venerdì 22 marzo 2013

"Il problema è che viviamo"



“- Il problema non è il cibo, non è la fame a farci soffrire.
  - E allora cosa?
  - Il problema è che viviamo. Che troviamo sempre quel tanto che basta per tenerci in vita e così siamo obbigati a restare  in quest’inferno.”

Non credo e non voglio credere che un simile dialogo possa davvero avvenire tra due bambini di dieci  anni.
Forse, però, quando vivi in strada in una città come Bombay fin dalla nascita, dieci anni valgono una vita intera.
Chmadi, il protagonista di questo romanzo, così lirico e così drammatico nello stesso tempo, che è “Il bambino con i petali in tasca” di Anosh Irani,  sa  riconoscere i bambini orfani come lui dagli occhi, che hanno sempre una patina di tristezza che nulla sa far passare.
Però sopravvivono, almeno alcuni, e per questo si sentono fortunati e condannati al tempo stesso.
Chamdi soppravvive grazie al suo passato all’orfanotrofio, dove è stato in qualche modo amato e accudito e dove ha potuto fare scorta di sentimenti ed insegnamenti positivi.
Grazie ad essi, o forse perchè è la sua indole, Chamdi sogna ad occhi aperti e alimenta una speranza che non si infrangerà neppure dinnanzi alla morte di un amico, alla violenza di un “padrone”, alla tragedia di un omicidio.
Perchè , nonostante tutto, il cuore di Chamdi è  buono, come quello  della sua amica Guddu, c he vola con la forza di una canzone.
La speranza, la fantasia  e  l’amicizia sono paracaduti indistruttibili e preziosi, come i petali colorati di una bungavillea.

“L’uomo ha gli occhi chiusi ma parlotta tra sè. Anche Amma lo fa, pensa Chamdi. Una città di così tante persone, e loro non riescono a parlare con nessuno”.

Vale  senz’altro la pena di leggere questo romanzo ma forse, se stavate programmando un viaggio in India, ve ne passerà la voglia.
O forse no , e guarderete i bambini con altri occhi.

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMade Mamma, http://www.homemademamma.com/category/venerdi-del-libro/

4 commenti:

  1. E' un titolo che mi segno, magari lo leggero tra un po', visto il periodo "in preda agli ormoni" che sto vivendo. Ma di sicuro lo farò. Grazie!!

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  2. Che proposta interessante, magari andare in India.....:-)

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  3. Temi forti, che mi fanno sempre effetto quando sono i bambini ad essere protagonisti.
    Di solito evito libri troppo emozionanti e stuggenti, non mi fanno dormire la notte...però non si sa mai, lo terrò amente comunque.

    Buona settimana!

    PS: ho comprato Piccoli limoni gialli, sai? La scorsa volta mi hai incurisito davvero e tra un pò lo leggerò (ora ho altri testi già in lettura "programmata") e naturalmente ne parlerò in un mio venerdì del libro :-)

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  4. Conosco questo libro di fama, ne ho sentito parlare in più occasioni. Non mi sono ancora decisa a leggerlo ma ce l'ho in lista d'attesa (che diventa sempre più lunga... soprattutto dopo i suggerimenti del venerdì)...

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