Leggo post di mamme in vacanza con i loro figli tutta l'estate o solo per poche settimane e di altre che lottano per trovare il centro estivo giusto o una sistemazione altenativa.
Leggo di riflessioni sull'importanza per i bambini di essere liberi e riposare, di mamme che si sentono giustamente felici di poter passare l'estate con i loro piccoli e di mamme che non possono e sono divorate dai sensi di colpa e dalla nostalgia per le nostre estati.
Inutile dire che appartengo alla seconda categoria e sono sulla stessa barca, anche se messa un pò meglio.
Perchè quest'anno il nano va ancora al nido, che chiuderà solo due settimane ad agosto.
Quindi è con persone che conosciamo bene, i suoi amici, il suo ambiente.
In più le maestre d'estate lasciano ampio spazio al gioco libero e in giardino (tempo permettendo, uffi!).
E il pomeriggio ci sono i santi nonni (mia madre e i miei suoceri), che lo portano fuori a giocare.
E' innegabile, però, che il nano sia stanco, che vorrebbe orari più "suoi", giocare con i "suoi" ritmi, stare sempre all'aria aperta e con mamma e papà.
Invece non può.
E io mi sento terribilmente in colpa e triste per i momenti con lui che mi perdo, per non poterlo portare io al lago ed in piscina, per non poter fare lunghe passeggiate, pennichelle a due e colazioni tranquille.
Il lavoro ha ritmi pressanti, anche se le soddisfazioni sono tutte sul lato non economico, perchè più cambiano i governi (se di cambiamento si può parlare), più i cittadini si impoveriscono ed indebitano, le tasse aumentano e i costi della giustizia a carico degli utenti lievitano.
E, mi si perdoni la digressione politica, i famosi 100 giorni hanno portato solo peggioramenti, altro che rivoluzioni.
Comunque.
Qualche settimana fa sono anche riuscita a ritagliarmi due giorni e mezzo, intensissimi, di vacanze infrasettimanali.
Così, complici le cugine in visita, abbiamo fatto un'esperienza memorabile per tutti noi (Alpmarito escluso, perchè lui ci è già avvezzo) e, soprattutto, per il nano, esaudendo un suo grande desiderio...un giro in elicottero sorvolando il Monte Bianco (partenza da Courmayeur, Entreves)!
Nessuna paura, pilota bravissimo e panorama mozzafiato...
Volando verso il Bianco...
La valle di Courmayeur...
Dove il ghiacciaio si è ritirato...
e rifugi in quota
Se guardate bene sulla cima qui sotto, vedrete due scalatori appena giunti in vetta!
Le emozioni che abbiamo provato sono state davvero indescrivibili.
Mia madre e le mie cugine, oltre all'altezza ed al volo in sè, hanno apprezzato tantissimo la vista del Monte Bianco e delle cime del massiccio, le seraccate ed i crepacci, che non avevano mai visto e neppure immaginavano.
In me, più avvezza a questi panorami e alle gite in ghiacciaio, è prevalso lo stupore della nuova prospettiva, l'orgoglio e la soddisfazione di essere già riuscita ad andare in posti simili con le mie gambe, ma anche un pò di timore nel percepire i pericoli.
E poi, il senso di rispetto per la natura e la sua immensità e potenza.
Il nano? Lui è rimasto serissimo e silenzioso e poi, appena siamo atterrati, mentre il pilota spegneva i motori, ha esclamato: "Ancora! Ancora!!!"
E al nostro diniego: ""Domani, allora?Torniamo domani? E dopodomani?"
Poi ha confidato al pilota che da grande vuole anche lui "guidare gli elicotteri", come ha ribadito per tutto il viaggio di ritorno!
Grazie Alessandro, che ci hai portato così in alto e grazie Alpmarito, che hai organizzato questa meravigliosa esperienza, resa ancora più bella dall'averla vissuta in famiglia!
La sera e in pausa pranzo, guardo e riguardo queste foto, questi video.
p.s. Questo non è un post sponsorizzato...purtroppo!
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