con il risultato che mi sto impegnando di più nel cucinare e nel scegliere i prodotti che compro, seguendo i consigli ricevuti.




L'ometto ha partecipato alla sua prima gita con la scuola, contribuendo a farci conoscere un nuovo tipo di riso (il Venere, cucinato con il pesce), tanto per variare i cibi sani.


Ho fatto da fotografa al matrimonio (il primo di quest'anno) di un caro amico e della sua sposa, con il quale c'è stata da subito una bella sintonia.

Il resoconto, appena avrò scaricato le 700 foto in jpg e raw scattate!!

Il lego e le macchine continuano a farla da padrone nei giochi in casa.


 E ogni tanto facciamo yoga...con le tartarughe Ninja, nuova passione del ricciolino biondo!


Infine, siamo stati alla proiezione del video integrale di una spettacolare arrampicata in una grotta dell'Oman, dal titolo "Into the light", presentata niente meno che da uno degli scalatori protagonisti, Stefan Glowacz, una leggenda dell'arrampicata.
E' un pò come trovarsi a tu per tu con Andre Agassi nel tennis, Messner, Alberto Tomba o Stefania Belmondo...(no, i calciatori io non li considero proprio).


Il tutto organizzato con grande passione dalla palestra di arrampicata che frequentiamo abitualmente.

Dite che basta ???

Succede ad Aprile è una idea di Mamma Piky.

venerdì 10 aprile 2015

Di ritorno dalla gita e di libri per bambini, sullo yoga e ...la cacca!

Prima di tutto, voglio rassicurarvi.
Il mio biondino e' tornato sano e salvo dalla gita,
Però sul pullman le cinture, alla fine, non c'erano.
Alla prossima riunione non mancherò di protestare per questa mancanza. credo che si possano anche spendere 5 euro anziché 3 per la gita, però avere un bus a norma di legge, no?

Comunque, per ora sappiamo solo, nell'ordine, che:
- non era un castello ma "come una chiesa",
- c'era l'acqua,
- hanno disegnato,
- mangiato il panino, bevuto e poi sono tornati a scuola.
Un racconto emozionante!!!

In compenso, io avevo le lacrime agli occhi per la commozione a vederli scendere tutti, cosi' piccoli, dall'autobus!!

Neppure la gita pare lo abbia stancato: dalle 16.30 ad ora (18.30), siamo stati al parco giochi e non ha mai smesso di correre con un amichetto.
Ora sta giocando in giardino con i cuginetti.
Voglio proprio vedere se questa sera crollerà un po' prima del solito!

Intanto, posso parlarvi dei due libri per bambini che hanno allietato la nostra settimana:



Il primo, "Giochiamo allo yoga" di Claudia Porta, ed. Gallucci, Euro 15,00, pag. 30

  è il libro per avvicinare grandi e bambini allo yoga della bravissima Claudia Porta, insegnante di Yoga, mamma di tre bambini e blogger de La casa nella prateria, nonchè autrice dei video di yoga su youtube che seguo settimanalmente e dell'app che uso quasi tutti i giorni: 10minYoga.


Si tratta di un libro cartonato (quindi robusto) di formato non eccessivamente grande, con illustrazioni coloratissime e chiare che, racontando una semplice storia, accompagna grandi e bambini in un percorso di 10 posizioni facili ma utili, con tanto di spiegazione della tecnica e dei benefici che ve ne si posono ricavare.
In fondo, anche una guida al rilassamento, che mi ha ricordato tantissimo quello che ci diceva la mia maestra delle elementari, anche lei insegnante di yoga, nelle due ore a settimana in cui praticavamo con lei (al posto di religione, per chi, come me, non la seguiva).
Un bellissimo tuffo nel passato...quasi mi sembrava di risentire la sua voce!




Forse il costo è un po' eccessivo (ma non dipende, penso, dall'autrice), pero' una sera che io ed il nano ci siamo fermati a dormire dalla nonna, ci ha consentito di divertirci come dei matti per quasi un'ora, tra posizioni, risate e storia...insomma, un successo generazionale!
Sono certa che se il nano fosse un bimbo un po' piu' tranquillo o anche solo fra sei mesi, ci divertiremo ancora di piu'.

Il secondo, è un  libro piccolo piccolo ma molto carino, di cui avevo tanto sentito parlare: 

 "Chi me la fatta in testa? " di Werner Holgwarth e Wolf Eribruch, ed. Salani.



Ce lo ha imprestato la cuginetta di sette anni, a cui piace ancora tantissimo.

La storiella è davvero spaziosa e, tra l'altro, alla fine insegna anche a riconoscere gli escrementi delle varie specie animali (tutto è utile, no?)

In realtà, pare sia piaciuta piu' a me che al nano, che era un po' perplesso del fatto che un animale avesse osato fare la cacca in testa alla piccola talpa e, soprattutto, che questa se ne andasse in giro ad indagare con gli escrementi ancora in testa!!!

In ogni caso,  lo consiglio....soprattutto per le letture sul water dei piccoli !!!


Con questo post partecipo, all'ultimo minuto, all'iniziativa del venerdi' del libro di Paola.


giovedì 9 aprile 2015

Della sua prima gita con la scuola e delle mie ansie materne

Domani il mio ricciolino biondo andrà in gita con la scuola materna.
Non al mulino del paese vicino, non a piedi in fattoria, al supermercato, nel campo di mais o con il bus urbano al caseificio del borgo confinante.



Andrà su un autobus grande, farà 66,3 km (sì, ho controllato su mappy) e starà via dalla mattina alle 8.15 alle 16.30 del pomeriggio.

E io non posso fare a meno di domandarmi se sia proprio il caso, se sia così indispensabile portare in gita dei bambini di tre anni.
Certo, le maestre ci saranno tutte e sono un buon numero, il viaggio è breve, la destinazione tranquilla, l'autobus avrà le cinture di sicurezza (anche se solo su due punti, anzichè su tre come quelle delle auto, temo) però...non posso fare a meno di essere ansiosa.

A ciò si aggiunge il fatto che alcuni genitori non manderanno i loro bimbi, o perchè soffrono l'autobus, o perchè ancora in vacanza per Pasqua o per altre ragioni imprecisate ed il nano stesso non sembra entusiasta.
Ma forse, questo dipende dal fatto che ha subdorato la mia ansia, anche se cerco di contenerla, quindi non conta.

Non si poteva aspettare ancora un anno o due?
Lo so, sono problemi miei, di mamma, non dei bimbi, per i quali sarà certamente una bella emozione ed un'avventura, però non posso fare a meno di riflettere sul fatto che il mondo sembra aver voluto accellerare tutto, anche la crescita dei nostri figli, dopo una o due generazioni (tipo la mia) in cui la tendenza era esattamente all'opposto.
E mi chiedo se sia giusto, se non sia un bruciare troppo presto le tappe, una spinta eccessiva verso l'indipendenza.

La maestra più anziana, madre di tre figli ormai grandi, ieri mattina, alle mie richieste di rassicurazioni circa le cinture, ha sorriso dolcemente e mi ha detto: "Gioia mia, le cinture ci sono ma sai, nella vita ci vuole anche tanta, tantissima fortuna. E non ci si può fare nulla".
Ha ragione, lo so.

Io sono sempre stata una persona fatalista.
Ho sempre cercato di prevenire ogni pericolo prevenibile ma anche accettato il rischio che è insito nel vivere. Non per niente mi piace alpinismo, arrampico, scio, viaggio, uso tantissimo l'auto, vado in moto.
Però, da qualche mese a questa parte, ho molta più ansia per mio figlio.
Non tanto per me, ché tanto se non ci fosse più non ne potrei soffrire (anche se il pensiero mi infastidisce, sarebbe uno spreco, no??!).
Però per lui sì.
Lo guardo dormire e penso a quanto è fragile la vita e il terrore che possa accadergli qualche cosa di male mi prende alla gola.

In fondo, da quando sono mamma, ciò che mi pesa veramente è solo e sempre una consapevolezza nuova: la mia vita dipende da quella di mio figlio.
La sua felicità è la mia, la sua salute è la mia.
E spetta a me aiutarlo a trovare la sua strada verso la felicità e proteggerlo.

Qualche volta, anche se so che è inutile, insano, vagamente folle, vorrei solo chiuderlo in una campana di vetro e proteggerlo da tutto e tutti.

Invece.
Questa sera andremo a fare la spesa e sceglieremo i panini morbidi, la frutta e gli affettati per il pranzo al sacco.
Poi prepareremo lo zainetto, con la sua borraccia di acqua fresca, gli racconterò quante cose belle vedrà ed imparerà domani e gli leggerò la consueta storia della buona notte.
E domani lo abbraccierò, lo bacerò e lo saluterò sorridendo con la manina, augurandogli una buona giornata.

Poi, però, andrò a lavoro e  conviverò con lo stomaco contratto fino a quando scenderà dall'autobus.
Sarà una lunga giornata.

Ah, le gioie dell'essere mamma!!!


p.s. Ditemi, secondo voi sono pensieri normali o devo preoccuparmi??!?

lunedì 26 gennaio 2015

Colloqui con le maestre: piccole soddisfazioni e qualche dubbio.

La scorsa settimana, per la prima volta, ho partecipato, da mamma, ad un colloquio con le maestre.
In realtà, già all'asilo nido c'era stato l'incontro finale ma più che altro si parlava con le maestre volta per volta, senza un appuntamento fisso a ciò dedicato.

Devo ammettere, perciò, che ero molto curiosa ed emozionata di parlare con le insegnanti della materna, anche perché il rapporto con loro, seppur buono, e' molto meno forte che quello che avevo instaurato con le educatrici, visto che hanno più bambini da guardare e meno tempo.

La maestra mi ha detto, innanzi tutto, che il mio biondino e' educato e rispetta le regole e poi che  ha un'ottima proprietà di linguaggio: la cosa mi ha sollevata ed inorgoglita.
Sollevata perché a casa, e' una sfilza di capricci, con alti e bassi ma comunque frequenti...altro che i terribili due anni, qui la fase dell'opposizione non accenna a passare!
In più, se quando usciamo o siamo da amici il biondino si comporta bene (ovviamente per un bimbo di tre anni), quando è a casa e/o dai nonni e' un continuo agitarsi sulla sedia come una tarantola (con frequenti cadute, peraltro), togliersi e mettersi bavaglini e "bavaglioni", far cadere posate, rovesciare bicchieri, chiedere, avanzare cibo e continui capricci.
È una consolazione, seppur magra, sapere che almeno a scuola si comporta bene!

Inorgoglita perché mi fa piacere che mio figlio si esprima con proprietà di linguaggio, soprattutto considerando che spesso anche perfetti estranei, quando mi sentono correggere il biondino in giro, mi lanciano frecciatine, del tipo: "Signora, cosa pretende? Il congiuntivo a tre anni?"
Io non pretendo, suggerisco solo la forma esatta, ovviamente, ma cerco di farlo sempre e di lodarlo quando si esprime bene.
E tanti amici e conoscenti, quando era piccolo, mi facevano notare che mi rivolgevo a lui con un linguaggio "da adulto", perché io non ho mai amato nomignoli o espressioni "infantili" e non le uso spesso.
A quanto pare, i miei sforzi e le tantissime letture con me e l'Alpmarito, sono serviti a qualche cosa!!

In più, dopo l'iniziale difficoltà al distacco, pare che il nano si sia inserito bene alla scuola materna e partecipi volentieri alle attività proposte.
Certo, sembra che preferisca giocare con uno o due bambini per volta, anziché in gruppo.
Questo, però, lo avevo già notato in casa e, d'altra parte, non mi stupisce, visto che anche io e l'Alpmarito siamo più da "pochi ma buoni" che da grandi compagnie.

Tutto molto positivo, dunque. Ciò che mi da' da pensare e' che mi è stato fatto presente che il biondino tende a tradurre istantaneamente ai compagni le canzoni e le espressioni in francese delle maestre, dimostrando si' piena comprensione, ma vanificando la valenza istruttiva dei momenti in lingua.
Inoltre, rifiuta di rispondere in francese, come d'altronde fa anche a casa, se oltre al papà ci sono anche io o altre persone.
Ora, io non so proprio come muovermi.
Devo insistere affinché usi il francese e non traduca agli amichetti o devo lasciare che, a scuola, si arrangino le maestre, ed a casa, vada come deve andare?
La maestra non mi ha chiesto di fare nulla di preciso e io ho già provato a parlare con il nano ma sembra non sia servito.

Da quando frequenta la materna, poi, mio figlio, prima molto pacifico, si è fatto più aggressivo verso i maschietti, imparando a difendersi.
Con le femminuccie, però, noi gli abbiamo vietato anche una semplice spinta, per cercare di instillargli il rispetto per l'altro sesso ed evitare che possa far male a qualche bimba, visto che tranne qualche eccezione sono più piccoline (intendo proprio di statura) e meno abituate alla "battaglia".

Ora, però, e' da un po' di tempo che arriva a casa con segni di morsi, graffi e lividi di una amichetta, che peraltro adora, che quando lui vuole stare solo o rifiuta le sue proposte di gioco, a volte si sfoga così.
Conosciamo i genitori e sappiamo bene che non sono affatto maneschi e che la sgridano ed infatti, anche lei ha cominciato a farlo solo alla materna, mentre al nido, dove era già con il nano, nulla.
Come fare?
Aspettare che passi il periodo e se la risolvano da soli o dire al mio biondino che qualche volta può difendersi anche se si tratta di una bimba, per giunta più piccolina?

Soprattutto: perché le maestre non vigilano? È' normale? Sono semplicemente troppi bimbi per poche insegnanti e fasi dell'età?



martedì 30 dicembre 2014

Di recite, di convivialità e della Casa di Babbo Natale di Quagliuzzo

Siamo arrivati al 30 dicembre ed io sono sopravvissuta. Tanto da essere già al lavoro.

Sono stati giorni intensi e, nel complesso, sereni, anche se molto faticosi.
Abbiamo mangiato troppo, bevuto il giusto (e soprattutto bene), giocato tanto, spacchettato regali come se non ci fosse un domani.
Ad un certo punto, il ricciolino biondo ha persino protestato, dicendo che lui certe cose non le aveva chieste, però alcune "gli servivano proprio", altre, "belle sì ma le guardo poi", perchè troppo preso dai primi doni aperti!

Soprattutto, però, sono stati giorni di emozioni e amicizia.
Il mio piccoletto ha partecipato alla sua prima recita scolastica ed io, in prima fila, ho scattato foto e girato filmini (inguardabili, purtroppo: sembro un'ubriaca alla cinepresa!), osservandolo insieme alle maestre ed ai suoi amici, prima, durante e dopo, nell'allegra merenda e al parco giochi.

Le maestre sono state bravissime: gestire così tanti bambini piccoli, riuscendo a creare persino uno spettacolo comprensibile...davvero ammirevole.
E poi mi è piaciuto il soggetto della recita: non le solite storie natalizie ma la nascita del grano (poichè il tema dell'anno è l'alimentazione e dal grano hanno iniziato), con contadini, spaventapasseri e corvi, sino al raccolto, ai pop corns ed alla tavola.
Perchè il senso era proprio questo: è sempre bello stare a tavola, insieme in allegria, ancora di più nei giorni di  festa, e c'è spazio per tutti!!!
Insomma: un messaggio profondo e importante, veicolato in modo semplice, immediato e divertente.


Indovinate cosa ha fatto il mio ricciolino biondo....il pop corns!

Anche se, più che altro, se li mangiava e toglieva da sotto i piedini!

Qui con la sua amichetta, un bellissimo contrasto cromatico e tanto affetto.
E stare con parenti ed amici in compagnia (anche a mangiare, ovviamente) è proprio quello che stiamo facendo anche noi in questi giorni.



Il presepe della scuola, anch'esso prevalentemente di mais...ingegnoso, originale, "ricicloso"  e bellissimo!

E poi siamo finalmente stati alla "Casa di Babbo Natale" di Quagliuzzo (TO), in Canavese.
Il nano non voleva andarci poichè, come abbiamo scoperto a forza di domande, era un pò spaventato dall'idea di un estraneo vestito di rosso e panciuto che entra nelle case della gente in piena notte...
Eppure, quando ha visto questo magico spettacolo, i suoi occhi si sono illuminati e non voleva più venire via!!











Non è altro che il giardino di una casa privata, nel centro di Quagliuzzo, un paesino del canavese molto ben tenuto, in provincia di Torino.
E' allestito tutto alla perfezione (e guardarla non costa nulla), con cura ed attenzione per i particolari, però merita davvero una visita.
In più organizzano sempre eventi, come recite, canti natalizie e scambi di regali (per info, sbirciate qui o qui o qui fate una ricerca generica con Google).

Se passate da queste parti, magari per andare in montagna...potete fare una piccola deviazione (l'uscita autostradale di Pavone (TO), sulla A5 che collega Torino alla Valle d'Aosta è a pochi chilometri).

Per il resto...lascerò presto parlare le foto!