Qualche giorno fa, in un luminoso e insolitamente mite pomeriggio di ottobre, all'asilo nido dei gemelli vi è stata la prima riunione del nuovo anno scolastico, con una "formula organizzativa" secondo me molto azzeccata:
mezz'ora di riunione direttrice - genitori, mentre le maestre tenevano i bambini ed i nonni e fratelli/sorelle dei piccoli preparavano le caldarroste, per poi mangiare castagne e torte in compagnia, previa premiazione della gara di torte ai frutti di stagione.
E sì, perchè oltre alla castagnata, è stata organizzata una gara per premiare le torte preparate dai genitori che hanno voluto partecipare, con tre categorie: la torta più buona, la torta più originale e la torta più bella. Quattro i premiati per ogni categoria.
Nel nostro caso, il ricciolino ha deciso che avremmo assolutamente DOVUTO partecipare e a stento sono riuscito a convincerlo della sufficienza di una torta, anzichè due (due bambini = due torte, a suo dire).
Ero però consapevole di non avere speranze per le categorie "originale" e "bella" e poche ne nutrivo per la categoria "bontà", visto che non avevo mai preparato in vita mia torte alla zucca, nocciola, castagne, mela o simili, ovvero "autunnali", perciò ho cercato di non farlo volare troppo con la fantasia, sapendo quanto è competitivo.
Invece...avevo sottovalutato le abilità culinarie e la testardaggine del mio piccolo pasticcere, nonchè il potere del web.
Per quale motivo dico così?
Perchè per il reperimento ed il dosaggio degli ingredienti, devo ancora guidare il ricciolino, altrimenti anzichè 100 gr di farina ne versa 1 kg, come l'ultima volta o al posto di 250 gr di burro me ne mette 25 oppure confonde la fecola di patate con lo zucchero a velo.
(A sua discolpa va detto che le etichette e le mie indicazioni non sono sempre chiare e tra fecola, maizena, amido di mais, zucchero finissimo, zucchero a velo ecc. non è sempre facile destreggiarsi; le centinaia e le migliaia sostiene, invece, di non averle ancora studiate a scuola).
Per tutto il resto,però, ormai fa praticamente da solo. E con ottimi risultati.Qui trovate la ricetta della ciambella |
C'erano infatti torte bellissime, originali e
creative.
Tuttavia, alla fine, ci siamo aggiudicati il quarto posto per bontà, con tanto di doppio premio (per me ed il ricciolino) ed attestato!
Grande soddisfazione per il ricciolino, che aveva pronosticato che "le torte più semplici sono sempre le più buone", soprattutto per i bambini.
A onor di cronaca, comuque, tutti e tre i miei figli hanno gustato con soddisfazione anche le altre preparazioni più elaborate!
Io, a parte piccoli assaggi delle torte altrui (compatibilmente con le mie allergie) e la vista di tante leccornie, ho apprezzato molto il clima di accoglienza, comprensione e calore che tutto il personale del nido riesce sempre a creare.
E' stato bello poter osservare i miei bimbi interagire con gli altri e le maestre e vederli muovere in un ambiente (in questo caso il giardino della scuola) e con giochi che conoscono bene ma a cui solitamente noi genitori non abbiamo accesso;
è stata una gioia constatare il perdurare del piacere di stare insieme tra il ricciolino e amichetti che hanno fratelli o sorelle ancora al nido, con cui ha mantenuto un buon rapporto nonostante i diversi percorsi scolastici;
è stato piacevole poter chiaccherare con amici o conoscenti ma ancor di più (non me ne vogliano gli altri) avere l'opportunità di scambiare due parole con persone che non avevo ancora incrociato, riconoscendoli come la mamma e/o il papà dei compagni dei gemelli;
è stato divertente, come al solito, poter parlare liberamente con le educatrici e gli altri genitori, scambiandoci consigli, ricette, informazioni ed aneddoti.
La riunione è stata breve e utile: oltre ad un cenno sui progetti da sviluppare (di cui si riparlerà a dicembre), la direttrice ha spiegato i motivi per cui l'accoglienza dei piccoli viene gestita in un certo modo e poi parlato di morsi tra bambini (spiegando in sintesi che è un "problema" che si ripresenta sempre, nonostante la loro vigilanza, vista l'importanza della fase orale nei bambini in età da nido e la loro difficioltà a esprimersi in altro modo, ma che non deve destare preoccupazioni nè far ipotizzare un futuro da bimbo aggressivo o da vittima, per i bimbi coinvolti) e dell'importanza del fatto che i genitori pongano dei confini e delle regole anche a bimbi molto piccoli, senza aver paura della reazione dei propri figli e dei loro pianti e capricci.
Discorsi
importanti per le mamme che per la prima volta inseriscono i propri
figli al nido, soprattutto se alla prima esperienza di maternità, ma che
è utile risentire anche da trismamma!
E poi...via libera ai peccati di gola ed alle chiacchere!
Certo, è innegabile che comportino uno sforzo notevole tanto per il personale scolastico, dalle educatrici, ai cuochi, agli ausiliari, quanto per i genitori, che devono incastrare un nuovo impegno tra i mille che già affollano giornate lavorative e di cura dei figli e metterci del loro, però fino ad adesso dal mio punto di vista ne è sempre valsa la pena.
Mi piacerebbe che fosse così anche alla primaria, che ci fossero simili occasioni ed un simile contatto scuola - famiglia anche nel ciclo scolastico delle elementari!!!
E voi, cosa ne pensate?
Vi piacciono queste iniziative o no?
Le organizzano anche nel nido, alla materna o alle elementari che frequentano i vostri figli?
Se siete maestre, come le vivete?
Sono molto curiosa di conoscere la vostra opinione!
P.s. Sono un disastro nello scegliere i titoli dei miei post.
Le regole dei SEO le ignoro spesso, con buona pace dei numeri di affluenze.
Mi alleno ad essere sintetica ma a volte questo spazio mi serve proprio per dire, tutto quello che sento di voler esprimere, dunque non posso sintetizzare.
Perciò perdonatemi, ma in questo caso il titolo è quello che è.
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