lunedì 7 luglio 2014

Quando sapere come agire e farlo in fretta può fare la differenza

Ultimamente ho tanto da raccontare ma poco tempo per farlo e, soprattutto, fatico a trovare le parole.
Troppe emozioni, preoccupazioni, impegni, esperienze e sentimenti, tutto mescolato nella testa e nel cuore.

Tra le tante, c'è il fatto di aver ascoltato una notizia di cronaca che mi ha colpita nel profondo, ormai settimane fa, quella del bimba morta per soffocamento per il nocciolo di una ciliegia.
E aver visto come i suoceri (per carità, disponibili, utili, affettuosi ed armati da buone intenzioni) sembrano non percepire grandi pericoli nel dare la frutta al nano, neppure le noci.
E aver ripensato ad un episodio di un anno e mezzo fa, quando il nano stava per soffocare per una stupidissima caramella mou.

Casualmente (ma neppure troppo), pochi giorni dopo ho visto due locandine pubblicizzanti due serate a tema "Disostruzione delle vie aeree e prime soccorso nei bambini e lattanti" (o simili, non ricordo il titolo preciso), entrambe vicinissime a casa ed organizzate l'una dai Volontari del Soccorso del mio paesino e l'altra dalla società Salvamento Accademy, nel comune accanto.
Ho partecipato ad entrambe, nella seconda portando anche nano e marito, e conivolgendo amiche con figli.

Conoscevo già la manovra di Heimlich e il BSL per adulti, avevo sfogliato riviste e guardato video per quelli pediatrici ma mai avevo provato sul manichino di un lattante e di un bambino e comunque, molto lo avevo dimenticato.
Sapete che ogni anno in Italia muoiono 54 bambini per soffocamento? Un soffocamento che si sarebbe potuto evitare, se solo le persone intorno a loro avessero saputo come agire?


Sappiatelo e informatevi, guardate e riguardate i video (ad esempio, questo: CRI ) e, se ne avete la possibilità, partecipate ad un corso (esiste anche un pratico e-book a 2,99).
Io mi sto informando.
Perchè proteggere mio figlio per me è la cosa più importante e quindi, ben venga anche passare per paranoica o sacrificare qualche serata o litigare per fargli indossare la cintura o usare il seggiolino auto (in questo non transigo).
Intanto, ho stampato i pdf con le manovre a colori e le ho distribuite a nonni e asilo, oltre a tenerli in casa, a portata di mano.
Avrei voluto che venissero anche i nonni, che passano con mio figlio quasi più tempo di me, ma non hanno raccolto l'invito.
Chissà che in futuro non riesca a coinvolgerli.


Più persone sapranno come agire o anche solo come attivare correttamente i soccorsi e cosa NON fare, più i figli di tutti saranno protetti!

E voi, conoscete i protocolli di intervento? Nelle scuole dei vostri figli, le maestre sono informate, fanno corsi ed aggiornamenti?
Io ho scoperto che al nido del nano la risposta è affermativa per  tutte le educatrici ...ora dovrò informarmi alla materna.
Che poi, con tutti  lo spreco di denaro pubblico cui siamo quotidianamente abituati, perchè non "sprecarne" un pò anche per formare obbligatoriamente insegnanti di ogni ordine e grado? !!??


Nella speranza che non ci sia mai bisogno di metterle in pratica!



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