Monterosaski, per me, il più comprensorio di Piemonte e Valle d'Aosta (salvo Limone Piemonte e La Thuile, che ancora non conosco) |
Ci sono giorni soffici, come un
bastoncino di zucchero filato, freschi e leggermente frizzanti, come un
bicchiere d’acqua gassata.
Ci sono
giorni lievi e caldi, di un tepore che nasce da dentro.
Sono i giorni in cui ti prendi una
pausa, anche se solo per una mattinata, e vai a sciare e ritrovi come d’incanto
i sorrisi, la complicità, la leggerezza dell’amore e del tempo.
E la neve di primo mattino, di
quella che sai già che all’una sarà sci d’acqua ma per intanto è perfetta e te
ne freghi perchè tanto all’una sarai a mangiarti le mitiche crespelle alla
valdostana nel tuo rifugio preferito, insieme a Lui e ad un bicchiere di rosso
(e di troppo), dove ti senti sempre a casa perchè è anche casa tua, lì ci hai
lavorato, lì conosci, lì hanno visto nascere il vostro amore.
E scii, con le piste quasi vuote,
solo stranieri in settimana bianca e niente code e niente ressa, anche se
qualche badòla riesce comunque a tagliarti la strada e non capisci come si
possa essere così incapaci e noncuranti.
Ma
pazienza.
Perchè è un giorno speciale e il
cielo per il momento è azzurro e anche se poi si velerà non importa perchè vivi
il presente e dopo ci sarà il nano da andare a prendere all’asilo e la casa e
il lavoro.
Ma non ora.
Ora ci sono le piste per te, per
Lui, per gli sci ancora nuovi, perchè da Natale a oggi non è che le occasioni
siano state tante.
E si scia, una pista dopo l’altra,
una nera dopo l’altra, senza fiato e senza soste, e piega le gambe, le lamine
che mordono e il vento tra i capelli, che tanto comunque fa caldo.
Il sole in seggiovia, poche curve
spinte e tanta velocità, che questi sono sci da gara e mica si possono far solo
pascolare, bisogna mordere la neve, se no cosa li ho a fare e tanto la nera è
tutta nostra e per una volta si può spingere al massimo.
Una
discesa dopo l’altra.
Quattro ore di fuoco e di neve, che
sudi e fili via e ti senti brava ed elegante, anche se non è tutto merito tuo,
hai gli sci giusti e la neve perfetta e tanta potenza nelle gambe.
E poi, al pelo, l’ultima seggiovia
consentita dallo skipass (che non si spreca nulla) e il rifugio e un amico che
aspetta e le crespelle messe da parte, nulla lasciato al caso.
Chiacchere, bis e torta ai
mirtilli, caffè e per qualcuno anche il pussa-caffè e poi l’ultima nera goduta
fino in fondo, in un soffio, mentre superi “i badòla della domenica” che un pò ti fanno pena e un pò li ammiri, perchè se tu facessi così
fatica a scendere non avresti mai la forza e la voglia di farti tanti
chilometri per una pista.
Il nano che ci aspetta a casa, baci e risate, una doccia, un paio di mail, due telefonate, giochi e
aperitivo con amici, che la giornata va vissuta fino in fondo..
E poi...... niente, si va a letto
con le ginocchia gonfie e doloranti, le spalle anchilosate e due, solo due
pensieri: se continuo così, con questi sci, è meglio che il casco me lo compri
davvero e........ma come diavolo facevamo, solo qualche anno fa, beati universitari,
a farlo tutte le settimane, più volte a settimana, tutto il giorno, con un
panino al volo???????
E' l’età, ma l'essenziale, in fondo, resta.
p.s. Ma
domani, riuscirò a camminare? Sonno profondo.
Che bei paesaggi....è tanto tempo che non scio....troppo!!!!
RispondiEliminaP.S. Limone non so, ma la Thuille e' meravigliosa, da vedere assolutamente!!!
Che bellezza!!! se pensi che ho passato quasi 10 anni senza mettere gli sci ai piedi... che nostalgia! BEATELLA!!!
RispondiEliminaTu non sai che picere che fa vedere queste foto! Io abito vicino al mare ma amo tantissimo la montagna, d'estate e d'inverno!
RispondiEliminaE quel rifugio...che ricordi, da bambina!!!
@mcomemamma: davvero, lo conosci?
RispondiElimina@la mia vita semplice: non è mai troppo tardi per imparare, anche se lo ammetto, da adulti credo sia dura.
@rachele: NON farlo più, non smettere, è troppo bello!
@mammapiky: dai, il prossimo anno, magari, almeno una volta..se vieni in Valle, ti faccio da baby sitter un giorno!