mercoledì 13 luglio 2016

La voglia di stare insieme agli amici "storici" e la falesia di Pontey

Quando si terminano gli studi, si inizia a lavorare e poi magari si va a convivere o ci si sposa, spesso si perdono degli amici e dei conoscenti per strada.
Non è questione di volontà o di affetto, è questione di orari, abitudini, necessità, distanze fisiche che cambiano.
Quando si diventa genitori, poi, se ne vanno un'altro buon numero di amici e conoscenti.
Perchè diventa difficile fare un discorso, anche telefonico, senza mille interruzioni, perchè ai bisogni ed orari del proprio figlio si sommano quelli, ovviamente mai coincidenti, dei figli degli altri, perchè certe attività che si facevano insieme non si prestano ad essere fatte con i bambini, degli uni o degli altri o di entrambi.
Cosi' le occasioni di incontro si diradano e, unendoci anche gli inevitabili imprevisti (dalla varicella al mal di denti, all'influenza alle feste di compleanno o agli impegni sportivi ecc. ecc.), finisce che si è già soddisfatti se ci si riesce a vedere una o due volte all'anno.

Secondo me, allora, bisogna cercare di venirsi incontro. Continuare a tentare con inviti e proposte e sperare che anche gli altri facciano lo stesso con noi, anche se abbaimo dovuto rifiutare tre volte di seguito.
Capita, allora, di organizzare di andare ad arrampicare in una falesia vicino a casa di amici, che cosi' magari ci si riesce ad incontrare, anche solo per un caffè e due chiacchere.




E' quello che abbiamo fatto andando alla falesia di Pontey (AO), al Mont Chaillon, che tra l'altro è perfetta per le famigliole, sia per la comodità e sicurezza dell'accesso, sia per il livello di difficoltà dei monotiri.


Infatti, parcheggiata l'auto lungo la strada, superato l'abitato di Pontey (autostrada A5, uscita Chatillon), basta scendere 5 minuti per un sentiero tra gli alberi (da imboccarsi nei pressi del piccolo cartello che indica la falesia) per arrivare ad un'ampia radura, con tavolo per pic nic e il prato per sedersi e/o giocare, tra un monotiro e l'altro, senza particolari pericoli, per giunta potendo godere dell'ombra poichè, nonostante l'esposizione a sud, Pontey è posta sul lato nord della valle.


Ci sono una quindicina di monotiri, dal 3c, i primi due sulla sinistra, perfetti per i bambini ("zig zag" e "la placca della lucertola")  al 6a+ ("la pancia"). I gradi secondo me sono giusti, con prevalenza di quarti (dal 4 a al 4c), due 5a, un 5b (la quarta via da sinistra) e un 5 c (il secondo e ultimo tiro della terza via da sinistra, sotto 3c), tutti piuttosto corti (sui 15 metri) la roccia è molto bucherellata in alcune zone e placca appaggiata in altre e a me piace molto soprattutto perchè è un posto molto tranquillo.


 
Insomma, perfetto per i principianti e per le prime uscite dopo l'inverno!
N.B. Meglio indossare il casco o stare lontani dalla base della parete sotto le prime vie a destra, che "scaricavano" un po' di sassolini.

Nel nostro caso, è stato bellissimo far provare a scalare anche il figlio dei nostri amici, coscritto del nostro, osservarlo muovere i primi passi sulla roccia e vederlo felice e soddisfatto.




Solo un paio d'ore insieme, perchè loro potevano solo appena dopo pranzo e noi il pomeriggio dovevamo correre ad una comunione, ma ne è valsa la pena, nell'attesa di vedersi con piu' tranquillità in altre occasioni o di tornare ad arrampicare a Pontey senza l'incalzare dell'orologio!

p.s. Se non conoscete l'arrampicata e siete curiosi di saperne di piu' su "come funziona", provate a leggere la mia piccola guida.

E a voi, capita mai di rincorrere e/o farvi rincorrere dagli amici, pur di vederli? Quante volte al'ano riuscite a vedere gli stessi amici?E' cambiato il vostro rapporto con loro?

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