Tempo
fa un’altra blogger (di cui non ricordo proprio il nome, sorry!) ne aveva già
parlato, anche se con riferimento alla versione illustrata, e la sua recensione
mi aveva molto incuriosita.
Così,
quando ho visto nella vetrina della libreria questo titolo, non ho saputo
resistere e l’ho acquistato:
Ernest e Celestine di Daniel Pennac
La
copertina, con gli acquarelli di Gabrielle Vincent su sfondo bianco è
semplicemente deliziosa, l’autore, una garanzia di qualità.
Il
romanzo è edito da Feltrinelli nella collana “Kids” ma la storia è di quelle
che non hanno tempo ed età.
E’
una storia di amicizia, di rapporti tra grandi e piccini, di sogni, di
convenzioni che stanno strette e di passioni per le quali lottare, la musica
per Ernest, la pittura per Celestine.
E’
una storia sulle incomprensioni, le analogie, i pettegolezzi, l’ottusità,
l’ignoranza, la paura, il modo di affrontare la vita di tante, troppe persone.
E’
una storia d’amore e di rispetto reciproco, di crescita, di coraggiosa
incoscenza, di paure superate e realizzazioni personali.
Il
tutto scritto con quell’insieme di cristallina semplicità, raffinata eleganza e
leggera ironia che, secondo me, è una caratteristica della scrittura di Pennac
e che adoro.
Merita,
davvero.
Peccato
solo averlo comprato in italiano (ma faccio in tempo a rimediare)!
“Dicono che la felicità non si possa
raccontare.
Dicono che è noiosissima, la felicità.
Dicono che alle persone felici non succede
niente.
Sono felici e basta.
Come se il tempo si fosse fermato.
Niente da raccontare, parrebbe.
Ma io non la penso così.
Proprio no!
Penso, anzi, che se si dovesse raccontare
tutta la felicità di Ernest e Celestine ci vorrebbero migliaia di pagine.
Perchè la felicità è insieme qualcosa di
immenso e di minuscolo.
Descrivere l’immensa felicità di Ernest e
Celesrine è facile, basta una frase: “Ernest e Celestine erano immensamente
felici.”
Ecco, fine.
Ma per descrivere le mille piccole sfumature
di questa felicità immensa ci vorrebbe un libro enorme!
Facciamo una lista, solo per darvi
un’idea:.....”
“I pittori nella neve vedono solo il bianco, ma la
neve è qualcosa di più raffinato, mia piccola Celestine. E’ molto più che bianca!
Ogni cristallo di neve riflette tutti i colori del mondo! Ma forse tu non sei
una pittrice abbastanza raffinata per
dipingere la complessità della neve, mia piccola Celestine...Forse tu
preferisci dipingere, che ne so, questa radio, per esempio!.....Celestine passò
il resto dell’inverno a dipingere la neve. Forse sono i suoi quadri più belli.
I fiocchi che cadono restando appesi al cielo...La neve troppo leggera per il
vento e troppo pesante per i rami...I mille bagliori del cielo in ogni
cristallo di neve...Ma anche il silenzio della neve...Si sentiva tutto questo,
nei quadri di Celestine.
- Guarda, Ernest, dipingo il silenzio!”
Ernest allora, tirava fuori il clarinetto. Le sue
note seguivanpo agilmente il pennello di Celestine che tracciava la curva
silenziosa del paesaggio bianco sotto il cielo grigio.”
Un piccolo assaggio, per stimolare il vostro appetito!
Questo post partecipa all'iniziativa "Il venerdì del libro" di Home made mamma http://www.homemademamma.com/
Io non lo conoscevo, che bello!
RispondiEliminaAnche io ricordo la recensione di cui parli, era di Grazia di To Write Down.
RispondiEliminaDeve essere un bellisismo e delicatissimo libro :-)
...una storia che merita di essere letta, dunque!
RispondiElimina