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venerdì 12 ottobre 2018

"L'imperfetta meraviglia", le letture di Mamma Avvocato

E' di nuovo venerdì, è di nuovo tempo dell'appuntamento con i consigli di lettura ideato da Paola.

Questa settimana, mi è piaciuto un romanzo di  

Andrea De Carlo, "L'Imperfetta Meraviglia" 


pag. 366, ed. Giunti, 2016.

Era diverso tempo che non leggevo più nulla di questo scrittore milanese, che tanto mi aveva appassionato con "Uto" e "Due di due".
Mi mancava il suo stile di scrittura, poetico e sentimentale, temevo una delusione.
Poi ho visto la copertina, letto il titolo e, trovandoli entrambi invitanti, mi sono lanciata nella lettura. 

No, nessuna delusione, scrive come lo ricordavo e la trama del romanzo mi è piaciuta molto.
Una rock star dal cuore tenero, Nick, che arrivato all'età adulta, è stufo di cantare sempre la stessa musica, quella che certamente porterà guadagni alla sua band ma non rappresenta più quello che i suoi membri sono diventati, è stufo dei suoi c.d. detti amici, per cui negli anni ha accumulato fastidio e disprezzo, è incapace di arginare gli eventi al punto che, pur di trovare un pò di tranquillità e di non dover decidere, è disposto a lasciare che la fidanzata di turno organizzi le sue case, la sua vita e l'ennesimo (per lui) matrimonio.

Nella campagna francese, dove si trova la villa in cui il protagonista si è temporaneamente trasferito, tra paesini pittoreschi e la fine della stagione turistica estiva, vive anche Milena Migliari, una gelataia appassionata, che ama creare sapori unici, producendo quasi interamente a mano gelati artigianali con prodotti locali e di stagione, sperando che i suoi clienti possano apprezzarne il sapore particolare e capire la sua ricerca della meraviglia, imperfetta perchè effimera.
Anche Milena, però, in parte si trascina stancamente: nella sua relazione con Vivianne, fisioterapista che le ha fatto scoprire l'amore tra donne, in apparenza molto più comprensivo di quello tra uomo e donna, molto più libero e rispettoso delle reciproche individualità ma, forse, destinato anch'esso a ingabbiare le parti, con il tempo, in stereotipi limitativi.

Quando Nick e Milena si incontrano per caso, scocca la fatidica scintilla dell'amore a prima vista e...non posso spingermi oltre.
Quel che è certo è che non mi aspettavo il finale, un pò troppo sospeso, per i miei gusti.

Un romanzo piacevole, scorrevole, romantico ma anche riflessivo, intimo.

Consigliato.

venerdì 5 ottobre 2018

"Tartarughe all'infinito": le letture di Mamma Avvocato

"Tartarughe all'infinito" di John Green 

Non si tratta del primo romanzo che leggo di questo autore, bensì il terzo, dopo il "Teorema Chaterine" (qui la mia opinione) e "Colpa delle stelle". 
 Certamente è quest'ultimo ad avermi colpito di più, conquistandomi il cuore e commuovendomi, anche grazie allo stile asciutto e non sdolcinato.

Questo romanzo a mio parere non è alla sua altezza, però questo non significa che non sia stato una piacevole lettura. 
Tutt'altro!
E' scorrevole e l'ho letto in pochi giorni, come accade con i romanzi la cui trama mi incuriosisce, e alcuni passi avrei voluto trascriverli, per la loro semplice ma profonda saggezza.
Tuttavia il confronto con "Colpa delle stelle" lo ha un po' sminuito.

I protagonisti sono tre sedicenni:
Aza, orfana di padre e voce narrante, con problemi psichici , che vive una vita pressochè normale all'apparenza, ma che tale lo è solo per i gesti e per periodi, poichè in altri i suoi pensieri si trasformano in una "spirale" che la intrappola in se stessa e pur non essendo così invalidanti da impedirle di affrontare una ruotine quotidiana, impediscono uan vita "normale";
Davis, figlio di un multimiliardario scomparso misteriosamente (non appena avuto notizia di un mandato di arresto nei suoi confronti), che si ritrova a far da padre al fratellino di 13 anni, dopo aver affrontato da pochi anni la morte della madre;
infine Daisy, l'amica del cuore della protagonista, una ragazza normale, di classe medio-bassa (considerando gli standard americani), che studia e lavora, sognando di potersi permettere il college e, nel tempo libero, scrive fantastorie derivanti da Star Wars, di cui è grande appassionata.

Il rapporto di amicizia tra le due ragazze, con le sue luci ma anche le sue ombre, fa da sfondo alla vicenda della ricerca del padre di Davis, ed alla nascita di un legame speciale tra Aza ed il ragazzo, fatto di sguardi, silenzi, messaggi e riflessioni.

L'atmosfera è sospesa e riesce a trasmettere, da un lato, l'esuberanza esteriore di alcuni adolescenti, che tengono per se stessi i propri problemi, cercando in questo modo di proteggersi ed integrarsi tra i coetanei, dall'altro il senso di insicurezza e incertezza di un'età di transizione in cui affiorano domande sul senso della vita e, spesso, la capacità di sognare si fonde con uno sguardo particolarmente lucido e critico sul mondo adulto, prima che la spinta ad adattarsi alla società e "crescere" o, al contrario, a imboccare strade di ribellione e/o emarginazione, abbia il sopravvento.

Insomma, non quanto "Colpa delle stelle"  ma ve lo consiglio! 
Con questo post, partecipo al consueto appuntamento con il venerdì del libro di HomeMadeMamma.



venerdì 28 settembre 2018

Le letture di Mamma Avvocato: “Ragione e sentimento” di Stefania Bertola


"Ragione e sentimento” di Stefania Bertola, ed. Einaudi, 2017, pag. 224


Di questa autrice ho già parlato spesso, su questo blog (con  "Ne parliamo a cena", forse il più bello in assoluto, di cui ho raccontato sia le mie prime impressioni su questa autrice, sia quelle derivanti dalla rilettura ; "Ragazze mancine", altro riuscitissimo romanzo, al pari di "La soavissima discordia dell'amore"..; ed infine "La luna di Luxor", quello che ho apprezzato meno e "Il primo miracolo di George Harrison" una originale raccolta di racconti), qui perché i suoi romanzi mi piacciono davvero molto e non me ne perdo neppure uno.

In primis, è una scrittrice italiana, anzi, piemontese. E questo mi inorgoglisce (permettetemi un po' di sano campanilismo).

In secondo luogo, i suoi romanzi sono sempre ambientati a Torino, dove ho vissuto per quattro anni e che ho frequentato e frequento ancora, dove ho ancora qualche amica e dove sono nati i gemelli…dunque tra le pagine dei suoi libri, respiro aria di casa e riesco facilmente ad immaginare le protagoniste muoversi tra viali, controviali, vie pedonali, piazze, colline ecc. del capoluogo piemontese.

In terzo luogo, ma forse primo in ordine di importanza, sono scritti in un italiano corretto, con una prosa scorrevole, tanta ironia e una buona dose di leggerezza, anche se le protagoniste, tutte al femminile (i ruoli maschili sono sempre complementari), affrontano momenti difficili della vita.
È un po’ come se sapessero reagire con quell’innata imperturbabilità di facciata e quelle intime forza e  determinazione che, secondo me, rendono vincenti i piemontesi, seppur in modo poco appariscente.

In ogni caso, si tratta di romanzi rosa da leggere tutto d’un fiato, per ridere e sorridere e questo libro non fa eccezione.

Impossibile non sviluppare empatia per Eleonora e non sospirare come lei dinnanzi alla sua svagata sorella Marianna, alla disperata ricerca di un amore puro ed eterno, che somigli a quello descritto dai sonetti di Shakespeare, ed alle trovate della piccola Margherita, capace di elaborare lutti e cambiamenti rifugiandosi in un suo mondo parallelo, ove dialogare con i suoi fidanzati immaginari, niente meno che idoli del rock. 
Impossibile non sorridere, nonostante tutto, vedendo la capacità della madre, Maria Cristina, di mantenere ferme le sue signorili abitudini anche in povertà e, soprattutto, difficile non esultare quando Lux e Rossana, due "rivali” in amore ed in famiglia delle tre sorelle Cerrato, saranno abilmente rimesse al loro posto.

Alla fine, infatti, ragione e sentimento riusciranno a fondersi e trionfare insieme, nella migliore tradizione del lieto fine.
Insomma, una lettura che regala relax e buon umore!!!

Questo è dunque il mio consiglio di lettura per questo venerdì del libro.


venerdì 14 settembre 2018

Cosa leggere nei prossimi mesi: consigli di lettura per l'autunno

Siete in cerca di ispirazioni per scegliere le vostre prossime letture?
Se sì, lasciate che vi parli degli ultimi libri che mi sono piaciuti, per un motivo o per l'altro e...prendete spunto, se vi va!



Gianrico Carofiglio è una garanzia, per me.
Dopo "Il bordo vertiginoso delle cose" e "La regola dell'equilibrio", quest'ultimo con protagonista l'Avvocato Guerrieri, "Le tre del mattino" mi hanno catturato ed incantato.

Un romanzo incentrato sul rapporto padre e figlio, in cui accade poco ma molto succede tra i protagonisti, che si svelano l'uno all'altro e, complice una malattia (non grave, non si tratta dei soliti romanzi strappalacrime in cui ad un passo dalla morte si riscopre il gusto per la vita), iniziano a rivedere alcuni momenti del loro passato comune dal punto di vista altrui, svelando riflessioni e sentimenti, in descrizioni e dialoghi semplici ed intimi.
La voce narrante è quella di un ragazzo che descrive la sua infanzia ed adolescenza ed il padre, a lungo non compreso e forse conosciuto davvero solo da adulto.
Un libro da leggere anche per riflettere sulla scarsa conoscenza che, in fondo, abbiamo dei nostri cari come persone a tutto tondo, per quegli aspetti della loro vita che non si scontrano con la nostra.
***


Il libro  di Beatrice Vio, grande schermitrice paraolimpica italiana, non è un romanzo, non è una autobiografica, non è un saggio motivazionale, non è una raccolta di racconti di vita...non saprei davvero in quale genere classificarlo perchè è un po' di tutto questo.

E' la storia di una bambina diventata donna nonostante le amputazioni che ha dovuto subire a causa della meningite, la storia di una famiglia unita e forte, la storia di una atleta e della sua voglia di vincere, ma anche, soprattutto, un libro per trasmettere ai lettori passione, voglia di vivere e realizzare i prorpi sogni, sempre e nonostante tutto, affrontando la vita con grinta e circondandosi delle persone giuste, con cui fare squadra.

Perchè Beatrice si racconta insistendo su questi aspetti: la determinazione, l'ambizione, l'empatia, il lavoro di squadra, l'ottimismo e la fatica.
Sì, la fatica, di crederci e di lavorare per raggiungere i propri obiettivi.



Se non sapete chi è Beatrice Vio, dovete per forza colmare la lacuna.
Unico difetto del libro: la narrazione non è molto coesa e, a volte, il tono entusiastico dell'autrice può sembrare esagerato.
Io, però, mi sono fatta l'idea che in qualche modo rispecchi davvero la persona che è Beatrice.
***

Di Selvaggia Lucarelli avevo già apprezzato "Che ci importa del mondo", malgrado la mia diffidenza iniziale e una sorta di antipatia a pelle per il personaggio pubblico.

Questo libro mi è piaciuto ancora di più, per la sua sagacia e la sua schietta ironia.
Certo, anche in questo caso l'autrice a volte esagera con le sue esternazioni, però i suoi dieci racconti, incentrati ciascuno su una persona che le ha rovinato un momento della vita (importante o banale ai nostri occhi, non importa), sono esileranti ed appassionanti, nonchè, talvolta, commoventi nella loro essenza.
Perchè chi di noi non ha incontrato sul suo cammino "dieci piccoli infami"?
Può trattarsi di una parrucchiera, della mamma di un'amica, del primo uomo a chimarti "signora" ma anche di un collega di lavoro scorretto, di quel professore universitario che ti ha bocciato una volta di troppo o della tua prima migliore amica che ti "tradito"...non importa.
Quel che conta, è che li ricordiamo per il dolore o diaspiacere che ci hanno causato, anche se dopo anni possiamo ironizzare su di loro e farci una sana risata alle loro spalle, come una piccola ma gustosa, personale vendetta!

Aggiungo solo che ne ho letti tre o quattro in viaggio verso il mare, all'Alpmarito ed al ricciolino e...sono piaciuti anche a loro!
***


Un bel romanzo, che può costituire un ottimo spunto per riflettere sulle nostre priorità ed i nostri affetti  e che in effetti ho letto con piacere.
Tuttavia, è triste. O meglio, a me ha lasciato una impressione di trsitezza ed angoscia che ho impiegato qualche giorno a scacciare.
Forse perchè d'estate si è soliti intrattenersi con letture più allegre, forse perchè la solitudine è un tema che trovo sempre difficile da affrontare...non lo so, però è così.
D'inverno, davanti ad un caminetto accesso e con mio marito sulla poltrona accanto, credo mi avrebbe fatto un altro effetto.

Ciò premesso, è la storia di un'astronauta, e dei suoi compagni, lontani da una Terra che all'improvviso sembra spegnersi, non inviando più alcun segnale e, contemporaneamente, di un anziano astronomo che rimane, solo, in una base scientifica el Polo Nord evacuata in tutta fretta per ragioni imprecisate, che lui stesso non ha approfondito al momento opportuno.
Un uomo che ha sacrificato tutto alla scienza ed al suo egoismo e che solo quando si accorge che sulla Terra sembra essere rimasto l'unico essere umano ancora vivo, inizierà a cercare disperatamente, e tardivamente, un contatto.
Due solitudini che si incontreranno fugacemente.
Il motivo del silenzio della Terra rimane un interrogativo aperto, così come la prosecuzione della vita dell'astronauta e dei suoi compagni, se sarà vita.
Questo è certamente un aspetto che non mi è piaciuto, sia perchè amo i finali "chiusi", sia perchè mi è sembrato uno strategemma per aggirare il problema di fornire uno scenario sensato in cui ambientare la vicenda.
***

Da "Il senso di Smilla per la neve", passando per "I quasi adatti" e "La bambina silenziosa", Peter Hoeg, con le atmosfere cupe ed un pò angoscianti dei suoi libri, cui fanno da contrasto il candore e il gelo dei paesaggi che descrive e le riflessioni molto intime e profonde dei suoi personaggi, è un autore che apprezzo sempre.
Perchè nei suoi romanzi, in cui molto viene taciuto o lasciato intuire e in cui gli interrogativi dell'animo umano sono sempre presenti, trovo sempre una trama inaspettata e originale, finali non scontati e narrazioni quasi ipnotiche.

Protagonista di questo suo ultimo romanzo è una donna di grande intelligenza che, con il marito, famoso e talentuoso musicista ed i suoi due figli gemelli adolescenti, di rare capacità intellettive, si trova coinvolta in un intrigo politico di alto livello in cui cercheranno di usare lei e la sua famiglia come pedine, sfruttando le loro debolezze umane. 
Sottovalutando, però, la loro intelligenza non comune, con esisti imprevisti.
 ***
In ultimo, "Un libro ti salverà" di Erika Swyler

 Ecco un romanzo che, nonostante non fosse incentrato su temi a me particolarmente cari, ha saputo tenermi incollata alle pagine sino alla fine!
Una saga familiare che prende avvio da un giovane bibliotecario, alla ricerca di un futuro, dopo aver affrontato la scomparsa prematura dei genitori ed aver cresciuto da sola la sorellina.
Un uomo che vede crollare la casa di famiglia, sulla spiaggia, pezzo dopo pezzo, sotto i suoi occhi, senza trovare il coraggio di lasciarsi alle spalle le sue mura e quello che rappresentano ma allo stesso tempo senza la determinazione di cercare le risorse per salvarla.
Finchè, inaspettato, un libro antico proveniente da un circo, inviatogli da uno sconosciuto anziano libraio, diverrà una finestra sul passato della sua famgilia e non solo, in grado di rispondere ai suoi tanti interrogativi e, forse, salvare la sua amata sorellina, diventata adulta, e lui stesso, da un destino tragico che sembra accumunare le donne della sua famiglia da diverse generazioni.
Curioso, intrigante, sentimenatle quanto basta, senza dubbio con finale a sopresa (almeno per me), mi è parso davvero un romanzo ben costruito che mi ha tenuto compagnia per molto sere.
***

Questa è solo una sceeta delle mie letture degli utlimi mesi, a cui devono aggiungersi altri romanzi che non mi sento di consigliare, oltre a qualche saggio e manuale (sì, persino un libro di ricette!!!), di cui forse più avanti vi parlerò.

Spero, frattanto, di avervi dato alcuni buoni suggerimenti per questo appuntamento settiimanale con il venerdì del libro, ideato da Paola.


sabato 8 settembre 2018

Le letture del ricciolino biondo: letture della buonanotte per genitori stanchi!

Le letture del ricciolino biondo: letture della buonanotte per genitori stanchi! 

100 Storie per quando è troppo tardi” a cura di Lucia Moisio e Marta Trucco, Scuola Holden, ed. Feltrinelli, 2012, pag. 121



Questo libro mi è stato donato da una fantastica amica mamma, che conosce la mia passione sia per la lettura, sia per il rito delle letture della buonanotte con i figli, che piace molto anche a lei.

E’ una raccolta di 100 racconti brevi (una facciata e mezzo al massimo), pensati per genitori che non vogliono negare una storia prima di dormire ai propri figli ma sono stanchi della giornata trascorsa e, soprattutto, hanno già impiegato così tanto tempo a convincere i bambini a coricarsi da non averne più molto prima di crollare!

Come spiega la prefazione di Alessandro Baricco, infatti



Tutti i racconti sono corredati da un “indicatore” della sua capacità soporifera e alcuni anche da pratiche “istruzioni d’uso” per i genitori!


Non a caso, la raccolta fa parte della collana “Save The Parents , “Storie e altri mezzi di soccorso per mettere in salvo genitori sprovveduti che pensavano che crescere un figlio fosse tutto sommato una passeggiata”, ovvero “libri che potrebbero sembrare manuali e invece sono storie, e viceversa”, un progetto della famosa scuola di scrittura Holden di Torino.



La particolarità del libro però, a mio avviso, è un’altra ancora: le storie sono stravaganti, a volte senza né capo né coda, altre surreali, alcune divertenti, qualcuna triste, la maggior parte sorprendenti.
E per questo, funzionano!!!

Tranquilli: anche se vi verrà voglia di leggerne tre o quattro, anziché una, non farete tardi e i vostri figli ringrazieranno!
Età di lettura consigliata: 5/6 anni.

Ecco il mio suggerimento per l’appuntamento del venerdì del libro di Homamademamma….seppur un po’ in ritardo!!!

P.s. Grazie amica!


venerdì 20 luglio 2018

Le letture del ricciolino biondo: Capitan Fox ed i suoi pirati

Ormai la prima elementare è finita ed il ricciolino sa leggere da solo.
Tuttavia, anche grazie alle insulse letture a cui è stato costretto durante l'anno e ad una sua pigrizia in questi ambiti, sembra detestarlo.

Per cercare di non farlo disinnamorare dei libri, dopo gli sforzi fatti fin dai suoi primi mesi di vita per avvicinarlo ad essi, nonchè per dedicargli e dedicarci tempo di qualità, non abbiamo abbandonato le letture ad alta voce della buona notte e, quando il tempo lo consente, anche durante il giorno.
Nè abbiamo intenzione di rinunciare a breve a questo rito, sia chiaro!!!

Siamo dunque sempre alla ricerca di libri che possano appassionare il ricciolno e, possibilmente, siano piacevoli letture anche per noi adulti.

Ebbene. Ultimamente una serie ha appassionato molto mio figlio al punto di farci leggere TUTTI I 15 VOLUMI DELLA COLLANA, libro dopo libro!

Confesso che, ora che siamo all'ultimo, sono stremata e non vedo l'ora di passare ad altro, anche se so già che i simpatici personaggi di questi romanzi d'avventura mi mancheranno molto!



"CAPITAN FOX E I PIRATI DELL'ISOLA DELLE NEBBIE" 

di Marco INNOCENTI e Simone FRASCA

Dami Editore, 2015





Le illustrazioni, di Simone Frasca, sono allegre ed accattivanti, i testi, di Marco Innocenti (autore anche di altri libri per ragazzi ed adulti, come ho appreso dal suo sito) sono semplici, adatti dai sei anni, ma curati e con lessico abbastanza ricercato, le storie, abbastanza lunghe da tenere incollati alle pagine per un pò di sere.
Qualche errore c'è, tuttavia meno di quanti ne abbia riscontrati in molti altri libri per l'infanzia. 

Le storie sono moderne ed avventurose: i protagonisti sono Capitan Fox, volpe alla guida di uno speciale vascello pirata, il Vascello Camaleonte, il piccolo Ricky Rat, topolino pescato in mare e salvato dai pirati e nominato "reggi-binocolo ufficiale del capitano", la bella e determinata Missy Foxtrot (dal carattere un pò troppo collerico, a mio parere, ma perfetta per tener testa ad una ciurma di pirati), il saggio ed anziano cartografo di bordo Vulpirio, il cambusiere Piratto, che pensa solo a riempirsi la pancia, anche nei momenti di estremo pericolo.

I pirati, ladri ma in fondo buoni, si trovano di volta in volta alle prese con isole infestate da dinosauri, con giornalisti curiosi pronti a svelare i loro segreti, con l'amore ed i rapimenti, con una giustizia "ingiusta", con i tentacoli di piovre giganti, tornei di calcio, familiari in pericolo, problemi di vista, concerti rock e...molto altro ancora! 
Il tutto cercando sempre di sfuggire alla terribile Sibilla Snake, capitano dell'Anaconda Imperiale, nave al servizio dei rettili che si sono impadroniti di mari e terre e perseguitano gli altri animali, ma anche abile serpentessa segretamente innamorata di Capitan Fox.

Insomma, se avete figli o figlie che amano l'avventura, è una serie che io ed il ricciolino consigliamo per letture autonome o in compagnia!

Con questo post partecipo all'appuntamento del Venerdì del Libro di Home Made Mamma.

venerdì 13 luglio 2018

Le letture dei gemelli: librii tattili per piccolissimi

Le letture dei gemelli: libri tattili per i piccolissimi

I libri in casa nostra non sono mai mancati e mai mancheranno.
Libri per grandi e per piccini, albi illustrati, libri fotografici, romanzi, saggi, formati di tutti i tipi, libri cartonati, edizioni economiche, edizioni rilegate, libri di stoffa e per il bagnetto, tomi enormi e libretti smilzi ecc.

Confesso che durante il trasloco ho seriamente messo in dubbio questa scelta. 
Dopo aver inscatolato migliaia di libri (avete letto bene, migliaia), da adulti e bambino, aver spostato scatole nonostante la gravidanza e averli rimessi sulle scaffalature un po’ a casa, tra una poppata e l’altra, ho tentennato: avrei voluto regalarne alla biblioteca almeno un terzo, pur di non dover fare tutto quel lavoro.
Alla fine sono giunta ad un compromesso: meno acquisti (salvo per regali), più prestiti.
D’altro canto per me è facile: le biblioteche della zona sono ben fornite e si può usufruire anche del prestito interbibliotecario e di eBook.

Ovviamente in biblioteca ci portiamo anche i bambini e, ora, anche loro scelgono.
Ebbene, ultimamente a Orsetto e Principessa piacciono molto i libri tattili, come questi quattro.


Più che storie, contengono brevi descrizioni o domande, adatte ai piccoli e perfette per lasciare spazio alla interazione con l’adulto lettore e sono robusti, con colori vivaci ed accattivanti ed illustrazioni ben fatte e realistiche, che consentono ai bambini di riconoscere animali ed oggetti.



In più, hanno gli inserti tattili, di diverse consistenze e materiali, dal pelo morbido, alla pelle, al cartone rigato, agli specchietti lucidi, ai pezzetti ruvidi e a righe al pelo liscio ecc.


Tutti da toccare con le dita (di mani e, perché no, piedi) e confrontare, magari anche per imparare, con l’aiuto dell’adulto lettore, a distinguere le sensazioni provocate e dare un nome al tipo di superficie.




Insomma, divertenti e utili per stimolare il gusto della scoperta dei più piccoli!

Con questo post partecipo all'appuntamento del venerdì del libro, ideato da Paola, del blog Homemademamma


venerdì 6 luglio 2018

Le letture del ricciolino biondo: mummie, lupi, sana alimentazione e scienza!

Estate, scuole finite, tanto tempo in più per farsi un giro nelle biblioteche o librerie dei dintorni e sfogliare insieme un libro, da leggere e farsi leggere, guardare e toccare.

Ecco cosa ci è piaciuto di più!

 "Ahi! Prot! Eeetcì!" di Editoriale Scienza

Non è una storia, ma un viaggio alla scoperta della causa e del significato di picocli grandi misteri, che affascinano grandi e piccini: perchè si suda, perchè viene il raffreddore, cosa sono rutti e puzzetti ecc. (ehi, voi, lettori adulti: non fate finta di sapere già tutte queste cose perchè resterete sorpresi!!!)

Il tutto spiegato in modo chiaro e non troppo semplicistico ma comunque adatto ai bambini dai sei anni, con tante finestrelle e alette da sollevare e illustrazioni da guardare, per scoprire il libro insieme alla scienza. 
                                                                       ***

 "Lupo lupo, dove sei?"

è in realtà una lettura adatta già dall'ultimo anno di nido.

Noi però ci siamo molto affezionati perchè il ricciolino lo prende in prestito in biblioteca fin da allora, visto che lo avevano usato le maestre per il progetto dell'ultimo anno.

Un maialino gira per la sua fattoria, convinto che vi si nasconda un lupo. Lo cerca ovunque, mentre tutto lo rassicurano e un pò lo canzonano, perchè scambia altri animali per lupi (ogni scena contiene una fessura con sorpresa dove inserire la manina, toccando consistenze diverse)...fino a che, nel bosco, il maialino incontrerà davvero lo spaventoso lupetto, in un bel pop up!

                                                                ***

"Una mela al giorno" di Patricia Geis, Editoriale Scienza

Non è la prima volta che prendiamo in prestito questo libro dalla biblioteca ma, la volta precedente, un paio di anni fa, non aveva suscitato nel ricciolino alcun interesser, forse perchè troppo piccolo.
Ora, a sei anni, lo ha invece apprezzato molto, cercando di ricordare le calssi di alimenti, divertendosi a fare la spesa al supermercato, riporre in frigo ed in dispensa, al posto giusto, i prodotti, fingere di preparare pasti bilanciati, secondo le due semplici tabelle proposte.



Insomma, una bella scoperta, un interessante libro gioco, una buona occasione di imparare divertendosi.

***

"Srotola la mummia"

Alzi la mano chi non si è mai interessato, con un misto di fascino e paura, alle mummie e all'antico Egitto. Nessuno? Ci scommetto!

Io, ad esempio, ho passato un anno in cui ho letto tutto ciò che trovavo sull'argomento. Ero alle elementari ed in gita ci hanno portati niente meno che al fantastico (già allora) Museo egizio di Torino.
Il ricciolino non ha ancora questa passione, però questo libro, che è in realtà un modello di mummia da leggere per imparare, gli è piaciuto molto.


I dettagli sulle modalità di essicazione del corpo e mummificazione, che si leggono ai lati della mummia, a dire il vero, a me hanno fatto un pò impressione, però non posso dire lo stesso per il ricciolino.
In ogni caso, sono didascalie brevi e tecniche ma chiare ed esaustive, così come le spiegazioni sulle sepolture e la costruzione delle piramici.

Per genitori con stomaci non troppo sensibili! 



P.s. Il libro è fatto per essere appeso in verticale ad una parete, facendo passare un filo nei due appositi occhielli. Sempre che vi stia bene dormire con una mummia a vegliarvi!

Con questi consigli di lettura per bambini, partecipo all'appuntamento con il venerdì del libro di Home Made Mamma.

venerdì 15 giugno 2018

Le letture di Mamma Avvocato: da O'Carroll a Niven, dalla Gamberale alla Gazzola, passando per l'America

Tra i libri letti ultimamente, non tutti mi hanno piacevolmente colpito.
Altri sì.

"Agnes Brown mamma" di Brendan O'Carroll, ed. Neri Pozza, in primis.
Un romanzo che racconta la vita di una donna irlandese semplice, un po' sboccata ma certamente vera, una
lavoratrice indefessa, madre precocemente vedova di cinque figli, che si arrangia come può, tra amicizia, fatiche e sogni.
La figura della protagonista, per me, è semplicemente meravigliosa, dipinta in modo efficace in modo tale da catturare l'attenzione e l'empatia dei lettori.

L'ultimo romanzo di John Niven, "Invidia il prossimo tuo".

Come mi era successo per i precedenti libri di questo autore  ( è stato un colpo di fulmine: sagace, originale, forte, coinvolgente, ironico.
Una lettura che cattura e, secondo me, fa riflettere sulla nostra e altrui esistenza, costringendoci a prendere atto anche dei nostri lati pazzi e dei nostri difetti, ad ammettere con noi stessi sentimenti negativi più comuni di quanto siamo disposti a riconoscere.
Certo è che, rispetto ai romanzi precedenti ("Le solite sospette", "A volte ritorno ", "Maschio bianco eterno"), il cinismo aumenta ulteriormente.
E come dare torto all'autore? Come non prendere atto di scomode verità per correggere il tiro?
La trama è in apparenza semplice: due ex compagni di scuola e amici si ritrovano a distanza di molti anni e colui che sembrava una promessa del rock si ritrova barbone, mentre quello che sembrava destinato ad una vita mediocre e fallimentare, ha ottenuto tutto, dal successo professionale
a quello famigliare.
Peccato che la voglia di compiere una buona azione e, forse, anche un desiderio inconscio di rivalsa, ribalti la situazione. Provvisoriamente o definitivamente? E perché? Non ve lo dico, vi rovinerei il gusto della lettura!

Alcuni mi hanno divertito e fatto trascorrere ore di piacevole svago, senza tuttavia entusiasmarmi.






Tra questi, "Te', zucchero e segreti" di Nancy Naigle,
che ricordo per la trama originale, condita da mistero e situazioni da thriller, pur restando tendenzialmente un romanzo d'amore, oltre che per le due ricette contenute  in fondo.


E poi "Adesso" di Chiara Gamberale,
scritto bene e dalla trama non scontata, come i suoi precedenti romanzi, però non tale da colpirmi, come invece avevano fatto "Qualcosa"' "Per dieci minuti" e "La luce nelle case degli altri".
Forse per il semplice motivo che non sono riuscita ad immedesimarmi in nessuno dei personaggi, poiché la mia attuale situazione sentimentale è troppo distante da quella di ciascuno di essi.
Inoltre, ho trovato un po' faticoso seguire le vicende dei diversi protagonisti, tra cui "saltano" i capitoli.
Una nota curiosa: la vera protagonista di questo romanzo è una dei condomini che aveva "adottato" la giovane Mandorla in "La luce nelle case degli altri".


Infine, "Arabesque" di Alessia Gazzola.
Si tratta della continuazione della serie dedicata al medico legale Alice Allevi, di cui ho già scritto in passato (potete trovare i miei post sui precedenti romanzi cliccando sulla etichetta "Alessia Gazzola" o con lo strumento "cerca").
Indubbiamente mi è piaciuto e mi ha divertito, come i precedenti romanzi, però senza più stupirmi davvero ne' nelle reazioni dei personaggi, ne' per il mistero da risolvere.
Anche in questo caso si tratta di un libro che può essere letto da solo, poiché la trama è autosufficiente. 
Tuttavia, solo con una lettura in successione si possano cogliere pienamente i comportamenti e le riflessioni della protagonista, che presuppongono una minima conoscenza del suo passato, soprattutto sentimentale.


Ecco dunque i miei consigli di lettura per questo appuntamento con il venerdì del libro.