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lunedì 12 novembre 2018

Cosa vedere a Torino con i bambini (anche quando piove)

Torino è una grande città ma è facile da visitare, grazie alle sue strade a scacchiera
Il centro storico, davvero ampio e signorile, è caratterizzato da gallerie pedonali, che consentono di passare da una grande piazza all'altra praticamente senza bagnarsi.
Piazza Castello

Piazza San Carlo con il suo storico Caffé Torino


Imperdibili Piazza Castello, Piazza Vittorio Emanuele e Piazza San Carlo.
Le pasticcerie/bar del centro, poi, sono fantastiche.
La città conta inoltre molti bei parchi, veri e propri polmoni verdi, in cui passeggiare, andare in bici, correre e far giocare i bambini.
Ancora Piazza Castello

Piazza San Carlo

In primis, il Parco del Valentino, il secondo più grande di Torino, con i suoi  421.000 metri quadrati sulla riva sinistra del Po.


Ci sono un laghetto, fiori, ampi viali, parchi giohi, bar e chioschetti si può visitare il Castello del Valentino, oggi sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e  patrimonio dell'Unesco (qui le info per visite interne).

Il Castello sede della facoltà di Architettura

Soprattutto, c'è il Borgo Medioevale del Valentino, creato nel 1884, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana, con l'intento di offrire uno scorcio dei borghi medioevali del Piemonte e della Valle d'Aosta.
Si può visitare la Rocca (a pagamento) o anche solo passeggiare, gratuitamente, nel pittoresco borgo.
Tra l'altro, vengono organizzate manifestazioni ed eventi, anche per bambini, in tutte le stagioni dell'anno.
Scorci del Borgo del Valentino, nel Parco del Valentino e sulle rive del Po

Se poi siete disposti ad allontanarvi dalla città vera e propria, non potete perdervi la grandiosa Reggia di Venaria Reale, con o senza i suoi fantastici giardini.





La Reeggia sorge proprio ad una estremità del Parco della Mandria, il più grande di Torino, o meglio, una riserva naturale  che si estende per circa 6540 ettari  tra i Comuni di Venaria Reale e Druento (TO), ad ingresso gratuito e meta ideale per passeggiate o biciclettate nel verde, anche con i passeggini, e pic nic (ci sono anche aree attrezzate), non solo estivi!!!

All'interno, anche il Castello, visitabile a pagamento.

Il Castello della Venaria Reale
Restando in città, non si può perdere il trasporto sulla storica tranvia Sassi - Superga (costi e orari qui), che conduce dal quartiere Sassi, a Nord-Est di Torino al colle di Superga (mt. 672 sul l.m.) ed alla Basilica di Superga, fatta edificare dai reali di casa Savoia nel 1700 e progettato dal noto Filippo Juvarra, che domina dall'alto Torino ed è un'altro dei suoi simboli.

La cremagliera piacerà molto ai bambini e la Basilica, con tanto di convento retrostante con alloggi reali, agli adulti.
Molto particolare, per bimbi non facilmente impressionabili, la cripta, che ospita le salme di alcuni dei reali di Casa Savoia.

Molto caratteristico anche il Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi, sulla collina di Torino, lateralmente rispetto al Monte dei Cappuccini ed alla sua Chiesa (con una cupola che merita di essere vista).
Torino, infatti, è posta ai piedi della Alpi e dominata dai monti. 
E' una città di illustri alpinisti ed ha ospitato le Olimpiadi Invernali del febbraio 2006.
Non si può quindi prescindere da questo aspetto (e quiesto museo) per conoscerla ed apprezzarla.
Qui il sito del museo, che era piaciuto molto al ricciolino quando era ancora un nanerottolo di pochi anni.
Se volete godere della magnifica visita che si gode dalla terrazza del museo, su Torino e, soprattutto, le montagne che la circondano, andateci con il sereno!

E quando piove o fa molto freddo?

E' l'occasione per visistare uno degli altri numerosi musei adatti ai bambini della città.

Il Museo Nazionale dell'Auto di Torino, ovvero il MAuto, ad esempio, nei pressi del Lingotto.
D'altro canto, dove, se non nella città della FIAT,  poteva esserci questo gioiello di museo!!!


Si tratta di una esposizione di 200 automobili originali di diverse marche, filmati storici e indicazioni sulle evoluzioni della tecnica e gli avvenimenti storici che hanno segnato le varie epoche.
C'è spazio anche per ricostruzioni di arredi a tema auto, per la formula 1 ed i progetti del futuro, video d'epoca e una zona dedicata ai motori ed alla loro evoluzione nel tempo.



Oppure il Museo del Cinema, con la storia della fotografia e delle prime tecniche di ripresa cinematografiche ma anche installazioni, ricostruzioni dei set di celebri film, simulatori e costumi di scena.


Inoltre il Museo si trova sotto il simbolo di Torino: la Mole Antonelliana!

Ovviamente merita anche salire sulla Mole, utilizzando l'ascensore che si prende dall'atrio al piano terra (biglietto a parte rispetto al Museo del Cinema) e che è molto panoramico, poichè è un parallelepipedo interamente vetrato che sale nel centro del salone, verso la cupola.
Da astenersi chi soffre di vertigini!!!

Vista su Piazza Vittorio ed il Po dalla cima della Mole

E poi c'è l'INFINI*TO, il Museo dell'Astronomia e dello Spazio, con il planetario, a Pino Torinese, sulla collina di Torino, a circa 10 km dal centro.
Una struttura è che tutte le installazioni sono moderne e interattive, con tanti "giochi" ed "esperimenti" che consentono di "toccare con mano" le nozioni spiegate, peraltro in modo abbastanza chiaro, dai cartelli esplicativi, rendendo più semplice comprendere sia agli adulti che ai bambini.
Il planetario offre spettacoli adatti a bambini (secondo me, adatto almeno dai 3/4 anni, poichè si sta al buio e seduti per una mezz'ora), sui segni zodiacali, il sistema solare e le costellazioni.



Merita una visita anche l'istruttivo MAcA, il Museo A come Ambiente, nei pressi del Parco Dora, parco postindustriale di 456.000 m² , dove fino agli anni novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin.
Il museo si articola su tre piani, dedicati ad energia, rifiuti ed acqua, con installazioni da provare, laboratori per bambini, pannelli esplicativi e rappresentazioni efficaci.





Con riserva, posso consigliare anche il Castello di Rivoli ed al suo Museo di Arte Contemporanea.
 Con riserva perchè, come ho raccontato qui, noi siamo incappati in una mostra decisamente non adatta ai bambini.
Altri utenti, però, hanno avuto esperienze più positive e l'esterno e l'ubicazione sono molto pittoreschi.

Il Castello di Rivoli

Noi non abbiamo ancora visitato il Museo Egizio, recentemente restaurato, e dobbiamo tornare all'Armeria Reale, al Palazzo Reale ed in altri musei che abbiamo esplorato prima dell'arrivo dei figli e dunque, decisamente, con un'altra ottica.
So per certo, però, che non ci deluderanno.

La galleria commerciale del Lingotto può essere una buona tappa per lo shopping al chiuso, se le gallerie del centro non vi sono bastate, per poi fermarsi a mangiare alla vicina Eataly.
Tanto il Lingotto, quanto Eataly, peraltro, si prestano ad essere vistati insieme al MAuto, poichè raggiungibili a piedi.


Che dite, avete abbastanza spunti per un weekend a Torino, con il sole o con la pioggia???



mercoledì 31 ottobre 2018

10 trucchi (+1), pratici e non, per sopravvivere con bimbi piccoli (anche se gemelli)

Premessa: questo post si basa esclusivamente sulla mia esperienza personale.
Pertanto non grantisco che questi trucchi funzionino universalmente, nè che siano originali rispetto a quelli adottati da altre mamme e plurimamme, però spero che vi possano essere d'aiuto o, perlomeno, strapparvi un sorriso o farvi sentire meno sole e/o "mamme allo sbaraglio alla ricerca di continua di soluzioni adatte a gestire la prole!"



1) Riordinare continuamente. Contrastare il caso senza interruzioni. Fare subito ciò che va fatto, senza rimandare (a meno che non sia questione di vita o di morte... o di cacca dei bambini) ad un dopo che non sarà mai il momento giusto.
Come? Ad esempio, mentre si transita per il corridio o una stanza per la casa, fermandosii a raccogliere oggetti per terra o fuori posto e riponendolii dove devono stare, oppure prendere una cesta e mettervi dentro tutto ciò che raccatate nella giornata, per ordinarlo nei primi cinque minuti liberi che trovate;.
Altri esempio? Se cambiate il vostro bambino, subito dopo buttate il pannolino sporco e mettete nella cesta dei panni da lavare i vestiti sporchi; entrati in casa, riponete le chiavi al loro posto, le scarpe nella scarpiera o dove sapete voi, le giacche appese ecc; dopo un pasto, riordinate subito la cucina e pulite, se va fatto, il pavimento.
Sempre, senza dimenticarvene, senza rimandare. Perchè altrimenti rischierete di non farlo più o di farlo quando è diventato un problema insormontabile, quando non potete più procrastinare e siete già con l'acqua alla gola per mille altri motivi.
Da single, c'è sempre tempo per iordinare e si trova quando lo si vuole.
Da coppia, se non riordini nel fine settimana, basterà un giorno nel fine settimana o anche mezza giornata, per rimediare;
Con bimbi piccoli, soprattutto se più d'uno, non basteranno due giorni e, se va bene, comunque due giorni da dedicare alla casa li avrete a disposizione quando i figli compiranno 18 anni. 
Sempre che se ne vadano di casa, qualche volta.

Ovviamente, insistere perchè i vostri figli in età da ragione e chi vive con voi faccia lo stesso.

2) Portar sempre  acqua e cibo e disseminare scorte di cibo e acqua ovunque. 
In borsetta, nella borsa del cambio, nella 24 ore, in auto (vostra e del partner), a casa dei nonni, nell'armadietto della palestra o della piscina (sempre che ancora riusciate a frequentare questi luoghi).
I bambini (o perlomeno i miei) hanno sempre fame e sete, anche se l'ora dei canonici cinque pasti è lontana. 
Soprattutto se è lontana e voi non siete preparati.
Bastano un pacchetto di biscotti, dei crackers, una medicina insalubre ma, grazie a ciò, a lunga conservazione.
E acqua in una borraccia o in una bottiglietta o nel biberon.  
Io però non consiglio di conservare l'acqua nella plastica a lungo, soprattutto con sbalzi di temperatura, meglio una borraccina in alluminio, da cui impareranno presto a bere anche i bambini.
E comunque tranquilli: non vi serviranno mai le scorte, fino a che non le avrete dimenticate o finite
Tra l'altro, il cibo potrebbe servire anche a voi, quando siete talmente di corsa da non avere il tempo di mangiare o vi prende un attimo di nervoso da placare sgranocchiando. 
E l'acqua?
Va sempre bene per lavare al volo manine sporche, sciaquarsi la bocca, detergersi la fronte, levare al volo una macchia dai vestiti (o almeno dissimularla), da mettere nell'apposito vano quando vi siete dimenticati di rabboccare il liquido lavavetri ecc. ecc.

3) Siate ingegnose e cercate soluzioni con mezzi semplici. 
Ad esempio: "Ho finito i cambi ed il bambino è di nuovo tutto sporco e siamo a dicembre, come lo rimetto in auto o nel passeggino per portarlo a casa?!?" (Già successo, già successo)...La copertina o l'asciugamano lasciato in auto per le emergenze che diventa pannolino di emergenza o mantella o fascia e via.
Oppure: "Si strappa sempre quel cavolo di ciuccio e le catenelle in vendita sono inefficaci o vanno bene solo per QUEL modello di ciuccio, che guarda caso ha appena perso o infilato in una pozzanghera id fango?!?" .
Createne una ad hoc (noi, ad esempio, lo abbiamo fatto con moschettoncino e cordino d'abbandono fine)

4) Doudou (overo peluche o copertina per i bebè) sempre, fin dal primo giorno, anche se i primi mesi lo ignora, anche se lo getta per terra e sembra non servire a niente.
L'oggetto transizionale, come il ciuccio, torna sempre utile, bisogna solo insistere a proporlo al vostro bimbo e, quando dovrete inserirlo al nido o lasciarlo dai nonni a dormire o avrà bisogno di rassicurazione e consolazione e voi non potrete esserci, se ne ricorderà.
Ci vorranno mesi, è vero, ma ringrazierete di averlo.
Se non altro, portandolo sempre con voi ed il bimbo, potrà fungere da marionetta per intrattenerlo, potrà essere morsicchiato durante la dentizione o usato per giocare al cucù o tentare approcci di gioco con altri bimbi...
Compratene però sempre due, uguali. Perchè se si attacca e poi lo perde...son dolori!!!

5) Fare camminare i bambini non appena imparano.
Anche se piove o nevica, anche se avete fretta, anche se siete in ritardo, anche se fanno i capricci, anche se costa fatica e tempo ed energie.
Insistere perchè camminino il più possibile, negli spostamenti brevi, ovunque e sempre.
Accettando in cambio scenate, piantini e proteste.
Lasciando a casa il passeggino ogni volta che potete, perchè non vedano neppure l'alternativa.
No, non è per farli soffrire o tormentarli, nè per far soffrire mamme e papà.
E' perchè camminare è una abitudine che si apprende, i muscoli necessitano di allenamento, la volontà pure.
E solo camminando, anche poco ma quotidianamente, diventa facile e naturale.
Tornerà utile negli anni a venire. O almeno, per noi è stato così.
E poi, volete mettere portarsi dietro un aggeggio in meno, che occupa mezzo (o tutto) il bagagliaio?!?

6) Borsa del cambio sempre pronta ed adatta alla stagione e, se si esce a cena o dopo cena, pigiamino (e doudou).
Se avrete fortuna, i bambini si addormenteranno in auto, sul passeggino, a casa dei nonni ecc. e non si accorgeranno che li state mettendo a letto arrivati a casa e continueranno a dormire!

7) Dotarsi di ciuccio fosforescente per la notte.
Ok, detto così è un consiglio semplice semplice e forse sono io che ho scoperto l'acqua calda solo di recente ma...voi lo sapevate che esistino ciucci che si illuminano al buio?!?
Io no, fino a qualche mese fa, quando mi ci sono imbattuta per caso.
E sono stati la salvezza delle mie notti.
Perchè sì, mi alzo e mi sveglio comunque ma almeno questo maledetto ciuccio lo ritrovo rapidamenmte e senza accendere la luce e svegliare gli altri figli!!!

8) Osservare e rubare le idee ed i metodi altrui.
 Non parlo di copiare testi coperti da diritto d'autore o di sottrarre oggetti che non ci appartengono o spacciare per nostre invenzioni altrui, assolutamente no.
Parlo di prendere spunto dalle esperienze e dalle condotte di genitori, nonni, educatori, insegnanti che sembrano utili ed efficaci e che dunque potrebbero fare al caso nostro, con gli eventuali correttivi del caso.
Ritenersi migliori degli altri e guardarli con sufficienza non paga, in questo senso.

9) Lasciare che i bambini decidano da soli quando sono pronti per le tappe successive della crescita (vasino, togliere il ciuccio, svezzamento ecc.), che decidano da soli il più possibile ciò che li riguarda (da cosa indossare al gioco da fare, ecc.) e lasciarli il più possibile "fare" da soli.
In fondo, in giro non è mica pieno di diciottenni con il pannolino o il ciuccio in bocca o che mangino pappine, no?
Non è per renderli autonomi o per incrementare la loro autostima o per altri illuminati motivi.
E' per sopravvivere, voi, non loro.

Perchè non so come siati messi, genitori che leggete, ma io impiego già talmente tanto tempo a discutere per le regole essenziali di sicurezza, per i compiti da fare e per i rifiuti e dinieghi che non possono essere evitati, che sto imparando a lasciare che il resto scorra, per non prendermi un esaurimento nervoso. 
Certo, ho ancora molto da imparare, non lo nego, ma mi applico!

10) Circondarsi di amici. 
Fisicamente, virtualmente, via e-mail, via whatsapp..., purchè possiate scambiare quattro chiacchere, una battuta, condividere una foto, darvi informazioni utili, consolarvi, ridere insieme, programmare gite, gustare buoni piatti o bervi una birra o un bicchiere di vino in compagnia.
Organizzare per vedersi può essere difficile, accogliere in casa richiede impegno, incastrare orari e appuntamenti non è facile. 
Secondo me, però, ne vale sempre la pena, soprattutto con i bambini.
Infatti, i genitori hanno la possibilità di svagarsi, i bimbi pure e, in più, imparano a stare nel rumore e tra le persone non appartenenti alla stretta cerchia familiare.
A lungo termine paga. 
E quando sarete soli, voi e la vostra famigliola, magari in relativo silenzio, apprezzerete di più anche quei momenti.

+ 1 
Infine, ultimo ma non meno importante: 
essere pronti a disattendere tutti i consigli e trasgredire tutte le regole sull'educazione dei figli, anche quelle che vi siete dati da soli.
Solo quando serve ed eccezionalmente, ben inteso, per adattarsi alla relatà, che ha sempre più fantasia di noi!

E ora tocca voi. Svelatemi i vostri trucchi, per favore!!!

lunedì 29 ottobre 2018

Il Castello di Montalto Dora (TO) con i bambini

Montalto Dora (TO) è un piccolo comune del Canavese, ai piedi delle montagne, che vanta nel suo territorio ben tre laghi (Lago Pistono, Lago Nero e Lago Sirio, questi ultimi parzialmente).


E' dominato, dall'alto, da un castello il cui nucleo originario risale alla prima metà del XII secolo, appartenente nel XIV secolo ai Savoia per poi essere ceduto a varie casate, fino ai giorni nostri, subendo anche vari assedi, tra cui quello di Ivrea del 1641, da parte delle truppe francesi del marchese d’Harcourt, in guerra contro il ducato di Savoia.


E' ancora oggi di proprietà privata ed è, visitabile, gratuitamente, in occasione di manifestazione speciali e alcune giorni all'anno (qui il sito ufficiale con le informazioni): la chicca è che spesso ci sono allestimenti in costume d'epoca nel cortile, che rendono il castello ancora più suggestivo.
Nel nostro caso c'erano anche alcuni giochi praticati in epoca medioevale, che i bambini hanno potuto provare e esercizi di scherma, in cui si è cimentato il ricciolino.


Il castello è stato interamente restaurato a spese dei proprietari ed oggi è perfettamente mantenuto, dunque vale la pena visitarlo, anche con i bambini! 
 

Già accedervi è un piacere, poichè, lasciata l'auto a Montalto, ci si incammina, seguendo le indicazioni (che per la prima parte coincidono con quelle per la Via Francigena) verso la collina, salendo prima per la strada asfaltata verso i laghi,


poi imboccando il cancello ed il viale a curve che porta al castello, all'ombra degli alberi,


 fino a giungere alla prima cinta muraria, da dove si gode di una bellissima vista sul laghi e la pianura sottostante.


Lungo la strada di salita, si incontra anche un'area pic nic con fontana, per merende o pranzi al sacco!


Il castello comprende la cappella della Madonna delle Grazie, con addossato un campanile, con affreschi del 1400 raffiguranti S. Cristoforo e la Madonna del latte con bambino, nonchè Storie di Santi;
la torre quadrata del mastio, ove si trovano alcune camere da letto, una per piano, con pavimento e soffitti in legno, sale ai piani superiori, anch'esse con bellissimi pavimenti in legno e soffitto a cassettoni, complete di alcuni arredi;
le quattro ampie sale al piano terra, con pavimento in pietra e soffitto a volta, che insieme al mastio costituiscono il nucleo più antico della fortezza,
nonchè le segrete, che si possono vedere scendendo una scala dal cortile, anche se non si può accedere all'interno.



Il castello è stato set cinematografico per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera", perciò alcune stanze contengono video e fotografie dei set e, per quanto concerne una delle segrete, l'allestimento completo di uno degli scenari.
Altre camere, invece, mostrano foto delle varie tappe di restauro del castello e vedute dello stesso.

Persone ed allestimenti in costume d'epoca, a beneficio dei visitatori, tra cui il ricciolino che "combatte"!

Gli interni non sono fotografabili ma sul sito ufficiale trovate alcune immagini per curiosare.


Info pratiche
Nel cortile del castello vi sono i bagni, moderni e, quando siamo stati noi, puliti.
Per mangiare bisogna spostarsi intorno al Lago Pistono o tornare nel paese.
L'interno del castello non è visitabile con il passeggino, poichè ricco di scale anche ripide, invece la strada e viale di accesso ed il cortile sì. Tenete presente però, che deve essere un passeggino da sterrato e vi sarà da spingere, perchè la salita è piuttosto ripida, anche se breve (15/20 minuti, al passo di un bimbo di sei anni).


Nei dintorni
Terminata la visita del castello o nella sua attesa, vi consiglio di portare i bambini alle terre ballerine ed a passeggiare intorno al Lago Pistono, oppure di organizzarvi per arrampicare nella falesia di Montalto o, anche solo, dare un'occhiata al lago, gustandovi la veduta del castello e delle colline dalle sue rive.
Infine, ma non certo in ordine di valore, potete visitare con i bambini il c.d. parco archeologico oppure andare a piedi a vedere la ricostruzione della palafitta, ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., che ne costituisce il fiore all'occhiello.
Qui trovate le info sulle visite guidate e il piccolo spazio espositivo archeologico allestito presso il Comune di Montalto.
Se invece, avete voglia di andare a scoprire un altro castello nelle vicinanze, potete andare ad Ivrea e visitare il Castello dalle Rossi Torri, voluto da Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, nel 1385.


mercoledì 24 ottobre 2018

Castagnate d'autunno (e gara di torte). Anche all'asilo nido. Vi racconto perchè è stato bello.

Qualche giorno fa, in un luminoso e insolitamente mite pomeriggio di ottobre, all'asilo nido dei gemelli vi è stata la prima riunione del nuovo anno scolastico, con una "formula organizzativa" secondo me molto azzeccata: 
mezz'ora di riunione direttrice - genitori, mentre le maestre tenevano i bambini ed i nonni e fratelli/sorelle dei piccoli preparavano le caldarroste, per poi mangiare castagne e torte in compagnia, previa premiazione della gara di torte ai frutti di stagione.



E sì, perchè oltre alla castagnata, è stata organizzata una gara per premiare le torte preparate dai genitori che hanno voluto partecipare, con tre categorie: la torta più buona, la torta più originale e la torta più bella. Quattro i premiati per ogni categoria.

Nel nostro caso, il ricciolino ha deciso che avremmo assolutamente DOVUTO partecipare e a stento sono riuscito a convincerlo della sufficienza di una torta, anzichè due (due bambini = due torte, a suo dire).

Ero però consapevole di non avere speranze per le categorie "originale" e "bella" e poche ne nutrivo per la categoria "bontà", visto che non avevo mai preparato in vita mia torte alla zucca, nocciola, castagne, mela o simili, ovvero "autunnali", perciò ho cercato di non farlo volare troppo con la fantasia, sapendo quanto è competitivo.

Invece...avevo sottovalutato le abilità culinarie e la testardaggine del mio piccolo pasticcere, nonchè il potere del web.
Per quale motivo dico così?
Perchè per il reperimento ed il dosaggio degli ingredienti, devo ancora guidare il ricciolino, altrimenti anzichè 100 gr di farina ne versa 1 kg, come l'ultima volta o al posto di 250 gr di burro me ne mette 25 oppure confonde la fecola di patate con lo zucchero a velo.
(A sua discolpa va detto che le etichette e le mie indicazioni non sono sempre chiare e tra fecola, maizena, amido di mais, zucchero finissimo, zucchero a velo ecc. non è sempre facile destreggiarsi;  le centinaia e le migliaia sostiene, invece, di non averle ancora studiate a scuola).
Per tutto il resto,però, ormai fa praticamente da solo. E con ottimi risultati.

Qui trovate la ricetta della ciambella
Internet, poi, ci ha permesso di scovare un blog di cucina con ricette fantastiche, tra cui quella della torta alla farina di castagna, che abbiamo utilizzato con piccole modifiche (qui il post con la nostra ricetta ed il link al sito di cucina!).

 
  Una volta vista l'esposizone di torte, anche il ricciolino, pur molto ottimista, ha avuto un attimo di smarrimento.










C'erano infatti torte bellissime, originali e
creative.




Tuttavia, alla fine, ci siamo aggiudicati il quarto posto per bontà, con tanto di doppio premio (per me ed il ricciolino) ed attestato!


Grande soddisfazione per il ricciolino, che aveva pronosticato che "le torte più semplici sono sempre le più buone", soprattutto per i bambini.
A onor di cronaca, comuque, tutti e tre i miei figli hanno gustato con soddisfazione anche le altre preparazioni più elaborate! 



Io, a parte piccoli assaggi delle torte altrui (compatibilmente con le mie allergie) e la vista di tante leccornie, ho apprezzato molto il clima di accoglienza, comprensione e calore che tutto il personale del nido riesce sempre a creare.
E' stato bello poter osservare i miei bimbi interagire con gli altri e le maestre e vederli muovere in un ambiente (in questo caso il giardino della scuola) e con giochi che conoscono bene ma a cui solitamente noi genitori non abbiamo accesso;
è stata una gioia constatare il perdurare del piacere di stare insieme tra il ricciolino e amichetti che hanno fratelli o sorelle ancora al nido, con cui ha mantenuto un buon rapporto nonostante i diversi percorsi scolastici;
è stato piacevole poter chiaccherare con amici o conoscenti ma ancor di più (non me ne vogliano gli altri) avere l'opportunità di scambiare due parole con persone che non avevo ancora incrociato, riconoscendoli come la mamma e/o il papà dei compagni dei gemelli;
è stato divertente, come al solito, poter parlare liberamente con le educatrici e gli altri genitori, scambiandoci consigli, ricette, informazioni ed aneddoti.


La riunione è stata breve e utile: oltre ad un cenno sui progetti da sviluppare (di cui si riparlerà a dicembre), la direttrice ha spiegato i motivi per cui l'accoglienza dei piccoli viene gestita in un certo modo e poi parlato di morsi tra bambini (spiegando in sintesi che è un "problema" che si ripresenta sempre, nonostante la loro vigilanza, vista l'importanza della fase orale nei bambini in età da nido e la loro difficioltà a esprimersi in altro modo, ma che non deve destare preoccupazioni nè far ipotizzare un futuro da bimbo aggressivo o da vittima, per i bimbi coinvolti) e dell'importanza del fatto che i genitori pongano dei confini e delle regole anche a bimbi molto piccoli, senza aver paura della reazione dei propri figli e dei loro pianti e capricci.
Discorsi importanti per le mamme che per la prima volta inseriscono i propri figli al nido, soprattutto se alla prima esperienza di maternità, ma che è utile risentire anche da trismamma!

E poi...via libera ai peccati di gola ed alle chiacchere!



Questi momenti di coinvolgimento genitori - educatori, dentro le strutture scolastiche, queste opportunità di confronto in un clima disteso, sono forse ciò che trovo più bello del periodo di frequenza del nido e, per quella che è stata la mia esperienza con il ricciolino, della scuola dell'infanzia.
Certo, è innegabile che comportino uno sforzo notevole tanto per il personale scolastico, dalle educatrici, ai cuochi, agli ausiliari, quanto per i genitori, che devono incastrare un nuovo impegno tra i mille che già affollano giornate lavorative e di cura dei figli e metterci del loro, però fino ad adesso dal mio punto di vista ne è sempre valsa la pena.

Mi piacerebbe che fosse così anche alla primaria, che ci fossero simili occasioni ed un simile contatto scuola - famiglia anche nel ciclo scolastico delle elementari!!!

E voi, cosa ne pensate?
Vi piacciono queste iniziative o no? 
Le organizzano anche nel nido, alla materna o alle elementari che frequentano i vostri figli?
Se siete maestre, come le vivete?
Sono molto curiosa di conoscere la vostra opinione!

P.s. Sono un disastro nello scegliere i titoli dei miei post.
Le regole dei SEO le ignoro spesso, con buona pace dei numeri di affluenze.
Mi alleno ad essere sintetica ma a volte questo spazio mi serve proprio per dire, tutto quello che sento di voler esprimere, dunque non posso sintetizzare.
Perciò perdonatemi, ma in questo caso il titolo è quello che è.

lunedì 15 ottobre 2018

Cose da fare con i bambini in autunno

Cose da fare con i bambini in autunno



Premessa: questo elenco è frutto di un dialogo fra me ed il ricciolino, in cui abbiamo parlato di che cosa ci sarebbe piaciuto fare in questa stagione e di ciò che abbiamo fatto gli anni scorsi e ha lasciato un bel ricordo.
Spero che possa essere di spunto anche a voi!


1- Andare per boschi a raccogliere le castagne, possibilmente in compagnia di amici, e poi cucinare le caldarroste e gustarle con un bel bicchiere di vino per i grandi e di succo d’uva per i bambini;

2- partecipare ad una vendemmia o, in mancanza, andare ad una sagra di paese a tema autunnale, come la festa dell’uva, della castagna, dei funghi porcini ecc., per fare un giro con il trenino, mangiare qualche leccornia autunnale e partecipare ad i giochi che di solito organizzano per l’occasione;


3- fare una bella passeggiata in montagna, ma in bassa quota, per ammirare i colori delle foglie d’autunno, i ricci, le castagne, gli insetti ecc. e godersi l’aria fresca, magari con un bel berretto di lana nuovo in testa!

E se siete in cerca di spunti per camminate autunnali con bambini in Valle d'Aosta, vi suggerisco questa, in Valle di Champorcher, o questa, in Val di Gressoney, oppure una visita al santuario di Machaby ed al vicino rifugio (qui alcune immagini).

4- dedicarsi a qualche lavoretto manuale: un quadretto o collage di foglie colorate, una costruzione di cartone da colorare con tempere o acquarelli, un modellino di legno da fare con mamma o papà….spazio alla fantasia!
Si può fare tutto da soli o sfruttare uno dei tanti kit creativi in vendita, in cartone come questo, o in legno, oppure potete cercare modelli in rete, come queste zucche o i ragni, c’è solo l’imbarazzo della scelta!



5- fare un giro in bicicletta (per i piccoli, va bene anche quella senza pedali) ma rigorosamente sui tappeti di foglie secche, per sentirle scricchiolare, farle volteggiare in aria e sudare un po’!!
P.s. Attenti ai ricci nascosti dalle foglie, però!

6- invitare amichetti per merenda o scegliere un bel bar/ pasticceria per gustare insieme la prima cioccolata calda di stagione o, per i più temerari, i buonissimi gelati ai fichi, ai kaki o alle castagne o i biscotti alle castagne!


6- cucinare la vellutata di zucca, preparare i fiori di zucca in pastella, cercare funghi e gustarsi un risotto o una bella torta o biscotti con farina di castagne (a breve la ricetta sul blog) purché coinvolgendo i bambini e aprendo le porte di casa ad amici con figli;



7- andare alla scoperta dei castelli o delle ville del territorio
Nella mia zona, ad esempio, quello di Ivrea, ma anche di Montalto, Masino, Agliè ecc.
Luoghi perfetti per stare all’aperto quanto basta, girando per corti interne e parchi, ma anche per rifugiarsi all’interno quando l’aria è più fresca o arriva la pioggerellina, nonché, di solito, più adatti ai bimbi dei musei classici.
Alcuni in autunno organizzano spettacoli o attività a tema Halloween, per bambini coraggiosi!
Ingresso del castello di Montalto Dora (TO)


Particolare di una delle rossi torri del Castello di Ivrea (TO)
8- passeggiare tra le vigne e fare un pic nic nel bosco o tra i vigneti, per sfruttare la luce naturale e le ore più calde del giorno

9- andare ad arrampicare in falesia. Senza più l’afa e l’affollamento di agosto, ma ancora senza gelarsi i piedi nelle scarpette!

10- saltare nelle pozzanghere con gli stivali da pioggia

11- fare un giro intorno ad un lago, gettando sassolini e osservando il panorama. Vale anche il mare, per chi lo ha vicino! L'importante è che non ci sia più la ressa estiva e l'aria sia fresca. Tutto cambierà rispetto all'estate!


12- uscire a piedi con la nebbia e giocare a fingersi fantasmi!!!

13-  Andare a vedere una désarpa (ovvero il ritorno delle mucche, dalle stalle di montagna, a quelle di pianura, per l'inverno) o comunque fermarsi a guardare le mucche passare per strada, osservando le Reine (Regine, quelle che hanno vinto i concorsi e sono adornate con fiori e le più grosse campane), immergendosi in questo momento molto antico esemplice, con il suono dei campanacci e l'abbaiare dei cani in sottofondo.



E a voi ed ai vostri bambini, cosa piace fare d’autunno? Avete altre attività da suggerirci? Queste proposte vi piacciono?