La vita di una madre e' un susseguirsi di emozionanti prime volte: il suo primo pianto, la prima poppata, il primo bagnetto, il primo taglio di capelli, la prima pappina, il primo dentino, il primo giorno di nido, la prima notte dai nonni, il primo passo, la prima gita scolastica e....la prima gara.
Ieri, il mio ricciolino biondo ha partecipato alla sua prima competizione.
In realtà, si trattava di una bicicletta di 12 km nella mia cittadina, organizzata per tutti i bimbi nel programma degli Eporedia Active Days, che ogni anno fanno conoscere sport come arrampicata, immersione, canottaggio, Running, strett Boulder, parkour, slaklining, orienteering, Mountain bike, quali eventi collaterali a importanti gare di kayak, disciplina da sempre molto praticata nella zona.
Io ho pensato di iscriverlo comunque perché adora andare in bici ed al passaggio del giro di Italia aveva insisto a domandare quando avrebbe potuto partecipare anche lui.
Il nostro ometto ha vissuto l'evento come una vera e propria gara "di resistenza", in cui per vincere la medaglia bisognava arrivare alla fine e lui...e' arrivato!
Con lo zainetto con il suo nome e la maglietta più piccola che c'era, taglia 9/11 anni, con la borra certa da bici dei Barbapapa', il succo di frutto e i biscottini dentro lo zainetto (il bel "pacco gara" che gli hanno dato), oltre al suo peluche ed ai fazzoletti che si è aggiunto da solo, sempre addosso.
È stato il più piccolino a raggiungere il traguardo senza fermarsi subito con i "piccoli" e, anche se ad un certo punto abbiamo dovuto abbandonare il gruppo ed accorciare il percorso, ha pur sempre pedalato convinto per 9 km, incoraggiandosi da solo e con soste per acqua e succo di frutta !!!
E meno male, perché io stavo morendo! Io e l'Alpmarito, infatti, pensavamo che avrebbe avuto più difficoltà e quindi abbiamo pensato di seguirlo di corsa, per poterlo spingere o prendere a spalle all'occorrenza. Invece lui ci ha fatto viaggiare ad una media di 6:48 /km, stroncandomi con i primi tre chilometri a 4:55/ km!!!
Il tutto, ovviamente, con una umidità al 98% ed un caldo afoso. Mia madre, più furba, ci ha accompagnato in bici.
L'ultimo chilometro il mio ometto, orami stravolto, ha ancora accellerato per arrivare e ci ha fatto ridere esclamando, mentre pedalava: "E' stato complicato, vero?" "Una gara luuuungaaa!"
Quando siamo arrivati, gli altri bimbi stavano già facendo merenda ma a lui non è importato, era fiero e felice di avercela fatta e si è messo in coda diligente per la sua medaglia, serio e soddisfatto
A casa, ha mostrato la sua medaglia alle nonne, alla nonna bis ed al nonno e continuato a ripetere che vuole fare presto un'altra gara!
Il pomeriggio, divorato un piattone di pasta e smaltita l'adrenalina, e' crollato per due ore, ancora con il suo braccialettino rosa indosso.
Questo dovrebbe sempre essere lo sport: un'occasione di crescita, per stare insieme, mettersi alla prova, muoversi e...divertirsi!!!
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